Col rasoio in mano

Di Giuseppe Floris

Poesie

Desideravo che mi lasciassero in pace, che si allontanassero.
Pare invece che non possano fare a meno di me anche se immaginano quale sarà la risposta.
No, no e ancora no.

• Lingua: Italiano
• Editore: PICCHU
• Data di uscita: 3 feb 2018
• ISBN: 9788827563748

Anteprima del libro

Giuseppe Floris

Col rasoio in mano

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PICCHU EDIZIONI

Giuseppe Floris

COL RASOIO IN MANO

C OL RASOIO IN MANO

Le persone ti deludono.

Col rasoio in mano

Criticare

è sicuramente più semplice che pregare

d’altronde il mondo è pieno d’infedeli

e anch’io

sono stato il Crociato di me stesso.

Ho preso una decisione stanotte

dopo esser sopravvissuto al tuo risotto con funghi

domani sarò spietato con gli altri

così come lo sono con me stesso

perché la soluzione sembra semplice in pausa pranzo

ma è alla fine della giornata

che devi far quadrare i conti

da solo

in bagno

col rasoio in mano.

Copacabana

In notti come queste

dovrei stare su una terrazza

a Copacabana

con una carapinha in mano

e un grosso culo da fissare

altro che la luna.

Invece sono qui

pseudo romantico

menefreghista

a inventare stupidi versi

sotto le stelle

a esprimere desideri

che non si avverano

a sognare il Brasile

soldi

amore

e altre amenità.

Poi torno al computer

a riempire il carrello

con biglietti di sola andata

che non comprerò mai

idealizzando nuove prospettive

e nuova vita

respirando l’aria caraibica

su Google Immagini.

Un mio amico mi diceva

che laggiù la vita costa meno

che si sta da Dio

come se sapesse che vita faccia Dio

che non se la passa bene

per quanto mi riguarda

messo alle strette dalle gang

nelle favelas

e dai ninos de rua

che sniffano la colla.

Potresti prestarmi 50000 dollari ora

e non sarei felice

100000 sarebbero ok

ma non risolverebbero tutti i problemi.

Questo cielo stellato

e questa luna che mi fa il ghigno

da una vita

non m’ispirano nulla di buono,

sto solo perdendo altro tempo

altro sonno

altre energie

con questo culo duro

affianco

che fa aloha da tutte le parti.

Incubi

Il mio cuore di stracci

spolvera l’anima di mezzanotte

ad Agosto

quando il caldo soffoca

e il vicino spara alla moglie a letto

e bum!

Si fa fuori

anche lui.

Un colpo solo,

un colpo di calore

a 40 gradi.

I gatti impazziscono

i cani si strozzano

e i corvi sono pronti a fiondarsi

sulle carcasse

e sui nostri sogni di piume sporche

bagnate di sudore.

Incubi

incubi fino al mattino

del giorno dopo.

Nessun ricordo

Scrivo parole

come preghiere

che squarciano un cielo disabitato

da angeli e altre figure paranormali.

I santi sono vivi

e lottano contro la morte quaggiù,

invece che sollevare la testa

ti basterebbe osservare i marciapiedi

soldati scalzi che fanno miracoli

spezzano il pane e lo condividono

con me e con te

mentre nelle Chiese ammuffite e vuote

Dio ha perso le speranze

e sorride senza denti

quando il prete benedice il suo stesso eco

con acqua di rubinetto.

Eppure per le strade

potresti riconoscerli

non hanno ali

non sussurrano alle orecchie delle vergini

hanno mani sporche

parlano a voce alta

e sputano su questi porporati col mantello

che scoreggiano dopo aver fatto

un’indigestione di aragosta

e pane azzimo con caviale.

I santi sono tra noi

sono come noi

uno potresti essere tu

ma nessuno racconterà i tuoi miracoli

nessuno ti edificherà una Chiesa

nessuno ti dedicherà una Strada

nessuno si