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Red angels
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E-book184 pagine1 ora

Red angels

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Info su questo ebook

ANGELO WINKLER TORNA DALLA GERMANIA PER GUIDARE IL SOCCORSO ALPINO DELLA VAL DI FASSA, SULLO SPLENDIDO SFONDO DELLE DOLOMITI LA SUA SQUADRA DI "ANGELI ROSSI" LOTTA CONTRO IL TEMPO E CONTRO LA NATURA ...

ANGELO, PERO', SENZA FARE I CONTI COL PASSATO SARA' INCAPACE DI AMARE E DI TROVARE PACE.
LinguaItaliano
Data di uscita8 ott 2013
ISBN9788868554620
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    Anteprima del libro

    Red angels - Massimo Gherardini

    RINGRAZIAMENTI

    CAPITOLO I: BUFFAURE

    EST. VETTA DELLA CIMA DODICI - GIORNO

    Un terrazzino di dieci metri quadrati, al centro una croce in metallo con all’interno dei sassi.

    Angelo Winkler 30 anni, bel fisico, spericolato, arriva in vetta dalla non convenzionale ascensione della parete nord. Contemporaneamente, Mario Micheluzzi, sui 60, esperto, pacato, sopraggiunge dal più facile e tradizionale versante sud.

    E’ un appuntamento.

    I due si abbracciamo.

    MARIO

    Grazie per essere venuto.

    ANGELO

    Non sarei mai potuto mancare!

    Si spostano verso la croce, Mario ci appoggia la mano:

    MARIO

    Questa croce veglia sulla valle e da parafulmine protegge la montagna, oggi sono trent’anni che io e tuo padre l’abbiamo portata qui, Reinhard era un grande uomo, un grande alpinista e un grande amico.

    Angelo e Mario prendono un sasso e lo immettono a turno all’interno della croce:

    ANGELO,MARIO

    Per Reinhard!

    Si siedono, il panorama è mozzafiato, un migliaio di metri sotto la Val di Fassa in tutta la sua estensione, attorno a 360°, lo spettacolo delle Dolomiti: il Rosengarden e il Latemar, il Lagorai, i Monzoni, la Marmolada, le Pale di San Martino, il Boè, Il Sassolungo e il Sassopiatto.

    MARIO

    Come fai a vivere senza tutto questo?

    ANGELO

    Lo porto sempre nel cuore...

    Silenzio

    MARIO

    Tra due settimane il soccorso Alpino perderà il suo capostazione, Antonio Tomaselli lascia, si trasferisce negli Usa.

    ANGELO

    Peccato era un ottima guida, chi prenderà il suo posto?

    MARIO

    Vorrei che lo prendessi tu.

    ANGELO

    (Attonito)

    Eh? Non merito una simile carica e la mia vita ormai è altrove.

    MARIO

    Conosco le tue gesta nel Soccorso Alpino Tedesco. E’ ora di tornare, Sofia capirà...

    ANGELO

    Mia madre non mi parla più da quando sono entrato nel Soccorso, riguardo le cosiddette gesta...ho avuto solo fortuna.

    Mario si alza:

    MARIO

    Fra due settimane presenterò il nuovo capo alla squadra, se sei d’accordo bene, altrimenti nominerò Ghetta...te lo sto chiedendo non da amico ma da sindaco...

    resta a meditare...io torno giù.

    Mario si avvia verso la discesa.

    Angelo rimane seduto a scrutare le vette.

    EST. MONTE – GIORNO

    Una silenziosa distesa di neve e alberi, un burrone.

    TONFO

    Sbuca dall’alto un uomo di cui non si vede il volto, scia rabbiosamente, se ne intuiscono comunque tecnica e agilità, è un pericoloso fuori pista, è inseguito da tre uomini con la tuta bianca, armati.

    SPARI

    L’uomo inizia a zigzagare tra gli alberi, a velocità elevata scende uno stretto passaggio.

    Gli inseguitori provano a stargli dietro...

    L’uomo esce dal boschetto, arriva al burrone, senza esitare salta nel vuoto, per un attimo sembra fermarsi in cielo, l’eleganza e l’altezza del volo lo fanno sembrare un fiocco di neve,

    TONFO

    atterra sulla parte opposta della montagna, frena alzando molta neve, a distanza di sicurezza si volta indeitro, gli inseguitori non tentano nemmeno il salto.

    Spari sempre più lontani

    L’uomo completa la discesa, rapidissimo raggiunge il fondo della valle, estrae un cellulare:

    SQUILLO

    STERN

    Missione compiuta

    INZIO FLASHBACK

    INT. BOTTEGA DAVICH - GIORNO

    20 anni prima...

    Remo Davich in un grande garage adibito a falegnameria. E’ intento a segare un asse. Qua e là tronchi, macchine per il legno, armadi, tavoli, assi, barattoli, Sofia Davich, più giovane di lui, vestita di nero, entra nella bottega.

    RUMORE DI SEGA

    Remo vede un’ombra, alza istintivamente lo sguardo:

    REMO

    (compassionevole)

    Sofia non ti ho sentito entrare…come va?

    SOFIA

    Come vuoi che vada Remo?

    Remo posa la sega, cerca di mettere una mano sulle spalle della sorella che invece si scansa:

    SOFIA

    Sono venuta a dirti che ho preso una decisione.

    REMO

    Parti?

    SOFIA

    Sì.

    REMO

    Quando?

    SOFIA

    Domani! Vado all’estero, un’amica mi ha trovato lavoro in un hotel, mi danno anche vitto e alloggio.

    REMO

    Se è per i soldi ti aiuto…

    SOFIA

    Remo non è per i soldi! Qui tutto mi ricorda lui non ce la faccio.

    REMO

    E il ragazzo?

    SOFIA

    Viene con me, anche a lui farà bene cambiare aria.

    REMO

    Lo sai come la penso! E’ un montanaro, figlio di montanari, non può stare senza le montagne. Lascialo qui con me mi aiuterà in bottega, è già bravo col legno, non gli farò mancare nulla!

    SOFIA

    Remo so che vi volete bene, ma per quanto puoi sforzarti sei lo zio e non il padre! Reinhard non ce lo puoi ridare. Mio figlio viene con me e né io né lui avremo più nulla a che fare con questi monti maledetti! Addio!

    Sofia si avvia verso l’uscita.

    REMO

    Ma che Addio?

    In che città andate?

    SOFIA

    Ciao Remo abbi cura di te.

    Sofia esce.

    REMO

    (urlando)

    Dimmi almeno dove andate?

    Remo butta la sega per terra

    INT. CORRIERA – GIORNO

    Una corriera blu, due sedili vicini, Sofia Davich e il figlio Angelo Winkler.

    Sofia sorride.

    SOFIA

    Tesoro oggi cominciamo una nuova vita! A Berlino ti farai nuovi amici.

    ANGELO

    Sì mamma.

    SOFIA

    Hai un’ottima pronuncia in tedesco e sei molto intelligente non avrai problemi a inserirti.

    ANGELO

    Sì mamma.

    pausa

    SOFIA

    Promettimi una cosa.

    ANGELO

    Che cosa?

    SOFIA

    Non avrai più nulla a che vedere con le montagne. Quelle maledette mi hanno già portato via tuo padre, non voglio che si prendano anche te.

    ANGELO

    Ma mamma…

    Sofia interrompe

    SOFIA

    (quasi piangendo)

    Ti prego, promettimelo.

    Angelo abbraccia la madre.

    ANGELO

    Te lo prometto mamma.

    INT. CORRIERA – GIORNO

    Autunno, finestrino di una corriera, il volto di Angelo ragazzo, riflesso, fuori scorrono i boschi, i colori delle foglie variano dal giallo al marrone. Le vette dolomitiche hanno le tipiche sfumature di rosa dell’enrosadira.

    Angelo guarda con nostalgia i monti che passano, prima il Catinaccio, poi i Monzoni, poi il Latemar, poi il Cermis.

    Angelo alita sul vetro.

    Scrive col dito.

    Addio

    La corriera inizia una serie di tornanti in discesa.

    Non si vedono più i monti.

    FINE FLASHBACK

    EST.

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