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De vera religione
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E-book129 pagine1 ora

De vera religione

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Info su questo ebook

Sant’Agostino ci sorprende sempre con tutti i suoi scritti di alta teologia. De Vera Religione è uno di quelli. La via che conduce alla vita buona e felice risiede nella vera religione, con cui si onora l’unico Dio e, con purissima pietà, si riconosce in Lui il principio di tutte le creature, per il quale l’universo ha un inizio, un compimento ed una capacità di conservazione. Da ciò emerge con maggiore evidenza l’errore di quei popoli che preferirono adorare una moltitudine di dèi anziché l’unico vero Dio, Signore di tutto. Sant’Agostino ci aiuta a capire moltissimi aspetti della vera religione, con un grande scritto teologico che da anni fa discutere e meditare moltissima gente. Un libro consigliato a tutti.
LinguaItaliano
Data di uscita15 giu 2016
ISBN9781326708450
De vera religione

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    Anteprima del libro

    De vera religione - Sant'Agostino di Ippona

    INDICE

    Copyright

    Presentazione

    DISACCORDO TRA DOTTRINA E CULTO NEI FILOSOFI PAGANI

    SOCRATE SI LIBERA DELL’IDOLATRIA, MA RESTA ANCORA LONTANO DAL VERO IO

    IL CRISTIANESIMO COME VERA RELIGIONE E LA SUA DIFFUSIONE UNIVERSALE

    NON MERITANO CONSIDERAZIONE I FILOSOFI CHE RESTANO ATTACCATI ALLE REALTÀ SENSIBILI

    LA CHIESA CATTOLICA E LE SUE SETTE

    ANCHE GLI ERRANTI RIENTRANO NEL PIANO DI SALVEZZA PREVISTO DALLA DIVINA PROVVIDENZA E REALIZZATO DALLA CHIESA

    LE RAGIONI DELLA FEDE E DELL’ADESIONE ALLA CHIESA CATTOLICA

    AUTORITÀ E RAGIONE. ANCHE GLI ERETICI GIOVANO ALLA CHIESA CATTOLICA

    LA FEDE CRISTIANA NON TEME LE INSIDIE DEL DUALISMO MANICHEO

    L’ORIGINE DELL’ERRORE IN MATERIA DI RELIGIONE

    OGNI VITA PROVIENE DA DIO LA MORTE DELLE ANIMA CONSISTE NELLA MALVAGITÀ

    CADUTA E REDENZIONE DELL’UOMO

    LA CADUTA DELL’ANGELO MALVAGIO

    IL PECCATO DIPENDE DALLA LIBERA VOLONTÀ DELL’UOMO

    LA PENA DEL PECCATO NON È SOLO UNA PUNIZIONE, MA ANCHE UN AMMONIMENTO DI DIO ALL'UOMO PERCHÉ SI RAVVEDA

    IL BENEFICO EFFETTO DELL'INCARNAZIONE DI CRISTO

    IL METODO DI INSEGNAMENTO NELL'ANTICO E NEL NUOVO TESTAMENTO

    LA CREAZIONE DAL NULLA CAUSA DELLA MUTABILITÀ DELLE CREATURE

    TUTTO È BENE, ANCHE CIÒ CHE SI CORROMPE, MA NON AL PIÙ ALTO GRADO

    LA CORRUZONE DELL'ANIMA SCATURISCE DALLA TRASGRESSIONE DELL'ORDINE NATURALE

    LA DISPERSIONE NEL DIVENIRE

    LA MUTABILITÀ DELLE COSE NON È UN MALE

    OGNI SOSTANZA È BENE, SOLO LA COLPA È MALE

    ALLA SALVEZZA DELL'UOMO CONCORRONO L'AUTORITÀ E LA RAGIONE

    L'AUTORITÀ CHE L'UOMO DEVE SEGUIRE

    LA PROVVIDENZA E LE SEI ETÀ DELL'UOMO

    L'UOMO VECCHIO E L'UOMO NUOVO NELLA STORIA DEL GENERE UMANO

    COSA SI DEVE INSEGNARE, A CHI E CON QUALI MEZZI

    LA RAGIONE È SUPERIORE AI SENSI

    LA VERITÀ È SUPERIORE ALLA RAGIONE

    DIO È LA LEGGE SUPREMA E IMMUTABILE DI OGNI GIUDIZIO

    L'UNITÀ IN SE STESSA SI INTUISCE SOLO CON LA MENTE

    L'ERRORE NON DIPENDE DAI CORPI O DAI SENSI, MA DAL GIUDIZIO

    COME SI DEVONO GIUDICARE LE IMMAGINI SENSIBILI

    SOLO NELLA CONTEMPLAZIONE DI DIO L'ANIMA TROVA LA QUIETE

    ERRORE E VERITÀ

    L'IDOLATRIA NASCE DALL'AMORE PER LE CREATURE

    LE TRE FORME DELLA CONCUPISCENZA

    PERFINO I VIZI SONO UN RICHIAMO A DIO. INTERIORITÀ E TRASCENDENZA

    LA BELLEZZA DEI CORPI COME RIFLESSO DELL'ORDINE UNIVERSALE

    C'È BELLEZZA ANCHE NELLA PENA DEL PECCATO

    LA CONCUPISCENZA STESSA DELLA CARNE SOLLECITA L'UOMO A CERCARE L'ARMONIA INVISIBILE

    LA VERITÀ ETERNA È LA RAGIONE DELL'ORDINE UNIVERSALE

    L'UOMO È FATTO A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DI DIO

    IL PIACERE STESSO DEI SENSI SPINGE L'UOMO ALLE COSE PIÙ ALTE. LA SUPERBIA LO INDUCE AD ABBRACCIARE LA VIRTÙ

    L'UOMO PUÒ DIVENTARE INVINCIBILE SOLO AMANDO DIO

    L'UNIONE CON DIO E L'AMORE PER IL PROSSIMO RENDONO L'UOMO INVINCIBILE

    LA PERFETTA GIUSTIZIA

    ANCHE LA CURIOSITÀ È MONITO A CERCARE LA VERITÀ

    COME VANNO INTERPRETATE LE SACRE SCRITTURE

    LE SACRE SCRITTURE SODDISFANO L'UMANA SETE DI CONOSCENZA

    IL RITORNO A DIO ATTRAVERSO LE COSE SENSIBILI

    I FINI DEGLI STOLTI E QUELLI DEI SAGGI SONO DIVERSI

    DIVERSA È ANCHE LA SORTE DEGLI STOLTI E DEI SAGGI

    ESORTAZIONE FINALE ALLA VERA RELIGIONE

    Copyright

    Autore

    Sant'Agostino

    Editore

    Le Vie della Cristianità

    Copyright © 2016 Le Vie della Cristianità

    Le Vie della Cristianità è la casa editrice della Chiesa Cristiana Anglo Cattolica. Con l'acquisto di questo libro stai contribuendo a portare avanti le nostre attività ecclesiali e pastorali nel mondo. Ti siamo grati per aver acquistato questo libro, contribuendo nel tuo piccolo alla nostra missione.

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    Ringraziando con te Nostro Signore per tutti i suoi benefici, non ci resta che augurarti tanta pace e tanto bene, assicurando la nostra preghiera per te e per tutti i tuoi cari.

    Presentazione

    Questo libro non contiene solo messaggi o preghiere spirituali, ma anche moltissimo amore messo dai membri della Chiesa che ogni giorno s’impegnano per divulgare il messaggio di Cristo alla gente. Questo libro servirà contribuirà molto alle nostre attività, per questi motivi vogliamo ringraziarti infinitamente per averlo acquistato.

    L'ebook è stato curato dai nostri sacerdoti e diaconi, che con amore e gioia lavorano incessantemente per il Regno di Dio.

    Siamo sempre impegnati a far conoscere il messaggio di Cristo alle genti, avvolte con mille difficoltà, però la nostra Chiesa non si arrende.

    Tutti siamo amati da Dio Padre, tutti siamo redenti per mezzo del Suo Unigenito Figlio Gesù, quindi, nessuno si deve arrendere mai, proprio come fecero tutti i discepoli di Gesù nelle mille difficoltà della vita.

    La nostra Chiesa vive grazie alle nostre attività, alle donazioni volontarie e alle offerte che ogni giorno arrivano. Tutti ci affidiamo alla Divina Provvidenza.

    Come buoni cristiani, vogliamo affidare ogni cosa al Padre, compreso te che leggi in questo momento. Chiunque tu sia, ovunque ti trovi, sappi che qui ci saranno sempre sacerdoti e religiosi che pregano per te, che grazie all'acquisto di questo libro sei entrato a far parte della grande famiglia dei nostri benefattori.

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    DISACCORDO TRA DOTTRINA E CULTO NEI FILOSOFI PAGANI

    1.1. La via che conduce alla vita buona e felice risiede nella vera religione, con cui si onora l’unico Dio e, con purissima pietà, si riconosce in Lui il principio di tutte le creature, per il quale l’universo ha un inizio, un compimento ed una capacità di conservazione. Da ciò emerge con maggiore evidenza l’errore di quei popoli che preferirono adorare una moltitudine di dèi anziché l’unico vero Dio, Signore di tutto; tale errore è in relazione al fatto che i loro sapienti, chiamati filosofi, pur appartenendo a scuole tra loro in contrasto, frequentavano i medesimi luoghi di culto. Non sfuggiva infatti né ai popoli né ai sacerdoti quanto fossero diverse le loro posizioni sulla natura degli dèi, dal momento che nessuno di essi aveva ritegno a rendere pubblica la propria opinione e, se possibile, faceva in modo da persuaderne gli altri; eppure tali sapienti, insieme ai loro seguaci, anch’essi di opinione diversa e perfino contraria, partecipavano tutti agli stessi riti sacri, in piena libertà. Ora, non si tratta di stabilire chi di loro abbia pensato in maniera più conforme al vero; di certo però, a quanto mi sembra, è abbastanza chiaro che essi, in materia di religione, con il popolo sostenevano una posizione, mentre in privato, ma con lo stesso popolo che ascoltava, ne difendevano un’altra.

    SOCRATE SI LIBERA DELL’IDOLATRIA, MA RESTA ANCORA LONTANO DAL VERO IO

    2.2. Si dice comunque che Socrate fosse più impudente degli altri, in quanto giurava su qualsiasi cane o pietra o cosa che si trovasse davanti o che, per così dire, gli capitasse per le mani al momento di giurare. A mio avviso, comprendeva che qualsiasi opera della natura, generata con il governo della divina Provvidenza, è di gran lunga migliore di quelle fatte dagli uomini e da qualsivoglia artigiano e perciò è più degna di onori divini degli oggetti che sono adorati nei templi. Quindi lo faceva non già perché davvero i sapienti dovessero adorare la pietra e il cane, ma perché, in tal modo, chi ne era capace comprendesse che gli uomini erano sprofondati in una superstizione così grande che occorreva mostrare, a chi ne stava uscendo, che il livello a cui si era pervenuti era tanto turpe, perché si rendesse conto che, se era vergognoso pervenirvi, molto di più lo era restare ad un livello ancora più turpe. Nello stesso tempo, a coloro i quali credevano che questo mondo visibile fosse il sommo Dio, egli faceva rilevare la loro bassezza morale, mostrando che ne scaturiva, come conseguenza, l’opinione per cui era legittimo adorare una pietra qualsiasi allo stesso modo di una sua particella. Se la cosa pareva loro esecrabile, dovevano cambiare opinione e cercare l’unico Dio che, come sappiamo, è il solo ad essere sopra le nostre menti ed è colui dal quale sappiamo che è stata creata ogni anima e questo mondo nella sua totalità. In seguito, di queste cose scrisse anche Platone, ma in modo più piacevole a leggersi che efficace a persuadere. Questi, come Socrate, invero non era nato per far passare i popoli dalla superstizione degli idoli e dalla vanità di questo mondo all’autentico culto del vero Dio. Socrate stesso, del resto, venerava gli idoli insieme al popolo, eppure, dopo la sue condanna a morte, nessuno osò più giurare su un cane o dare il nome di Giove ad una pietra: di queste cose si tramandò soltanto il ricordo mediante gli scritti. Non spetta a me giudicare se ciò sia stato fatto per timore di pena o per adattamento ai tempi.

    IL CRISTIANESIMO COME VERA RELIGIONE E LA SUA DIFFUSIONE UNIVERSALE

    3.3. Posso tuttavia dire, con

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