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Niente di personale
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E-book301 pagine4 ore

Niente di personale

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Info su questo ebook

Niente di personale offre una guida delicata e chiara per scoprire la verità soggiacente della vostra natura definitiva.

Gli insegnamenti non duali e dell’Advaita si prefiggono di scoprire la verità. Questa verità non è un dogma che si possa studiare: è una verità della vita, la verità di chi siete davvero. Questa verità si scopre, non si impara. Si scopre chiedendosi sinceramente: “Chi sono io?”. Rispondendo a questa domanda, scoprite che chi siete non ha niente a che fare con le vostre autoimmagini o i vostri ruoli e tutto ciò che fate delle esperienze che vivete. Ciò che scoprite è che chi pensate di essere è solo un pensiero! E oltre questo pensiero c’è un enorme mistero, un’esperienza del nulla, che è la vostra vera natura.

“Niente di personale” vi conduce all’esperienza della vostra vera natura e vi aiuta ad esplorarne la profondità. Mediante esposizioni, domande e dialoghi, vi porta ad un luogo di realizzazione della verità: siete la consapevolezza spaziosa in cui tutto compare, compresi i vostri pensieri e i vostri sentimenti. I vostri pensieri e i vostri desideri non vi definiscono, ma compaiono semplicemente nella coscienza, insieme a tutto il resto. La coscienza è chi siete.

“Niente di personale” vi offre una guida delicata e costante che vi aiuterà a vedere la verità soggiacente della vostra natura definitiva. In questa concise raccolta di conferenze e dialoghi satsang, siete invitati ad onorare l’amore illimitato che è la vostra vera natura e a godere della dolce ricchezza che viene rivelata quando concedete a questa verità la vostra assoluta attenzione.

Dalla prefazione di Adyashanti, maestro spirituale e autore di “Emptiness Dancing”:

“La bellezza di questa raccolta di conferenze e dialoghi di Nirmala risiede nel fatto che copre buona parte dello spettro del risveglio spirituale, dall’esperienza iniziale della vera natura di ognuno fino alle sfide pratiche che sollecitano una visione e una comprensione sempre più profonde di come lo spirito si manifesta in tutti gli aspetti della vita e oltre. In queste conferenze e in questi dialoghi, i lettori troveranno in Nirmala un invito vivente a guardare dentro di sé. Nirmala accoglie qualsiasi cosa sorga nel campo dell’esperienza. Nel mezzo di questa accoglienza c’è sempre l’invito a indagare più a fondo dentro di voi, fino al nucleo di chi e cosa siete. Una volta dopo l’altra, Nirmala rimanda le domande a chi le ha poste e ancora più in là, fino alla vera fonte dell’esistenza stessa: la consapevolezza senza identità che sorregge sia la domanda che chi la pone, in un abbraccio senza tempo”.

LinguaItaliano
Data di uscita16 mag 2019
ISBN9781547589197
Niente di personale
Autore

Nirmala

Who are you really? Are you your body. mind and personality? Or are you the spacious awareness in which they appear? Questions like these point us to the infinite Presence that is the true source of peace, happiness and fulfillment. They are an opportunity to discover that the peace and happiness you have been seeking is already present, here and now.About Nirmala:After a lifetime of spiritual seeking, Nirmala met his teacher, Neelam. She convinced Nirmala that seeking wasn’t necessary since everything is already here within us; and after experiencing a profound spiritual awakening in India, he began offering satsangs (gatherings for inquiring into the truth) and individual spiritual mentoring with Neelam’s blessing. Nirmala offers a unique vision and a gentle, compassionate approach, which adds to the rich tradition of inquiry into the truth of Being. He is also the author of several books including Nothing Personal: Seeing Beyond the Illusion of a Separate Self. He has been offering satsang throughout the United States and Canada since 1998. Nirmala lives in Sedona, Arizona with his wife, Gina Lake.

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    Anteprima del libro

    Niente di personale - Nirmala

    Ringraziamenti

    A mia moglie Gina, per il suo amore e il suo sostegno senza limiti. Questo libro non avrebbe mai visto la luce senza le innumerevoli ore da lei trascorse a trascrivere, correggere e ri-correggere queste conferenze, fino a plasmarle in forma di libro. Questo volume è anche un’espressione della sua saggezza, del suo talento e dei suoi doni.

    Al mio maestro e amico Adyashanti, per l’orientamento e la prospettiva che mi ha donato, schiudendo panorami sempre nuovi in questa vastità dell’essere.

    E alla mia maestra e amica Neelam, che per prima ha aperto il mio cuore al vasto amore che noi tutti condividiamo.

    Esprimo infine la mia gratitudine per le benedizioni della verità portate in questo mondo da Ramana Maharshi e H.W. L. Poonja (Papaji).

    Indice

    Ringraziamenti..............................................................1

    Indice...............................................................................2

    Prefazione.......................................................................5

    Introduzione..................................................................7

    PARTE 1..........................................................................8

    Passare dalla mente....................................................8

    al cuore...........................................................................8

    Trovare ciò che non va e viene................................8

    ∞.....................................................................................13

    ∞.....................................................................................14

    La verità sul pensiero...............................................14

    ∞.....................................................................................15

    Giochi mentali.............................................................15

    ∞.....................................................................................17

    ∞.....................................................................................18

    ∞.....................................................................................19

    Niente di personale...................................................20

    Sapere e non sapere.................................................21

    ∞.....................................................................................24

    ∞.....................................................................................25

    ∞.....................................................................................27

    Unicità e molteplicità...............................................27

    ∞.....................................................................................28

    Lasciatevi guidare dal cuore..................................30

    PARTE 2........................................................................32

    Giungere alla verità..................................................32

    Le qualità della verità..............................................32

    Desiderio......................................................................34

    ∞.....................................................................................35

    ∞.....................................................................................36

    L’anelito spirituale....................................................37

    Svelare la menzogna dell’identità........................38

    La formazione dell’identità.....................................40

    Oltre l’autoimmagine................................................41

    ∞.....................................................................................43

    Dalle menzogne alla verità.....................................43

    Abbandono e volontà espansa................................45

    PARTE 3........................................................................47

    Essere............................................................................47

    Trasparenza.................................................................47

    ∞.....................................................................................50

    Niente di speciale......................................................51

    L’unicità è già qui......................................................52

    ∞.....................................................................................57

    ∞.....................................................................................57

    ∞.....................................................................................58

    ∞.....................................................................................59

    ∞.....................................................................................59

    ∞.....................................................................................61

    ∞.....................................................................................61

    ∞.....................................................................................62

    Il nulla...........................................................................62

    PARTE 4........................................................................64

    Il mistero della consapevolezza.............................64

    Fare attenzione..........................................................64

    ∞.....................................................................................67

    Dire la verità...............................................................69

    Essere presenti nel presente..................................71

    Basta dire di sì............................................................73

    ∞.....................................................................................74

    ∞.....................................................................................75

    Amore e paura............................................................76

    ∞.....................................................................................78

    La morte di ogni momento......................................78

    Le qualità del mistero...............................................80

    Vuoto.............................................................................83

    ∞.....................................................................................84

    PARTE 5........................................................................87

    La fine della sofferenza............................................87

    Desiderare ciò che è.................................................87

    La natura del desiderio............................................90

    ∞.....................................................................................92

    L’ego..............................................................................93

    Oltre il come e il perché dell’attaccamento.......94

    Cos’ha quello per me?...........................................100

    Il moto della consapevolezza...............................103

    La coscienza cosciente di sé................................105

    PARTE 6.....................................................................108

    Avvicinarsi al mistero.............................................108

    Vivere senza formule..............................................108

    Curiosità e riposo....................................................110

    ∞...................................................................................112

    ∞...................................................................................112

    Onestà.........................................................................114

    La danza dell’ordinario e dello straordinario.115

    Fare e non fare.........................................................116

    ∞...................................................................................116

    Abbracciare i sentimenti.......................................120

    ∞...................................................................................121

    Ricerca e devozione................................................122

    Addentrarsi nell’ignoto..........................................124

    La devozione a un guru.........................................125

    PARTE 7.....................................................................127

    Due semplici istruzioni..........................................127

    Il tesoro......................................................................127

    La pratica...................................................................128

    Notare.........................................................................129

    ∞...................................................................................130

    ∞...................................................................................131

    ∞...................................................................................131

    ∞...................................................................................132

    ∞...................................................................................133

    Permettere................................................................133

    ∞...................................................................................135

    ∞...................................................................................136

    ∞...................................................................................137

    ∞...................................................................................137

    Comparire..................................................................137

    ∞...................................................................................139

    ∞...................................................................................139

    ∞...................................................................................140

    ∞...................................................................................140

    ∞...................................................................................141

    PARTE 8.....................................................................142

    Il risveglio..................................................................142

    Risveglio e libertà...................................................142

    Inoltrarsi nella verità.............................................143

    La vita dopo il risveglio.........................................145

    Il punto di non ritorno verso la sofferenza......147

    Vivere la verità.........................................................148

    Libertà per chi?........................................................149

    La liberazione affrontando la morte..................153

    Innamorarsi...............................................................154

    L’impegno per la verità.........................................156

    ∞...................................................................................157

    ∞...................................................................................158

    PARTE 9.....................................................................159

    Vivere la vita come una domanda......................159

    Vivere la vita come una domanda......................159

    L’autoindagine.........................................................161

    Il senso del me.........................................................162

    Io sono?......................................................................164

    Cambiare il vostro punto di riferimento...........165

    Autoimmagine e realtà..........................................167

    La morte.....................................................................168

    Restringere la consapevolezza attraverso il giudizio........................................171

    La vita che vi è data...............................................177

    Dov’è la vostra attenzione?..................................179

    Rifiuto e desiderio...................................................180

    L’autocoscienza.......................................................181

    Notare e permettere...............................................182

    Il mito del meglio....................................................184

    Sono disposto?.........................................................187

    Siate qui adesso.......................................................192

    Senza speranze........................................................194

    Dire tutta la verità..................................................197

    L’amore è già qui.....................................................199

    Tutto è perfetto........................................................200

    ......................................................................................202

    L’autore......................................................................202

    Altri libri di Nirmala...............................................203

    Prefazione

    Dopo anni di pratica dello zen, la mia maestra mi chiese di iniziare a insegnare a mia volta, dandomi questo consiglio: di’ sempre la verità e parla sempre secondo la tua esperienza personale. Negli anni a seguire questo consiglio mi è parso cruciale in ugual misura per maestri e studenti. Quando indaghiamo nella verità, siamo condotti sempre più profondamente nell’ignoto, oltre le credenze e le idee, fino al nucleo stesso di chi e cosa siamo. Questa ricerca esige il massimo livello di integrità e impavidità che possiamo sopportare; ci sfida, facendoci uscire dalla testa per portarci nel cuore della nostra più profonda esperienza dell’essere, che si trova oltre le limitazioni del corpo, della mente e dei condizionamenti. Dire la verità è il segreto di ogni spiritualità autentica e per dire la verità prima dobbiamo scoprire cosa sia. La mia esperienza con Nirmala mi dice che lui incarna davvero il consiglio della mia maestra, sia come persona che come maestro.

    In occidente abbiamo bisogno di un misticismo pratico che non si limiti a rivelare il nucleo più profondo dell’essere, ma che tratti anche come dobbiamo agire e relazionarci, a partire da quel nucleo, in quest’evento chiamato vita. Per riuscirci non abbiamo bisogno delle ennesime istruzioni pratiche, così popolari nella nostra moderna cultura di consumo dalle soluzioni veloci. Ciò di cui abbiamo bisogno è una ricerca sempre più profonda su come lo spiriti danza sotto forma di questa stessa vita, poiché ciò che chiamiamo vita non è che un’espressione dello spirito e pertanto è spirito anch’essa. Come dico spesso ai miei studenti, prima vi svegliate dalla vita, poi vi svegliate come vita vera e propria.

    La bellezza di questa raccolta di conferenze e dialoghi di Nirmala risiede nel fatto che copre buona parte dello spettro del risveglio spirituale, dall’esperienza iniziale della vera natura di ognuno fino alle sfide pratiche che sollecitano una visione e una comprensione sempre più profonde di come lo spirito si manifesta in tutti gli aspetti della vita e oltre. In queste conferenze e in questi dialoghi, i lettori troveranno in Nirmala un invito vivente a guardare dentro di sé.

    Ciò che risulta attraente di Nirmala è la sua umiltà, la sua mancanza di pretese, il fatto che accolga di buon grado qualsiasi cosa sorga nel campo dell’esperienza. Nel mezzo di questa accoglienza c’è sempre l’invito a indagare più a fondo dentro di voi, fino al nucleo di chi e cosa siete. Una volta dopo l’altra, Nirmala rimanda le domande a chi le ha poste e ancora più in là, fino alla vera fonte dell’esistenza stessa: la consapevolezza senza identità che sorregge sia la domanda che chi la pone, in un abbraccio senza tempo.

    Vi invito ad addentrarvi in queste conferenze e questi dialoghi non come semplici spettatori, ma come intimi partecipanti. Guardate dentro di voi e scoprite esattamente chi e cosa sta compiendo l’atto della ricerca. In un istante senza tempo, ora, diventate consapevoli di voi stessi come consapevolezza in sé.

    Adyashanti

    Marzo 2001

    Introduzione

    A differenza della maggior parte dei libri, quest’opera non si propone di aumentare le vostre conoscenze o la vostra comprensione. Riguarda la verità che non può essere detta o descritta. Benché la verità non possa essere contenuta in questo né in altri libri, ogni parola qui riportata intende indirizzarvi verso tale verità. Molte delle parole e delle idee qui contenute possono sembrare paradossali o contraddittorie, perché ciò che rappresentano è più vasto dei nostri schemi concettuali. Molte delle domande che vengono poste non trovano risposta in nessuna parte di questo libro. Scoprite com’è l’esperienza di porre queste domande a voi stessi, anche se vi dovessero lasciare ancora più vuoti in termini di conoscenza e comprensione. In questo svuotamento forse scoprirete quello che state cercando.

    La verità viene rivelata quando ci permettiamo di non sapere; perciò vi invito a mettere da parte, per il momento, tutto ciò che sapete e a consentirvi di guardare con occhi innocenti ciò che le parole cercheranno di svelare. Prendetevi del tempo per sperimentare l’ineffabile verità contenuta in ogni sezione prima di passare a quella successiva. Resistete alla tentazione di leggere queste parole con la mente, che probabilmente vi farebbe oltrepassare la verità. Lasciate che le parole sprofondino nel vostro cuore e rivelino la verità di chi siete.

    PARTE 1

    Passare dalla mente

    al cuore

    La mente trova un cammino

    lungo cui lottare

    senza mai raggiungere la meta

    il cuore sa di riposare già

    sul sentiero di qualcosa di meraviglioso

    non può fuggire

    la mente cerca di afferrarsi

    a un punto fermo

    di comprensione finale

    il cuore sa di essere sostenuto

    da un vortice immoto

    che non comprenderà mai

    la mente cerca di sentirsi abbastanza al sicuro

    da consentire all’amore

    di uscire allo scoperto

    il cuore sa che l’amore non è mai cauto

    e non si può tenere nascosto

    una volta che ogni speranza di rifugio è abbandonata

    Trovare ciò che non va e viene

    Vogliamo tutti la stessa cosa: essere felici. Cerchiamo la felicità ovunque: nelle esperienze, nei beni materiali, nelle altre persone, nei piaceri, nel successo... ma ne usciamo a mani vuote, perché nessuno di questi è fonte di felicità. Dobbiamo andare alla fonte. Ma come fare? Come trovare questa fonte? Tutte quelle cose che perseguiamo sono cose che vanno e vengono, quindi dobbiamo guardare a ciò che non va e viene: è quella la fonte. E risulta che la fonte di tutto è anche chi siete voi. Voi siete la fonte di tutto, ma non credetemi sulla parola. Scopriamolo insieme. Dal momento che la fonte di tutto non va e non viene, dev’essere qui proprio adesso, proprio in questo istante. Osserviamo quindi questo momento e scopriamo cosa vi è di presente e cosa, tra le tante cose presenti, non va e non viene.

    Iniziamo semplicemente col notare le sensazioni presenti. Solo per un attimo, siate presenti e concentratevi sul flusso costante delle sensazioni. Una delle cose che noterete è che le sensazioni sono sempre mutevoli. La vostra esperienza sensoriale non rimane mai la stessa da un momento all’altro. Ciò nonostante, in queste sensazioni c’è una continuità: fluiscono dall’una all’altra. Pertanto, sebbene le sensazioni non si possano definire come qualcosa che non va e non viene, sono intrecciate insieme in un modo che dà una sensazione di continuità.

    Per contro, notate la mancanza di continuità nell’esperienza del pensiero. I pensieri sono molto fluidi. Quando siete presenti ai vostri pensieri, scoprite quanto questi siano insostanziali, incompleti e sconclusionati rispetto all’esperienza delle sensazioni. I ricordi, che non sono altro che pensieri a proposito del passato, ne sono un buon esempio. Non avrete mai un ricordo davvero completo di un’esperienza, perché tale ricordo durerebbe tanto quanto l’esperienza stessa. La maggior parte dei nostri ricordi è come una fotografia o una serie di fotografie che evidenziano i momenti importanti o salienti collegati ad un’esperienza. Sono versioni ridotte e altamente modificate di ciò che è successo. Come in un film amatoriale, i ricordi sono mischiati e rammendati insieme, spesso senza nemmeno un filo conduttore che indichi della trama.

    Notate per un attimo come questi pensieri altamente modificati differiscono dalle sensazioni. Come le sensazioni, anche i pensieri sono sempre cambianti, ma i loro mutamenti avvengono molto più velocemente. Nei vostri pensieri potete spostare i mobili all’istante. I pensieri ci consentono anche di agire al di là dei confini del tempo e dello spazio. Tuttavia, il pensiero non è costruito bene come i dati sensoriali o il mondo materiale.

    Un’altra differenza tra il pensiero e i dati sensoriali è che il pensiero è sempre un ricordo del passato o una fantasia a proposito del futuro, mentre le impressioni sensoriali accadono nel presente. I pensieri compaiono nel presente, ma il loro contenuto riguarda sempre il passato o il futuro, perché nel presente non c’è mai abbastanza tempo per formulare un pensiero su di esso. È impossibile pensare abbastanza velocemente: quando avrete pensato ad un avvenimento, questo apparterrà già al passato.

    La differenza tra il pensiero e i dati sensoriali è ovvia per noi, ma non per tutti. Alcuni ospiti degli ospedali psichiatrici non riconoscono questa differenza: per loro molti pensieri sono reali, non riescono a distinguere tra un pensiero e una cosa. La capacità di fare questa distinzione è ciò che ci permette di funzionare in questo mondo. Alcuni pensieri sono così convincenti che quando li formuliamo ci spaventiamo, ma di solito siamo comunque in grado di riconoscere la differenza tra il pensiero e i dati sensoriali. Il motivo per cui i pensieri possono essere assai convincenti è che spesso si basano su esperienze sensoriali precedenti.

    È bene notare che i pensieri e i ricordi non hanno la solidità o la consistenza che ci piace immaginare. Cambiano continuamente. Vi sfido a ripetere lo stesso pensiero anche solo per quindici secondi. Persino il ricordo che avete di un dato evento cambia in continuazione. Ad esempio, il ricordo del vostro primo appuntamento con il vostro consorte non sarà lo stesso dopo vent’anni di matrimonio rispetto a com’era stato una settimana dopo l’incontro e di certo non sarà uguale in caso di divorzio. Vari studi hanno dimostrato quanto sorprendentemente imprecisa sia la memoria. Quando dieci persone assistono ad un fatto, se ne ottengono dieci versioni diverse, nessuna delle quali coincide con lo svolgimento reale dell’evento. Insomma, né i pensieri né i ricordi hanno i requisiti necessari per essere considerati quella cosa che non va e non viene, per cui non possono essere la fonte della felicità, della pace e dell’amore.

    Ora, tanto per divertici, vi invito a formulare un pensiero particolare: il pensiero dell’io o del me. Sentite davvero questo io. Ha la qualità di qualcosa di reale o è piuttosto come un ricordo, qualcosa di incompleto? Che aspetto ha questo personaggio nel vostro film mentale e quant’è preciso? Sono mai passati vari giorni dall’ultima volta che vi siete guardati allo specchio e quando poi lo avete fatto siete rimasti sorpresi da quanto l’immagine riflessa non corrispondesse all’idea che avevate del vostro aspetto? Constaterete che non potete mai dare un’immagine coerente di questo io; non potete identificarlo con precisione. Non potete trovarlo più di quanto possiate ritrovare il pensiero che stavate formulando cinque minuti fa.

    Un’altra cosa di cui vi accorgerete è come questo io sia fluttuante. A volte avrete un’immagine positiva di voi stessi, altre volte no. Noi tutti abbiamo avuto dei momenti in cui siamo stati colti dall’idea di essere una nullità senza speranza. Lo si crede davvero, ma poi una persona attraente mostra interesse nei nostri confronti e si dimentica tutta quella storia della nullità. Oppure vi è mai capitato di camminare con un’idea ottimista a proposito del vostro io, quando qualcuno vi critica e tutto d’un tratto vi travolge un’idea sconsolata a proposito di quello stesso io? Quest’idea dell’io ha la stessa fluidità e la stessa essenza amorfa di tutti gli altri pensieri e ricordi.

    Nonostante l’io sia spesso associato al corpo, non può essere il corpo stesso, dal momento che ci esprimiamo dicendo cose come ho una pessima vista e non sono una pessima vista. Comunque sia, ogni qualvolta ci riferiamo al corpo, è sempre presente un qualcosa chiamato io. Ovviamente, il corpo fa parte della realtà fisica; è qualcosa cui si può fare riferimento. Eppure l’io non si riferisce a nessuna cosa. Potete elaborare tutta una storia a proposito dell’io, potete farvi riferimento e preoccuparvi di come stia andando, ma non c’è nessuna cosa reale cui si riferisca. LIo non è che un sacco di ricordi rattoppati insieme fino a formare ciò che chiamiamo autoimmagine, che è una descrizione accurata dell’io: è un’immagine. Insomma, veniamo a scoprire che l’io non è che un insieme di pensieri a proposito dell’io.

    Provate a sentire davvero l’esperienza dell’io, proprio in questo momento. Non importa quanto ce la mettiate tutta, non è altro che un film. Ciò che è ancor più strano è che di solito anche voi siete fate parte del film, quando raramente vi vedete davvero se non allo specchio. Ad esempio, la maggior parte di noi non si è mai vista fare colazione, ma abbiamo tutti delle immagini di come siamo in quel momento. Siamo noi a fabbricare completamente le immagini di noi stessi mentre facciamo delle cose. Fabbrichiamo dei ricordi e li chiamiamo me. Poi lavoriamo per migliorare la nostra autoimmagine, quando l’unica cosa che possiamo riuscire a fare è migliorare un ricordo! Nella nostra cultura, ci concentriamo sul creare un’autoimmagine positiva, come se un’immagine avesse alcun potere. Nessun’autoimmagine ha mai realizzato niente.

    Inoltre abbiamo l’illusione che la nostra autoimmagine sia la stessa che vedono gli altri, mentre ciò che vedono è l’immagine che loro hanno di noi. Nessuno si riferirà mai alla vostra autoimmagine: gli altri non possono vedere la vostra immagine interna. In qualche modo, crediamo che la nostra autoimmagine ci proteggerà o ci farà benvolere. La verità, in questo momento, è che la vostra autoimmagine non sta facendo un bel niente. Non è la vostra autoimmagine che sente queste parole o che pensa ciò che state pensando; la vostra autoimmagine è a sua volta un pensiero. Non importa quanto sia raffinata quest’autoimmagine, non potete mandarla a lavorare mentre voi restate a casa. Ma l’udire e il pensare avvengono nel presente. E il mistero è: chi o cosa sta compiendo queste azioni? Se siete onesti, non potete darne merito a ciò che chiamate io o me.

    Avete mai notato anche come ci siano delle grandi lacune in quest’idea chiamata me, quando dimenticate di essere qualcuno? Quando siete presi da qualcosa, dimenticate di mantenere la vostra autoimmagine. Persino quando qualcuno conserva l’autoimmagine di una persona depressa, ci sono momenti in cui dimentica di esserlo perché la sua attenzione è volta altrove. Se stiamo cercando quel qualcosa che non va e non viene, di certo non può essere questo io. Può essere la fonte della felicità meno ancora di qualsiasi altra cosa appartenente all’esperienza sensoriale, quindi tutto il tempo passato a cercare di migliorarlo non vale la pena. Non è questo l’oggetto della nostra ricerca.

    Allora cos’altro è presente qui, adesso, oltre alle sensazioni, alle esperienze, ai pensieri e a voi, qualcosa che non va e non viene? Cos’è che percepisce i dati sensoriali? Cos’è che sente i dialoghi interni? Cos’è che nota le autoimmagini e non si fa ingannare? Qual è la fonte di tutti i pensieri, anche di quello dell’io? Non è qualcosa che si possa percepire. Non potete trovarla nel corpo o nel cervello, eppure è qui, proprio adesso. E, qui la cosa si fa ancora più inquietante, non potete neanche pensarla. I vostri pensieri a proposito di chi siete non potranno mai rappresentare adeguatamente chi siete.

    C’è un mistero che pensa e sente e ha un corpo. Questo mistero ha la qualità fondamentale della consapevolezza: è consapevole dei pensieri, dei sentimenti e delle sensazioni. Quindi, anche se non avete prestato attenzione a niente di tutto ciò che ho appena detto, vi garantisco che il prestare attenzione è avvenuto comunque. C’era qualcosa di misterioso che era consapevole delle sensazioni e dei pensieri di cui ho chiesto a voi di divenire consapevoli. C’era qualcosa che controllava la vostra esperienza presente o i vostri ricordi per verificare se ciò che stavo dicendo valeva anche per voi. E anche se questo non stava succedendo, c’era comunque qualcosa che stava facendo attenzione a qualcos’altro. Fatto sta che non siete voi chi sta notando queste sensazioni o chi sta assistendo a questo film dalla pessima regia intitolato me. Non siete voi chi sta guardando questo film intitolato me, eppure l’atto del guardare sta avvenendo.

    Questo qualcosa di misterioso è una specie di torcia elettrica. Lo chiamo così perché ha un che di luminoso. Qualsiasi cosa verso cui volgiate la vostra attenzione, viene illuminata da questa consapevolezza. Se diventate consapevoli delle vostre mani, queste assumeranno una certa luminosità. Ma questa luminosità non è vostra; non siete voi. C’è qualcosa che sta ascoltando le mie parole o le sta ignorando. Cos’è presente anche quando siete distratti da qualche pensiero irrilevante? Cosa sta notando i pensieri che vi distraggono? Cos’è questa luminosità misteriosa che sta sperimentando le infinite variazioni del pensiero e delle sensazioni? Cos’è presente in tutte queste esperienze?

    Se le assegnate un me, starete creando un intermediario. Questo me non è mai il soggetto che vive l’esperienza; può essere soltanto uno strato d’esperienza aggiunto sotto forma di pensiero sul me. Il soggetto che vive l’esperienza non scompare, semplicemente vive questo momento con uno strato aggiuntivo chiamato me. In un certo modo, questa verità è piuttosto umiliante. Per il me è degradante scoprire di essere solo un livello di pensiero aggiuntivo, malfatto, che non può mai essere reso coerente o affidabile. Nessuna idea che abbiate mai avuto a proposito di voi stessi è mai durata nel tempo.

    Non importa quanto sia elaborata la vostra fantasia di essere qualcuno, non siete mai riusciti a nascondere completamente ciò che non va e non viene e non gli avete mai fatto alcun male. Voi non potete rovinare questa vita perché non siete voi a viverla. Pensiamo che se non ci fosse questo me a prendersi cura della vita, tutto andrebbe a pezzi; ma non siete mai stati voi a prendervi cura della vostra vita. Allora di cosa vi fiderete? Vi fiderete di questa fantasia che non ha mai realizzato niente o di questo mistero che ha vissuto davvero ogni istante di questa vita?

    Ma il pensiero è potente.

    Il pensiero è potente nel regno del pensiero. Il pensiero può causare seri danni all’immagine che avete di voi stessi. E allora? Prendete subito la vostra autoimmagine e vestitela di stracci. Ora avete l’immagine di un senzatetto. Il problema non è il pensiero in sé, ma quanto vi fate prendere da questo pensiero. Se vi fate prendere, non importa se si tratta di un pensiero sul paradiso o sull’inferno: la gente soffre in ugual misura per i propri pensieri su quanto tutto potrebbe essere meraviglioso come per i pensieri su cosa potrebbe andare storto.

    Se confondete i vostri pensieri con ciò che non va e non viene, tali pensieri possono essere molto convincenti. La storia intitolata me è come un disco suonato una volta dopo l’altra. Pensiamo: Devo essere io perché questo è quello che penso quando penso a me. Ci facciamo cullare dall’abituale natura del pensiero. Ma se siete onesti, vedrete che ci sono momenti in cui dimenticate questa storia, dimenticate quel filo di pensieri chiamato me; e la consapevolezza è sempre qui, anche se voi non lo siete.

    Mi sento tesa perché sento di aver sempre bisogno di programmare tutto.

    Il modo più semplice di affrontare questa situazione è che tu ti chieda se puoi trovare davvero questa persona che deve per forza avere un piano. Puoi trovarla in questo preciso istante?

    No.

    Allora, se lei non è qui e non ci è mai stata, ecco il mistero: chi ha fatto tutti questi programmi? Da dove proviene tutto?

    Proviene dalla paura.

    Ma chi ha provato questa paura? Se questo voi, questo tu in realtà non esiste, allora neanche ciò che chiamiamo paura è qualcosa che tu abbia potuto provare. Anche la paura è semplicemente qualcosa che è successo. Sono ottime notizie: non devi rimproverarti neanche per quel tu che ha paura. È un grande sollievo. Sei fuori pericolo.

    Poi, oltre a questo, possiamo anche incuriosirci: chi o cosa sta ascoltando queste parole proprio adesso? Ovviamente non sei tu, ma qualcosa di molto più grande. È sempre stato quel qualcosa a decidere quando programmare e quando no, a decidere se domani programmerai o meno. Sii curiosa di conoscerlo.

    E per quanto riguarda il libero arbitrio e la volontà?

    Una volta che riconosci che non c’è nessun me, non può esserci niente chiamato la mia volontà. Una volontà c’è, solo che non è tua.

    Vuoi dire che non sto facendo nessuna scelta?

    Quello che credi di essere non ha mai fatto nessuna scelta, eppure delle scelte vengono fatte continuamente.

    Chi le sta facendo?

    Ottima domanda! È un mistero enorme, che ha avuto luogo ogni giorno della tua vita. Le scelte sono successe senza che tu abbia avuto niente a che fare. Il che solleva la domanda:

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