I Colori dell'Anarchia

Di Lucrezia Lattanzio

I colori dell'anarchia sono nemici tra loro. Si sono perdutamente buttati l'uno nelle braccia dell'altro puntandosi al petto il coltello. Eppure c'è qualcosa di tremendamente umano in questo abbracccio alienante. Qualcosa che abbiamo disconosciuto negli occhi di nostra madre, nelle mani di nostro padre e nelle lacrime dei nostri fratelli. Impossibile per loro sostare sulla stessa bandiera. I colori dell'anarchia vivono nello stesso confine che li separa, muoiono nel ventre che li tiene uniti. Se uno respira ossigeno, l'altro respira anidride carbonica, se uno gode, l'altro soffre, se uno è rosso, l'altro è nero. I colori dell'anarchia nient'altro sono che la documentazione analitica della mia schizofrenia.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 29 mar 2019
• ISBN: 9788831607247

Anteprima del libro

Paesi.

Colle Oppio

Ammiro la magnificenza del Colosseo.

È lì, davanti a me. Posso quasi toccarlo.

Cerco pensieri nell’aria, e mi viene in mente la tempesta.

Giro la testa, chiedo a un negro:

A cosa pensi se ti dico la parola tempesta?

Lui ride.

Freedom.

Rido anch’io e cerco pensieri nell’aria.

Scorgo due poliziotti che inseguono

un gruppo di venditori ambulanti.

Poco più avanti, un tipo vende eroina.

Cerco pensieri nell’aria e mi sovviene la

nostra condizione umana.

Ho cominciato a scrivere

pensando a coloro che sono circondati

da siringhe, da sorrisi maliziosi o ghigni,

da dipendenza e da voglia di riscatto.

Ho cominciato a scrivere pensando a coloro

che sono circondati da tutto questo, e sorridono,

innalzando la testa, ammirando

la magnificenza del Colosseo.

Novembre 2014

Ricordo

Si riveste il tronco

della bellezza

dei suoi freschi seni.

Novembre 2014

Come rugiada su un vecchio salice

Il tuo essere è come rugiada

su un vecchio salice:

erotico.

Nel camminare la gente non ti nota, ma,

cazzo, io ti sento dalla radice,

nella tua immensa superficie.

Non sono lacrime in posa che vedo

ma dolore, mi trapassa l’appendice

ed è orgasmo.

Io e te, legati, legate, in unico spasmo

che è rabbia, allegria, torpore.

Guardo la rugiada, riconosco il mio sporco

giunto al picco del mio ardire.

Bagnami il petto, entra dentro e,

ti prego, non sparire.

Gennaio 2015

Inno alla vita

Un vento gelido mi trapassa il corpo.

È ciò che siamo io e te, amara amica.

Prima freddo, ovunque. Poi bruciore.

Mi hai bruciato le mani,

m’hai bruciato fino a