Basket Beat: Schemi di gioco, tattiche, protagonisti e storie di 25 anni della nostra pallacanestro

Di Leonardo Ortenzi e Pierpaolo d'Alessio

"in palestra ogni squadra dovrebbe avere un marchio registrato, quello del proprio allenatore, che a sua volta dovrebbe avere chiara una propria idea di ispirazione" In questa frase si riassume tutto il senso di questo manuale che raccoglie schemi, tattiche e consigli di gioco che hanno accompagnato l'evoluzione della pallacanestro nei 25 anni di attività dei due autori, allenatori esperti sia di pallacanestro maschile che femminile. Il lettore troverà tanti esercizi che ancora sono attuali, affiancati a quelli aggiornati in corso d'opera, per venire incontro anche al cambiamento delle regole del gioco. Un viaggio nel mondo della palla a spicchi attraverso ricordi di piazze storiche del basket italiano, analizzando i quintetti, le peculiarità dei singoli atleti e gli schemi di attacco e difesa che divengono un manuale pratico per replicare le strategie di gioco nei momenti di allenamento maschile e femminile. La prefazione di Raffaella Masciadri, Presidente della Commissione Atleti del CONI, ex capitano della Nazionale italiana di basket femminile nonché prima atleta italiana ad aver giocato nella WNBA, ratifica non solo l'amicizia con Leonardo e Pierpaolo ma la coerenza dell'utilità del manuale per le giovani generazioni di cestisti.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 2 gen 2023
• ISBN: 9791221455410

Anteprima del libro

Capitolo 1 - LA MIA PRINCETON NEGLI ULTIMI 15 ANNI (a cura di Leonardo Ortenzi)

1.1 – Contributo introduttivo al capitolo a cura di Giovanni Benedetto

La Princeton Offense creata da Coach Pete Carril, (scomparso nel giorno di Ferragosto del 2022) capo allenatore per 29 anni dei Princeton Tigers è un sistema di attacco che oggi possiamo vedere a tutti i livelli.

Una soluzione offensiva che viene usata da tantissime squadre perché insegna ai giocatori a leggere la partita e a prendere importanti decisioni durante la gara. Ha anche guadagnato popolarità per essere un attacco senza posizione. Ciò significa che tutti e cinque i giocatori in campo possono riempire tutte e cinque le posizioni ed essere efficaci. Ma attenzione: la Princeton Offense non può essere un gioco utile per tutte le squadre. Bisogna avere a disposizione giocatori da un alto basketball IQ. Gli stessi devono saper leggere la difesa, eseguire buoni passaggi, saper giocare senza palla, lavorare bene in backdoor e saper eseguire dei buoni tagli dal lato debole. La palla deve essere in costante movimento, muovendola da un lato del campo all’altro e da dentro a fuori. Non ci sono chiamate da giocare quando si esegue l’attacco Princeton. I giocatori devono imparare a leggere la difesa e quindi prendere decisioni di basket ad alto IQ.

Questo libro nasce proprio per far capire quante letture diverse ti può dare questo gioco offensivo e come, ancora oggi, sia un punto di partenza importante per ogni nuova stagione.

Coach Ortenzi ne ha fatto un suo credo e spesso è argomento delle nostre lunghe chiacchierate.

Credere in qualcosa che susciti in te il desiderio di sperimentare, provare, crescere e studiare un modo nuovo di vedere il basket è il grande segreto di ogni allenatore.

Giovanni Benedetto

1.2 - A.B. LATINA 2005/08 SERIE B D’ECCELLENZA (Andrea Zanchi)

Zanchi, Ochoa, Svoboda e Ortenzi

Partiremo dall’utilizzo di questo sistema di gioco, la Princeton, da parte di coach Andrea Zanchi, nel triennio di serie B d’eccellenza 2005-2008 a Latina; passeremo per coach Giovanni Benedetto, nelle due stagioni, 2008-2009 a Latina e 2010-2011 a Trapani, entrambe culminate con la vittoria del campionato e la promozione in Legadue.

Racconterò come io stesso ho utilizzato la Princeton come head coach negli ultimi dieci anni, nelle esperienze di serie C a Reggio Calabria, Formia, Lamezia, Sora ed Agropoli; nella stagione di serie B a Scauri, e nel settore giovanile a Latina e a Palermo.

In tutte queste annate, sia con Zanchi, che con Benedetto e nelle mie esperienze da capo allenatore, La Princeton è sempre stato il gioco base ovvero il fulcro del nostro sistema offensivo.

Lo schieramento base del nostro sistema di gioco prevede:

● 2 guardie.

● 2 ali.

● 1 post alto.

Si basa sulla capacità dei giocatori di:

● Tagliare.

● Passare.

● Bloccare.

● Tirare.

Questo sistema di gioco può essere interpretato a diverse velocità, pur non perdendo di efficacia. I giocatori dovranno avere una buona comprensione del sistema offensivo, cosicché saranno in grado di leggere e di reagire alle azioni difensive: queste sono qualità comuni a tutti i giochi di attacco, senza le quali si farebbe sempre enorme fatica.

La spaziatura e il timing sono fondamentali.

Migliore è la spaziatura, più alte sono le possibilità di far canestro.

Fondamentale è anche la capacità di saper passare la palla!

In qualsiasi modo si tagli è necessario guardare sempre la palla: eseguire sempre tagli forti e decisi, significa creare situazioni di aiuto e possibilità altissima di liberare una linea di passaggio.

Qualche regola fondamentale:

• Se un compagno mi si avvicina in palleggio, gioco backdoor!

• Tenere sempre vivo il palleggio: è più semplice passare con una palla viva!

• Obiettivo di ogni palleggio è quello di portare il difensore fuori posizione: dobbiamo usare il palleggio per migliorare l’angolo di passaggio.

Il centro è il perno di questa situazione offensiva: un vero e proprio playmaker aggiunto, un giocatore in grado di passare la palla, dotato di una buona tecnica di base. Egli è l’occhio dell’attacco, colui che vede tutto e per questo deve essere un giocatore che ama passare la palla.

Giochiamo con il post alto per allargare le difese:

● È difficile che molti centri difendano fuori dall’area.

● È più facile, usando il centro, ribaltare il lato della