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Manuale del perfetto capo stronzo
Manuale del perfetto capo stronzo
Manuale del perfetto capo stronzo
E-book87 pagine1 ora

Manuale del perfetto capo stronzo

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Info su questo ebook

Questo è un manuale di automedicazione che puoi usare per curare l’inizio di disturbi lievi e transitori facilmente riconoscibili e risolvibili senza ricorrere al l’aiuto del medico. Può essere quindi acquistato senza ricetta, ma va usato correttamente per assicurarne l’efficacia e ridurne gli effetti indesiderati.
LinguaItaliano
EditoreRoblau
Data di uscita15 gen 2017
ISBN9788822889515
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    Anteprima del libro

    Manuale del perfetto capo stronzo - Roblau

    lettura.

    Capitolo 1: La settimana tipo

    Il manuale del perfetto capo stronzo

    LUNEDÌ

    Ci sono due tipi di lunedì per il perfetto capo stronzo: lunedì-letargo o lunedì-nero.

    Lunedì-letargo

    Mattino

    Il suo orario d’arrivo in ufficio tra le 10.00 e le 11.00, meglio se tendente a quest’ultima ora.

    Entrata trionfale con sorriso smagliante e occhiali da sole possibilmente firmati e modello ape Maia (direttamente proporzionali al suo ego smisurato, ma direttamente sproporzionali al suo viso).

    Abbigliamento casual della serie oggi sono qui in ufficio solo per controllare che tu lavori come uno schiavo.

    Prima mezz’ora alla scrivania. Cazzeggio totale da un sito all’altro e da una mail all’altra, ovviamente nessuna di queste attività hanno alcuna attinenza lavorativa.

    Quasi a passo di valzer viennese lui arriva nei pressi della tua scrivania e fatidica domanda: come va? Non azzardarti assolutamente a dire qualcosa di negativo perché potrebbe risvegliarsi dal letargo e pensare che qualsiasi tuo sfogo faccia parte di un piano sottile per lavorare meno. Potrebbe risponderti: Ma come? Sei stato a casa due giorni e non sei riposato?????!!!!!

    Ritorno poi alla sua postazione da manager impartendo un’infinita e casuale lista di lavori da fare, lista interrotta solo da citazioni di episodi mozzafiato accaduti nel suo favoloso fine settimana...Peccato che tre quarti degli ordini siano già stati eseguiti visto che tu, in quanto schiavo perfetto, eri a lavoro 2/3 ore prima di lui.

    Pausa Pranzo

    La tua pausa pranzo: tra le ore 12.00 e le ore 12.30, non un minuto di più.

    La sua pausa pranzo: durata media 2 / 3 ore.

    Potrebbe anche verificarsi che, durante questo tuo meritatissimo e brevissimo periodo di riposo, ti arrivi una casuale telefonata da parte sua, nella quale ti pone una domanda assolutamente senza senso. Il suo messaggio subliminale: ti controllo ovunque tu sia, non credere di scapparmi, io sono onnipresente nella tua vita... non ti rilassare troppo che altrimenti mi cali di rendimento e soprattutto non permetterti di rientrare in ufficio un minuto più tardi. Il fatto che poi tu, ogni mattina, possa arrivare con un bel pò di anticipo dall’orario prestabilito, senza segnare gli straordinari (che tanto non ti sarebbero pagati comunque) e svolgere faccende tuttofare ancora prima che lui abbia deciso di mettere giù dal letto i piedini, poco importa, anzi tutto è dovuto.

    Pomeriggio

    Le sue attività pomeridiane iniziano con il solito finto approfondimento culturale, sempre da un sito all’altro e da una mail all’altra. Nulla riguardante il lavoro, ma che dire, lui è il capo, vuoi anche che lavori?!

    Tu intanto sei completamente abbandonato a te stesso, non puoi neppure chiedere chiarimenti riguardanti la lista casuale di compiti impartiti precedentemente. Saresti solo trattato da incompetente, dunque resti lì, avvolto nella nebbia più totale. Forse lui si aspetta che tu sviluppi qualche dote da sensitivo. Oppure, più probabilmente, le sue spiegazioni non ti chiarirebbero per niente le mansioni che devi svolgere perché lui, comunque, è il primo a non sapere da dove cominciare.

    Finalmente si avvicina l’ora X, l’orario di uscita dal bunker (l’ufficio, nel tuo immaginario, ormai è diventato questo). Il tuo umore inizia a salire, un lieve senso di leggerezza ti pervade, cominci a riprendere colorito e già immagini di sentire la porta dell’ufficio chiudersi dietro di te, il sole sul tuo volto, gli uccellini che cinguettano...E invece NO! 

    Sei sempre il solito distratto! Avresti già dovuto imparare che il lunedì alle ore 17.55 scatta l’improvvisa riunione! Ma d’altronde che senso avrebbe la tua vita al di fuori dell’ufficio? Non mi dire d’avere un posto migliore dove andare o cose migliori da fare che ascoltare lui che parla? E mi raccomando: non osare dire che ci sono problemi a fermarti per la riunione, di qualunque natura essi siano, altrimenti sarai marchiato a fuoco come irresponsabile, menefreghista ed egoista.

    Dopo circa un’ora di parole deliranti, i tre quarti delle quali sono critiche più o meno velate al tuo lavoro, finalmente la meritata e sospirata uscita!!!!

    Lunedì nero

    Capita raramente, ma quando arriva, ragazzi, si salvi chi può!

    Mattino

    Il suo orario d’arrivo in ufficio: tra le 8.30 e le 9.30, meglio se tendente a quest’ultima ora.

    Entrata con sbattimento di porta, saluto gelido e immancabile sbuffo.

    Abbigliamento elegante della serie l’apparenza è tutto. Primo suo pensiero implicito: però che sfiga sto rompipalle di cliente proprio di lunedì e a quest’ora doveva fissare l’appuntamento!!!

    Primi dieci minuti: panico totale! Cento ordini impartiti, duecento cose da fare, velocita’ media richiesta: quella della luce. Il tutto gridato dalla sua stanza alla tua...in fondo le corde vocali sono dei muscoli, perché non usarli?

    Arriva alla tua scrivania con falcata simile a quella di un generale che sta andando in guerra. Sguardo che ti fulmina e oggetti che magicamente volano dalla sua mano alla tua postazione. In effetti perché appoggiarli? Il lancio del peso d’altronde è uno sport olimpionico...e a lui, in questo caso, riesce benissimo!

    Prima dell’arrivo del cliente lui si prende la tipica pausa caffè. Perché iniziare a lavorare o ad aiutarti se tu ti sei già trasformato in un robot da cucina tritatutto? Se poi qualcosa va storto è tutta responsabilita’ tua!

    Suono del campanello e arrivo del cliente puntualissimo.

    Se ti va bene, il perfetto capo stronzo è già riapparso e accoglierà il cliente con un sorriso smagliante, facendo improvvisamente scomparire qualsiasi ombra di insofferenza dal suo viso. Se ti va male, lui è ancora in un angolo dell’ufficio a smaltire lo shock di un risveglio frettoloso ed ingiusto. Perché dovrebbe alzarsi di lunedì prima delle 8? Poco importa che la riunione l’abbia fissata lui, in un tipico momento di sopravvalutazione delle proprie capacita’ operative. Non sorprenderti se in qualche angolo del suo cervello sta pensando che questa sua sofferenza sia in qualche modo dovuta ad una tua incompetenza… della serie: se non c’è lui in ufficio non funziona niente! Ebbene, nel

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