Giorgia è una ragazzina delle medie quando si ammala di bulimia.Ancora non sa che cosa sia, finché la nonna non le apre gli occhi e le fa capire che non sta bene.Giorgia è ormai vittima di un mostro che la obbliga a fare iperattività, a digiunare, a compensare, ad abbuffarsi e ad indursi il vomito.Anni difficili, un’altalena di percorsi iniziati e finiti senza andare nel profondo… finché Giorgia lancia un grido d’aiuto.Un giorno del quinto anno di liceo prende molte Tachipirina e lascia una lettera ai suoi genitori.Ma si rende conto poco dopo che non era sua intenzione togliersi la vita, corre in ospedale e si fa internare.Giorgia ci racconta la sua esperienza a Todi, alle terapie, alla conoscenza di persone che l’hanno aiutata nel momento più buio e la sua rinascita, non senza ricadute.Ci dice l’importanza di un percorso psicologico, di un taboo che lei stessa ha superato per potersi conoscere più a fondo e invita ad una riflessione profonda dentro tutti noi.