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Un cammino per diventare Angeli: Un corso pratico per esprimere il meglio di te
Un cammino per diventare Angeli: Un corso pratico per esprimere il meglio di te
Un cammino per diventare Angeli: Un corso pratico per esprimere il meglio di te
E-book491 pagine7 ore

Un cammino per diventare Angeli: Un corso pratico per esprimere il meglio di te

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Info su questo ebook

Da quanto tempo stai aspettando l’arrivo nella tua vita di una persona straordinaria? Una persona per la quale ringraziare il cielo e la cui presenza ti spinge a essere più grande e più forte? Una persona che fa sembrare ogni tuo progetto più semplice da raggiungere e ogni obiettivo alla tua portata? Sai di cosa parlo, vero? Ti piacerebbe che tutto questo fosse possibile senza dover dipendere da qualcun’altro? Allora diventa tu la persona migliore che può entrare nella tua vita, la persona più straordinaria che puoi incontrare lungo il tuo cammino. Diventa tu stesso il tuo Angelo custode. Nello stesso momento in cui incontrerai te stesso, illuminerai da subito la vita di chi incrocia la tua strada. Farai la fortuna tua e di tutti quelli che conoscerai. Migliorerai la tua vita immediatamente e starai meglio con te stesso e con gli altri, diventando una luce per la tua comunità e il pianeta stesso. Intraprendi il meraviglioso cammino che ti porterà a scoprire il meglio di te. Dopo il successo di Innamorati di Te e Come Te Non c'è Nessuno, Tiberio Faraci torna con un'opera unica e speciale. Queste pagine così preziose potranno infatti essere lette e sfogliate, oppure potranno essere "frequentate" come un vero e proprio corso di formazione, durante il quale ogni lettore avrà anche la straordinaria opportunità di interagire con l'autore!
LinguaItaliano
Data di uscita28 gen 2016
ISBN9788898482146
Un cammino per diventare Angeli: Un corso pratico per esprimere il meglio di te

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    Anteprima del libro

    Un cammino per diventare Angeli - Tiberio Faraci

    Primo trimestre

    CAPITOLO 1

    Non c’è nessuna fretta di arrivare da qualche parte

    La realtà che ti circonda è solo un altro nome con cui potresti chiamare quello che attrai nella tua vita. Ovvero quello che scegli di avere, amare, raggiungere, incontrare, possedere e purtroppo perdere. Stiamo parlando di tutto quello che vedi intorno a te, dagli oggetti che ti circondano, alle persone che per te sono infinitamente importanti a quello che ti è appena accaduto. Dai tuoi titoli di studio, così come dallo stadio di realizzazione dei tuoi progetti, fino a ciò che sta per accadere ora, domani e in futuro. Noi possiamo prenderci il tempo che vogliamo; quasi sempre è così. I risultati che desideriamo raggiungere se li acquisiremo con calma, saranno senza dubbio chiarificati e più stabili. Tu hai tutto il tempo che occorre per trovare la soluzione migliore per te. Talvolta non si può spiegare e comunicare un’emozione trasformativa, per provarla occorre viverla e noi siamo qui per questo. A quanti di noi è capitato in passato di sentirsi travolgere dalle circostanze e di arrendersi già prima della partenza di un progetto, in quanto le forze erano state ritenute da noi stessi inadeguate? Oggi sappiamo che in quelle circostanze abbiamo tradito noi stessi! Ora sai che in quei momenti hai lavorato per sabotare quello che saresti potuto diventare per paura della tua grandezza, di quello che sei, per timore di apparire agli altri nella stessa luce dalla quale talvolta, anche se solo in rari fuggevoli momenti, sai di provenire. Hai dato l’anima in cambio di niente. A volte, invece, è stato solo per compiacere alcune persone che hai accettato il loro punto di vista limitante in relazione a quello che loro ritenevano inadatto per te e così hai rinunciato e ti sei allontanato da te e dal progetto meraviglioso che per te era stato disegnato e previsto. Ora tutto questo è passato, questi tempi sono trascorsi e la tua consapevolezza, se lo vorrai, ricomincerà gradualmente a riapparire al tuo orizzonte, come il celeste nel cielo dopo settimane e mesi di debilitanti temporali per il naufrago senza riparo che incredulo riprende a sperare. Sono nato questa mattina: in quale mondo sono? Preferisci guardare la montagna dal basso o il labirinto dall’alto? Se questo fosse il primo attimo della nostra vita cosa vorremmo fare, quali sarebbero le nostre esigenze, quali le nostre speranze? Ti piacerebbe quindi imparare ad attrarre e a fare entrare nella tua vita tutto quello che fino a ieri ti sfuggiva e ti sembrava impossibile o solo destinato ad altri? Ciò è veramente possibile per chiunque e dentro di te lo sai. E tu lo senti, quindi questo vale anche e soprattutto per Te! Quello che faremo insieme, in un futuro prossimo potrà essere da te ricordato come uno dei viaggi più importanti della tua vita. Quello in cui ti sarai autorizzato a prendere in mano il tuo potere. Non ti chiederò di fare una lista di cose che non puoi cambiare ma di quelle che puoi trasformare e ti sosterrò a farlo. Divenire consapevole della tua dimensione reale può sembrare un concetto forse troppo impegnativo per il momento in cui ti trovi oggi, ma la tua vita lo merita. Merita che tu sciolga il nodo del velo oscuro che cela il tuo sguardo, autorizzandoti a guardare negli occhi le cose che non funzionano ancora come tu vorresti, allo scopo di riuscire a far fluire finalmente anche quell’aspetto della tua esistenza. Nella vita di alcuni le cose vanno bene solo perché c’è chi saprebbe aggiustarle nel caso in cui andassero storte. Se è così anche nella tua, vuol dire che hai dato il tuo potere a qualcun altro. Quello che faremo è cercare di imparare ad amarsi per ciò che si è, così da accettarsi. Ora io ti dico le seguenti parole e vorrei che anche tu sentissi che è un momento importante ripeterle semplicemente con me: «Io Tiberio (sostituisci a Tiberio il tuo nome…) mi autorizzo ad accedere alle meraviglie che la vita mi offre. Non aspetto inviti, strappo io il mio biglietto, mi autorizzo, ma non basta: io mi meraviglio, io ti meraviglio, e parliamo al presente perché il momento più adatto per farlo è adesso, come la vita è adesso». «Io vi meraviglierò». Cominciamo quindi a fare da subito quello che da subito possiamo fare. Ho con me anche il tuo biglietto, è tutto pronto per il nostro cammino. Come sai non si può spiegare e comunicare un’emozione a qualcuno che non l’ha mai incontrata senza in un qualche modo sminuirla o banalizzarla, occorre viverla fino in fondo e noi siamo qui e questa volta saremo finalmente noi quelli che potranno dire io c’ero. Molti sono bravissimi a dirti che quello che hai progettato non funzionerà, ma quando quello che sognavi lo avrai realizzato i detrattori spariranno oppure, se li vorrai incontrare, proveranno a convincerti che non avevi capito quello che intendevano. Oggi possiamo considerare che siamo divenuti grandi in tutti i sensi e non soltanto adulti. In questo mondo così veloce, dove le acquisizioni vengono continuamente usate, abusate e abbandonate dopo essere state ribaltate e contestate, nessuno è solo allievo e nessuno è solo formatore. Non è difficile ritrovare la strada, l’indicazione dell’unica giusta direzione è da sempre soltanto una: «Io sarò l’amore così sarò tutto»¹. Inizia quindi con questa occasione, una serie di sessioni che ci vedrà confrontare con i temi più interessanti relazionati alla tua crescita. Intanto vorrei parlare (scrivere per te) alla tua anima. Io sono qui per te e tu sei qui con me e noi (io e te) stiamo parlando l’uno all’altro con il cuore in mano allo scopo di capirsi in maniera profonda e totale. Il difficile in questi frangenti è trovare dei termini comprensibili agli infiniti diversi livelli di conoscenza appartenenti alle persone che leggono. Molti saranno sorpresi di aver trovato fin dalle prime parole di questo testo i principi del pensiero creatore, ovvero che quello che accade nella vita possa dipendere esclusivamente da noi e non dal caso o dal destino. Ovvio pure che ci saranno tra voi molti che invece saranno molto consapevoli di quello che hanno creato nella loro esistenza, attraendo le persone e le cose adatte o meno, secondo le proprie necessità, rendendo il proprio sviluppo sereno e prosperoso o contorto e difficile. Spero comunque che anche per queste persone gli esercizi incontrati possano servire come verifica della personale risoluzione, in prospettiva del raggiungimento dei propri obiettivi. Per questo, a coloro che sono avanzati nel loro percorso evolutivo, chiedo un minimo di pazienza, affinché sia possibile spiegare a chi si confronta invece per la prima volta con questi temi le nozioni indispensabili per avvicinarsi alla comprensione di quanto diventerà presto normale e facilmente acquisito una volta compreso. Un brevissimo percorso di tempo indispensabile all’uniformazione del livello di conoscenza, affinché possiamo partire tutti dallo stesso punto, un luogo di ritrovo dal quale poi insieme partiremo. Un po’ come capita all’inizio di un viaggio organizzato, quando inevitabilmente succede di dover aspettare che tutti siano arrivati per iniziare la prima modalità di trasferimento (e vale sempre la pena di farlo). Magari, se avrete la pazienza di voler approfondire, scoprirete che proprio la persona in ritardo che ora state aspettando malvolentieri, potrebbe essere quella che stavate attendendo nella vostra vita.

    Permettetemi di porvi alcune domande che possano farvi decidere chi tra voi debba farsi sostenere e chi invece possa essere in grado di essere di supporto a chi ha vicino (familiari, colleghi, amici). In seguito vi proporrò un esercizio che vi permetterà di fare chiarezza, aiutandovi a mettere a fuoco quelli che sono diventati per voi gli obiettivi primari più ambiti e quelle che diventeranno le tappe più importanti seguendo le quali diventerà facile realizzare le proprie aspirazioni. Quanti di voi non avevano prima sentito parlare della legge di attrazione, secondo la quale noi incontriamo e attraiamo nella nostra realtà le persone e le circostanze perfette (anche quando la conoscenza del senno di poi ne nega la positività) per attuare e rendere reali i nostri schemi, le nostre convinzioni e le nostre credenze? Quanti di voi conoscono il funzionamento del pensiero creatore, ovvero il mezzo di cui si serve la legge dell’attrazione per far funzionare il suo motore? Quanti, infine, hanno sentito parlare del concetto della responsabilità, non intesa come colpa ma come presa di coscienza che quanto viviamo non è casuale, ma creato dai nostri pensieri e influenzato moltissimo dai nostri atteggiamenti vittimistici? La risposta affermativa a queste domande rappresenta forse la distinzione tra le persone a cui sembra che le cose capitino per caso e quelle che sono coscienti invece che nella vita accadono sempre le situazioni che sono state desiderate (o quelle temute, poiché comunque caricate dall’energia del pensiero creatore) e che per questo riescono a incontrare e catturare con facilità le circostanze per attingere alla prosperità, alla salute, all’amore e a tutto il resto come se tutto ciò fosse l’insieme delle cose più naturali e normali del mondo. Sapete perché ci riescono? Proprio perché lo pensano e ne sono convinti e quindi questo diventa per loro la loro esistenza. Stiamo quindi ora cogliendo un’occasione difficilmente ripetibile per poter livellare il nostro grado di consapevolezza a quello delle persone che amiamo. Questa differenza di consapevolezza conduce spesso a incomprensioni frequenti e faticose. Ti voglio bene è una frase che nella tua famiglia nessuno dice? Nel corso dei nostri seminari spesso capita che le persone condividano il rammarico di non poter essere lì con i propri partner, con i loro genitori, con i loro amici, o comunque con qualcuno di importante per loro. Poiché coscienti del fatto che se anche questi fossero interessati allo stesso modo a un percorso analogo di crescita personale, la loro relazione migliorerebbe da subito in modo esponenziale. Quindi, il primo obiettivo che ci poniamo è quello di concretizzare un auspicio importante: coloro che tra voi avessero come volontà quella di migliorare le proprie relazioni, il proprio rapporto affettivo di coppia, la propria situazione nelle dinamiche familiari, il fluire dei contatti che vivono nel proprio ambito lavorativo e si trovano ad aver fatto fino a oggi un percorso evolutivo che li potrebbe porre in una condizione di chiarezza spirituale maggiore rispetto a qualcuno che loro amano (o in rapporto ad altri con cui occorrerebbe risolvere un conflitto), potrebbero chiedersi se sia possibile fare qualcosa per far crescere anche le persone che hanno intorno, oppure con amore e con coraggio lasciarle andare. Ora c’è una traccia, c’è una strada, c’è un indirizzo. Se sei interessato a migliorare la tua esistenza non perdere questa occasione, ti prego. Come ogni serratura ha una chiave, ogni disagio possiede una soluzione e ogni tuo no alla vita può diventare un sì. Usa la tua conoscenza acquisita in precedenti occasioni di crescita personale, conquistata tramite letture o con le varie esperienze spirituali compiute e mettiti da ora al fianco di chi vorresti aiutare e diventare così, davvero e da subito, una specie di Angelo che sostiene l’altro, il prossimo, magari meno abituato a confrontarsi con questi argomenti. Gli Angeli sono quanto di più spirituale ci sia in alto, ma sono quanto di più alto possa stare vicino agli uomini. Vivi gioiosamente questa possibilità di evoluzione personale che migliorerà i tuoi rapporti ma anche le tue dinamiche future di realizzazione. Questa è un’occasione di crescita straordinaria non solo per te, ma anche per le persone che rappresentano il tuo capitale affettivo, ovvero le persone più importanti della tua vita. «Eleva i tuoi pari!». Tu puoi aiutare tuo marito a crescere, tua moglie a diventare più responsabile, tuo figlio a credere di più in sé!

    Quante volte sei stato iscritto a una scuola nella tua vita? Ecco che ti ritrovi allora, ma solo se lo vuoi, iscritto a un corso, questo. Se lo desideri potrai tenere conto delle indicazioni relative ai compiti, alle affermazioni e agli altri esercizi che incontrerai, se non lo vorrai procedi tranquillamente alla lettura dei capitoli, facendo attenzione solo alle tue esigenze e ai tuoi tempi, escludendo le consegne didattiche e le altre suggestioni complementari proposte.

    Inizio seconda settimana

    Obiettivo settimanale: Percepir-e-(si).

    Affermazione settimanale: Comincio oggi a dare agli altri quello che vorrei fosse dato a me.

    Parola rivelazione o da rivalutare. La mia è: Accettazione.

    La tua è:…

    Parola da inventare. La mia è: Stupefazione (con questo intendo la capacità di fare cose stupendosi ancora come sa fare così naturalmente un bambino).

    La tua è:…

    * Suggestione in relazione all’evoluzione prenatale: «Quando raggiunge l’utero, dopo circa 4 giorni, la morula sviluppa un centro cavo pieno di liquido e a questo punto viene chiamata blastocisti. Questa massa cellulare in crescita galleggia ancora per due o tre giorni nelle secrezioni uterine che la nutrono».

    L’Angelo che ci accompagna questa settimana è: Sitael, che si occupa di Costruzione (rifletti sul significato).

    Periodo di reggenza 31 marzo-4 aprile.

    Il Fiore di Bach della settimana è: Centaury (Centaurea). Per chi è debole, ansioso di piacere, adatto a chi viene spesso usato dagli altri, per chi ha mancanza di volontà. Per chi sente il bisogno di armonia, ha timore dei conflitti e dimostra disponibilità e accondiscendenza eccessive.

    Qualcosa da eliminare. Trova concretamente dei veri sacchetti color menta o altro ed elimina qualcosa del tuo passato, foto, biglietti su cui avrai descritto situazioni in cui ti sei sentito a disagio, parole che ti hanno provocato imbarazzo ecc. Fallo se puoi ogni settimana. Quello che io metto in un metaforico sacchetto color menta, fuori dalla mia porta è: Vittimismo. (Se voglio attingere al 100% del mio potere devo rinunciare alla tentazione di frequentare questo modo di vedere le cose).

    Quello che lasci andare tu è:…

    CAPITOLO 2

    Accetto di dare per primo quello che mi renderebbe felice

    Ora, ai fini del percorso che dobbiamo affrontare insieme, valutiamo bene ciò che sta accadendo, quella che è la nostra attuale situazione, vediamo da dove proveniamo, dove desideriamo andare, chi siamo. Percepisci con attenzione come ti senti, ascoltati, mentre io ascolterò come mi sento. «Se stai bene con te stesso…» frasi che sembrano fatte ma che invece sono da fare, da costruire, da rendere vere, da assemblare, un po’ come i mobili dell’Ikea. Quello di cui avremo bisogno è di ritrovarci e di connetterci con la parte migliore di noi. Abbiamo l’esigenza di poter attingere al massimo della nostra potenzialità, abbiamo bisogno di ricordarci delle nostre forze, delle capacità e attitudini che come nessuno siamo capaci di mettere in scena nel mondo. «Guarda che cosa so fare», dirai a chi hai vicino non appena ne sarai consapevole, poi sentirai che per condividere in modo migliore proverai il desiderio di insegnare anche agli altri a fare quella cosa così bene come riesci tu. Prima invece ti muovevi su tre registri: la paura di agire davanti a un obiettivo che avevi messo a fuoco, l’inadeguatezza di farlo una volta superata la paura e il timore del giudizio di quanto avevi creato una volta superati i primi due ostacoli. Timidamente richiamavi il pubblico come per assistere a un triste gioco delle tre carte e lo facevi con una voce quasi afona e disperata. Ma chi avrebbe voluto pagare un biglietto per venirti a vedere, per assistere a un tuo spettacolo, per cercare di capirti? Ora prova invece a immaginare di essere informato che la cosa che ti preoccupa di più in questo momento si possa risolvere magicamente da un minuto all’altro, prova a contattare il comprensibile stato di rilassamento che conseguirebbe per te in seguito a una notizia del genere. Non sfuggire a questo pensiero banalizzandolo con un declassamento che potrebbe essere indotto da una parte non nobile di te, molto disinteressata a una possibile risoluzione delle tue preoccupazioni. Non pensare quindi: «È ovvio che starei meglio se questo accadesse…». Costruire la pace è creare nuove regole su quello che sarà il futuro. Prova veramente a sentire in ogni tua cellula, in ogni tuo organo, quello che accadrebbe in te se questo avvenisse, ascolta in ogni parte del tuo corpo e della tua mente i risultati che otterresti. Se sapessi i miracoli a cui io Tiberio ho assistito, non troveresti questa suggestione così astratta. A questa prima parte dell’esercizio ne segue una che richiede molto più coraggio, perché per entrare in sintonia con quello che ti potrebbe accadere, sarebbe interessante che potessi chiederti in quale situazione hai costruito un contesto nel quale potresti, se lo volessi, con una tua decisione, con un tuo cambiamento produrre gli stessi effetti (visualizzati prima per te), nella vita di qualcun altro. Quale decisione che a te costerebbe poco produrrebbe molto nella vita degli altri? Ti va di tenerne conto? L’Universo ti sarebbe grato, poiché Lui ti ascolta più di chiunque al mondo, è il tuo migliore amico, la tua madre e il tuo padre ideale. Ti va di farlo sapere a questa persona che sei andato oltre? Cominciamo ora ad aprirci gli uni agli altri, a incontrarci e ad apprezzarci così, per iniziare a costruire insieme! Alcuni di voi mi conoscono come le proprie tasche, avendo letto tutti i miei libri, o avendo lavorato con me nei miei studi di crescita personale, oppure nei seminari che abbiamo animato insieme. Mi avete affidato i vostri segreti, quelli delle vostre famiglie e quelli delle vostre aziende, altri sicuramente mi incontrano invece qui per la prima volta e allora conosciamoci. Chi sono io, chi sei tu. Io sono Tiberio! Tu… (il tuo nome), seiIo ho bisogno, per percorrere questa strada insieme a Te, di sapere chi sei e allora ti chiedo di scrivermi subito: va bene una e-mail, ma meglio ancora una lettera, una fotografia. Perché sono qui…? Non il mezzo: mi hanno regalato questo tuo libro…, mi ha parlato di te un’amica…, no! Intendo, qual è il motivo per cui io e te oggi, a questo punto della nostra vita, siamo qui a trovarci in queste pagine, puntuali a questo appuntamento? Qual è la motivazione per cui leggi questo libro, oppure, come se ci fossimo incontrati nel percorso del Cammino di Santiago, il motivo per cui insieme a me sei ora in questo Cammino per diventare angeli? La mia motivazione è che molti lettori mi hanno comunicato il desiderio di compiere davvero un viaggio insieme. Molti di voi mi hanno chiesto di incontrarci in un modo più concreto, anche se non sono nella possibilità di venire in Svizzera per le sessioni individuali o di partecipare ai seminari in cui sono presente e talvolta nutrono, a torto, delle resistenze sul fare sedute telefoniche… Ed ecco che ho pensato che questo cammino sarebbe divenuto un modo per farlo. La tua? Quando l’avrai trovata ho pronte per te due altre domande intriganti. La prima è: qual è il tuo obiettivo spirituale più importante che ti prefiggi di raggiungere con questo Corso? Il mio obiettivo è di contattare le mie emozioni più profonde ed entrarci dentro in maniera totale e viscerale e voglio connettermi con Laura in questa ennesima esperienza comune. Voglio ricordarmi che in questo momento la cosa più importante che ho è mia figlia e i suoi bambini, una dei quali nascerà in agosto, proprio nei giorni in cui io dovrò consegnare al mio editore questo lavoro. E mi piace tanto questo pensiero, che questo libro cresca come la bimba di mia figlia Maude cresce dentro di lei e, come lei che nutre e protegge nel suo ventre la sua bambina, anche io voglio portare a termine questo lavoro così impegnativo con facilità leggera. E il tuo obiettivo spirituale? Quando lo avrai contattato scrivilo e così sarai pronto per rispondere alla seconda domanda: qual è il tuo obiettivo concreto che vorresti raggiungere? Il mio è il seguente: Io Tiberio voglio scrivere il mio prossimo libro nella casa che avrò vicino al mare, dove potrò essere così sempre più spesso… e allora il tuo lo hai deciso?

    Ogni volta che hai un sogno scrivilo chiaro dentro di te e, se lo vorrai, ne farai un successo. Se hai letto altri miei libri sai che purtroppo esiste una parte di noi che detesta che raggiungiamo i nostri progetti, che ci limita auto-sabotandoci e che proprio noi siamo complici di questa che altro non è se non la parte peggiore di noi. Quindi un’affermazione che ora ci farà bene scrivere è la seguente: Io Tiberio sono ora pronto a lasciare andare tutti gli ostacoli che si frappongono tra me e il raggiungimento degli obiettivi che ho scelto di raggiungere con questo nostro Cammino per diventare Angeli che insieme a voi percorrerò. Ti invito a scrivere anche tu la tua dichiarazione di indipendenza. Io (scrivi il tuo nome…) lascio andare tutte le resistenze che mi hanno impedito fin qui di ottenere ciò che ho chiesto di realizzare con questo Corso per diventare Angeli che insieme a Tiberio percorrerò. Ti chiedo di farlo veramente anche tu e aggiungi la data di oggi e la tua firma, affinché si tratti di qualcosa che prenda un’ottimale energia creativa. E visto che ci siamo, aggiungiamo un auspicio ancora più forte: Noi che facciamo insieme il "Cammino" saremo ricchi e in salute! E se nella tua vita ci fosse qualcosa di irrisolto con qualcuno scrivi anche: Voglio sciogliere totalmente le passate incomprensioni che ho creato con (nome…) che ora sento inutili e già quasi risolte. Sarà liberatorio vedrai! Potrai vedere che l’integrazione altro non è che passare da una situazione di disordine a una situazione di ordine. Dopo un incidente il traffico riprende a fluire. È assurdo che di fronte a un conflitto già avvenuto abbia senso rimanere bloccati. So quello che hai fatto tu, so quello che ho fatto io e quello che non ha fatto nessuno dei due, ora facciamolo per il nostro bene. In questo libro prenderemo l’abitudine di rinunciare a qualcosa di superfluo. Ogni settimana (ogni capitolo se stai semplicemente leggendo), mettiamo in un metaforico, o reale (meglio se reale) sacchetto dell’immondizia (che decideremo essere di colore verde menta) fuori dalla porta qualcosa che vogliamo lasciare andare, spesso sarà semplicemente una parola, a volte la descrizione scritta di un episodio che ci ha ferito, che non ci è piaciuto o ci ha turbato, oppure un oggetto, un indumento… Fatto questo, una volta rinunciato al superfluo, a quello che ci fa sentire a disagio, potremmo cominciare a dare agli altri quello che vorremmo fosse dato a noi. Se lo faremo possiamo dire di esserci sintonizzati su un canale che già sentiamo trasmettere meglio e la chiarezza comincerà a farsi strada nei nostri cuori. Vorrà dire che ora sono arrivati tutti e da qui, cantando in coro, comincia il vero cammino. Dare e ricevere sono i frutti della stessa pianta maturati in stagioni diverse. In verità dare e ricevere sono veramente la stessa cosa: «Così oggi cercheremo di offrire pace a tutti, e vedremo con quanta velocità la pace ci ritorna. La luce è tranquillità e in quella pace ci viene data la visione e noi possiamo vedere»¹. Forse hai preso decisioni dettate dal tuo orgoglio, forse hai ferito e dimenticato, forse non parli addirittura più con persone a cui vuoi bene. Alcuni dicono: «Io vivo lì, in quella casa…» mentre è lì che stanno morendo. Allora? Potresti fare di meglio e di più? Certo che sì! Che cosa accadrebbe se… Come ti sentiresti se… Io non posso fornirti risposte, non ti dico qual è la strada giusta per te, io non lo so, non sono Dio. Ma quello che faremo è che insieme ci aiuteremo a crescere, così che possiamo diventare più alti del labirinto e delle difficoltà che abbiamo creato, al fine di pianificarne l’uscita. Le paure personali finiscono quando decidi tu, la primavera te la costruisci da solo e questo puoi farlo anche all’interno di un qualsiasi rigido e lungo inverno. Con questa opportunità, attraverso questo cammino per diventare un Angelo, è un Corso per Diventare te stesso che hai cominciato a frequentare. Sperimenta la possibilità di vincere e di stare bene e in sintonia con te e con il mondo ogni giorno, per tutto il giorno, tutti i giorni. C’è ancora molto da fare e molto di quello che c’è da fare potremmo farlo noi, dovremmo farlo noi. E allora che cosa stiamo ancora aspettando? Preferisci sentirti vuoto dentro, come una stazione di notte? Tutto ha un prezzo e io penso che se tu vuoi pagare un prezzo più alto di quello che ti è stato chiesto sia un tuo diritto, ma perché vuoi farlo? Che senso ha per te? Sai che questo può valere in un rapporto di coppia, nel mondo, negli uffici degli uomini che decidono il futuro del pianeta, come nel microcosmo di una piccola officina.

    Inizio terza settimana

    Obiettivo settimanale: Sperimentare.

    Affermazione settimanale: Io (tuo nome) sento che questo è il momento più adatto per ottimizzare i miei obiettivi…

    Parola rivelazione o da rivalutare. La mia è: Comprendere-si.

    La tua è:…

    Parola da inventare. La mia è: Incantazione (guardare al mondo e agire nella consapevolezza della straordinarietà del poterlo fare. Apprezzare e agire come per… incanto).

    La tua è:…

    Suggestione in relazione all’evoluzione prenatale:

    «La massa cellulare perde la propria membrana esterna ed è pronta a venire a contatto diretto con l’utero. In questa fase tale massa è ormai formata da circa 150 cellule che si differenziano tra loro e si dividono in due gruppi ben distinti che avranno funzioni diverse: quelle interne formeranno il bambino, quelle esterne formeranno la placenta e il sacco amniotico».

    L’Angelo che ci accompagna questa settimana è: Leuviah. Espansione (riflettere sul significato della parola). Periodo di reggenza 22-26 giugno.

    Il Fiore di Bach della Settimana è: Agrimony (Acrimonia). Ansia e tormento dietro a gaiezza e cortesia, iperattività, disturbi del sonno, problemi di alcolismo, mancanza di apertura, inquietudine, bisogno di evasione.

    Qualcosa da eliminare. I rifiuti della settimana. Quello che io metto in un metaforico sacchetto color menta, fuori dalla mia porta è: la parola Ormai.

    Quello che lasci andare tu è:…

    CAPITOLO 3

    Il momento migliore è oggi se sono grato di quanto ho già

    Talvolta il momento è quello più giusto, ma una parte non allineata di noi vuole convincerci del contrario. In questi casi ci sono delle parole o dei concetti la cui valenza invalidante è potente. Come avrete visto in precedenza negli obiettivi settimanali, noi ci riproporremo di invalidare l’efficacia di alcune parole che neutralizzano la nostra forza. Se noi diciamo è troppo tardi, ormai è troppo tardi, sarà troppo tardi, poiché avremo scelto che sia troppo tardi (non perché sarebbe stato comunque così). Avremo applicato gli elementali energetici di è troppo tardi e nel frattempo l’Universo avrà fatto sì che sia veramente diventato tardi per noi, poiché noi stessi lo avevamo deciso. La parola Ormai è quindi la prossima che cancelleremo dal nostro vocabolario, come già è stato fatto con vittimismo, vi ricordate? Non esiste un ormai… ormai? ORMAI che cosa? Ormai è una parola inadatta persino alle persone anziane, non è "or-mai" troppo tardi per fare nulla, né per raggiungere qualsiasi risultato. Se invece lo sarà diventato oggettivamente, cogli allora l’occasione per esercitare autocritica e per creare una lista di quello che avresti potuto fare di migliore e di più efficace al fine di non doverti sentire come ora, nel momento in cui devi ammettere che quello che avevi voluto perdere non è più recuperabile. Puoi rimediare a qualcosa che avresti potuto fare meglio o non fare proprio? Sì che lo sei. Sei ancora in tempo per chiedere scusa? Sì che lo sei! Sei ancora in tempo per chiedere perdono? Sì che lo sei! Sei ancora in tempo per chiamare tuo figlio o tua figlia che sai esistere da qualche parte ma non vedi e non senti più tanto spesso o magari da anni? Certo che sì! E allora fallo e vedrai che questa giornata cambierà la tua vita, anche se della vita questo fosse l’ultimo giorno. Sii coraggioso e fallo! Se andremo oltre i nostri limiti sceglieremo il meglio, ricevendo sorrisi che non vorremo barattare con niente al mondo e questo potrebbe essere attuato per sempre e tutti i giorni. Entra allora nel nuovo giorno con una consapevolezza diversa, dove il tuo ruolo non sia quello di lasciarti vivere dalle circostanze, ma vivere le occasioni e le opportunità in maniera cosciente. Ama ogni giorno quindi, affinché ogni giorno ami te, perché ogni giorno nuovo ama te! Ed è per te che viene puntuale a un appuntamento cui tu di solito raramente ti presenti. E lo lasci lì ad aspettarti inutilmente per ventiquattro ore e poi, quando se ne va, l’Universo assiste a un tristissimo passaggio di consegne tra il giorno vecchio e il successivo: «È venuto?». «No, neanche oggi» ed è di te che stanno parlando. Se tu ami ogni giorno che arriva e lo accogli bene, lui sarà felice di incontrarti e di fare amicizia con te, perché la sua vita è breve e lui non ha amici qui. Sarà quindi contento di lasciare un buon ricordo in te, forse potresti pensare a lui per sempre come a uno dei giorni più importanti della tua esistenza. Ma se tu non ami la vita, quel nuovo giorno si comporterà con te come una bambina timida che hanno fatto salire sulla sedia a Natale e che intimorita si dimentica la poesia; sarà mortificato, si farà da parte, non sarà motivato a donarti ciò per cui era venuto e non lascerà alcun segno per cui tu possa ricordarti di lui. Ma questo solo nella migliore delle ipotesi, al contrario, se ci presentiamo accigliati, tristi o se addirittura cerchiamo di approfittare di lui per farci e per fare del male, potrebbe essere che ciò che accadrà sarà il doverci ricordare di lui per un motivo non bello, per cui avremo legato all’incontro qualcosa di non positivo. Invece se gli sorridiamo, se gli corriamo incontro come faremmo per presentarci a un’occasione di festa dove a noi conviene essere presenti, è molto probabile che avremo un bel ricordo di quel giorno e lui di noi. Lo sappiamo che tutti sono distratti da mille cose, noi no, noi non lo saremo. Noi diremo buongiorno al giorno nuovo, che così diventerà un giorno buono. Quindi buongiorno primo gennaio, ma anche buongiorno primo marzo e buongiorno al 13 aprile, buon giorno 19 agosto, buongiorno primo dicembre. Se avessimo tenuto un diario di ogni giorno della nostra vita certamente a ogni data ci sarebbe qualcosa da ricordare e da celebrare. Allora facciamolo da subito e se tu fossi pronto ad accogliere questo messaggio, questo libro varrebbe già alle prime pagine il denaro che hai speso per acquistarlo, poiché la tua vita ne verrebbe trasformata in meraviglia da subito. Ora ti pongo una domanda: c’è qualcosa di cui non abbiamo parlato fin qui che senti che io dovrei sapere da subito? Scrivi allora su una lettera tutto questo e mandala al mio indirizzo, sarà liberatorio vedrai… Resta pur vero che per fare una pulizia molto profonda ci si deve quasi sicuramente sporcare. E se proprio oggi fosse stata oggettivamente una giornata impossibile? Prova a pensare a tutto quello che nella tua esistenza non è stato in linea con i tuoi desideri, come a un giorno in cui le cose non sono effettivamente andate come sperato. Come se il passato non fosse altro che una giornata difficile vissuta all’interno di una settimana. Oggi è stata una giornata da dimenticare? Sì, davvero da dimenticare. Ma allora dimentichiamola e facciamolo subito poi, correggendo la rotta ripartiamo subito in direzione di un orizzonte migliore. E presto magari sarà in vista l’isola della fine della settimana e potrai dire a te stesso: «Oggi è venerdì e ho finalmente un fine settimana tutto per me che mi aspetta». Poi potrai ripartire ritemprato, accogliendo i nuovi giorni; il cammino è lungo, ma che profumo di incenso inebriante ti aspetta nell’aurora di quel mattino in cui arriverai! Quando parliamo di corsi, di scuola, di insegnanti, di apprendimento, subito si contatta la pesantezza che queste parole comportano. Proprio a questo scopo cominceremo a distanziarci da un progetto di apprendimento fine a se stesso, in quanto nella tua vita hai imparato già troppe cose che non ti sono servite a molto o che, dopo essere state apprese, si sono rivelate troppo astratte per poterle mettere in pratica. Tu hai imparato di tutto, hai frequentato corsi di Ikebana, di cucina macrobiotica, di danza del ventre, di Tantra e di Yoga, hai camminato sulle braci ardenti, hai seguito questo o quel maestro, spesso anche molto lontano. Hai percorso cammini spirituali di importanza più o meno elevata e lo hai fatto talvolta a piedi scalzi e con l’anima in mano. Hai fatto quindi molto, a volte lo definisci troppo e la tua percezione non ti inganna. Hai fatto tante cose inutili per te e a queste occorrerebbe che tu ti abituassi a rinunciare. Ogni mese del nostro percorso ci sarà data la possibilità di lasciare fuori dalla porta i "rifiuti ingombranti", le tue credenze che si impongono, le tue abitudini ripetitive e stancanti, le cose a cui, lo senti, se fossi pronto a rinunciare, renderebbero la tua vita molto più facile da subito. Occorre scegliere e tra tutto quello che hai acquisito tu senti che le cose che ti servono, quelle realmente importanti, sono veramente poche, mentre quelle indispensabili sono già divenute la metà della metà di quelle che credevi necessarie un mese fa. Se accetti questa possibile verità come tua, potremmo dare a questo corso anche e principalmente il potere di aiutarci a rinunciare a ciò che ci pesa, a quello che rende gravoso il tuo percorso. In questo modo cominceresti da subito a fare spazio tra le miriadi di conoscenze acquisite che stancano la tua realtà, accorgendoti di avere dei bisogni molto elementari. Io credo che non ci sia un momento più adatto di questo per ottimizzare i nostri obiettivi… Innamorati di Te, ora qui, subito: muoviti!. Ho ancora nelle orecchie il grido rombante dell’energia incredibile di Anthony Robbins¹ che a Londra la settimana scorsa ci raccontava quello che dovrebbero fare le persone che sono ferme sui loro schemi, indecisi se fare o non fare quella cosa, insicuri nel voler pianificare ma terrorizzati dall’idea di non poterlo fare… Muoviti e ricorda che nessuno più di te può dare risposta ai tuoi bisogni e trovare le strategie giuste per risolvere le tue problematiche. Il suo credo è che nel momento delle decisioni si delinea il nostro destino. Ed è proprio così. Non sei un gattino impaurito salito per sbaglio troppo in alto. Sei tu che sei arrivato lì, nessuno come te può tornare indietro ancor prima che qualcuno debba venire a salvarti o decidere di aver fatto sufficientemente esperienza per metterti a volare da solo. La tua vita ti sta aspettando e io non la farei più aspettare se fossi in te!

    Ne Lo Straniero di Gibran c’è la descrizione di qualcuno che aveva vissuto tutta un’esistenza al fianco di concittadini che lo consideravano come uno straniero e che quando, prossimo al momento in cui una nave veniva a prenderlo per far ritorno al Paese da cui proveniva, nel momento del doveroso rito del saluto prima della partenza, coglieva gli abitanti nelle situazioni di vita più diverse. Semplicemente esprimendo i suoi pensieri, trasmetteva a ognuno la sua profonda saggezza e finalmente veniva visto nella sua luce di persona risolta e completa che condivideva con gli altri il mondo e la realtà quotidiana in cui aveva operato per tutta la vita. Aveva vissuto da straniero in terra straniera, ma ciò non gli aveva impedito di vivere ogni giorno come il giorno più importante da vivere, grato di quello che gli veniva affidato. Dove sei tu c’è il tuo Paese, la tua Nazione, la tua casa. E se è così che vuoi vivere sei già pronto a sentirti proporre qualcosa che forse non avevi mai considerato. Se fossi tu il più adatto a diventare il tuo angelo custode? Se fossi tu il più adatto a prendersi cura di te nel modo più giusto, attento e amorevole? Prova a guardare indietro. Prova a visualizzare quale potrebbe essere l’età in cui ti vedi più solo e bisognoso di attenzioni. Metti il libro da parte, chiudi gli occhi e connettiti con quei momenti, non aver paura di piangere. Oggi puoi tornare là e prenderti cura dei tuoi bisogni. Torna poi al presente e se vuoi raccontami quello che è accaduto. Sì, diventa tu stesso il tuo angelo custode. Tu un Angelo, ci hai mai pensato? Diventa un Angelo Tu. Ci interessiamo a tanti aspetti apparentemente importantissimi, si parla per esempio moltissimo di ambiente,

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