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Il Dizionario dell'Anima
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E-book123 pagine1 ora

Il Dizionario dell'Anima

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Info su questo ebook

Un viaggio all’interno dell’anima umana, un libro per chi vuole scoprire tesori dietro, o dentro, le parole e servirsi di esse per tornare a essere felice.
Da amicizia, bellezza, consapevolezza, creatività, passando per destino, intuizione, gentilezza, libertà, sogno, perdono, resilienza, fino ad arrivare alla parola chiave: amore.
LinguaItaliano
Data di uscita1 feb 2024
ISBN9788899994488
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    Anteprima del libro

    Il Dizionario dell'Anima - Nicolò Govoni

    La parola è:

    AMICIZIA

    E vorrei introdurla con un libro che accenna ad essa con toccante leggerezza.

    Il libro è Il Coniglietto di Velluto di Margery Williams.

    Al suo interno c’è un dialogo molto commovente tra il protagonista, un coniglietto di velluto, e un vecchio cavallino di cuoio.

    Che cosa vuol dire vero? gli chiede un giorno il coniglio. Significa forse avere dei meccanismi che ti ronzano dentro e una chiavetta per ricaricarti?.

    Il tuo essere vero non dipende da come sei fatto risponde il cavallino di cuoio. È qualcosa che ti succede. Quando un bambino ti vuol bene per molto, molto tempo e tu sei per lui non solo qualcosa con cui giocare, ma qualcuno a cui volere veramente bene, allora divieni Vero.

    Fa male? domanda allora il coniglietto.

    A volte risponde il cavallino di cuoio, poiché diceva sempre la verità. Ma quando sei vero non t’importa di provare dolore. E una volta che lo sei diventato non smetti più di esserlo. Lo sei per sempre.¹

    E per te, Nicolò, cosa è l’amicizia? E cosa è l’essere vero?

    È una parola complicata, l’amicizia, per me. Negli ultimi sette anni la vita mi ha portato a dover sacrificare le amicizie della mia infanzia e della mia adolescenza. A volte succede, la vita ti conduce lontano da persone che avevi sempre considerato indispensabili. La separazione è spesso un processo lento e doloroso, ma è anche un processo inevitabile. Quando decidi di cambiare vita lasciando tutto per dedicarti completamente a una missione, a volte le persone a te vicine faticano a comprendere la tua scelta e ciò che la anima. E così devi lasciarle andare. E perdonarti nel farlo.

    Al contempo, in questi ultimi anni ho incontrato amici nuovi sul mio cammino. Queste persone mi hanno aiutato a ridefinire il significato di amicizia, mi hanno fatto scoprire il suo vero valore. Ora sono le fondamenta non solo della persona che sono, ma anche di quello che faccio. E questo, per me, è il segreto del vivere bene: quando ciò che fai rispecchia chi sei veramente. All’inizio pareva che l’amicizia fosse incompatibile con la missione, quasi come se il mio destino fosse la solitudine. Oggi invece so che l’amicizia e la missione sono le due metà di un insieme, e questo è fonte di grande energia. Insomma, che c’è di più bello di avere amici che ti permettono di fare quello che ami e che ritieni giusto, e che nel farlo comprendono ciò che hai dentro? È un legame che trascende l’amicizia. Per questo noi ci sentiamo una famiglia. Un nucleo di sensibilità affini, di intenti e di valori. La famiglia dell’anima.

    Quindi c’è stata una evoluzione, una maturazione, del significato di amicizia e del modo di viverla…

    Esatto. E ora sento che tutto è raccordato: l’amicizia, la missione e anche l’individuo. È importante poterci rispecchiare nei nostri cari. Quando si crea una comunione di azione, intenti e sentimenti si può essere finalmente se stessi, senza maschere o finzioni.

    Un po’ come accade ai bambini, che - finché lasciati liberi di farlo - vivono in piena aderenza con la loro vera essenza: dicono ciò che pensano, fanno ciò che sentono. In loro c’è tanta coerenza tra interno ed esterno, e questo è premessa importante per ogni relazione.

    Sempre rimanendo in tema di amicizia…

    Siamo in un periodo in cui le connessioni sono facilitate, eppure mai come ora le persone si sentono sole, vivono una solitudine profonda e, a tratti, alienante. L’era della rete e dei social, infatti, più che agevolare l’amicizia la sta forse mettendo in crisi o, meglio, alla prova.

    L’amicizia richiede tempo, dedizione, cura e anche una dose di fisicità, di presenza reale. Elementi che una tastiera e un computer non possono trasferire. Non prenderla come una loro demonizzazione, anche se conoscendomi bene sai che ne potrei essere tentato ☺, in realtà non lo è, so quanto siano importanti, ma al tempo stesso nascondono insidie e limiti.

    Da una parte è vero che i computer hanno un ruolo sempre più importante nelle relazioni umane di oggi, favoriscono connessioni che fino a qualche anno fa sarebbero state impensabili. Mio nonno, per esempio, ha imparato a usare internet proprio per leggermi, e adesso mi chiama ogni sera. La tecnologia mi permette di sentire vicina la mia famiglia nonostante le grandi distanze che ci separano. D’altro canto, però, spesso si finisce per confondere le connessioni virtuali con quelle reali, solo per poi accorgersi che quel che appare sullo schermo non sempre poi esiste nella vita reale. Viviamo in un mondo di illusioni, ora più che mai.

    Prendiamo il mondo dei social, per dirne uno. I social alimentano una grave pressione psicologica e sociale: sono impulsi umani quelli dell’apparenza e della gratificazione, ma qui si rischia la degenerazione. L’apparenza diventa ostentazione, la gratificazione dipendenza, e apparire in questa sconfinata vetrina virtuale - apparire sempre al meglio - rischia di risultare in nevrosi, complessi di inferiorità o una vera e propria distorsione della realtà percepita.

    Così come ogni strumento messoci a disposizione dalla tecnologia, però, anche i social, se usati in modo attento e consapevole, possono essere molto preziosi. Possono essere impiegati in modo responsabile e diventare uno strumento per il proprio beneficio, oltre al beneficio di altri.

    Come è accaduto a te e alla tua ONLUS, Still I Rise; i social

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