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Innamorati di Te: Guida all'Auto-Realizzazione
Innamorati di Te: Guida all'Auto-Realizzazione
Innamorati di Te: Guida all'Auto-Realizzazione
E-book299 pagine3 ore

Innamorati di Te: Guida all'Auto-Realizzazione

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Info su questo ebook

Sei pronto a cambiare la tua vita? Tu puoi essere felice anche se gli altri non lo sono: la tua felicità non dipende dalla loro! Tu sei realmente libero, questa è la verità assoluta. Innamorati di Te: non c'è nessun'altra persona al mondo più importante di te. Non sei d'accordo? Allora significa che le tue vere qualità sono ancora inespresse.
Pensa a quanto potrebbe migliorare la tua vita, se tu finalmente fossi disposto a esprimere il tuo vero io. La tua felicità è una condizione libera e indipendente: una scelta! Una tua scelta! Le tue possibilità sono innegabilmente straordinarie! Solo tu puoi tenerne conto raggiungendo i migliori risultati. La tua grandezza non è in discussione. Mai lo sarà se non lo vorrai tu. Occupati di te, sei tu l'autorità alla quale fare riferimento.
E veramente se ti affiderai a pensieri di questo tipo vedrai miracoli su miracoli, prodigi su prodigi, meraviglie su meraviglie! Fai subito le cose che potevi fare prima e falle al meglio, la tua situazione migliorerà da subito e tutti saranno entusiasti di te. La tua forza è sufficiente a rimuovere qualsiasi ostacolo se metterai passione e motivazione nella tua vita. "Quello che hai nelle tue mani in questo momento è l'occasione di intraprendere un percorso per imparare a volerti bene aprendoti all'amore". Un bestseller che ha fatto innamorare tantissime persone. Innamorati di Te è una vera guida all'autorealizzazione che ha cambiato la vita a decine di migliaia di persone. Il suo successo è stato tale che il passaparola lo ha celebrato come un fenomeno di comunicazione voluto e determinato dal pubblico stesso. Questo percorso, completato da 70 esercizi, si pone nei confronti dei classici concetti della Crescita Personale, in modo particolare.
Questa NUOVA EDIZIONE AMPLIATA E AGGIORNATA si sofferma, infatti, su due temi determinanti e poco percorsi, ma tra i più efficaci: • la responsabilità (intesa non come colpa, ma come ripresa del proprio potere) • il pensiero creatore Sviscerandone le dinamiche affida al lettore gli strumenti per vincere le resistenze che ci hanno impedito fin qui di diventare chi vorremmo essere.
LinguaItaliano
Data di uscita28 gen 2016
ISBN9788895531687
Innamorati di Te: Guida all'Auto-Realizzazione

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    Anteprima del libro

    Innamorati di Te - Tiberio Faraci

    Presentazione

    Quando Tiberio mi chiese di scrivere un’introduzione al suo libro, sorrisi.

    Questo è un uomo che, se lo conosci, sai che non necessita di alcuna introduzione.

    Quando lo incontri, ti senti improvvisamente graziato di tutto l’amore, la luce e l’energia positiva che si possa immaginare. Senti il suo calore, l’affetto, la simpatia, la passione e l’impegno.

    Lui è una boccata d’aria fresca.

    Saprai di avere incontrato un raro esempio di vita vissuta al suo massimo potenziale.

    Uno spirito tanto buono che benedice tutti coloro che hanno la fortuna incredibile d’incontrarlo.

    Un santo dei tempi moderni.

    Ma forse non lo avete mai incontrato.

    Tiberio è veramente un uomo rinascimentale. È un ragazzo in un corpo di uomo e un essere divino in forma umana.

    Un artista fantastico, uno scultore e terapista come pure un padre, un amico e un’anima buona.

    Le correnti della vita ci hanno fatti incontrare e l’amicizia è nata a prima vista.

    Ho visto nei suoi occhi quell’innocenza e quella curiosità infinita di esplorare l’Universo, sia interiormente che esternamente, e ho apprezzato a fondo l’opportunità di essere stato una guida nel suo incredibile percorso.

    Ho lavorato con lui in Italia, in Svizzera e qui, negli Stati Uniti d’America.

    In ogni luogo nel quale lo incontravo sembrava fosse per la prima volta e si poneva sempre senza preconcetti e con un’apertura pura.

    Sono uomini rari quelli che hanno simultaneamente un cuore così grande e una così grande apertura mentale. Ho scoperto che lui è un sognatore come me, che ha sogni grandi e sogni piccoli e che ha dovuto fare dei compromessi con la vita durante il suo cammino. Aiutarlo a ricordare quali fossero i suoi sogni è stato per me un grande dono, che non dimenticherò mai, e il libro che state per leggere è l’opera di un uomo che ha realizzato i suoi sogni e ha assistito migliaia di clienti e amici nel fare la stessa cosa.

    Vi invito nel mondo di Tiberio e nel libro, che è la storia di un cuore che cerca.

    Vi presento un uomo che non necessita presentazioni e sono sicuro che, una volta letto il libro, saprete di cosa sto parlando.

    Sinceramente

    Bob Mandel

    Washington, CT, USA,

    12 giugno 2005

    CAPITOLO 1

    Di un cavallo che sapeva insegnare più di quanto potesse imparare dagli uomini…

    Considerando tutte le situazioni in cui possiamo venire a trovarci nella nostra esistenza, ce ne sono solo due, in cui la nostra parte ombra – una realtà che è in noi, ma che detesta la nostra prosperità – si trova in scacco e non può agire contro di noi: quando siamo innamorati e… quando la nostra passione viene convogliata in un progetto in quel momento per noi importantissimo!

    In sintesi, quando siamo innamorati di qualcuno o di qualcosa! L’intuizione da cui nacque l’idea di Innamorati di te è stata questa!

    Mi ero reso conto che, quando arrivavano delle persone con difficoltà oggettive, che rendevano difficile anche semplicemente lo svolgersi normale di un’attività sociale o lavorativa e, nel raccontarsi, mi parlavano di una storia d’amore che percepivo essere stata importante per loro, a me veniva spontaneo chiedere: «Nel momento in cui viveva questa storia d’amore, questi sintomi erano presenti?».

    Ponevo loro la stessa domanda, quando mi raccontavano di un periodo in cui credevano con tutto il loro entusiasmo nella possibile realizzazione di un obiettivo.

    Sempre, la risposta che ricevevo era: «No!». Ancora una volta quindi, la loro parte ombra non ce la faceva a fare il suo lavoro, ovvero quello di ostacolare, sabotare, sciupare la felicità e la probabile realizzazione.

    Quella parte restava annichilita di fronte alla possibilità che il nuovo avrebbe potuto farla uscire dalla ragnatela che aveva preparato.

    Avevo imparato che, in quelle circostanze lei non riusciva a farci paura!

    E la paura rappresenta la macchina trainante di questa parte oscura!

    Restava l’incognita di come restare (per neutralizzarla) sempre innamorati o appassionati di un’attività in cui stiamo investendo le nostre risorse!

    Riflettevo continuamente sul fatto che purtroppo l’amore non dura per sempre, anche se per sempre cambia la nostra vita!

    I progetti vengono concepiti, edificati e compiuti e le storie d’amore finiscono o si trasformano in qualcosa d’altro. Tutte!

    L’energia che deriva dall’avere un bersaglio da colpire… se quel bersaglio è la tua realizzazione…

    Ma allora come mantenere, nella realtà quotidiana, l’energia del costruire, indipendentemente dalla situazione affettiva?

    E come farlo costantemente, in modo che l’interesse per un progetto d’amore o comunque altrettanto appassionante, possa mantenersi presente con una persistente e fertile espansione?

    Esiste un progetto, capace di durare per sempre, continuando ad appassionarci, e di unire i vantaggi che possono derivare da due straordinarie rappresentazioni emozionali, ovvero l’essere innamorati di qualcuno e provare passione per qualcosa?

    Il classico bersaglio da colpire?

    Innamorarsi di sé: questa la risposta che mi apparve chiara!

    Una direzione a senso unico da seguire!

    Se già l’essere in una condizione di amore per un’altra persona assicura il non funzionamento della parte peggiore di noi, se già il provare una passione totale per un progetto da realizzare fa arrivare allo stesso punto invalidante per l’ego¹, quale risultato otterremmo, se addizionassimo queste due stupende attività umane, annoverabili tra le più strabilianti, pur essendo reali?

    Ci assicureremmo una difesa ermetica da quello che la nostra parte oscura produce incessantemente: disunioni, ostilità, angosce, sofferenze, rancori, ansie, dispiaceri, demotivazioni, tristezze croniche e così via!

    Innamorarsi di sé!

    Questo non significa assolutamente diventare narcisisti ed egoisti, ma tenere conto di un fatto poco considerato: noi resteremo in nostra compagnia fino all’ultimo respiro!

    Innamorarsi di sé, quindi, vuol dire mettere in atto tutto quell’insieme di attenzioni, di ammirazione e di rispetto, che normalmente siamo disposti a concedere quando ci relazioniamo con qualcuno che c’interessa molto, ma questa volta direzionandolo verso noi stessi!

    Il progetto che ci appassionerà ci metterà in grado di gestire tutte le meraviglie che ne conseguiranno, condividendo con gli altri tutto ciò che avremo prodotto in termini di entusiasmo, di gentilezza, di ordine, di unione, di convinzione, di tranquillità, di gratificazione e di forza! Fantastico!

    Tutto ebbe inizio un mattino di novembre di molti anni fa… Mi trovavo negli Stati Uniti, nel Connecticut, per seguire un Master di coaching².

    Stavo eseguendo degli esercizi di meditazione respiratoria all’esterno di una fattoria, quando un lieve rumore attrasse la mia attenzione. Da molto lontano qualcosa aveva preso ad avvicinarsi nella mia direzione, facendo rumore. Il suono aumentò e divenne presto un fragore; si trattava di un cavallo al galoppo, che velocissimamente arrivò nel punto in cui mi trovavo e si fermò di fronte a me. Mi guardò compiaciuto, come se fosse giunto in perfetto orario a un appuntamento cosmico, che io non sapevo di avere.

    Era meraviglioso, assolutamente perfetto nella sua imponenza, nella sua forza palese, ma assolutamente non ostentata. Dalle narici vibranti sbuffava il fumo del suo respiro caldo. Era tranquillo, fiducioso e consapevole di se stesso, e ogni aspetto del suo essere appariva compatto e calmo, come un meccanismo al massimo del suo funzionamento. Era favoloso!

    Osservai ogni particolare del suo corpo.

    Ogni muscolo teso era controllato e tranquillo, ma pronto allo scatto. Ogni crine, ogni movimento impercettibile, tutto in lui era assolutamente preciso, completo…

    …incredibilmente assoluto!

    Sulla fronte aveva una specie di goccia stellata bianca, che si allargava come se fosse stata creata con vernice lasciata cadere dall’alto.

    Davanti alla sua inaspettata materializzazione dal nulla, la mia ammirazione fu totale.

    Accadde in quel momento che, colpito dalla dolcezza dei suoi occhi nel guardarmi, mi sembrò d’intercettare il suo bisogno di esprimere qualcosa: «Io sono un cavallo e tu chi sei?».

    Mi sorpresi enormemente, nell’accorgermi di questa nostra apparente capacità di comunicare: «Certo, sei un cavallo e così bello come non ne ho visti mai nella mia vita», risposi; poi mi venne spontaneo pensare invece a chi ero io, autenticamente, e glielo dissi: «Sono un uomo, che si trova a 6900 chilometri da casa, e mi trovo qui, con altri uomini e donne, ad approfondire le modalità per svolgere sempre meglio il nostro lavoro, che è quello di aiutare le persone, apparentemente più o meno in difficoltà, a raggiungere i loro obiettivi o a riscoprire la loro perfezione assoluta… Noi siamo qui allo scopo di cercare e trovare nuovi procedimenti per integrare e trasmettere delle conoscenze, che tu sembri possedere già perfettamente».

    Il cavallo mi guardò con ironia.

    «Io sono un cavallo e tu chi sei?», lo sentii ripetere.

    Era un po’ come se dicesse: «Non nasconderti…».

    Era vero, stavo scappando dalla semplicità.

    Noi siamo esseri umani, ma abbiamo altrettanta consapevolezza e fierezza nell’essere quello che siamo, da poterlo affermare e manifestare in maniera così potente, come faceva, semplicemente con la sua presenza, quello splendido animale? Perché, se a lui era sufficiente esistere ed essere se stesso, per ritrovarsi automaticamente al centro perfetto della sua vita, la stessa cosa sembrava essere così difficile per noi?

    «Io sono un cavallo e tu chi sei?».

    «Io sono Tiberio e tu chi sei?».

    Io sono quello che sono e tu sei quello che sei, ed è sufficiente che tu faccia quello che fai e che tu abbia quello che hai. Ecco la novità da integrare.

    Ci si aspetta da te, se lo vuoi, che tu sia semplicemente quello che esattamente sei!

    Rilassati, riposati, non c’è niente da cambiare!

    È una nuova, fantastica verità; ti piace?

    La metà della tua sensibilità e un terzo delle tue qualità…

    Io sono, tu sei! Il cavallo che avevo incontrato quel giorno lo sapeva già. Ma perché noi non riusciamo ad accettare che sia così facile e continuiamo a seguire seminari, corsi e sedute di ogni tipo? Spesso siamo anche molto disponibili a soffrire, allo scopo di migliorare; faremmo qualsiasi cosa, e lo facciamo anche, cercando disordinatamente in molte direzioni.

    L’amore incondizionato, che possiamo o dovremmo provare per noi stessi, potrebbe prendere veramente esempio dalla consapevolezza naturale, che gli animali di qualsiasi specie posseggono!

    Anche il più piccolo di loro, il più lento, il più sporco, perfino il più apparentemente inutile, persegue i suoi obiettivi con totale perseveranza e fierezza, senza tutti i dubbi e le numerose domande sulle proprie capacità che ci facciamo noi esseri umani.

    Un animale non si pone il problema di essere meritevole o meno per arrivare a qualcosa; ritiene di esserlo e cerca di realizzare il suo sentire.

    Un animale non ha sensi di colpa, quindi non proverà mai a sabotare la propria realizzazione!

    Un animale non può opporsi al perdono, perché non sente di avere qualcosa da perdonarsi o da perdonare!

    Un animale è! Ma anche noi siamo!

    È ora di ricordarcelo l’un l’altro, ed è ora che ci venga ricordato. Io prometto che lo farò con voi per tutto il tempo che trascorreremo insieme, e vi prego di fare la stessa cosa con me.

    Un animale non fa nulla per meritare e attirare amore, eppure quanto amore riusciamo a provare per i fedeli amici che accudiamo nelle nostre case?

    Ricordo di avere condiviso, una volta ritornato al meeting, l’episodio vissuto con gli altri partecipanti e penso di avere detto che la lezione del cavallo sarebbe stata una delle cose più importanti che avrei portato a casa dall’America. Tutti rimasero emozionati, a meditare sulla mia esperienza, per un po’.

    Ci trovavamo a casa di Bob Mandel³, nel New England; lavoravamo molto, in quei giorni.

    Eravamo dodici persone; quattro erano le responsabili del Self-Esteem International Project⁴ nei loro Paesi: il Venezuela, l’Italia, l’Inghilterra e la Spagna. Persone meravigliose, che nelle loro nazioni animano seminari sul tema dell’accettazione di sé e dell’amore incondizionato per se stessi!

    Eppure, quel giorno, un cavallo ci aveva insegnato così bene qualcosa, che sapeva dimostrare meglio di tutti noi: essere nella massima completezza del sé senza impegno, senza sforzo, con tanta facilità.

    Vorrei aiutarti con tutto il cuore a far sì che tu possa veramente innamorarti di te; nessuno può farlo al tuo posto e prima di te, ma molti lo faranno dopo, se avrai tagliato l’alta erba, che forse adesso confonde il sentiero che conduce al tuo cuore.

    È facile, sai, innamorarsi di te!

    Non alzare le sopracciglia, è così!

    Ti sei innamorato/a nel corso della tua vita, di persone che talvolta avevano la metà della tua sensibilità e della tua intelligenza, e un terzo delle tue qualità; ciò nonostante eri come ipnotizzato/a, ne eri consapevole, eppure il tuo equilibrio dipendeva dai loro sorrisi!

    Tempo fa venne nel mio studio a fare il percorso Ricomincia da te⁵, una ragazza che non credeva più negli uomini e nella possibilità di riuscire ancora a incontrare qualcuno in grado di amarla veramente (per ciò che era).

    Era stata ferita ogni volta, e tutti i compagni che aveva avuto accanto, prima o poi, l’avevano abbandonata; così era nata in lei la convinzione di non essere importante e di non meritare l’interesse e l’amore degli uomini. Queste sue esperienze l’avevano come svuotata di qualsiasi parvenza di autostima, convincendola invece di essere sbagliata, brutta, sgradevole, stupida. Mi parlava di queste storie, di come ognuno degli uomini incontrati si fosse allontanato da lei con modi e motivi diversi; ad esempio, innamorandosi nuovamente di una partner precedente, oppure scoprendosi non più attratto fisicamente.

    La costante era che loro, ogni volta, diventavano per lei tutto e lei arrivava sempre ad annullarsi diventando proporzionalmente nulla, o almeno così finiva per sentirsi, visto che non riusciva a trattenerli!

    Alla terza sessione, le chiesi se e quanto avesse cercato di cambiare per loro.

    La risposta fu: «Sempre, con tutti, da sempre e senza limiti». Con ognuno di loro, lei si era impegnata a essere quella che pensava di dover diventare per non perderli.

    Le dissi: «Sai quale potrebbe essere la novità? Forse nessuno di loro ti ha mai lasciata, forse ogni volta hanno abbandonato una donna diversa, che non eri tu, ma quella che eri divenuta al solo scopo di essere amata».

    (Fu)… come il crollo di una diga…

    Pianse, pianse molto, poi si mise a ridere forte, in modo liberatorio; il suo viso era diventato più bello, gli occhi erano accesi di voglia di vivere; emise un grande sospiro, e disse: «È vero, sono stata solo io, ogni volta, ad abbandonare me stessa».

    Si ritrovò e, che io sappia, non si è mai più lasciata.

    La decisione di trarre esperienza sempre e soltanto da ciò che di negativo abbiamo vissuto, è da ascrivere semplicemente alla nostra ignoranza riguardo al funzionamento della parte meno evoluta di noi, una parte con cui dobbiamo convivere, ma questo non significa assolutamente che dobbiamo esserne vittime ignare. È inutile dipendere da stupidi e limitanti meccanismi, che di fatto hanno il solo scopo di bloccare la nostra realizzazione!

    Se t’innamori di te, la bandiera della nazione in cui abiti cambierà da io non sono a IO SONO, e non importa cosa sei, quello che conta è che tu possa ritornare a ricordare di essere! Quello che conta è ciò che sarai, ovvero ciò che diventerai grazie alla fiducia che scaturirà dalla semplice dichiarazione di consapevolezza!

    1.  Diciamo che è la parte più impaurita di noi.

    2.  Il coaching è un’attività, in cui qualcuno (il coach) si pone al fianco di una persona o di un gruppo e l’aiuta a trovare le possibili soluzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.

    3.  Bob Mandel è un nome di grandissima eco, nel mondo della crescita personale. In italiano, i suoi libri sono pubblicati dalle Edizioni Armenia e da Macro Edizioni.

    4.  Progetto Internazionale di Autostima.

    5.  Ricomincia da te è un percorso, eseguito nei nostri centri di Lugano e di Milano, in cui aiutiamo le persone a raggiungere i loro obiettivi integrando nuove certezze e lasciando andare i sentimenti negativi appartenenti al passato.

    CAPITOLO 2

    Di semi e di pensiero creatore: tutto è ancora assolutamente possibile…

    Oggi è divenuto usuale sentire parlare di pensiero creatore, di legge dell’attrazione e di altri concetti del genere. A me preme sempre ricordare che, di queste verità, parlavano già gli antichi Greci e gli antichi Romani! Sono argomenti datati, di tremila anni fa, eppure ancora oggi l’uomo fa fatica a utilizzarli per la propria evoluzione.

    Attualmente, esistono innumerevoli pubblicazioni in merito. Paradossalmente, meno parlano di lavoro e d’impegno, più hanno successo! Il loro successo sembra essere strettamente legato al quantitativo di facilità che propugnano.

    Leggendone alcune, si arriva quasi alla conclusione che quello che desideriamo possa cadere giù dal cielo, a patto che lo visualizziamo.

    Non penso che funzioni così!

       Io credo che noi dobbiamo:

    innanzi tutto fare chiarezza sui nostri bisogni;

    riconoscere che gli ostacoli e i sabotaggi hanno origine in noi e che, quindi, occorre disciplina per evitare le nostre stesse resistenze;

    impegnarci certamente al massimo e agire, mettendo energia nel progetto e facendo tutto quello che ci è possibile;

    affidare, infine, avendone la possibilità, tutti i presupposti di ciò che a quel punto abbiamo creato, a qualcosa di più grande, che finalmente ci aiuti a sconfiggere e neutralizzare le resistenze messe in atto e a soffriggere gli ingredienti scelti per arrivare alla realizzazione del nostro piatto, che a quel punto sarà cucinato al punto giusto e servito al meglio¹! Tutti conoscono il significato della legge causa-effetto! Bene, quando parliamo di legge di attrazione, di cos’altro si tratta, se non di questo?

    Non è così difficile!

    La qualità dei nostri pensieri forgerà la consistenza di ciò che otteniamo…

    Potremo esserne fieri o sentirci frustrati, in base a quanto ci siamo occupati di controllare le loro caratteristiche qualitative, al fine di mettere in scena dei risultati, che rappresentino la loro eccellenza o la loro bassezza o, talvolta, semplicemente la loro inconsistenza e la loro inutilità.

    Anche a me, comunque, sono serviti degli anni, per comprendere cosa fosse veramente il pensiero creatore e assimilare i meccanismi del suo stupefacente funzionamento!

    Come appassionato d’arte, quando ne sentivo parlare, la mia mente dava per scontato che si trattasse di un’idea che, nascendo dall’intuito, portava all’opera compiuta. È il processo evolutivo, mi dicevo, che da sempre conduce alla creazione e pensavo che era tutto troppo superficialmente elementare, per meritare un approfondimento.

    E infatti non approfondivo! Quanto mi sbagliavo!

    Grazie a Dio, da molti anni ho capito che ogni nostro pensiero fornisce dei risultati conformi e omogenei. Questo avviene sempre, e indipendentemente dal fatto che ci crediamo o meno!

    Se noi andassimo a comperare dei semi a caso, li mischiassimo tra loro e, una volta tornati nel nostro giardino, li gettassimo semplicemente a terra, quale risultato potremmo sperare di ottenere?

    Sappiamo che solo alcuni tipi di semi devono essere lasciati in superficie, mentre tutti gli altri hanno bisogno di essere interrati a profondità diverse; che alcuni desiderano quantità di acqua particolari, più o meno calore, luce ecc.

    Infine, ammettendo che i semi che si accontentano della superficie riescano ad attecchire, quale tipo di frutto potremmo ricavarne? E in che quantità? Quante probabilità avremmo che si possa trattare di un genere a noi gradito?

    Altre varianti possono derivare dall’energia impiegata, al momento della scelta del seme. Si è trattato di una scelta amorevole, condizione basilare per una semina propizia e prospera?

    È la stessa differenza che passa tra il preparare una cena con amore per qualcuno che hai invitato e il cuocere due uova perché devi farlo!

    Non avendolo scelto e non avendo tenuto conto delle necessarie esigenze, anche un eventuale risultato accettabile sarebbe comunque del tutto casuale

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