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E-book94 pagine25 minuti

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Info su questo ebook

Ho vomitato questi resti perché non c'era nient'altro da fare. Pubblico questi resti per lasciarmi alle spalle questo inverno e andare oltre.
LinguaItaliano
Data di uscita13 lug 2015
ISBN9786051769073
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    124 - Leonardo Haller

    Leonardo Haller

    124

    UUID: bcb9f056-29f0-11e5-8690-119a1b5d0361

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write (http://write.streetlib.com)

    un prodotto di Simplicissimus Book Farm

    Indice dei contenuti

    Retaggi

    I

    II

    III

    Poesie estive del cazzo

    124

    Retaggi

    I

    Detriti

    Ho visto caricature di una vita felice,

    cartelli che mi indicano la strada sbagliata,

                                                          dove? DOVE!?

    l’erede maschio accorrere ai gioielli.

    Non voglio vederli esplodere questi

    petardi che dipingono il cielo di arroganza.

                                                         Lassù, guarda!

    Un gallo – sottovalutato – apre la fraudolenta danza

    nascosta con successo nei quotidiani resti.

    Torneranno? Torneranno sempre, quelli.

    Accuse

    Nota sbiadita del nostro incontro…

    Corro troppo forte? Ecco, alla

    realtà, ridendo, ritorno.

    E’ – apparenza – la tua

    nuova – (profumata) – amica. 

    Non leggerla

    Estate.

    Autunno.

    Inverno.

    Cancellare Primavera dalla lista.

    La caduta travolge i progetti.

    Limite: fuori dalla mia vista

    trasforma i fiori rossi in insetti.

    Cielo.

    Celo.

    Cado.

    Scogli insormontabili

    Scogli insormontabili,

    muri invalicabili.

    Ho davanti un oceano.

    Una conversazione povera di contenuti

    Sole – vinile – essere - a…

    Zitto! Lascia parlare la Ragione

    E invece fu lei a parlare, l’invidia.

                        Rinuncio 

    Culla di tormenti

    Nebbia fredda gli accarezza il cuore

    mentre è disteso in un deserto di inganni.

    Il nero nulla lo riempie di dolore

    e la purezza lo abbandona ai suoi affanni.

    Allungherà la mano verso l’infinito,

    ma soltanto un rimpianto avrà raggiunto.

    La sua dolce ambizione vola ancora, alta,

    ma la sua anima egoista è ormai corrotta.

    Solo allora capisce come il tempo

    sia fatale e indifferente.

    Le sue lacrime non puliscono lo sporco.

    Culla di tormenti. Così doveva finire?

    Il suo sguardo è spento, aspettando

    la morte che deve venire.

    Passeggiata notturna

    Ai gatti, che

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