Tra il dire e il fare, nuota

Di Pierpaolo Corso

I miei monologhi come strade senza segnaletica, le mie tristi battute e le mie pillole di saggezza. Tutte racchiuse in poco più di 100 pagine su cui rilassarsi e riflettere. Un’ottima alternativa allo scorrere la bacheca di Facebook quando fate la cacca.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint Self-Publishing
• Data di uscita: 22 dic 2015
• ISBN: 9788891186331

Anteprima del libro

Dedico questo libro a mio Padre e mia Madre che mi hanno donato la vita diventando il seme dei frutti che raccolgo adesso. Lo dedico alle loro parole non dette, che hanno lasciato spazio alle mie, ai loro errori, che sono diventati per me le istruzioni su come sopravvivere.

Se sono quello che leggerete è merito mio

se posso esserlo è merito loro.

Prefazione

Pierpaolo Corso, un ventinovenne che ha deciso di racchiudere la sua vita in una sola parola: Creatività.

In quanto creativo potete immaginare il linguaggio in cui sono scritti i contenuti all'interno di questo libro: non scurrile né inquisitorio ma  decisamente provocatorio, quindi nessuno si senta colpito o giudicato personalmente. Vi anticipo già che ciò che state per leggere è in gran parte frutto della sua fantasia, curiosità ed esperienze vissute.

Pier è affascinato da tutto ciò che la vita gli mette davanti e affronta sempre tutto a testa alta. Appassionato di scrittura, ha cominciato a buttar giù le sue idee ed i suoi pensieri in un blog che porta il suo nome.

Con questo libro ha voluto materializzare la sua passione per farla arrivare anche a coloro che non lo conoscono via web.

Pier ha deciso di mettersi in gioco e di vivere intensamente la sua vita prima che l'opera finisca senza applausi.

Oltre a monologhi articolati su svariati temi, trovate battute umoristiche e pillole profonde che Pier ha deciso di inserire nel suo libro per farvi sorridere ed allo stesso tempo accendere una riflessione o un pensiero che fino a quel momento taceva.

A questo punto non mi rimane altro che augurarvi una buona lettura.

Vorrei concludere questa prefazione proprio con una sua pillola che mi ha colpito particolarmente e trovo adatta a introdurre le pagine che seguono :

Nella vita i guai non aspettano, perché far aspettare le gioie.

Serena Marra

Introduzione

I sogni sono fatti per essere realizzati, altrimenti rimangono lì a marcire e oltre che sentirne la puzza devi anche pensare a come ripulire i pensieri da quel marciume. Per realizzare un sogno non ci vuole sempre una mano divina o un colpo di fortuna, a volte basta sognare in piccolo, capire veramente quello che si vuole, meditare sull’essenza del desiderio che hai.

A 17 anni ho concluso il mio primo album di musica elettronica (mai promosso da nessuna parte), ho una bellissima compagna di vita, un cane che si fa amare, un tetto ed una macchina che si accende per la maggior parte delle volte, non desideravo molto altro fino a poco tempo fa, quando mi venne in mente che dovevo realizzare un sogno che ho sin da piccolo : scrivere un libro. Ecco che la mia creatività mi serve un piatto delizioso, suggerendomi di unire il meglio di quello che ho scritto, da quando ho aperto il mio blog, in un libro.

I miei monologhi come strade senza segnaletica, le mie tristi battute e le mie pillole di saggezza, tutte racchiuse in poco più di 100 pagine da leggere e portare in giro, per non tenerle solo vicino al cesso come alternativa alla bacheca di Facebook.

Spesso risulto incomprensibile anche a me stesso ma per questo libro ho reso la comprensione abbastanza semplice dividendo i contenuti in quattro sezioni principali : " Seghe mentali" con i monologhi e articoli vari, " Le mie battute"  con tutto l’umorismo di cui sono capace, " Pillole" con la spremuta ed i risultati dei miei pensieri, " Estratti"  con accenni e ragionamenti tirati fuori da contenuti che ho scritto.

Questo libro è solo la partenza, la destinazione è sconosciuta.

COMPLESSATI IN ERBA

In questi giorni il trend topic   per molti è la legalizzazione della marijuana. Su cosa sia e se sia giusto o meno legalizzarla, non è mia intenzione spendere una parola, vorrei però farvi notare una cosa: vi capita mai di vedere il classico amico che condivide a raffica link sulla marijuana aggiungendoci edulcorate frasi che sembrano inneggiare a una guerra ? Sono certo che vi capiti. Mi chiedo però come mai in rete ci siano tanti sostenitori e nella vita reale molti scelgono di non trattare l’argomento, magari a tavola la domenica con i propri familiari. Come si fa a chiedere di considerare innocua una sostanza se viene trattata in primis dagli stessi consumatori come un tabù ?

La legalizzazione e tutto ciò che ne consegue è solo l’ultimo passo. Se una propria abitudine o un proprio gusto lo si reputa normale, non bisogna vergognarsene. E’ come accusare di omofobia qualcuno e farlo dall’interno di un locale gay: ti sei ghettizzato da solo.

Come ci si può fidare di una sostanza che non si conosce? Trattata spesso come polvere da sparo o argomento off-limits proprio nel momento in cui sarebbe il caso di parlarne.

Se vi fate le canne, ditelo, non c’è nulla di male. Quando si crede in qualcosa non si vede alcun motivo per nasconderlo. Chi si nasconde si spezza le gambe da solo. È anche vero che spesso si deve rispondere a una semplice domanda: perché lo