Amos va nella Foresta Nera
Di Eva Markert
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Info su questo ebook
Amos avrebbe preferito andare al mare con i suoi genitori, ma, tutto sommato, gli piace molto anche la Foresta Nera. Lì si possono fare passeggiate insolite, giocare al 'minigolf avventuroso' o persino andare sullo slittino in estate! Ma ci sono altri due motivi per cui Amos non dimenticherà mai questa vacanza nella Foresta Nera...sta a voi scoprirlo.
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Anteprima del libro
Amos va nella Foresta Nera - Eva Markert
Le caramelle anti-nausea
Il papà di Amos entra nella cameretta. Allora
, dice, ora portiamo Tobi, Corrado e Vico da Amelia, dopo finiremo di prepararci per il viaggio.
Per tutto il pomeriggio, la mamma ha sistemato le valigie perché domani si parte per la Foresta Nera. Staranno in un hotel lì per due settimane. E siccome il criceto di Amos, Tobi, e i pappagallini di papà, Corrado e Vico, non possono stare da soli durante questo periodo, la cugina Amelia e la sua mamma si prenderanno cura di loro.
Sei fortunato
, sospira Amelia. L’avventura ti aspetta.
Lei ha da poco trascorso due settimane nel Mare del Nord in Olanda. Le piaceva davvero stare lì. Vorrei tornarci
, dice ad Amos.
In realtà, Amos preferirebbe andare al mare. È sicuramente più bello lì che in una foresta buia e nera.
Lo dice a suo padre sulla via del ritorno.
Lui ride. È ovvio che la Foresta Nera sia molto boscosa
, risponde. Ma non deve essere per forza buia e nera. Si possono ammirare montagne, prati, laghi, posti meravigliosi. Ti piacerà sicuramente.
Non è male, pensa Amos. Ma prima di arrivare nella Foresta Nera, deve lasciarsi alle spalle il lungo viaggio in auto.
Se solo non mi sentissi sempre male in macchina
, dice ai suoi genitori mentre gli rimboccano le coperte la sera.
Non preoccuparti
, lo rassicura il papà. Possiamo farcela.
È importante che ti addormenti subito per non sentirti male
, gli dice la mamma.
È facile per lei dirlo! Amos vorrebbe addormentarsi subito. Ma più vuole farlo e meno ci riesce.
La mattina dopo, quando si alza, si sente già poco bene. Non vuole niente per colazione. I suoi genitori gli dicono che deve comunque mangiare qualcosa. Manda giù a fatica una fetta biscottata e della mela grattugiata.
Quanto dura il viaggio?
, chiede mentre salgono in macchina.
Qualche oretta
, risponde la mamma. Faremo delle pause naturalmente.
Mamma è al volante. Papà si siede dietro accanto Amos. Per sicurezza ha con sé dei sacchetti di plastica.
Mentre l’auto si allontana, Amos capisce subito che le cose non andranno bene. Si appoggia allo schienale e chiude gli occhi.
Ehi!
Il papà gli dà un colpetto con il gomito. Occhi aperti. Guarda avanti, fuori dal finestrino.
Amos guarda dritto davanti a sé. Niente di entusiasmante da vedere, solo macchine. E la nausea non migliora.
Non funziona
, si lamenta.
Il papà gli dà una gomma da masticare per aiutarlo contro il mal d’auto.
Amos mastica per un po’, ma la gomma non ha un buon sapore. In più, quando mastica, prova una strana sensazione alla gola. Ha l’impressione che questo lo faccia sentire peggio. Sputa la gomma.
Papà guarda l’orologio. Presto avrai la prima tappa alle spalle
, gli dice. Faremo una pausa alla prossima area di sosta.
Il pensiero che presto potrà scendere, lo aiuta subito. La nausea è quasi scomparsa, fino a quando non deve però rientrare in auto dopo un giro nell’area di sosta. C’è uno strano odore in macchina, anche se il finestrino è aperto. Quest’aria da sola basta a farlo sentire di nuovo male.
Papà, mi sento male
, si lamenta non appena la mamma imbocca l’autostrada.
Il papà lo guarda. Solo una cosa può aiutare
, gli dice frugando nella borsa. Le sole e uniche caramelle anti-nausea.
Pensi che dovremmo dargliene una?
, chiede dubbiosa la mamma.
Assolutamente
, risponde il papà. Se questo non aiuta, niente allora aiuterà.
E spiega ad Amos: questo è il rimedio per il mal d’auto più efficace che ci sia. Le abbiamo sempre chiamate caramelle anti-nausea. Anche io ci soffrivo molto.
Ne trova una nella borsa e la scarta. Vedrai
, dice ad Amos, ha un sapore davvero buono. È difficile credere che una caramella così buona possa essere una medicina così efficace.
Il papà gli mette in bocca la caramella. Ha un sapore dolce, simile al caramello, molto buona. E funziona davvero, sin da subito.
Mentre Amos si gusta la caramella, papà gli racconta di quando era ragazzo. Lui e i suoi genitori trascorrevano spesso le vacanze nella Foresta Nera. Quello che racconta sembra molto bello. Amos adesso non vede l’ora di arrivare.
La mamma gli chiede se vuole fare