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More and More Manuale di amore applicato
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E-book155 pagine1 ora

More and More Manuale di amore applicato

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Info su questo ebook

Una tempesta di emozioni e pensieri disciplinati dalla severità di una scienza applicata: il Coaching.

L’autrice, Alessandra Aloisio, trasforma in fruibili ed incisivi gli esercizi per diagnosticare lo stato di salute della psiche. Il testo è efficace ed appassionato, dalle tinte intime ed universali.

Una lettura da non perdere perché racconta di tutte le porte della mente che non abbiamo di norma il tempo o il coraggio di spalancare.

Un saggio sulle cose dai leggeri connotati del bildungsroman.

Una brillante successione di allegorie e metafore che insegna a respirare, a drizzare le spalle, a “baciarsi” punto punto.

LinguaItaliano
Data di uscita16 feb 2016
ISBN9788899121952
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    Anteprima del libro

    More and More Manuale di amore applicato - Alessandra Aloisio

    Appendice

          Hong Kong 2012: More and More nasce. In una angusta camera d’hotel ci sono quattro sognatori, tutti italiani. Tre uomini (un fotografo/designer - un cocciuto innamorato - un ballerino) ed una donna (marketing manager) partoriscono il primo prototipo di Manuale d’Amore applicato. Nel baccano di sorrisi e sguardi ostinatamente grati, brilla .

          L’ESATTO INDISPENSABILE per accorgersi di essere vivi, di meritare d’essere amati e lasciarsi addomesticare dall’Esistenza.

          More and More per un po’ s’assopisce, si risveglia a Londra, poi a Los Angeles ed ancora a Taranto. Sempre vigile se si piange, per emozione o dannata disperazione; se si respira a fatica, per sport o maledetta malattia; se ci si promette la Disciplina, per imparare a nuotare come delfini.

           Grazie a chi mi ha amato ed a chi non smette di farlo. Grazie a chi mi ha educato. Grazie a chi mi ha fatto regali immensi ed a chi mi ha strappato di mano le illusioni più colorate. Grazie a chi conosco da sempre e chi i miei occhi verdi non incontreranno mai.

          Grazie a voi tre uomini geniali tutti padri di questa folle Idea.

          Grazie - di nuovo - a chi ci assiste dall’altra parte: non vi vediamo, urlate più forte; mancate come l’aria.

          Un Grazie prezioso e speciale a chi avrà la pazienza di leggere, per provare a capire cosa si sogna a trent’anni.

          E non colpiranno il centro il 100% delle frecce che non scoccherai dal tuo arco.

    Respira, quanta fame hai? Tantissima.

    Sei stato vittima di uno strano colpo di scena nella tua vita.

    Per pigrizia. Per timore. Per ritrosia. Per timidezza. Perché comportava fatica fisica e sacrifici. Per frustrazione. Non sai neanche esattamente il perché tu abbia percorso un cammino dissimile dai tuoi sogni.

          Hai creduto di poterne fare a meno. Invece il training è fondamentale.

          Un atleta sa bene quanto sia complesso far fronte ad una competizione. Decidere di vincere la gara prima dello scatto iniziale. Ci vuole allenamento per finire ciò che si comincia.

          Serve coraggio.

    Grinta. Awareness: è la consapevolezza!

    Siamo la sintesi di secoli di esperienze, di prove, di progressi nei vari campi della nostra vita. Ed ancora non apprezziamo l’importanza di una perdita (l’opportunità che ci regala).

    Choice: è la scelta.

          Ciò che scaldi tra le mani vuole essere un vademecum per regine e re che, caduto a terra il libro, si sono ritrovati ad affrontare questa realtà.

          Esatte indispensabili domande perché tu possa nutrirti, sfamarti.

    (Se ti va)

    Banchetta.

    Abbracciami, come se mi baciassi.

         Doccia bollente sulla testa. Pensieri che vengono sgranati dal getto dell’acqua.

    Come una treccia di capelli lisci arriva sfatta a fine giornata.

    Ti prendi il lusso di chiudere gli occhi (rilassi le membra nude). Il vapore smussa le imperfezioni.

    Tu insieme a te stesso siete soli tra le paratie in vetro satinato. Avvolti dal profumo di dolce vaniglia e arance aspre.

    Acqua che scroscia. I pori si dilatano uno ad uno. Sei in totale intimità.

    Il tempo vibra (liquido come appena dipinto da Dalì).

    Ti aspetta un telo bianco, caldo, corto il giusto.

         Con se stessi la storia d’amore è sempre incandescente.

    Una cronaca d’odio radicale ed affettuosa benevolenza.

    Sempre in progress.

    Il racconto non è mai prevedibile: ti soffermi a scrutare un piede o un punticcio come se mai l’Universo ne avesse creati prima. Il corpo ti stupisce. Ti rapisce con le sue smorfie, lamentele, smancerie, discussioni.

    E indugi.

         Fermati per guardare col cuore. E attraverso gli occhi parla con gli altri.

    Dopo aver fatto pace con se stessi, acquisito il perdono, si interagisce.

    (Impossibile invertire le fasi: scatenerebbe lampi di fallimento).

         E sarà capitato a tutti, una volta nella vita, di darsi un bacio.

    Da soli: sul ginocchio, sull’omero.

    Per alleviare un dolore (già disinfettato con la propria saliva).

         È un sodalizio a metà tra il moto perpetuo e le nevi perenni. Ci accompagna almeno per i decenni che trascorriamo sulla terra. Può darsi di più, non ci è dato sapere.

         In verità, è la nostra percezione di noi stessi ad attrarre gli altri. Basterebbe guardarci con l’ardore di quando abbiamo sferrato un goal in rete.

    Braccia - mani - occhi al cielo e la trepidazione di incrociare lo sguardo con Dio.

    Verifica lo spazio in cui vivi.

    Serve a non spezzarsi le gambe, a non riempirsi di lividi, a non farsi investire (perché l’assicurazione non risarcisce ore di amore puro e corse ad inseguire lepidotteri).

    Avvicinati agli elementi (silenzio, fuoco, vento, mare). Sperimenta con umiltà e nel tuo sentirti piccolo.

    Acquisisci coscienza della tua minutezza davanti al Creato.

    Una limitatezza che relativizza anche i problemi.

         Distendi la muscolatura.

    Che tu sia in tenera, di mezzo o terza età: stiracchiati.

    Sforza i muscoli e poi rilassali. Poi di più, entrambe le cose.

    Guardati (dall’interno e dall’esterno).

    Ritaglia manciate di istanti per studiarti. Investi tempo nel curare la salute.

    (Gli errori si pagano, amaramente).

    Godi della Natura e del Cielo.

    Facciamo parte di un Sistema letteralmente magico. Bello oltremisura ed è un postulato che anche noi siamo un prodigio: briciole d’incanto!

    Millesimi di irragionevole bellezza.

    Rimani in silenzio per almeno mezz’ora al giorno.

    Sei SUPER. (Super bello, super delicato, super profondo, super dolce, super diabolico, super odioso, super impareggiabile). Mentre ascolti il silenzio, aggiungi altri aggettivi.

         Raccontati. Riscopriti e stupisciti.

    Amati e cura il tuo essere.

         Apprezzati. Accettati (e perdi calorie).

    Copriti e proteggiti dal freddo.

    Annoda il foulard, come un frangino rosso e bianco che decora e protegge il collo di un’ottima bottiglia di vino.

    Fermati e senti il sangue scorrere (avverti il battito).

         Medita.

    Vivi nei fiori.

    (La loro sostanza, i colori e i profumi ti fanno sentire più sano). (Più ape, più poeta).

    Assapora tutti i gusti, anche quello del digiuno.

    Quando avverti la fame, nel primo stadio, il cervello si concentra straordinariamente di più.

    Le risposte vengono rapide: le soluzioni devono giungere disperdendo meno energie possibili.

    Minor sforzo, massimo rendimento.

    (Le volte in cui siamo satolli, agiamo lenti. Pieni come un otre ragioniamo a fatica).

    E poi, il digiuno purifica: è una pratica millenaria.

         L’astensione consapevole dagli alimenti per spazi di tempo plausibili non danneggia.

    (Religioso, dietetico, ecologico che sia, scongiura il consumismo, sensibilizza, favorisce il pentimento).

    Tieniti abbracciato/abbracciata.

    Scaldati o rinfrescati

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