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L'Eloquente Mistero Dell'India - Parte Seconda
L'Eloquente Mistero Dell'India - Parte Seconda
L'Eloquente Mistero Dell'India - Parte Seconda
E-book136 pagine1 ora

L'Eloquente Mistero Dell'India - Parte Seconda

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Info su questo ebook

Con i nuovi capitoli aggiunti dall'autore in questa nuova edizione de «L'eloquente mistero dell'India», si da una nuova dimensione, diversa e più profonda, arricchita da nuovi fatti e nuove vicende. Un nuovo stimolo alla lettura e all'approfondimento delle vicende personali delle protagoniste. Ricerche, sorprese e incontri caratterizzano questa nuova fase del viaggio delle due amiche fra diversi pesi del mondo. Immergetevi nelle atmosfere misteriose e suadenti di questa storia ricca di sensualità e fascino esotico.
LinguaItaliano
Data di uscita5 nov 2014
ISBN9788891162281
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    Anteprima del libro

    L'Eloquente Mistero Dell'India - Parte Seconda - Federico Negro

    L'ELOQUENTE MISTERO DELL'INDIA

    PARTE SECONDA

    Federico Negro

    Questo libro è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, e avvenimenti sono frutto dell'immaginazione dell'autore. Ogni analogia con fatti, persone reali, viventi o scomparse, è puramente casuale.

    Quanto ai luoghi, sono quelli realmente esistenti.

    L'Eloquente Mistero dell'India - Federico Negro

    Opera: Mistero dell'India - Parte Seconda

    Autore: Federico Negro

    www.federiconegro.tumblr.com

    Curatori d'Opera: Gioia Lomasti & Francesco Arena

    Promozione - Supporto Autori & Artisti

    vetrinadelleemozioni.com 

    Original Image Cover a cura di: Maurizio Gangale

    Editing Image Cover a cura di: Francesco Arena & Gioia Lomasti

    Ebook Editing: Marcello Lombardo & Gioia Lomasti

    YOUCANPRINT SELF-PUBLISHING

    ISBN: 9788891162281

    Prefazione

    «L'eloquente mistero dell'India» è un romanzo le cui protagoniste, Luisa e Gabriella, sono due amiche amanti della poesia, che si ritrovano ad intraprendere un fascinoso viaggio in India, alla scoperta delle sue innumerevoli bellezze, tra amicizia, amore e libertà, ma toccando anche, per la prima volta nella loro esistenza, il vero significato di povertà. E questa visione inciderà, non poco, sulla loro intima evoluzione.

    Nel susseguirsi degli eventi, avvertono, attimo dopo attimo, le vibranti percezioni di una nazione, che, con le sue contrastanti verità, abbraccia mutevoli sensazioni di appartenenza.

    Colori, suoni, profumi carezzano l'eloquente misteriosa condivisione, assorbendo, nell'armoniosa consapevolezza, seducenti allegre freschezze.

    Scorrendo tra gli angoli di una terra oltraggiata da mille difficoltà, scoprono come l'India abbia una moltitudine di caratteristiche, divisa tra diverse etnie, che ne fanno una terra, dove spiritualità ed enigma divengono essenza della sua stessa esistenza.

    Percorrendo gli istanti vissuti e percepiti dalle protagoniste, pagina dopo pagina, si possono notare le differenti visioni, che si hanno attraversando l'India, uno stato continente, che spesso comunica al visitatore le vibranti virtù di una eufonica accoglienza.

    Atmosfere, luoghi, eventi possono permettere al lettore di entrare a far parte degli stessi, immedesimandosi in uno dei personaggi, tanto da avvertire, nella totalità delle emozioni, pregevoli fluttuanti sentimenti.

    Nella profonda quanto ermetica storia, ricercando se stessa oltre i confini del tempo, l'India ha saputo cogliere naturali piacevolezze, portandosi ad essere una nazione, in cui la fondamentale presenza di religiosità, nella consapevolezza del bene comune, diviene gioia di vivere.

    Nel lento viaggiare tra i paesaggi di rara bellezza, le due amiche contemplano in una continua riflessione dogmi, che le portano a misurarsi con credenze lontane dal loro modo di vivere il quotidiano agire, principalmente in relazione alla propria anima e al proprio cuore.

    Analizzando le varie sfumature dello scritto, si può avere l'impressione di trovarsi di fronte ad un romanzo, il quale, tramite sviluppati percorsi, esalta passioni per una terra dalle forti suggestioni.

    E in questo contesto ogni piccolo gesto, effettuato o ricevuto, assume una notevole rilevanza, in quanto permette di comprendere la vera collaborazione che unisce un popolo dalle diverse culture.

    1

    Una piacevole donna dormiente, dalle forme avvenenti, coperta dal solo lenzuolo bianco, in un letto sfatto, imprimeva alla stanza un magnetismo condiscendente. Il sole batteva sin dalle prime ore con i raggi che, dalle tapparelle socchiuse, preannunciavano una delle più calde giornate d'estate. Forse la più calda.

    Una pineta adiacente creava un'atmosfera piena di intrighi, che, quando vi era un tramonto appena sommesso, sottolineavano l'eloquente agiatezza nel tempo andato e ne tracciavano l'immediata influenza.

    All'improvviso, mentre era intenta ad andare nel bagno per una rilassante doccia, vide un volto di donna. Una figura disegnata sullo specchio, che appariva giovane nei contorni, ma con vestiti ottocenteschi. Si meravigliò dell'accaduto. Pensierosa, continuò a rilassarsi. Ma ne rimase turbata.

    Luisa era attratta dalla bella vita e dall'arte, che amava riscoprire in tutti quei posti dove l'interesse era molto diffuso. Alla loro vista avvertiva piacevoli sensazioni che evocavano in lei percorrenze inimmaginabili. Era come se viaggiasse nel tempo, in compagnia dei più grandi.

    Caratteristica principale era la sua bianca carnagione, che la rendeva somigliante ad una bellezza tipica del Nord Europa, smentendo del tutto le sue origini mediterranee. Lavorava presso l'università di Bologna, dove insegnava storia dell'arte; ed era sempre molto attenta al percorso culturale dei suoi studenti tanto da decidere, il più delle volte, di portarne alcuni con sé nei suoi itineranti cammini in giro per il mondo.

    I suoi amori erano essenzialmente tre: scrittura, opere d'arte, e, nel tempo libero, shopping, che la accompagnavano in un sentire il vero profumo di libertà.

    Nel suo intimo bisogno scriveva poesie. Partecipava a molti concorsi letterari che la vedevano, quasi sempre, nei primi posti, citata da una delle maggiori riviste del settore. Sempre con sé penna e agendina.

    Nel suo ultimo viaggio compiuto a Parigi, prese parte ad un concorso letterario in cui vi parteciparono tutti i maggiori poeti non professionisti. Fu l'occasione, da sempre sognata.

    Luisa amava immaginare che, un giorno, qualcuno avrebbe potuto riconoscerla grazie ai suoi versi, scollandosi totalmente da quella realtà che la vedeva una comune e semplice mortale.

    Questa la sua più grande soddisfazione.

    Imprigionata dal suo amore per la poesia, pensava in ogni momento a quel suo amante... davvero particolare.

    Sinfonie allegramente disinvolte permettevano, attraverso la scrittura, di reinventarsi e dar sfogo alle malinconie, che, molto spesso, nelle grigie giornate a cui andava incontro, non le consentivano di giocare con armoniosa fanciullezza. Le sue riflessioni, a volte solo di poche righe, rimanevano incise su piccoli fogli di carta, a volte anche rovinati, che in seguito avrebbe letto ai suoi più cari amici. A lei piaceva recitare le proprie composizioni, che la eccitavano a tal punto da farle venire la pelle d'oca.

    In una simile circostanza si mise alla prova dando il meglio di sé con una poesia appena realizzata. Nell'interpretarla si emozionò aspettando un applauso che tardò ad arrivare. Quando poi, rumorosamente, pervenne, fu veramente contenta.

    A Parigi si presentò, inaspettatamente, un suo amico, divenuto tale grazie ad un social network. Si trovarono in un forum per poeti ermetici, dove non era importante apparire, ma ciò che contava realmente era scrivere versi che giungessero all'anima di chi li amava.

    Casualmente, attraversando il corridoio che portava alla sala principale, vide, per la prima volta, Mauro.

    Come Luisa, Mauro era un appassionato di poesia. Conosceva a memoria tutte le composizioni di Ungaretti. Era un uomo allegro, che si adattava alla vita come si presentava. Riusciva a vivere ogni istante della giornata in maniera del tutto libera. A lei piaceva il suo modo di fare, davvero elegante. Era stata quasi sempre gradevolmente attratta da uomini culturalmente impegnati, e, in questo caso, addirittura, con le sue stesse passioni.

    Mauro si era appena separato, dopo cinque anni di matrimonio, da Elisabetta, in maniera estremamente tormentata. Dalla loro unione, forse avvenuta troppo presto, era nata una bellissima bambina di nome Francesca.

    Di Elisabetta conservava un lieto ricordo, perché era stata la donna della sua vita, ma soprattutto la madre di sua figlia. Nonostante fosse una persona solare, in diverse occasioni si faceva prendere dalla nostalgia, quando il suo pensiero lo portava a riflettere su come il matrimonio sarebbe stato, se lui non avesse commesso gravi errori. Sul comodino della camera da letto conservava le sue foto, che ne confermavano l'importanza. E una sua parte l'avrebbe ancora voluta accanto a sé.

    Sebbene ormai fosse lontana, non riuscì ad andare oltre così facilmente come avrebbe voluto. Per Elisabetta aveva avuto un vero colpo di fulmine: era riuscita a cambiargli la vita, diventando, da uomo egoista, solo colui che avrebbe voluto rendere la vita fantastica a quella donna fascinosa ed intrigante. Era stato un amore sconvolgente.

    E in una condizione malinconicamente presente, Mauro non riuscì a darsi pace per aver perso una donna di tali e misteriosi pregi. Ma, allo stesso tempo, era convinto di essere ancora capace di amare. E Luisa arrivò in punta di piedi, nel momento meno atteso.

    Una volta che da Luisa era riuscito ad avere quell'attenzione tanto desiderata, ne parlò volentieri con naturalezza. Il suo conforto, sin dal primo istante, fu rilevante.

    In albergo, dove i due avevano preso due camere singole, adiacenti l'una all'altra, passarono il tempo a raccontarsi le loro storie. Respiravano una sana reciproca piacevolezza, condividendo emozioni fino ad allora quasi sconosciute. Assorbita dall'entusiasmante creatività di Mauro, Luisa per la prima volta sentì forte l'esigenza di credere in se stessa e nelle proprie doti poetiche, fino ad allora timidamente espresse.

    I due, presi dall'esaltazione, interpretavano le

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