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Il miele dei giovani
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Il miele dei giovani
E-book91 pagine32 minuti

Il miele dei giovani

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La silloge di componimenti di Giulia Ruas tocca le corde dell’anima attraverso una poetica ricca di riferimenti all’arte e alla letteratura classica, ma capace di rappresentare appieno le suggesioni del nostro tempo. Il mondo antico, culla della nostra cultura, si fonde con quello moderno, dove desideri e disincanti vengono indagati profondamente, affrontando la mutevolezza e gli eterni contrasti dell’esistenza: la vita e la morte, il dolore e la rinascita.
Il miele dei giovani è un’opera scritta da una giovane autrice esordiente, rivolta ai giovani ma non solo, perché ci insegna che l’età anagrafica lascia spazio alle mille fasi in cui l’anima ha occasione di rifiorire. Esplorando i meandri rarefatti di terre lontante o vivide prospettive di metropoli contemporanee, Giulia Ruas ci conduce lungo un viaggio che stimola tutti i nostri sensi, e ne inquadra alcuni scorci come all’interno di fotografie animate. Dalla nostalgia alla solitudine una dimensione dal forte impatto emotivo che assume la forma di un accogliente rifugio. Un’opportunità per allontanarci dal frastuono del nostro mondo, per lasciarci alle spalle il senso di inadeguatezza e recuperare tutta l’energia benefica con cui ripartire, andando incontro alla libertà.

Giulia Ruas è nata a Roma nel 2003, di nazionalità italo-francese.
Fin da piccola segue la madre, costumista, in giro per il mondo con il Cinema.
Vive per un breve periodo a Torino e anche a Parigi, altra sua città di origine.
Fin da subito si appassiona alla scrittura, all’arte, alla fotografia, per quest’ultima vince il secondo premio nel concorso nazionale di fotografia Arte per Rinascere (2021).
Inizia la sua attività letteraria all’età di sette anni, scrivendo piccoli racconti.
Diplomata al Liceo Classico Statale E.Q. Visconti di Roma, ora studia Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma e Conservazione e Gestione dei Beni e delle Attività Culturali alla Ca’ Foscari di Venezia.
LinguaItaliano
Data di uscita14 nov 2023
ISBN9788830692251
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    Anteprima del libro

    Il miele dei giovani - Giulia Ruas

    RINGRAZIAMENTI

    Grazie a mia madre per essermi stata sempre accanto, questo libro è un po’ anche tuo.

    Grazie a Roberto, Raffaella, Adriana, Leonardo, Diego, Monica, Lia, Ezio, Enza, Floriana, Rosanna, per avermi pian piano creata.

    Grazie a Ela per avermi seguita in questo percorso e anche nella vita.

    Grazie agli amici veri di una vita, senza i quali non sarei chi sono ora.

    Grazie a te, che mi hai insegnato ad amare.

    E grazie alla vita, per avermi fatto soffrire, grazie a lei ho imparato tanto.

    Grazie alla conoscenza, alla filosofia e a Roma, che mi hanno guidata.

    E grazie non a mio padre, che non c’è mai stato.

    Introduzione di Barbara Alberti

    Il prof. Robin Ian Dunbar, antropologo inglese, si è scomodato a fare una ricerca su quanti amici possa davvero contare un essere umano. Il numero è risultato molto molto limitato. Ma il professore ha dimenticato i libri, limitati solo dalla durata della vita umana.

    È lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Mi disse un amico, lettore instancabile: Avrò tutte le vite che riuscirò a leggere. Sarò tutti i personaggi che vorrò essere.

    Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità. Meglio di tutti l’ha detto Emily Dickinson nei suoi versi più famosi

    Non esiste un vascello come un libro

    per portarci in terre lontane

    né corsieri come una pagina

    di poesia che s’impenna.

    Questa traversata la può fare anche un povero,

    tanto è frugale il carro dell’anima

    (Trad. Ginevra Bompiani).

    A volte, in preda a sentimenti non condivisi ti chiedi se sei pazzo, trovi futili e colpevoli le tue visioni che non assurgono alla dignità di fatto, e non osi confessarle a nessuno, tanto ti sembrano assurde.

    Ma un giorno puoi ritrovarle in un romanzo. Qualcun altro si è confessato per te, magari in un tempo lontano. Solo, a tu per tu con la pagina, hai il diritto di essere totale. Il libro è il più soave grimaldello per entrare nella realtà. È la traduzione di un sogno.

    Ai miei tempi, da adolescenti eravamo costretti a leggere di nascosto, per la maggior parte i libri di casa erano severamente vietati ai ragazzi. Shakespeare per primo, perfino Fogazzaro era sospetto, Ovidio poi da punizione corporale. Erano permessi solo Collodi, Lo Struwwelpeter, il London canino e le vite dei santi.

    Una Vigilia di Natale mio cugino fu beccato in soffitta, rintanato a leggere in segreto il più proibito fra i proibiti, L’amante di lady Chatterley. Con ignominia fu escluso dai regali e dal cenone. Lo incontrai in corridoio per nulla mortificato, anzi tutto spavaldo, e un

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