L'utero del mistero

Di Antropoetico

Poesie non convenzionali.

Nella luce voglio insistere, fuori davvero dalle nubi corvine, fiori di beltà unica cominciano ad aprir le loro ciglia. Calore invade il cuore, profumi di colori arditi mi fanno sentir ancora giovine. Tutto si fonde nel plasma amniotico, sparisce nel buio l'ira assieme a ciò che risulta tossico affondando nell'utero del mistero.

• Lingua: Italiano
• Editore: Antropoetico
• Data di uscita: 5 feb 2016
• ISBN: 9788892550810

Anteprima del libro

Croccante

Lungo questi fianchi

Verrò,

da te verrò,

muovendomi come un giullare,

elicriso sul picco del monti,

vestito con il sorriso triste di un Pierrot.

Provo voglia di ballare,

tornando al tempo di baroni e conti,

sentendo le tue mani scivolare

prive di giudizio e morale

lungo questi fianchi a cercare

campane da suonare

nell'ergersi dominante del campanile.

Vino accompagna il rituale,

un giradischi suona ancora quel che resta del vinile

e io mi sento felice.

Gioia

C'è gioia che riluce controluce,

lampi d'amore a correre a piedi scalzi,

io e te nudi sul prato

a scendere in gola il goccio di Erbaluce,

il corpo che muovi, la mia armonia,

il gioco che sfiora capezzoli e infinito,

le tue labbra, anima che scende nell'abisso.

C'è gioia, c'è gioia!

Consorte

Parlo e scrivo

con la forza della mia consorte.

Nel regno della desolazione,

domina incontrastata la Morte,

colei che mi rapì in un giorno senza tempo

sulle ali del buio in fuga dalla luce.

Usa la mia vita a suo piacimento,

entra ed esce in questo mondo per gioco.

Crosta

Ho cucito le ferite del cuore

con l'ago dell'indifferenza

entrando e uscendo nel tessuto di questa ragione.

Suturando sangue

ho riempito di croste la mia testa

che mal sopporta il tirar di pelle.

Avrei voglia di grattare la calcificazione

dell'ideale che ho impresso dentro me stesso

ma questo vorrebbe dire riaprire la ferita.

Soffrire non è vivere, solo il taglio di coltello che ti porta via,

prima o poi la crosta verrà via sotto il sole di un giorno qualunque.

Mentre ti faccio l'amore

Sono maschio, lo senti dall'odore

con cui ti circondo,

amo succhiar la mammella che porto alla vista come fossi piccolo poppante.

Giocare in un tenero abbraccio

per sentire che mi vuoi

con la meraviglia delle labbra che posi dove ti sento.

Succhio anche quelle per percepire il sapore dell'anima stravagante,

mi prendi le mani e vuoi che scendano dove la carne non è sottopelle.

Le infili nelle mutande dove fiorisce il pelo originario

e le guidi