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La gente come me muore da sola
La gente come me muore da sola
La gente come me muore da sola
E-book127 pagine40 minuti

La gente come me muore da sola

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Info su questo ebook

Poesie

Le mie poesie sono la violenza di Caravaggio
la pazzia di Van Gogh
e la depressione di Rothko,
sono come quadri che non vanno spiegati
perché sono esclusivamente quello che leggi
anche se ti fa schifo
tutta questa vita.
LinguaItaliano
EditorePICCHU
Data di uscita14 feb 2019
ISBN9788832517408
La gente come me muore da sola

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    La gente come me muore da sola - Giuseppe Floris

    Giuseppe Floris

    La gente come me muore da sola

    UUID: 7b276260-5e69-11ea-90e6-1166c27e52f1

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    PICCHU EDIZIONI

    Dello stesso autore, disponibili su Amazon, IBS.it, La Feltrinelli, lafeltrinelli.it in formato cartaceo ed elettronico, le raccolte di poesie:

    Dio probabilmente è in bagno a depilarsi le ascelle

    Finalista concorso nazionale ilmioesordio 2017

    de ilmiolibro-La Repubblica.

    Solo le zanzare continuano a danzare

    Finalista concorso nazionale ilmioesordio 2018

    de ilmiolibro-La Repubblica.

    Col rasoio in mano

    Giuseppe Floris

    LA GENTE COME ME

    MUORE DA SOLA

    LA GENTE COME ME

    MUORE DA SOLA

    Ho 40 anni.

    Non ho tempo da perdere.

    Nemmeno in sogno

    Seduto su una panchina

    al centro della Piazza

    e non piaccio a nessuno

    ma è un sentimento reciproco

    tra me e i due tizi senza denti, in ciabatte

    che mi fissano schiumando

    dall’ingresso di un bar

    tenendo in mano un boccale di birra

    giallo come il sole d’estate

    c’è caldo.

    33 gradi sull’insegna a croce

    della Farmacia

    e la gente si trascina con le buste gonfie di afa

    come se salisse sul Golgota a mezzogiorno

    e ho sete

    e tutti si guardano in cagnesco

    compresi due gatti che sfidano la sorte

    attraversando la strada

    poco prima di un bus arancione

    dal quale scendono solo brutte persone sudate.

    Poi uno di quei bambini

    con parvenza d’umanità

    si avvicina,

    porta fuori una macchina fotografica

    e mi dice:

    "Potrebbe farsi da parte,

    non metto a fuoco la statua".

    E scatta a questo bronzo

    sul quale cagano i piccioni da decenni

    reso immortale dai libri di storia

    scritti da topi di biblioteca senza fantasia

    che non hanno mai conosciuto

    un essere umano

    nemmeno in sogno.

    E mi sveglio.

    Una ventenne bugiarda sul letto

    Ti prendi gioco di me, Dio

    perché pianifico il futuro?

    I lampioni sono spenti, non mi vedi

    verso questo liquore

    ma non centro il bicchiere,

    le zanzare hanno perso l’orientamento

    le falene si schiantano sulla finestra

    e gli ubriachi molesti

    spaccano le bottiglie

    scivolando dalle panchine

    imprecando contro tuo Figlio.

    Ho una ventenne bugiarda sul letto

    che mi sussurra ti amo all’orecchio,

    ha un profumo diverso dall’ultima volta

    che mi manda in confusione:

    Ehi, hai un capello bianco!

    Mi dice elettrizzata indicandolo con l’unghia

    smaltata di rosso acceso, da una cinese gialla ocra.

    Lo fisso sulla fodera nera del cuscino

    che è il suo regalo per i miei 40 anni,

    è così stupida

    che se l’avessi tra le mani

    la soffocherei con la spazzola rosa

    che ha dimenticato in bagno

    e che ora uso

    per gratificare i miei gatti pelosi.

    Sono le 3 della mattina

    e la caccio via dal mio appartamento

    ho ancora appetito,

    so come si trattano queste tipe

    Dio,

    più le allontano

    più mi desiderano

    Dio,

    più ci maltratti

    più invochiamo il tuo perdono.

    E si fanno le 6

    e il mal di testa si è trasformato in schifo

    e lo schifo esce dalla moka

    e mi riempio un’altra tazza di veleno

    prima di trasformarmi allo specchio

    in un onesto cittadino.

    Vi vedo sui marciapiedi grigi

    fasciati nelle vostre camice di forza azzurrine

    ben stirate da una filippina stanca.

    Io vorrei sterminarvi tutti

    con la lacca Splend’Or

    così come la lacca Splend’Or

    fa con i miei capelli.

    Una minestra di patate

    Al buio

    i miei gatti neri sul muretto in terrazza

    mi fissano con gli occhi a palla

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