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Il Sogno dell'Uno
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E-book452 pagine5 ore

Il Sogno dell'Uno

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Info su questo ebook

Da una piccola idea nasce un mondo, dal quale sbocceranno altre infinite idee… il Sogno dell’Uno, un ponte tra Sogno e Realtà.

Possiedi meravigliose e innate capacità ed è giunto il momento di credere in te, di scoprire che c’è qualcosa di più ampio e affascinante di quanto ti sia stato detto...

Un libro che può risvegliare la tua Essenza, espandere le tue idee e rompere i vecchi schemi, così da poter approdare ad una nuova visione della realtà che ti sta solo aspettando.

Libera il tuo Immenso e scopri te stesso!
LinguaItaliano
Data di uscita6 mar 2014
ISBN9788891134516
Il Sogno dell'Uno

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    Anteprima del libro

    Il Sogno dell'Uno - Innominato

    APRI LA TUA MENTE, ESPANDI IL TUO CUORE

    E GUARDA CON I TUOI VERI OCCHI

    PERCHÉ RICORDA:

    TUTTI POSSONO CAMBIARE,

    ANCHE IN UN SOLO MOMENTO.

    Innominato

    Titolo | Il Sogno dell’Uno

    Autore | Innominato

    Copertina a cura dell’autore

    ISBN | 9788891134516

    © Tutti i diritti riservati all’Autore

    Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta senza il preventivo assenso dell’Autore e dell’Editore.

    Prima edizione digitale, Gennaio 2014

    Il Sogno dell’Uno è un libro che non appartiene ad alcuna religione, scienza o fantascienza, ma rappresenta la sintesi di una profonda attività di riflessione, studio personale ed esperienze di vita.

    LIBERI DI ESSERE

    Benvenuto nel Sogno dell’Uno... una dimensione interiore che capovolgerà la visione del mondo attuale, facendoti percepire l’importanza della vita stessa, al fine di divenire libero di Essere…

    In ogni secondo accade sempre qualcosa di magico, per questo ogni piccolo istante è prezioso e merita di essere vissuto sino in fondo.

    L’umanità trascorre una vita intera distratta da tante insensate azioni e pensieri che distolgono l’attenzione dalle domande più importanti: chi e cosa sono? Dove sono? A cosa serve questa vita?

    Ti sei mai chiesto cosa senti di essere interiormente, perché sei qui e soprattutto che cos’è questo posto?

    Al di là della ricerca di una risposta scientifica o religiosa, hai mai provato a elevarti oltre gli schemi sociali e trovare le risposte mediante la tua vera riflessione?

    Purtroppo, si tende sempre ad ascoltare le risposte degli altri, ovvero che sei un essere definito umano, che ti trovi su un pianeta per pura casualità o volontà di qualcuno e che devi sopravvivere dinanzi ai pericoli della società. Queste sono tutte idee che ti portano a odiare o vedere la vita in negativo, arrivando a disprezzare questo stupendo dono.

    In verità, c’è qualcosa di più da scoprire… basta spezzare quelle catene che ti impediscono di capire chi sei veramente e quali sono le tue vere idee. Capirai che si può vivere liberi da ogni sorta di pensiero che stenta a voler vivere in questa nuova dimensione e scoprirai che:

    la vita ha un valore inestimabile;

    forse non hai ancora incontrato te stesso/a;

    la realtà in cui vivi è puramente personale;

    i sogni hanno un valore più elevato di quanto ti hanno fatto credere e che siano strettamente collegati con la percezione della vita terrena;

    esiste un Sistema capace di tenere in equilibrio il flusso vitale di tutto l’Universo;

    vi sono dei Gruppi di pensiero che distorcono la tua realtà, impegnano la tua vita con cose futili e ti allontanano dal vero senso della tua esistenza;

    sei la proiezione di un’Essenza;

    vi può essere qualcosa di più oltre questa vita, mondi pur sempre stupendi;

    tutto esiste per uno scopo più elevato, un progetto Unico e affascinante;

    in questa vita vi sono delle qualità meravigliose da scoprire;

    la tua conoscenza è già posta in un luogo accessibile, ma apparentemente inesistente;

    la preghiera è qualcosa di molto più semplice e profondo rispetto a ciò che trasmettono i Sistemi Sociali;

    puoi conoscere e comunicare liberamente con l’Uno, senza un intermediario e scoprire che Egli non vive poi così lontano dalle sue creature e che non appartiene a nessuna idea sociale;

    hai orizzonti lontani da raggiungere e per farlo bisogna sconfiggere alcune false convinzioni;

    vi sono lavori interiori che si possono praticare per tornare ad Essere Unici e liberi;

    puoi riacquistare il pieno controllo della vita terrena e quella dei tuoi mondi interiori, come i tuoi Sogni.

    Se desideri ardentemente acquisire altre conoscenze, che possano portarti a meditare sulla tua vera identità e sul senso di questa esistenza, devi prima di tutto mettere da parte quello che già conosci per lasciare spazio al nuovo che ti attende.

    Innominato

    Credere di essere zoppi, solo perché ci hanno messo un bastone in mano sin dalla nascita, può essere una falsa credenza…

    Innominato

    La bellezza di un Sogno è nascosta nella sua autentica realtà.

    Innominato

    Ciò che state per leggere avrà lo scopo di schiudere uno spazio nella vostra mente, per condurvi ad una più ampia visione di tutto ciò che vi circonda. Se nel corso della lettura troverete argomenti apparentemente irreali, cercate di fare qualche passo in più, superando quella voce interiore che vi dice è impossibile. Quel piccolo sforzo vi aiuterà a ritrovare ciò che state cercando.

    Per rispondere alla domanda Stiamo sognando?, è opportuno approfondire tre concetti nel seguente ordine:

    Vita;

    Mente umana;

    Realtà.

    Siamo obbligati ad affrontare lo studio di questi argomenti, perché se da un lato nascondono una grande verità, dall’altro costituiranno una forte preparazione interiore, grazie alla connessione che c’è tra essi e quello che scopriremo in seguito.

    Cosa significa sogno? Perché è così importante saperlo e quale collegamento c’è con il mondo in cui viviamo?

    IL DONO DIMENTICATO

    Che cos’è la vita? A volte, per come siamo abituati a trascorrerla, non ci poniamo nemmeno tale domanda, dimentichiamo il suo valore e soprattutto il senso che possiamo trarne.

    È solamente un modo casuale per trascorrere il tempo su questo pianeta, oppure esiste qualcosa di sconosciuto?

    Indubbiamente c’è di più, basta osservare la bellezza e la perfezione della natura: quei piccoli torrenti dai quali scorre un’acqua purissima che sgorga ai piedi delle montagne, la dolce quiete degli alberi così stabili e vivi, i colori unici dei fiori e le mutevoli forme delle nuvole. Oppure la sera, sotto un cielo stellato, pensare alla perfetta composizione sferica dei pianeti, alla struttura di un sistema solare, al fascino posseduto dalle galassie e dalle nebulose, all’immensità dell’Universo stesso. Se scrutassimo con più attenzione le stelle, con la consapevolezza che ogni pallino luminoso è un sistema solare come il nostro, allora potremmo percepire una sensazione di completezza… che la vita è un progetto molto più vasto di quanto possiamo immaginare.  Personalmente è come vedere in grande, poiché mi permette di intuire che una meraviglia di questo genere può provenire soltanto da un’Immensa Creatività.

    La vita è qualcosa di molto speciale e sempre più spesso la definiamo come:

    Una porzione di tempo che abbiamo tra la nascita e la morte;

    Un complesso di proprietà come respirare, mangiare e riprodursi;

    Un modo di vivere nella società attuale.

    Certamente comprende tutto questo, ma le ritengo delle considerazioni di livello inferiore. Infatti, ad un livello più elevato la percepisco come:

    Un Dono Dimenticato da rispettare e custodire gelosamente;

    Un’opportunità per trascorrere un’irripetibile esperienza sotto sembianze umane.

    Forse tutto quello che oggigiorno ci circonda ha contribuito a far dimenticare la sua importanza, ma possiamo pur sempre ritrovarla cominciando a dare un valore a ciò che facciamo.

    Sta a noi riuscire a trovare quella luminosità che, purtroppo senza accorgercene, con la crescita oscuriamo. È riduttivo intendere la vita come un semplice e ripetitivo evento:

    Nasci, cresci, lavori, ti sposi, ti riproduci e muori.

    È tutto qui o c’è altro?

    Ebbene, la diversità costantemente presente in ciascuno di noi, testimonia che la vita non può essere quanto detto tre righe fa. Proprio tale diversità ci fa comprendere che non esiste una regola unica sul come bisogna vivere, cosa dobbiamo mangiare o come dobbiamo svolgere un’azione, perché è tutta una questione di scelte effettuate con saggezza, discernimento e buonsenso. Anche se tutt’oggi accettiamo le idee degli altri (quelle regole impresse dal più remoto passato) e ci rendiamo forzatamente simili, dentro di noi vi sarà incessantemente quella parte che vorrebbe fare altro.

    Credo che la vita debba essere vissuta sviluppando al massimo i propri talenti, in altre parole le più grandi capacità che possediamo: saper cantare, dipingere, suonare, progettare, creare e tanto altro ancora.

    Tutto ciò che sappiamo creare con la nostra genialità è frutto del nostro talento. Ogni essere umano ne ha uno in particolare ed è lì che dobbiamo attingere. Per alcuni è più facile scoprirlo mentre per altri un po’ meno, ma l’importante è resistere, superare ogni ostacolo, perché lo sentiamo che siamo fatti per generare e trasmettere forti emozioni con tutta la nostra creatività!

    L’Essere Umano è Creativo!

    La tecnologia ha permesso di fare passi da gigante e tuttora sta facilitando la vita di molte persone, però c’è da dire che sta anche portando l’umanità in un’unica direzione, ovvero distrarre continuamente, lacerando il senso della nostra vita e sopprimendo i talenti. Questo non perché la tecnologia sia un male, ma tutto dipende dal suo utilizzo.

    Prendiamo, ad esempio, l’elemento più semplice e puro al mondo: l’acqua. Essa fa bene, ma berne costantemente troppa può far male, quindi l’errore diventerebbe il suo eccessivo consumo, dunque un suo cattivo utilizzo. Il nostro corpo percepisce la giusta quantità di acqua di cui necessita, basta saperlo ascoltare.

    Un altro esempio può essere la TV: obiettivamente, non essendo nella mente del suo creatore, non potremo mai dire di conoscere il reale motivo per cui l’abbia voluta creare, semplicisticamente parlando si può affermare che è un mezzo di comunicazione e informazione sugli eventi che accadono giornalmente in tutto il mondo… almeno così sembra apparentemente… peccato che ormai da molto tempo sia mutato il suo vero scopo! Infatti è risaputo che molte nazioni bloccano i canali informativi e trasmettono solo quello che i capi di stato vogliono che il popolo veda, alterandone il messaggio. Come potremmo a questo punto distinguere la verità dalla falsità in quello che ci propinano? Non sarebbe possibile.

    Provate, con l’immaginazione, a mettervi al posto di un capo di stato e di imporre a chi gestisce i canali televisivi di limitare e distorcere le informazioni su un’altra nazione, religione, scoperta scientifica, qualunque altra cosa. Voi sapete benissimo che state mentendo ai cittadini, ma essi crederanno che sia andata in quel modo. Nessuno potrà convincere il popolo che è stato ingannato. Forse alcuni lo capiranno, ma solo una minoranza.

    Per non divagarci troppo, possiamo infine dire che la TV è diventata un vero e proprio sedativo mentale. Ogni giorno siamo travolti da informazioni negative che innestano nel nostro subconscio sentimenti e stati d’animo, quali la depressione, l’impotenza, la rabbia, l’angoscia e il nervosismo, che ci impediscono di vedere oltre e di credere in noi stessi. Ecco che finiamo per guardare il mondo alla stessa maniera, perché siamo attanagliati da omicidi, suicidi, guerre, litigi e casi irrisolti. Tutto ciò conduce l’uomo nel buio più totale!

    Guardate com’è semplice manipolare la mente dell’uomo, trasmettendo una falsa visione della vita se non del pianeta stesso, quando in verità possiede tante meraviglie da scoprire che nemmeno 1000 anni sarebbero sufficienti per conoscerle tutte.

    L’uomo odierno, sotto il controllo della sua mente, è distratto da ciò che impedisce di scoprire le sue vere capacità interiori e non fa altro che invidiare chi nella vita ha creduto in sé stesso, riuscendo così a realizzarsi. A volte non capiamo che questo atteggiamento crea un effetto negativo su noi stessi, perché tendiamo a perdere le nostre uniche speranze e ciò non dobbiamo permetterlo.

    Da quanto detto possiamo intuire che la vita purtroppo viene ridotta ad un semplice casa-lavoro→lavoro-casa, questo perché vi sono così tante distrazioni che nessuno si pone più domande sul perché debba essere vissuta in questo modo. Torniamo stanchi dal lavoro, ci rinchiudiamo nelle nostre abitazioni, ci posizioniamo dinanzi ad uno schermo, senza guardare più cosa c’è effettivamente fuori, e con il tempo contato perché già sappiamo che il giorno successivo ripeteremo la stessa sequela. In verità, possiamo dire che ciò che avevamo, ovvero la natura, era già la nostra casa ma non l’abbiamo accettata. Qui non si tratta di vivere sugli alberi, ma di riconoscere dove ci troviamo. Chissà, forse avremmo scoperto che non vi era alcun bisogno di distruggere la purezza del pianeta per avanzare con la tecnologia. Per questo dobbiamo ritrovare il senso della vita poiché è come se tutti, in un certo qual modo, vivessimo per soffrire (chi più chi meno) e ogni tanto qualche fortunato riesce a essere più ricco dell’altro, ma poi?

    Nonostante si dica da sempre che il lavoro nobiliti l’uomo, esso non è stato mai svolto con spirito di collaborazione e amore, ma sempre più come una schiavitù, un’opprimente costrizione a cui nessuno può sfuggire. In questo modo il senso di quel detto svanisce, poiché come può un’azione che deprime nel profondo del cuore migliorare l’uomo?

    Indubbiamente non voglio sminuire il lavoro, ma esso andrebbe svolto e vissuto mediante quel corretto equilibrio interiore che permette all’uomo di vivere appieno in questo mondo.

    Per comprendere il vero significato della vita bisogna viverla, godendosi ogni istante presente con quella consapevolezza pura che ti eleva ad uno stato di felicità e pienezza, intravedendo il bello anche dove talvolta sembra non esserci. Evitiamo di prendere d’esempio o giudicare le scelte degli altri, ma pensiamo a noi stessi. Ritengo adeguato ricordare cinque punti chiave:

    Avere il coraggio: portate alla luce le vostre potenzialità e agite con decisione. Teniamo conto che questa è la più grande occasione per farlo poiché, se la perdiamo, non ne avremo altre, almeno su questa terra;

    Godersi il viaggio: la vera ricchezza è nascosta nel viaggio. Anch’esso ci rende felici e non solo la meta. Quando ci mettiamo in cammino per raggiungere un obiettivo, con le nostre intenzioni, siamo sempre carichi di felicità come se fossimo dei bambini che partono alla scoperta del mistero. Poi, giunti a destinazione, è come se tutto l’entusiasmo fosse consumato all’istante. Questo non vuol dire che non dobbiamo portare a termine un progetto al quale teniamo molto, ma solamente di goderci pienamente il cammino che abbiamo tracciato e scoprire che non finisce dove credevamo, ma continua. Se prefissiamo una fine, senza capire che dopo c’è un proseguimento, perdiamo quella felicità al termine del percorso. Immaginate un cantante che sa di avere una bellissima voce e vuole scrivere un brano, in quel periodo vivrà forti emozioni immerso in quelle parole che lo porteranno a vivere giorni di grande gioia, ma se completare il brano è il suo unico scopo, una volta raggiunto l’obiettivo, il suo entusiasmo svanirà. Bisogna invece prefissarsi una destinazione con altre sotto destinazioni. Riprendendo l’esempio, la meta principale può essere quella di cantare per tutta la vita, mentre il creare una canzone dopo l’altra rappresenta una sotto-meta;

    Verificare tutto: troppo spesso cerchiamo conferme all’esterno perché abbiamo paura di noi stessi, non crediamo nelle nostre vere capacità, ma più in quelle degli altri, sottovalutandoci e indebolendoci. Ciascuno di noi ha un suo modo di approcciarsi con il mondo circostante e quindi non è positivo forzare la nostra forma mentis. Se vogliamo conoscere il nostro vero Io, è tempo di cominciare a trovare un riscontro in quello che apprendiamo dall’esterno, mettendo tutto a dura prova. In generale, riponiamo la nostra fiducia in ciò che il subconscio percepisce come affidabile. Nel momento in cui accettiamo una nuova visione, scopriamo la falsità di quella precedente affermazione, tanto da domandarci come ho potuto fidarmi?, com’è potuto accadere?. In verità non abbiamo mai creduto in essa perché in fondo lo sapevamo che qualcosa non andava... piuttosto ci siamo consegnati alla paura di pensarla in maniera errata o diversa, tanto da aggrapparci a qualcuno (o qualcosa) che richiamava un ricordo positivo (tramite un collegamento come lo sguardo, la voce, il modo di rivolgere la parola, i movimenti ecc.) rimasto impresso nel nostro subconscio sin dall’infanzia. Ricordate che la verifica personale è importante perché ci permette di scegliere;

    Abbiate cura del vostro corpo: immaginiamo un Re seduto all’interno di un Tempio. Quest’ultimo è il nostro corpo, mentre il Re è la nostra coscienza. Immaginate un tempio formato da sole colonne e quindi sempre aperto. Tutti quei pensieri, che sentiamo dentro la nostra testa, sono messaggi esterni che entrano nel tempio tramite il vento (la mente). Il tempio va rispettato e amato. La frase di Gesù Ama il prossimo tuo come te stesso, significa che dobbiamo amare gli altri come noi stessi, ma se non amiamo prima noi stessi allora non possiamo di certo provare amore per gli altri. Amare sé stessi vuol dire prendersi cura di sé, coltivare l’autostima e volersi bene, per poi emettere il bello che vive in noi. Questo è l’unico modo per non essere invidiosi del prossimo, ma accettarlo così com’è e amarlo. Se ci trattassimo male e ci guardassimo allo specchio con disprezzo, automaticamente odieremmo il prossimo perché ci sentiremmo inferiori ad esso;

    La Pace Interiore: è sempre meglio ritrovare i propri spazi, quella serenità che per vari motivi è andata persa nel tempo. Acquisite l’importanza di vivere con serenità. Ovunque siate, provate a restare in silenzio e a non pensare a nulla, guardatevi per un attimo attorno cercando di mantenere il silenzio interiore e lasciandovi scivolare via qualunque cosa si posi su di voi. Provate anche a fissare un elemento della natura (es: una foglia, l’acqua, un albero), a toccarlo e osservarlo con un certo interesse per capire com’è fatto, chi può averlo progettato con quella forma, con quel colore e con quell’odore. Se riuscirete a mantenere la mente sgombra, anche per un breve istante, vedrete tutto con un’ottica diversa riscoprendo la vera bellezza di quell’elemento.  In assenza di quella pace interiore la vostra mente sarà offuscata e non vi permetterà di comprendere la vera essenza delle cose. Abbracciate dunque l’importanza di vivere in pace con voi stessi.

    Questi punti chiave verranno ulteriormente ampliati ed esplicitati nei successivi capitoli. Sappiate che la messa in pratica degli stessi costituirà già un buon inizio, soprattutto se svolti con naturalezza e spontaneità.

    Non dobbiamo temere di sognare un po’ più in grande.

    L’UOMO E LA MENTE

    Non è facile saper mantenere la mente libera da ogni pensiero, soprattutto quando noi stessi ci identifichiamo con essa sin dalla giovane età.

    Immagino che avrete letto o sentito più volte la frase:

    La Mente mente.

    Da tale affermazione si deduce che:

    La Mente non sei tu;

    La Mente ti sta ingannando.

    Analizziamo queste due frasi.

    La Mente non sei tu

    Con tale frase non si vuole affermare che tutti gli esseri umani nascano posseduti da questa mente-parassita che ci fa credere di essere noi, ma che essa è semplicemente uno strumento che vive in noi, in questo corpo. Purtroppo la cattiva gestione o l’eccessivo utilizzo di qualsiasi strumento può diventare nocivo, anche per quanto riguarda la mente accade la stessa cosa… essa è molto sottile… non ci accorgiamo nemmeno che la stiamo utilizzando e per noi diventa tutto così normale.

    L’essere umano nasce libero da ogni cosa ma poi nel corso del suo sviluppo, lasciandosi trasportare da ciò che ha attorno, perde il suo completo controllo, compiendo azioni meccaniche generate e governate proprio dalla mente, sino ad arrivare al punto da perdere di vista tale distinzione: l’Io e la mente.

    Per questo motivo dobbiamo conoscere noi stessi e non attraverso il nostro documento d’identità, perché tale fonte c’è stata assegnata dal mondo esterno.

    Rispecchiarsi nella carta d’identità e leggere che siamo quel Nome e Cognome solo perché vediamo una foto che corrisponde al nostro viso, non ci identifica realmente, ma è una semplice etichetta per differenziarci gli uni dagli altri a livello sociale. Per poter dire a noi stessi chi siamo veramente sarebbe più corretto percepire:

    Io sono ciò che sono in questo momento

    Quest’ultima non è una banale frase da ripetersi costantemente, piuttosto un sentimento che non si può descrivere materialmente.

    Anche quel tipo di arte o lavoro che pratichiamo è soltanto la manifestazione di qualcosa che amiamo o sentiamo il bisogno di esercitare ed esprimere.

    Il nostro vero io è Coscienza, quella parte interiore silenziosa che sa. È quell’Essenza a cui il pensiero s’inchina, poiché è illimitata e colma di certezze.

    Noi-Coscienza siamo i veri padroni del Tempio, siamo la quiete costante, siamo la saggezza immutata e la celeste sapienza, ma la mente a causa dell’inconsapevolezza è divenuta la nostra agitazione sostituendosi alla Coscienza. Diamo troppo ascolto alla mente! Essa è nata in realtà per essere servitrice di ciò che siamo interiormente, ma solo quando siamo presenti. In nostra assenza la mente diviene la padrona del tempio.

    È molto meglio dare più ascolto alle nostre prime inspiegabili ed infallibili sensazioni, piuttosto che ai successivi ragionamenti attuati da una mente inconsapevole e meccanica. Le prime infatti sono la voce della Coscienza che non si esprime tramite parole, ma solo attraverso sensazioni, percezioni e intuizioni. Essa afferra le cose più sottili appartenenti ai mondi superiori. Invece i secondi sono frutto di una serie di informazioni elaborate da una mente imprigionata da paure, dubbi, regole sociali, possessività e circostanze del momento.

    Solo quando riuscirete a spegnere la radiolina interiore potrete comprendere cosa significhi essere il vero Io, perché il silenzio interiore lascia il libero spazio alla nostra vera identità. Questa è una dura prova per chi è sempre più avanti con l’età o troppo sommerso da tanti demoni interiori (creati dalla sua stessa mente) e non ha mai tentato di aggiornare le proprie convinzioni. Il problema deriva dallo scorrimento del tempo che, unito al nostro mancato cambiamento, fossilizza i nostri modi di fare rendendoci ripetitivi e negativi nei confronti di ciò che abbiamo attorno. È come riempire un armadio di tante magliette dello stesso modello, colore e taglia. Per noi esisterà solo quel tipo di maglietta e non avremo l’orizzonte libero per superare il limite inconsapevolmente imposto.

    La Mente ti sta ingannando

    La mente spesso si nutre delle nostre paure, poiché gran parte dei pensieri sono preoccupazioni e continue ricerche di soluzioni. Un consumo davvero enorme per la nostra energia psico-fisica!

    Essa ci sta ingannando, ma in che modo e perché? Purtroppo ci porta fuori strada nelle nostre scelte di vita e non lo fa perché gioisce della nostra sofferenza, ma più per autodifesa, per paura di morire.

    Per dirla con un’espressione fantasiosa: vedendo che noi abbiamo bisogno di lei, perché ne abusiamo continuamente, si sente importante e dopo un breve tempo teme di poter essere messa da parte e cancellata dalla nostra vita.

    Ciò accade poiché essa obbedisce, inconsapevolmente, a dei Sistemi intelligenti! Di conseguenza la Mente inganna perché è ingannata, ancor prima di noi, da qualcos’altro che è all’esterno. Essa trasmette paura perché si lascia manipolare dalla paura, trasmette ansia perché ha ricevuto l’ansia e così via.

    Non fraintendiamoci, non dobbiamo vedere la mente come un Essere Vivente, ma piuttosto come un programma (generato da noi stessi), interno a questo corpo, che esegue egregiamente dei comandi ricevuti costantemente.

    È difficile immaginarsi e percepirsi come un’entità distaccata dalla mente e comprendo benissimo la complessità. Il primo passo sarà quello di realizzare con la consapevolezza il silenzio interiore, ma non esistono regole universali per conoscere sé stessi, ognuno deve scoprire il suo modo. Alcuni esempi o esercizi, come i punti chiave riportati nel paragrafo precedente (o che troverete nell’allegato 3), possono favorire la comprensione di cosa vogliamo ottenere, ma da soli non bastano in quanto occorrono molta pazienza e volontà, elementi mancanti oggigiorno in una società del tutto e subito.

    Possiamo immaginare la mente come un grande ricevitore d’informazioni che può agevolare il corso della nostra vita.

    In questi ultimi tempi la mente è diventata pericolosa, instabile e incontrollabile, perché dall’esterno circolano troppe informazioni che allontanano dalla Coscienza e portano a compiere ciò che in verità non vorremmo. È un bene imparare a controllare questa radio interiore, saperla spegnere quando vogliamo e per farlo bisogna ritrovare dei momenti di pace nel corso della giornata. Ad esempio, se avete la possibilità di andare in posti circondati dalla natura approfittatene, spegnete il cellulare, mettetevi comodi e osservate ciò che avete attorno soffermandovi su ogni piccolo dettaglio cercando di sospendere ogni sorta di commento/giudizio su di esso (le foglie mosse dal vento o dalla forza dell’acqua di un torrente, le svariate forme degli alberi e dei rami, il movimento degli uccelli o il loro comportamento in stato di quiete, le gocce d’acqua che sgorgano da una fontana o da una cascata, ecc.).

    In quell’istante evitate di fare collegamenti mentali con il mondo del lavoro o con i vostri problemi in famiglia, oppure non mettetevi a contare quante foglie ha la pianta che state osservando, ma osservate e basta, svuotate la mente, lasciate tutto alle vostre spalle, cercate di trattenere il silenzio interiore e se per caso vi accorgete che state perdendo la concentrazione, non importa, riprovateci perché il vero guadagno interiore è proprio l’accorgersi che siamo sommersi da mille e inutili pensieri.

    Sono semplici esercizi che possono anche essere svolti in casa o in qualsiasi altro posto, ma inizialmente in un luogo circondato da computer, televisori, telefoni cellulari e quant’altro, è maggiore la probabilità di perdere il controllo, perché ancora non siamo abbastanza allenati da non farci distrarre da questi oggetti esterni.

    Ricordate: un falso pensiero può provocare reazioni incontrollabili tanto da compromettere il nostro futuro, come danneggiare rapporti famigliari, amorevoli, amichevoli e lavorativi. In quel momento, reagendo in un certo modo, non badiamo alle conseguenze, ma soltanto dopo quello spiacevole evento apriamo gli occhi e ci accorgiamo di essere stati catapultati in una situazione difficile da recuperare. Bisogna riprendere immediatamente le redini, respingere quell’orgoglio che non ci appartiene, accettare l’errore (non importa chi ha ragione, conta l’amore che stiamo perdendo attorno a noi) e cercare di rimediare il danno compiuto o ricevuto, perché più il tempo passa e più la situazione diventa difficile da rimediare.

    Bisogna tenere in considerazione che i problemi impressi nel nostro subconscio e che rileviamo sugli altri, sono dovuti alle cattive informazioni assimilate dal passato. Che la causa sia dovuta alla corruzione dell’informazione o all’incomprensione poco importa, oramai il testo è scritto dentro di noi, ma possiamo pur sempre strapparlo via e riscriverlo.

    In verità nasciamo padroni della mente (spensierati→senza pensieri) ma, purtroppo, non ci troviamo di fronte ad uno scaffale pieno di prodotti (le idee) che possiamo provare e in seguito scegliere, piuttosto ci vengono inculcate da chi ci ha cresciuto.

    Proviamo a riprendere la metafora del Tempio in maniera più dettagliata.

    Ognuno di noi:

    È ilRedel suo Tempio→la Coscienza;

    Ha un suoTempio→il Corpo;

    È posto alCentrodel Tempio→simbolicamente nel Cuore.

    Il problema deriva dal fatto che all’interno del tempio:

    Siano presenti delleColonnenon allineate→Pensieri negativi e Convinzioni radicate sin dall’adolescenza a causa della nostra inconsapevolezza;

    Lasciamo circolare quotidianamente ilVento→la Mente;

    Il vento portaFoglieePolvere→troppi Messaggi e Informazioni esterne che abbiamo permesso alla mente di assimilare in modo disordinato e confuso.

    Dobbiamo ricostruire la parte interiore del Tempio e proteggerla. Un mancato allineamento delle colonne, costruite sin dal passato, equivale ad un’assenza di pace interiore, a troppi pensieri confusi, paure e dubbi. È come convincersi di essere Immortali e nello stesso tempo avere paura che qualcuno ci uccida. Il vento ci può anche portare nuove informazioni, ma esse girerebbero a vuoto creando solamente un brusio fastidioso e distorcendo il vero messaggio. Questa è la cattiva gestione, il comando di

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