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Che cos'è una persona?
La narrazione in teatroterapia
La funzione comunicativa e sociale della musica rock e metal
Serie di e-book13 titoli

Nuovi saperi

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Info su questa serie

La società sta cambiando rapidamente e con essa lo sviluppo di nuove tecnologie, che sempre più precocemente vengono messe a disposizione dei bambini, i quali sembrano dimostrare una certa predisposizione a questi strumenti. Ma è proprio vero che i nostri figli sono, come dice Prensky, dei Digital Natives, dei nativi digitali? Sicuramente dimostrano nuove abilità intuitive nell’armeggiare i nuovi dispositivi, ma questo è sufficiente per parlare di competenza? Saper riconoscere, discriminare e scegliere contenuti digitali è fondamentale per utilizzare la tecnologia in modo appropriato e sicuro per se stessi e per gli altri. La domanda che ci si pone è: si può educare a questa competenza? La Media Education si propone come punto di incontro tra il mondo delle nuove tecnologie e il bambino, fungendo da mediatore, con l’obiettivo di educare, fin dalla scuola dell’infanzia, alla consapevolezza digitale. Con lo sguardo rivolto alla formazione del futuro cittadino digitale, il saggio prende in esame esperienze diverse di educazione ai media nella scuola dell’infanzia, ponendo l’accento sulla dimensione relazionale implicata nell’incontro tra il sé e l’altro, mediato dal mezzo tecnologico.
LinguaItaliano
Data di uscita29 mag 2024
Che cos'è una persona?
La narrazione in teatroterapia
La funzione comunicativa e sociale della musica rock e metal

Titoli di questa serie (13)

  • La funzione comunicativa e sociale della musica rock e metal

    1

    La funzione comunicativa e sociale della musica rock e metal
    La funzione comunicativa e sociale della musica rock e metal

    Il rock e l’heavy metal sono spesso connotati da negatività, ma tali generi hanno svolto e svolgono una funzione comunicativa e sociale: rappresentano il grido di ribellione all'ordine precostituito da parte di generazioni inascoltate e determinano un punto di rottura con la società e le sue convenzioni. La loro conoscenza permette di superare stereotipi e pregiudizi, scoprendo un universo che è stato influenzato dal cammino della società, ma che lo influenza a sua volta, incidendo sulla costruzione dell’identità del singolo individuo e sul suo rapporto con la collettività.

  • Che cos'è una persona?

    Che cos'è una persona?
    Che cos'è una persona?

    Uno dei principali compiti della filosofia è certamente quello di chiarire il significato e delimitare il campo semantico delle parole. Parole ambigue, infatti, generano discorsi equivoci e ragionamenti deboli o spesso errati. L’obiettivo che ci si prefigge in questo saggio è quello di dare un contributo per chiarire una delle parole più ambigue e indefinite della nostra epoca, che genera numerosi problemi in campo giuridico, etico e bioetico: la parola “persona”.

  • La narrazione in teatroterapia

    La narrazione in teatroterapia
    La narrazione in teatroterapia

    Questo libro, pregno di stupore e fantasia, ci accompagna sui sentieri della narrazione dove, grazie all’utilizzo della creatività, niente è dato per scontato. Essa, infatti, detiene un sapore magico e diffonde un profumo di unicità. Usare la creatività risulta essere altamente terapeutico, sia per i grandi, sia per i bambini.  L’utilizzo della Narrazione in Teatroterapia è un mezzo creativo e sottile per far emergere, in ogni persona, le risorse interiori anche più nascoste, a prescindere dall’età, dal sesso, dalla cultura, dalle proprie capacità e limiti. Sfogliando queste pagine, ricche di storie ed esempi pratici, possiamo immergerci in quello stesso sapore e profumo di immaginazione e spontaneità, in un contesto di realtà scolastica dove le attività ludico-corporee sono alla base di un insegnamento didattico ed educativo volto al piacere del fare, del creare, del condividere, dell’imparare, dello stare insieme. Per genitori, insegnanti, educatori, arti terapeuti e operatori che lavorano in contesti di aiuto. Opera vincitrice del concorso letterario Nuovi saperi IV.

  • L'infanzia: tra cambiamenti culturali comunicativi e tecnologici

    L'infanzia: tra cambiamenti culturali comunicativi e tecnologici
    L'infanzia: tra cambiamenti culturali comunicativi e tecnologici

    Una dedica d’amore per il sapere, un omaggio al mio fratellino Lorenzo, un tentativo di comprensione critica degli eventi. Questo è quello che, in qualità di fratello maggiore e studente universitario, mi sono proposto di realizzare. Il testo qui presentato è una raccolta delle varie teorie accademiche sul rapporto tra i “nativi digitali” ed i sempre più pervasivi digital devices, cercando di rendere le varie riflessioni comprensibili  e familiari ad un pubblico il più vasto possibile, senza però rinunciare all’obiettività scientifica propria delle discipline sociali. L’obiettivo principe sarà quello di dimostrare le ipotesi sostenute attraverso le osservazioni fatte in prima persona, col fine di comprendere i bambini di oggi ed aiutare genitori e adulti ad approcciarsi, senza paure infondate, con le tecnologie e, per mezzo di queste, coi propri figli.

  • Arte e bellezza in Hegel

    Arte e bellezza in Hegel
    Arte e bellezza in Hegel

    Il saggio s’impegna nell’affrontare la relazione che l’arte intrattiene con lo spirito assoluto nella visione estetica di Hegel. L’arte è il momento di manifestazione sensibile del vero, che si fa carico del ‘passato’ dello spirito; l’opera è lo scarto del reale necessario alla logica affinché il compimento dialettico avvenuto non sia una semplice costruzione del pensiero stesso. L’avvenuta dello spirito assoluto implica la necessità di ripercorrere le tappe superate: l’Estetica si rivela una parte vitale del sistema hegeliano, il bisogno di riflettere sull’ultima traccia dell’esterno che trapassa nell’assoluto attraverso l’invenzione artistica. L’autonomia dell’arte è allora scandita dal ruolo che detiene nel processo d’idealizzazione del mondo. Un’autonomia imposta, una libertà forzata.

  • Il fantastico nella prosa di Franz Kafka

    Il fantastico nella prosa di Franz Kafka
    Il fantastico nella prosa di Franz Kafka

    Non è facile inserire l’opera di Franz Kafka in categorie prestabilite. Tuttavia, questo saggio è un tentativo di indagare la possibilità di inquadrarla in un genere specifico: quello del fantastico. Si vedrà come alcuni dei requisiti essenziali per l’appartenenza al genere fantastico siano rispettati, e come tale categoria letteraria offra una importante chiave di lettura per i testi kafkiani. Si prenderanno ad esempio tre racconti, La metamorfosi, Un medico condotto e Relazione per un’accademia, per provare ad interpretarli alla luce delle osservazioni di due tra i maggiori studiosi del genere: Tzvetan Todorov e Remo Ceserani. Si prenderà inoltre in considerazione il saggio Il perturbante di Sigmund Freud, nel quale si anticipano alcune delle intuizioni successive.

  • Dall'isteria all'anoressia: Il potere seduttivo del corpo malato, un caso letterario: Fosca

    Dall'isteria all'anoressia: Il potere seduttivo del corpo malato,  un caso letterario: Fosca
    Dall'isteria all'anoressia: Il potere seduttivo del corpo malato,  un caso letterario: Fosca

    Il presente lavoro ha lo scopo di esaminare e approfondire il rapporto tra il corpo femminile, la malattia (isteria e anoressia) e le cause scatenanti la malattia. Nel Medioevo uomini e donne vivevano il digiuno come uno strumento di purificazione dalle tentazioni e dai peccati mondani, al punto che si parlò di santa anoressia o di digiuni ascetici, capaci di elevare lo spirito al di sopra dei bisogni della carne. L’anoressia è il sintomo di un forte disagio ed è stata oggetto di varie interpretazioni: attraverso il dominio esercitato sul corpo, l’anoressica crede di trarre la sua forma di benessere, ma soprattutto la titolarità assoluta della propria vita. Questo meccanismo scatta in Fosca, creatura mortifera e dalla sessualità oscura, protagonista dell’omonimo romanzo di uno degli autori simbolo della Scapigliatura italiana, Igino Ugo Tarchetti. Se da un lato la nevrosi diventa la metafora usata da Tarchetti per descrivere l’ideale patologico dell’amore in cui il carnefice è donna, dall’altro, l’anoressia manifesta il disagio di tante altre donne incastrate in rapporti d’amore sbagliati, permeati dal possesso, dall’incapacità di svincolarsi dall’autorità dell’Altro.

  • Cineprese di regime: Il cinema nei regimi fascista, nazista e sovietico

    Cineprese di regime: Il cinema nei regimi fascista, nazista e sovietico
    Cineprese di regime: Il cinema nei regimi fascista, nazista e sovietico

    Studiando in che modo e attraverso quali politiche Mussolini, Hitler e Stalin si siano serviti dello strumento cinematografico per veicolare e propagandare le rispettive ideologie, Cineprese di regime si propone di ripercorrere storicamente le vicende cinematografiche relative ai totalitarismi del XX secolo. Generalmente accessibile e agendo sulla sfera emotiva di ogni individuo, l’arte cinematografica ha rappresentato uno strumento efficace al servizio della propaganda totalitaria grazie al quale poter influenzare con successo pensieri, credenze e azioni di ogni essere umano, concorrendo così alla trasmissione di idee e valori orchestrata dalla propaganda stessa. Ecco allora che, attraverso fonti bibliografiche e fonti coeve (riviste cinematografiche, stampa periodica e quotidiana), l’opera si prefigge un obiettivo ambizioso, quello di offrire una triplice comparazione tra regime fascista, nazista e sovietico, contribuendo in termini di originalità ad una produzione storiografica che, in questo specifico ambito, raramente ha conosciuto una comparazione simile, limitandosi quasi sempre a prendere in considerazione solamente due dei tre regimi alla volta.

  • L'italiano per brasiliani: Errori nell’apprendimento dell’Italiano L2 dovuti all’interferenza del Portoghese Brasiliano

    L'italiano per brasiliani: Errori nell’apprendimento dell’Italiano  L2 dovuti all’interferenza del Portoghese Brasiliano
    L'italiano per brasiliani: Errori nell’apprendimento dell’Italiano  L2 dovuti all’interferenza del Portoghese Brasiliano

    Il presente libro è la versione corretta della tesi “Errori nell'apprendimento dell'italiano L2 dovuti all'interferenza del portoghese brasiliano”, presentata per l’ottenimento della laurea triennale in lingua e cultura italiana presso il Consorzio ICON. Il testo si basa, oltre che sulla ricerca bibliografica, anche nell’esperienza maturata insegnando italiano ad allievi brasiliani negli ultimi sei anni. Nonostante il portoghese e l’italiano siano lingue latine, si possono osservare non poche differenze tra una lingua e l’altra, sia nella pronuncia che nella morfologia.  Il divario si rende più ampio anche a causa delle caratteristiche inerenti al portoghese brasiliano parlato, che presenta fenomeni tipici delle lingue pidgin. Questo lavoro non intende essere esauriente in un campo così vasto, ma spera di portare un contributo valido nella mappatura degli errori più significativi realizzati dagli apprendenti brasiliani d’italiano L2, indicando dove concentrare gli sforzi verso il loro superamento.

  • Riflessioni e rifrazioni nell'inconscio artistico

    Riflessioni e rifrazioni nell'inconscio artistico
    Riflessioni e rifrazioni nell'inconscio artistico

    L’autrice avvia un’indagine sui tentativi di esplorare l’assurdo o il possibile, attraverso uno stile problematico che valorizza la crisi e le relazioni ampie tra persone e discipline. È tuttora difficile infatti parlare di realtà e immaginazione, senza affrontare un campo di battaglia di posizioni differenti provenienti dalla medesima disciplina o da discipline diverse. Dopo un excursus storico sulle concezioni di reale, immaginazione, coscienza, inconscio, il saggio affronta alcune vie per accedere all’inconscio artistico, attraverso l’esperienza modernista e postmodernista, vissute sullo sfondo delle correnti filosofiche strutturaliste e post-strutturaliste. Propone inoltre esperienze di visione creativa laterale o trasversale, quali alternative possibili a una ricerca artistica che proceda per finalità o per “orizzonti” fissi e immutabili. Da ultimo, esplora una sintesi produttiva tra la scelta artistica descrittiva e quella prescrittiva.

  • Media education e scuola dell’infanzia: L’esperienza italiana tra opportunità e strategie

    Media education e scuola dell’infanzia: L’esperienza italiana tra opportunità e strategie
    Media education e scuola dell’infanzia: L’esperienza italiana tra opportunità e strategie

    La società sta cambiando rapidamente e con essa lo sviluppo di nuove tecnologie, che sempre più precocemente vengono messe a disposizione dei bambini, i quali sembrano dimostrare una certa predisposizione a questi strumenti. Ma è proprio vero che i nostri figli sono, come dice Prensky, dei Digital Natives, dei nativi digitali? Sicuramente dimostrano nuove abilità intuitive nell’armeggiare i nuovi dispositivi, ma questo è sufficiente per parlare di competenza? Saper riconoscere, discriminare e scegliere contenuti digitali è fondamentale per utilizzare la tecnologia in modo appropriato e sicuro per se stessi e per gli altri. La domanda che ci si pone è: si può educare a questa competenza? La Media Education si propone come punto di incontro tra il mondo delle nuove tecnologie e il bambino, fungendo da mediatore, con l’obiettivo di educare, fin dalla scuola dell’infanzia, alla consapevolezza digitale. Con lo sguardo rivolto alla formazione del futuro cittadino digitale, il saggio prende in esame esperienze diverse di educazione ai media nella scuola dell’infanzia, ponendo l’accento sulla dimensione relazionale implicata nell’incontro tra il sé e l’altro, mediato dal mezzo tecnologico.

  • De rusticis: Un saggio umoristico sul contadino moderno

    De rusticis: Un saggio umoristico sul contadino moderno
    De rusticis: Un saggio umoristico sul contadino moderno

    In questo piccolo saggio dai toni scherzosi si ricostruisce il microcosmo del contadino, dalle sue stravaganti abitudini e psicologia al suo poco idilliaco rapporto con le insidie del mondo odierno. Il lettore verrà accompagnato in un universo bizzarro, sempre diviso tra gioia e paura, diffidenza e speranza, pessimismo e fiducia, caduta e risalita. Non mancheranno momenti di fragilità emotiva e autolesionismo, sia mentale che fisico. La figura del contadino racchiude in sé ossimori e paradossi, e proprio in essi trova la sua ragione d’essere: ancorato alla terra, anelante al cielo.

  • Ultimo mondo cannibale: Dal cannibalismo rituale al cannibalismo criminale

    Ultimo mondo cannibale: Dal cannibalismo rituale al cannibalismo criminale
    Ultimo mondo cannibale: Dal cannibalismo rituale al cannibalismo criminale

    Il cannibalismo è riuscito ad attraversare periodi e culture diverse, continuando a destare l’attenzione degli studiosi di ogni epoca e raggiungendo la propria sublimazione tramite la trasposizione in miti e leggende, fino a raggiungere i giorni nostri, quando tale pratica sembra essere ormai completamente estinta. Il dissolversi delle condizioni che ne favorivano l'esistenza e l’emergere della cosiddetta società civile hanno contribuito, almeno apparentemente, alla scomparsa dell'antropofagia, trasformando una pratica ricca di simbologia e significati intrinsechi in un tabù inviolabile. Il presente volume si prefigge di dimostrare, attraverso un percorso che partendo dall’Antropologia culturale finirà per confluire nella Criminologia, come il cannibalismo, ritenuto da molti come una pratica aberrante figlia di culture lontane dal nostro tempo, sia in realtà ancora presente, seppur in forme diverse, all’interno della nostra società, come un male primigenio nascosto nei più oscuri meandri dell’animo umano.

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