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Non ti scordar di te: La strada per ritrovare se stessi
Non ti scordar di te: La strada per ritrovare se stessi
Non ti scordar di te: La strada per ritrovare se stessi
E-book291 pagine4 ore

Non ti scordar di te: La strada per ritrovare se stessi

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Info su questo ebook

In quale momento della vita ti sei allontanato dalla strada migliore per te e ti sei perso? Non dimenticheresti mai tuo figlio o qualcuno che ami da qualche parte, non è così? Eppure lo stai facendo con te stesso. Tiberio Faraci ti indica il percorso per ritrovarti e ti rivela come fare a ricordarti di te ogni giorno. Questa è la tua vita e non puoi aspettare che qualcosa giunga dall'esterno per trasformarla in meglio. Comincia a accettare il fatto che solo tu puoi trovare quello che ti manca. Non sei qui per fare numero, sei qui per fare la differenza.
LinguaItaliano
Data di uscita28 gen 2016
ISBN9788898482122
Non ti scordar di te: La strada per ritrovare se stessi

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    Anteprima del libro

    Non ti scordar di te - Tiberio Faraci

    part

    CAPITOLO 1

    Ricordati di Te… Ora

    Se hai una buona scusa… non usarla!.

    (H.E. Fosdick)

    Non aspettare più qualcosa che arrivi dall’esterno e che abbia il potere di trasformare in meglio la tua vita. Sei tu e soltanto tu che puoi fare la differenza. Non accontentarti solo di compierla nella vita degli altri, è nella tua che devi realizzarla! Noi non siamo qui per fare numero, noi siamo qui per fare la differenza e, secondo il potenziale di autostima che vogliamo impegnare, possiamo farla per noi e per la nostra famiglia, ma anche per il pianeta stesso. Questo non è un risultato da poco, l’impegno è il medesimo. Forse hai preso in mano questo libro attirato dal titolo, per quello che si dice un caso, ma io so che tu non credi al caso e che forse da tempo invece avevamo un appuntamento in questo luogo, su questa pagina. Forse sei un mio lettore e magari hai letto qualcuno dei miei libri precedenti e allora ti abbraccio forte e sono felice di ritrovarti e di continuare il nostro cammino. Oppure i miei libri ti sono stati consigliati da un amico e questa è la prima volta che ne hai uno in mano e allora benvenuto tra noi! Per ognuna di queste, per me emozionanti possibilità, può darsi che tu sappia di che cosa mi occupo. Nei miei studi di crescita personale, o telefonicamente, incontro ogni giorno persone che hanno il desiderio di spostare i loro limiti e raggiungere i loro obiettivi. Cambiare modo di guardare le cose importanti che ci riguardano comporta anche la possibilità di ascoltarci di più e di rispondere da subito e in maniera prioritaria alle nostre esigenze. Tu sei disposto a considerare che già oggi avresti tutto quello che chiedi, se ieri ci avessi creduto davvero? Certo, se lo avessi fatto in precedenza, saresti già giunto dove volevi, avresti già quello che dicevi di volere, faresti già quello che dicevi di voler fare. Ma non è troppo tardi. Anzi, è proprio questo il momento di crederci di più, ancora e davvero, definitivamente! Basta alzarsi e riprovarci: smettila di dire che tutto è finito per colpa di qualcun altro o della crisi. Questo è un buon modo per non stancarsi mai di avere torto, adagiarsi e non fare nulla perché tanto è inutile. Spesso ci accontentiamo di quello che non abbiamo, ma non di quello che abbiamo. Alzati e vola! Metà delle nostre ferite si rimarginerebbero immediatamente se avessimo voglia di capire che niente è davvero perduto e che tutto è ancora perfettamente in accordo con l’incredibile piano divino per la nostra vita. Si può nascere anche più volte nel corso della stessa vita, reinventarsi, cambiare luoghi, lavori, prospettive, rimettersi alla prova, attivare la capacità di uscire da un’area di conforto in cui però non eravamo neppure capaci di essere autosufficienti e misurarci con le nostre reali possibilità spesso non sperimentate (perché troppo protetti da genitori che per egoismo hanno avuto un loro interesse a non far crescere del tutto i figli). Non solo questo è possibile e consigliabile ma è il modo che ci permetterà di raggiungere il successo in ciò che è più importante per noi! Se i frutti sono buoni anche l’albero è buono? Non sempre. Si tratta semplicemente di riconnettersi con queste verità da cui ti eri forse dissociato, credendo che, a causa degli eventi passati, avresti dovuto accontentarti di non essere amato oppure di mille euro al mese. Eravamo arrivati a questo punto, a chiedere agli altri chi siamo noi, come se avessimo smarrito la memoria o come se non fossimo coscienti del nostro valore e non riuscendo assolutamente ad accettare che già così avremmo numerosi motivi per essere fieri di noi stessi. Ma allora amati da subito, e comincia ad accettare il concetto che tu possa fornire da ora a te stesso quello che sembra mancarti. Solo tu sei in grado di farlo, perché tu solo sai che cos’è che ti manca. Solo tu puoi dargli un nome, riconoscere quel bisogno, inserirlo nelle priorità che hai e che non volevi ascoltare e mettere in atto. Se costruisci una casa non fai venire il giardiniere prima degli scavi che serviranno per le fondamenta, giusto? Allora ascolta come prima cosa la vibrazione di ciò che funziona, per portare poi tutto il resto a quel modo di sentire. Prometti a te stesso che farai di tutto ora, sempre nel rispetto di tutti e di te stesso, per conquistarlo! Quella di cui stiamo parlando non è una vita che vedi di riflesso nelle vetrine in cui ti specchi, è la tua vita. Non stiamo parlando di una realtà virtuale a cui accedi collegandoti con uno schermo, non sei su Second Life, questa è la tua straordinaria occasione di vita. Come hai potuto in passato dimenticarti di Te? Sei stupito di questa mia domanda? Eppure lo sai che talvolta lo hai fatto davvero. Sei stato proprio tu che in certi casi hai aggiunto un no, a tutti gli altri che in precedenza avevi ricevuto. Il tuo quello decisivo! Quel no di cui ancora ti sembra di non sapere, di cui non vorresti nemmeno accorgerti, parlare, che fatichi anche solo a ricordare. L’unico no, invece, di cui non avresti dovuto tenere conto, poiché il solo tristemente invalidante, quello che non avresti dovuto dirti mai. Quello che non dovrai pronunciare mai più. Ma forse lo intuivi che proprio quello sarebbe stato il no più potente, il più importante, il più apparentemente irrisolvibile, proprio perché tuo, ed è per quello che lo hai pronunciato. Ed è forse proprio in quel momento che tutto si è fermato: puoi dire che non sia vero? Ma se infelicemente eri tu a dirti no, a frenarti, a impedirti l’accesso, a non autorizzarti al momento giusto, proprio per questo dovrebbe essere ora facile invertire la rotta e neutralizzare le conseguenze prodotte. Rinunciaci, annullane gli effetti. Lo farai quindi? Sarebbe una magia se tu volessi rimediare e se volessi smettere di restare chiuso in quella stanza. Sarebbe primavera. Ma oggi nel tuo cuore che stagione è? È ora che decidi tu che stagione è, non devi per forza lasciarlo fare a un vecchio calendario che dice che è sempre inverno per te. Prova a sciogliere quell’inverno e a provare a liberarti dalla sensazione di non essere capace di prendere una vera decisione di trasformazione, senza farla subito seguire dai ma e dai però per ricominciare poi a dubitare di tutto. Così è la vita, dici. E invece sai che le tue possibilità di riuscita sono intatte e forse più attuabili e raggiungibili di allora? Questo è vero poiché alcuni dei frutti che un tempo non erano maturi ora sono al massimo della loro completezza. Accetta di confrontarti con questa bellissima possibilità, rendila vera facendola tua, frequentala e tutto cambierà! Esci dall’ordinarietà a cui ti eri uniformato. Tu sei speciale, unico, irripetibile: da che esiste il mondo non è mai nato un essere con le tue caratteristiche. Vuoi tenerne conto? C’è in questa verità un disperato messaggio di chi ti ha creato per affermare: Mi importa di Te, tutto questo è per Te, ricordati di Te!. Non dimenticarti di te, mai! Non togliere significato a quello che di più importante e di più bello la vita ti ha dato o, meglio ancora, affidato, ovvero tutte le possibilità che essere nell’eccellenza di te stesso comporta! Questa è l’unica cosa che ti serve, ma forse la più importante tra quelle di cui puoi prendere coscienza. Non perdere di vista il compito più grande con cui devi confrontarti: dare il meglio di Te. E solo tu puoi estrarre un tesoro inestimabile da ciò che questo impegno comporta! Non avere paura. Farlo, essere in equilibrio, non vuol dire camminare su una corda legata agli attici di due grattacieli, nessuno ti chiederà prove di questo tipo. Sarà invece facile, come accedere a un ricchissimo conto aperto a tuo nome! Sono lontano da me, ma da quanto è così? Quante persone che erano lontane da sé si sono prese il tempo di ritrovarsi? Chi era motivato e si è autorizzato a farlo ci è riuscito. Ricordati di te, che ci sei, che puoi contare su di te ogni volta che vuoi, che sei in perenne espansione, che stai procedendo verso un’incredibile abbondanza e i tuoi giorni cambieranno per sempre. Si tratta di una missione possibile! Va bene, impegnamoci un po’, fai in modo di avere sempre una penna e di tenere vicino a te un quaderno mentre leggi, così potrai annotare quello che emergerà. Io Tiberio starei bene se…, Io (scrivi il tuo nome) mi sentirei a posto se…, Io… mi sentirei realizzato se…, Io… mi sentirei amato se…, e si potrebbe andare avanti ad libitum. In seguito ci confronteremo con quei SE che apparentemente dipendono dagli altri e subito dopo, cosa più importante, faremo una lista dove scriveremo tutto quello che possiamo fare noi per avvicinarci a quei risultati. Sarebbe bello se tu riuscissi a celebrare in un modo qualsiasi ogni giorno, anche solo per un istante e con un semplice gesto all’inizio o alla fine della giornata, perché questo ti obbligherebbe a tenere conto della tua importante presenza. Più ti ricorderai di farlo e più capirai che veramente ogni giorno non solo merita di essere celebrato, ma che è proprio questo atteggiamento che potrà diventare un modo assolutamente fantastico per predisporti a vivere la tua esistenza riempiendola di significati, momento dopo momento. Così accresci la tua qualità di vita! Che cos’è a un passo, oggi, per te? Che cosa sta arrivando? Che cosa si allontana? Che cosa puoi lasciare andare per far posto al nuovo? Che cosa vuoi che si avvicini e che cosa vuoi che si allontani? Pochezza, improvvisazione, inadeguatezza, la sensazione di non essere come gli altri, di avere sbagliato in più occasioni importanti ti avevano lasciato una sottile e scarsa considerazione di te, che ti aveva candidato alla convinzione che le tue capacità fossero scarse e i tuoi progetti irrealizzabili. Quando ci si guarda dentro per costruire un passaggio da un equilibrio preesistente a uno nuovo da conquistare, si avverte una sorta di confusione che dirige l’attenzione verso cose che importanti non sono! Quando ci apprestiamo a spostare i limiti, dovremmo prima chiederci se davvero quello a cui stiamo per rinunciare sia inadatto a noi oppure no. Non sempre quello che si lascia è recuperabile. Ho visto persone disperate a cui non veniva concessa una prova d’appello, quando volevano tornare indietro. Eppure, talvolta, è vitale imparare ad arrampicarsi sui rami della vita. La gente non capisce che può avere tutto e che tutto dipende da sè, che si decida di perdere o di vincere è la medesima cosa per l’Universo. Non limitarti anche tu! Quello che cambia e che crea la differenza è invece solo l’energia di chi ha scelto e la sua motivazione. Molti non accettano che basta crederci per farcela e allora, non autorizzandosi a ricevere tutto, prendono i loro sogni e allo scopo di ridurli li smembrano dividendoli per dieci accontentandosi di quello che resta… è stupido questo? Un po’! Ma c’è anche chi divide i propri sogni per cento, o anche per mille e quindi si accontenta veramente di molto poco in rapporto alle proprie possibilità. Ora ti stai pian piano risvegliando, lo senti che è già così? Prima vivevi conducendo la tua esistenza non come chi guida seduto comodamente nella sua vettura con i vetri puliti e nelle condizioni ottimali, ma piuttosto come chi preferisce viaggiare inserendo la retromarcia e procedere guardando la strada dallo specchietto retrovisore o al massimo dal lunotto posteriore. Scomodo, vero? E allora perché lo facevi? Per compiacere chi? Ma ancora più importante è chiederti: lo vorresti fare ancora? E se la risposta è sì… rispondi a questa domanda: perché? Come hai potuto dimenticarti di Te, dove e quando è cominciato tutto ciò? Da quanto tempo? Come hai potuto scordarti di Te? Non dimenticheresti mai tuo figlio o qualcuno che ami da qualche parte, non è così? Eppure lo hai fatto con te stesso. Se senti che ci sono delle parti ferite queste sono quelle che hai deciso tu e io spero che tu decida che presto non ce ne saranno più! Il mio obiettivo da sempre è che tu stia bene, che tu sia felice, e farò di tutto che sia anche il tuo. Hai abbandonato te stesso e poi soffrivi perché ti sembrava che tutti non vedessero l’ora di abbandonarti a loro volta, mentre eri solo tu che lo avevi fatto. Ne eri cosciente? O credi ancora che sia il destino ad averti fatto inginocchiare qua e là? «Eppure mi accontentavo di così poco», dici. Eri come una principessa addormentata che di tanto in tanto si baciava da sola per non lasciarsi andare per sempre e per riprendere a vivere. Hai lasciato che altri occupassero i tuoi spazi e in certi casi li hai regalati cedendoli, fingendo di non essere interessato. Ma soprattutto ti sei allontanato da solo dalle occasioni che avrebbero potuto migliorare la tua situazione e dalla tua stessa attenzione, a volte anche con pretesti inconsistenti. È nella nostra natura di uomini e donne mettersi alla prova, ma chi ha la capacità di generare una vita può anche trasformare la propria ogni volta che vuole. Magari ci siamo convinti che quella persona che avevamo incontrato era così unica che l’impegno per averla avrebbe giustificato la cessione del nostro potere, dell’ordine che avevamo dato alla nostra vita, ai nostri talenti, alle nostre idee e convinzioni. Allora non facciamolo mai più, da adesso non rinunceremo più a noi stessi né alle nostre possibilità!

    CAPITOLO 2

    Come hai potuto scordarti di Te?

    Quello che per prima cosa devi fare quando vuoi realizzare i tuoi sogni è agire…

    Per rendere da subito dinamico il nostro incontro vorrei invitarvi a condividere qualcosa di importante. Mi sono accorto che si possono sintetizzare in sette punti le situazioni in cui una persona non arriva a quello che diceva di voler raggiungere. In presenza di un problema apparentemente senza soluzione potrebbe essere sufficiente analizzare il collegamento tra queste sette stazioni e verificare dove è avvenuta una interruzione, dove si trovano probabili ostacoli sui binari, dove è avvenuto un deragliamento o dove si sono venuti a creare blocchi. Tutto questo allo scopo urgente di ripristinare il collegamento della linea e il fluire delle energie. Cominciamo a puntualizzare i concetti e poi ve li spiegherò uno per uno. Le seguenti pagine potrebbero rappresentare uno strumento veloce e risolutivo, ottimo anche come rimedio di emergenza, una specie di distillato di crescita personale! Ti interessa? Ok, partiamo! Visualizza un triangolo piatto come se fosse un’auto triangolare ma con quattro ruote, sarebbe ottimo se tu avessi voglia di disegnarlo per visualizzarlo. In un angolo a tua scelta scrivi "Universo"¹, in un altro "Bugia Personale e nel terzo Non Perdono. Ora si tratta di dare un nome alle ruote, si chiamano Responsabilità, Pensiero Creatore, Percezione, Atteggiamenti. Hai paura? Non ti senti al sicuro? Questi nomi fanno sì che una parte di te a cui non sto simpatico si senta un po’ in trappola? Vuoi una ruota di scorta? E magari anche una marcia ridotta che, come nei fuori strada, ti possa portare fuori da qualsiasi situazione difficile? Va bene l’abbiamo! La ruota di scorta si chiama: Capacità di Scegliere il Meglio per Te e la marcia ridotta la possiamo chiamare: Prendere Decisioni Nuove. Se prendere decisioni nuove è una delle cose che ti fa sentire più a disagio, sappi due cose: la prima è che stiamo parlando di una delle attività più detestate dalla parte peggiore di noi, quindi un problema per tutti; la seconda è che in questo lavoro dedicheremo addirittura dodici capitoli per osservare e comprendere meglio il modo per risolvere questa difficoltà e intervenire, scendendo a esplorare da vicino questo paesaggio nostro addirittura sconosciuto, ma ben chiaro al nostro Inconscio. Per quelli che tra voi mi seguono da molto, alcuni di questi concetti potrebbero rappresentare magari cose già contattate, mentre altri appariranno nuovi, ma il fatto che li conosciamo non vuol dire che li abbiamo integrati e che li stiamo mettendo in pratica anzi, spesso tendiamo a sottovalutare e a non ascoltare proprio ciò che stimiamo essere già acquisito, quindi vale la pena di entrarvi dentro per accedere a livelli più importanti. Approfondiamo quindi gli argomenti. Nel primo angolo ti ho chiesto di scrivere Universo. I miei clienti mi sentono a volte dire che anche la parte ombra di noi ha un sogno nel cassetto, e questo sogno è proprio sostituirsi a Dio nella nostra esistenza, ma come può farlo? Attraverso la paura, convincendoci di aver fede in questo e cioè che tutto possa franare da un momento all’altro, convincendoci di aver costruito cattedrali sulla sabbia, convincendoci che non siamo al sicuro né dentro di noi, né nella nostra casa né tantomeno nel mondo. La paura di Dio è uno dei motivi per cui molti alimentano il timore del fallimento e della non realizzazione degli obiettivi, dando quindi energia alle difficoltà nei momenti in cui si dovrebbe concludere e portare a casa il risultato. Che cosa potrà capitarmi se riesco a raggiungere questo obiettivo meraviglioso? - Non era forse meglio non espormi e non attirare l’attenzione di Dio su di me? No, non è meglio, io voglio che Dio si accorga di me e delle mie capacità, mi piace pensare che vedendo la mia tenacia e il mio impegno e la mia volontà, quando sarà il momento, non mi lascerà in un’attesa perenne, ma mi affiderà dei compiti intermedi affinché il mio servizio possa proseguire ai massimi livelli! Ma se non credi in Lui, fai attenzione a non crederti Lui. Nel secondo angolo abbiamo scritto Bugia Personale: una convinzione negativa profonda che ci riguarda e che noi riteniamo veritiera. Una volta contattata, sicuri che sia vera, cominciamo a relazionarci con lei mettendola in scena, comportandoci in quel modo, tenendone conto, oppure praticando atteggiamenti che siano proprio tipici del suo contrario, impegnandoci costantemente nel disperato tentativo di ipercompensarla (affinché a nessuno venga mai in mente che noi pensiamo questo di noi…). Stiamo parlando di una delle armi preferite dalla nostra parte ombra, poiché a lei non sembra neppure vero che proprio noi possiamo pensare qualcosa di così limitante su noi stessi. Ovvio quindi che userà questa non verità mettendola in scena ogni volta che ci confronteremo con un’azione determinante ai fini della nostra realizzazione. In ogni circostanza in cui dovremmo dare il meglio di noi per accedere a un livello superiore lei, che detesta vederci riuscire a migliorare la nostra situazione, ci ricorda inconsciamente queste opinioni basse nel tentativo di riuscire a sabotare, se noi glielo permetteremo, le possibilità che avremo a disposizione. Nel terzo angolo hai scritto Non Perdono: avercela con qualcuno, provare rancore, sentirsi vittima nei confronti di qualcosa che è già avvenuto e che non si può cambiare, ma che sembra essere la ragione valida per cui tutto quello che non funziona nella nostra esistenza è proprio da ascrivere a quella persona o a quell’episodio. Alzarti al mattino con la sensazione di non potere comunque raggiungere dei risultati soddisfacenti, poiché nulla è ormai recuperabile fa la gioia della parte ombra di te, che rende quanto appena detto e la bugia personale le due armi più potenti con le quali opporsi con forza a ogni possibile espansione. Vediamo ora le quattro ruote motrici" di questo mezzo potente che ci consentirà di vincere. Responsabilità: chi ha lavorato con me sa quanto questa mi sia cara. Se lo hai fatto, mi avrai sentito mille volte dire che la responsabilità non ha nulla, ma proprio nulla a che vedere con il concetto di colpa ma tutto, con quello che riguarda il tuo potere, le tue possibilità e la tua realizzazione. La responsabilità viene sempre e comunque da noi proposta come unica via da seguire per accedere alle proprie massime possibilità risolutive e allo scopo di riprendersi il proprio potere. Molti invidiano le condizioni raggiunte da altri, mentre è utile pensare che proveremmo molte difficoltà a sostenerle, ognuno di noi sarebbe indiscutibilmente a disagio muovendosi nella vita di un altro. Allora espandiamo le nostre possibilità, creiamo qualcosa che non c’era e impariamo a farla funzionare bene. La responsabilità è il contrario della colpa, in quanto dissolve alla fonte la possibilità che si installino dei sensi di colpa. Questo avviene accettando che ciò che abbiamo fatto poteva essere fatto in maniera migliore e che ci riproponiamo di fare ancora meglio la prossima volta. Solo se ti prendi tutta la responsabilità nei confronti di quello che non scorre recupererai le opportunità di individuare quello che ostacolava la realizzazione a cui tanto sembravi ambire. Ogni volta che farai la vittima spostando da te la responsabilità, rinuncerai a una parte del tuo potere e avrai meno forze per farcela, per vincere, per guarire. La seconda ruota è il Pensiero Creatore: altro non è che la tua capacità di accettare oppure negare il fatto che i tuoi pensieri diventano tangibili. In realtà non è così importante credere che accada, perché è già così! Sì! Le cose che hai, quelle che accadono nella tua esistenza, sono quelle che con i tuoi pensieri hai prenotato, hai supplicato di avere, di toccare, di incontrare, nel bene e nel male! Oggi si parla molto di legge di attrazione. Bene, il pensiero creatore non è altro che lo strumento attraverso cui la legge dell’attrazione si manifesta; i pensieri creano e lo fanno sempre, che tu lo voglia o meno, ma se non ne sarai consapevole i tuoi pensieri di varia natura ti permetteranno di ottenere un po’ di tutto e un po’ di nulla, saranno confusi e raccoglierai confusione! Se invece partirai dal risultato, ovvero da quello che vuoi ottenere, allora potrai scegliere i pensieri giusti che uniti gli uni agli altri e una volta allineati al fine scelto, ti condurranno al risultato voluto. Se conosci ciò che vuoi raggiungere è relativamente facile scegliere i pensieri che te lo possano assicurare!

    La terza ruota è la Percezione: controlla che la tua percezione di te, di quello che sei, che fai, che vuoi, di quello che pensi degli altri e delle conclusioni che trai da ogni situazione, siano corrette. Sono falsate dal vittimismo, dalla permalosità, dalla sensazione di non essere considerati per quello che si ritiene di valere? Peccato! Potresti correggere queste sensazioni? Se lo farai la tua vita e i risultati che raggiungerai potrebbero ottenere gigantesche accelerazioni. Rivaluta tutto quello che percepisci, scegli sempre e solo pensieri di una certa levatura e tutto assumerà una luce particolare, la gente ti sembrerà più buona, più disponibile, migliore e amichevole, pronta a sostenerti e a valorizzarti. E che cosa sarebbe cambiato per ottenere così tanto? Solo e soltanto il tuo modo di guardare il mondo! Prima rifiutavi di fatto credere che quello che era previsto per te era il meglio e così ti aspettavi il peggio e immancabilmente il peggio ricevevi! Spesso i miei clienti, dopo qualche seduta, mi dicono che le cose sono più facili, che incontrano persone più gentili e disponibili, e mi chiedono: «Ma dove erano queste persone prima?», io sorrido e rispondo: «Erano dove sono adesso! Dove eri tu?». La quarta ruota è

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