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Cercavo la vita tra le pietre
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E-book46 pagine16 minuti

Cercavo la vita tra le pietre

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Info su questo ebook

Mario Salvatore Grasso ha già pubblicato: Cibo e destino nei Promessi Sposi; Ettore Majorana: un breve sogno tra destino e metafora; 2006, un anno trascorso con i ragazzi del liceo scientifico Fermi di Giarre.
LinguaItaliano
Data di uscita18 mar 2019
ISBN9788831605519
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    Anteprima del libro

    Cercavo la vita tra le pietre - Mario Salvatore Grasso

    Bellia

    Prima poesia

    Cercavo la vita tra le pietre

    bagnate di fiori.

    Un volto di bimba

    vestito di grigio

    all’angolo

    un soave sorriso di gioventù.

    Ora e’ solo pagina bianca

    nei ricordi  di questa sana

    mattina d’aprile.

    A un tratto un nome

    staglia la pietra

    di resina bruna

    m’accosto al tumulo

    incredulo e pio

    vedo parole

    simili a chicchi immaturi

    di grano.

    Mi chiama la pietra

    m’abbasso a scoprire il sentiero

    senza più  rami.

    Il nome divino e’ lì

    miracolo dell’ora

    scesa dal cielo.

    Seppi, allora, la vita.

    Seconda poesia

    Tremore strano d’adolescenza,

    sei del destino forsennato

    esausto approdo.

    S’ estenuava la vita in meschini frammenti

    era la stanca rivalsa

    della maschera

    che l’illusione trasforma

    nella finzione del tempo.

    T’incontro nell’ombra magica

    dei desideri repressi,

    attimo sacro d’indomita rassegnazione.

    Ascolto la tua parola ch’esalta

    la cieca fiducia:

    rapita promessa nello stridere lento dei sensi.

    La saletta espande la luce

    e la dolce penombra ama la sera.

    Turba l’anima un’ insolita quiete

    e l’umilia.

    Ripeto il tenero sonno di ieri

    e i terrori sollecita la tua fluente parola

    e li scioglie nella musica  spenta dei desideri.

    Il solitario sussulto guarisce

    l’inaspettato tremito che la coscienza

    invita al nuovo cammino.

    Ritorna a vivere nella tua tenerezza

    di donna

    la mia infanzia interrotta: il creato

    t’ha scelta nell’estasi feconda della malinconia.

    Ora il viso piego alla pietra

    che mi chiama in

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