Prova ad assomigliare a niente

Di Giulio Nessi

Che cos'è?

- Un uomo, naturalmente.

Sì, ma che cosa fa?

- Vive, ed è un uomo.

Certo, ma deve pur lavorare.

Avrà una qualche occupazione.

- Perché?

Perché si vede

che non appartiene alla classe agiata.

- Non so. Ha molto tempo per sé,

e fa delle bellissime sedie.

Qui ti volevo! Allora, è un ebanista.

-No, no!

Insomma, un falegname...

-Niente affatto.

Ma l'hai detto tu.

-Cosa avrei detto io?

Che faceva sedie, era un falegname.

-Ho detto che fa sedie,

non che è un falegname.

Va bene. Allora le fa per diletto?

-Forse! Secondo te,

un tordo è un flautista di professione,

o solo un dilettante?

Direi che è soltanto un uccello.

- E io dico che lui è solo un uomo.

Ho capito! Cavilli sempre.

D.H. Lawrence - Che cos'è?

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 7 feb 2019
• ISBN: 9788831603379

Anteprima del libro

precipizio

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PROVA AD ASSOMIGLIARE A NIENTE

GIULIO NESSI

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Vi dico che il passato è un secchio pieno di cenere.

Vi dico che ieri è un vento che ha smesso di soffiare,

un sole che è tramontato a occidente.

Vi dico che non vi è nulla al mondo

solo un oceano di domani,

un cielo di domani.

Carl Sandburg

© 2018 Giuseppe Di Maro

Quest’opera è protetta dalla Legge sul diritto d’autore.

È vietata ogni duplicazione, anche parziale, non autorizzata.

Prima edizione digitale: maggio 2018 

Seconda edizione digitale: febbraio 2019

1. Dal buio piovono grida d’ammazzati

Dal buio piovono grida d’ammazzati

infanzie orribili conficcate nella disaggregazione

del vento che sbatte fuori.

Correre per il corridoio della scuola

verso affermazioni inquietanti

e sbucare in una stanza d’ospedale

e sputare rabbioso nel cestino delle faccende.

Ci ficcheremo dentro la fortuna

travolgendo il tempo?

Non sono lontano dalle secche

dove il fiume scarica la merda nel mare.

2. Giorni spacciati

Giorni spacciati

da un’unica domanda.

Starai zitta a ogni chiamata?

Per ricominciare

devi smettere di registrare la morte nel mondo.

Smettere di avvertire il caso.

Lacrime di sedativi

scorrono nella palude dell’esasperazione.

Ma tu non muoverti

rosa sbiadita dal viso invidiabile

la sorte è pure un’impronta.

3. Ti sei addormentata

Ti sei addormentata

mentre il mio braccio lacerava