Il Dio in Assoluto. Origine dell'Universo. La vita sul pianeta Terra.

Di Elia Umberto Benito Mellone

Ho compilato questo breve lavoro sull’origine dell’Universo per opera di un Dio in Assoluto e, sull’inizio della vita sul nostro pianeta, con l’intento di orientare i lettori verso l’approfondimento di queste interessantissime tematiche. Questo lavoro è stato redatto non per mia virtù, ma grazie agli appunti del mio amico d’infanzia, Brubama Tanosatome Vemo Volfilipaca, dai quali ho tratto le parti salienti e, mettendo a profitto i lunghi battibecchi intercorsi tra noi. Mi sono altresì soffermato, auspicato da Brubama, sul Dio Primario, nato assieme al nostro Universo e, sul Dio Terreno. Questi ultimi hanno operato e stanno operando, in base a specifiche norme di una fisica ancora in fieri, che non tiene in nessun conto delle singolarità: da quelle relative al campo cosmologico agli esseri viventi. In ultimo, mi sono chiesto in che modo il Dio Terreno sia riuscito, durante un’evoluzione di miliardi di anni, a perfezionare l’uomo, l’essere vivente più complicato del Pianeta.

• Lingua: Italiano
• Editore: Edizioni Simple
• Data di uscita: 24 feb 2014
• ISBN: 9788862599078

Anteprima del libro

Il Dio in Assoluto.

Origine dell’Universo.

La vita sul pianeta Terra.

ELIA UMBERTO BENITO MELLONE

EDIZIONI SIMPLE

Via Weiden, 27

62100, Macerata

[e-mail] / www.edizionisimple.it

ISBN edizione digitale: 978-88-6259-907-8

ISBN edizione cartacea: 978-88-6259-850-7

Stampato da: WWW.STAMPALIBRI.IT - Book on Demand

Via Weiden, 27 - 62100 Macerata

Tutti i diritti sui testi presentati sono e restano dell’autore.

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Prima edizione cartacea ottobre 2013

Prima edizione digitale febbraio 2014

Copyright © Elia Umberto Benito Mellone

Diritti di traduzione, riproduzione e adattamento totale

o parziale e con qualsiasi mezzo, riservati per tutti i paesi.

A Rosa

Madre impareggiabile

Moglie affettuosa

Indiscussa padrona di casa.

I N D I C E

Prefazione

Capitolo I - La nascita dell’Universo

Capitolo II - Brubama

Capitolo III - Il Dio Primario

Capitolo IV - Origine della vita

Le scissioni cellulari

Comunicabilità delle cellule

Motilità cellulare

Teoria cellulare

Compartimentazione intracellulare

L’iperciclo

I dinosauri

L’epopea dei batteri

Il Dio Terreno

Capitolo V - Evoluzione della vita sul Pianeta Terra – L’avvento dell’uomo

Raffronto fra fisica e biologia

Equiparazione tra l’Univ. e il pianeta terra

Le funzioni del cervello

La nutrizione dell’uomo

L’Entità creatrice

Immortalità della materia

Il cervello dell’uomo

La mitosi

La morte cellulare

La meiosi

La variabilità distorta

Il mondo nei prossimi secoli

Bibliografia

Presentazione

Trattare problematiche complesse, quali: Il Dio in assoluto, il dio Terreno, l’origine dell’Universo, la Vita sul pianeta Terra non è certamente impresa facile, anzitutto per la natura delle tematiche con un insieme di tesi e teorie di vari filosofi e scienziati.

Sono molto grata per essere stata onorata per la presentazione del testo. Vorrei essere un critico di alto livello per poter esprimere tutto il meritato plauso al libro.

Tuttavia esprimo con cuore sincero che il testo è ammirevole per l’attento amore dell’autore verso il mondo della scienza.

I temi spaziano dalle riflessioni di ordinaria e buona disposizione ad analizzare le varie teorie e tesi, ad una più ampia ricerca-indagine scientifica con lo spirito dell’autore teso sempre alla conquista della verità.

L’autore è un artista dalle molteplici possibilità espressive, scultore molto riservato, poeta ed anche scrittore con pubblicazioni che farà parlare di sé.

Il lavoro che si presenta alla benevole attenzione dei lettori nasce certamente anche dall’esigenza di offrire un utile ed agile strumento di consultazione ed una guida all’intelligenza, alla riflessione per l’approfondimento delle tematiche. Il testo è arricchito nel suo insieme di parecchio materiale e numerosi contributi per richiami, illustrazioni e commenti. Lavoro di analisi svolto con metodica semplicità, ma con profondità di pensiero e abbastanza lucidità.

Il libro risulta articolato in capitoli distinti per problematiche.

Per la trattazione l’autore predilige la forma del dibattito, forse per rendere più agile la lettura e quindi più piacevole.

L’autore dibatte con un amico, pensatore pagano, Brubama, forse pseudonimo.

L’autore segue le teorie scientifiche, mentre Brubama manifesta molta fantasia e contrasta i canoni scientifici.

I dibattiti nell’insieme risultano sereni, ma a volte pungenti e provocatori.

Ci si sofferma sopratutto sui concetti di dualità: maschio e femmina, buio e luce, assenza e forza di gravità, punta di spillo e Big Bang (grande botto) esplosione titanica che portò alla dilatazione dell’Universo, generando così le galassie, le stelle ed i pianeti. Argute le tesi sul Dio Primario – Assoluto – Dio Terreno.

Ragionata e quindi riflessiva è la visione del mondo nei prossimi anni. Nascita e morte debbono essere considerate con pari dignità e gaudio, non paura della morte, ma allegria e gioia.

Eroi sono quelli che si sacrificano per l’umanità, ma altrettanti e più eroi dovrebbero essere considerati coloro i quali, gravemente ammalati, accettano con rassegnazione la malattia e si sottraggono a cure inutili, dispendiose aspettando di morire, senza alcuna velleità di vivere.

Voglio concludere aggiungendo che il lavoro scaturito può essere premessa per ulteriori ricerche più approfondite.

Le problematiche non appartengono ad una scienza particolare con un oggetto definito, ma sono piuttosto un insieme di problemi con difficoltà pratiche di soluzioni.

È da augurare che il testo venga incontro al desiderio di nuove conoscenze sicuramente vivo dei lettori e trovi benevole consenso di coloro che si dedicano alla formazione scientifica.

Se il libro risulterà all’altezza dei propositi che lo hanno informato lo diranno i lettori.

Sin d’ora devo però ringraziare l’autore per l’opera e la fatica prestata.

Prof.ssa Maria Capuano

Dirigente scolastico in pensione

PREFAZIONE

Ho compilato questo breve lavoro sull’origine dell’Universo per opera di un Dio in Assoluto, e sull’inizio della vita sul nostro pianeta, con l’intento di orientare i lettori verso l’appro-fondimento di queste interessantissime tematiche.

Questo lavoro è stato redatto non per mia virtù, ma grazie agli appunti del mio amico d’infanzia, Brubama Tanosatome Vemo Vofilipaca, dai quali ho tratto le parti salienti, e mettendo a profitto i lunghi battibecchi intercorsi tra noi.

Mi sono altresì soffermato, auspicato da Brubama, sul Dio Primario, nato assieme al nostro Universo, e sul Dio Terreno. Quest’ultimi hanno operato, e stanno operando, in base a specifiche norme di una fisica ancora in fieri, che non tiene in nessun conto delle singolarità: da quelle relative al campo cosmologico agli esseri viventi. In ultimo, mi sono chiesto in che modo il Dio Terreno sia riuscito, durante un’evoluzione di miliardi di anni, a perfezionare l’uomo, l’essere vivente il più complicato del Pianeta.

Man mano che vado ad esporre l’origine della vita, risulta evidente che la sua storia si sia sviluppata senz’alcun ordine, in un completo caos, ove hanno prevalso i primi eucarioti e procarioti, domini tassonomici cui appartengono tutti gli animali e piante superiori.

Poi, questi primitivi batteri sono arrivati a comporsi in vari tipi di cellule che si sono distinte per la loro aggressività, compattezza, progressività, omogeneità, intelligenza, al fine di assembrare organismi pluricellulari, autosufficienti e capaci di motilità, per conseguire il fine della sopravvivenza e poi quello della riproduzione, devolvendo alla progenie il compito di migliorare l’edificio da essi costituito.

In questa evoluzione, l’apoptòsi è stata irrevocabilmente ferrea nel regolare lo sviluppo delle varie cellule primitive.

L’autore

Capitolo I

La nascita dell’Universo.

L’Universo, nonostante gli sforzi degli astrofisici che hanno compiuto passi da gigante, è ancora tutto da scoprire.

Comunque, dalle cognizioni scientifiche che sono in mio possesso, posso dire che il tempo e lo spazio incominciano ad esistere da quando, sul quadrante di un ipotetico orologio atomico, la sua lancetta segna 10-43 secondi: il cosiddetto tempo di Planck.

In quel preciso istante si verifica la titanica esplosione denominata dagli inglesi Big Bang, tradotto letteralmente come grande botto.

Inoltre, se l’Universo, da quest’ultimo evento, si è rapidamente dilatato, e ampliandosi ha generato le galassie, in seno alle quali si sono formate le stelle con i loro pianeti, mi vien da pensare che all’atto della sua nascita possedesse già un suo DNA.

E prima cosa c’era?

In questa esposizione cercherò di riportare, nella sintesi delle sintesi, le teorie più accreditate dagli astrofisici, facendo tesoro delle esternazioni di Brubama indicato nella prefazione.

A cominciare da quegli impercettibili secondi, segnati sull’oro-logio atomico, in cui si verificò il Big Bang, ha avuto inizio il tempo e lo spazio.

La cosmologia moderna indica in 10-33 centimetri le dimensioni della sfera che esplose, la quale conteneva quanti di luce super ammassati, e un’esotica mistura di particelle e antiparticelle che si creavano e si annichilivano contemporaneamente.

La concentrazione di fotoni e particelle, nella predetta sfera, determinò l’innalzamento della temperatura a 10³² Kelvin con la conseguenza di proiettare tutt’intorno energia e materia.

Incomincia la vita nell’Universo.

In un lasso di tempo brevissimo, da 10-43 a 10-33 secondi, la gravità inizia a separarsi come forza a se stante.

In questi 10 secondi sono racchiusi i primi misteri, intesi come la manifestazione della nostra incapacità di diradarli e dirimerli. La temperatura, difatti, è talmente alta che gli astrofisici si sono resi conto dell’impossibilità di descrivere ciò che è avvenuto, in quanto non si conosce tuttora come si comporta la fisica in quelle estreme condizioni.

Il primo secondo di vita dell’Universo è stato tanto breve da essere insignificante secondo i parametri tradizionali, ma ha deciso come la vita deve evolvere; l’Universo contiene già tutti i principali semi per poi tradursi in eventi cosmici.

Dopo 10-36 secondi la forza nucleare forte cerca di separarsi dalla massa incandescente.

A 10-35 secondi, l’Universo puntiforme si raffredda sotto i 10¹⁷ gradi.

La forza nucleare forte avrebbe dovuto separarsi dalla forza unificata, ma l’Universo, o alcune parti di esso, rimane nel suo stato primitivo, con la simmetria di base sotto-raffreddata.

Inizia l’era inflattiva.

In seguito all’abbassamento della temperatura la forza di gravità si isola definitivamente dalle altre tre forze fondamentali dell’Universo.

Secondo le ricerche effettuate negli anni ‘80, come conseguenza del raffreddamento, l’inflazione inizia nello stesso istante dei 10-35 secondi sopra indicati.

Prima