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I Figli dell'uomo sapiente (Illustrato)
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I Figli dell'uomo sapiente (Illustrato)
E-book74 pagine46 minuti

I Figli dell'uomo sapiente (Illustrato)

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Info su questo ebook

Narrazioni fantastiche, con i loro sortilegi e incantesimi, i cui modelli sono Luigi Capuana e Giovanni Pitrè.

Maria Messina penetra con delicatezza nel mondo dell’infanzia, debole, dimenticato ed esposto come quello femminile alle violenze e ai sorprusi. I suoi personaggi indimenticabili, molto umani e portatori di una solitudine inguaribile, sono vittime di un destino oscuro di infelicità.

FONTE:

http://www.literary.it/dati/literary/bartolotta/maria_messina_18871944.html
LinguaItaliano
Data di uscita15 mag 2019
ISBN9788831620741
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    Anteprima del libro

    I Figli dell'uomo sapiente (Illustrato) - Maria Messina

    INDICE

    Maria Messina

    La scrittura

    Le Autrici della Letteratura Italiana

    Opere

    Novelle

    Romanzi

    Letteratura per l’infanzia

    Altro

    Bibliografia

    Note

    I FIGLI DELL’UOMO SAPIENTE

    I figli del sapiente cercano il mondo più bello – Le beffe della fata – Nel regno della fata Fiordillusio

    Le birichinate di Belliscia

    Fiorita, Fiorina e Fiorella

    Maria Messina

    I Figli dell’uomo sapiente

    ILLUSTRAZIONI
    DI YAMBO

    Il presente ebook è composto di testi di pubblico dominio.

    L’ebook in sé, però, in quanto oggetto digitale specifico,

    dotato di una propria impaginazione, formattazione, copertina

    ed eventuali contenuti aggiuntivi peculiari (come note e testi introduttivi), 

    è soggetto a copyright. 

    Immagine di copertina: https://pixabay.com/illustrations/bank-fantasy-lamp-sky-light-mood-3731808

    Elaborazione grafica: GDM.

    Maria Messina

    Maria Messina (Palermo, 14 marzo 1887 – Pistoia, 19 gennaio 1944) è stata una scrittrice italiana (zia di Annie Messina, figlia del fratello di Maria, Salvatore).

    Nacque ad Alimena, in provincia di Palermo, da Gaetano, ispettore scolastico, e Gaetana Valenza Traina, discendente di una famiglia baronale di Prizzi. Cresciuta a Messina, trascorse un’infanzia isolata, con i genitori ed i fratelli. Durante l’adolescenza, viaggiò molto nel Centro e Sud dell’Italia, per via dei continui spostamenti del padre, finché, nel 1911, la sua famiglia si stabilì a Napoli. Maria Messina si autoeducò e fu, in seguito, incoraggiata dal fratello maggiore a iniziare una carriera come scrittrice.

    All’età di ventidue anni, iniziò una fitta corrispondenza con Giovanni Verga, e tra il 1909 e il 1921, pubblicò una serie di racconti. Grazie all’appoggio di Verga, inoltre, una sua novella uscì sull’importante rivista letteraria, La Nuova Antologia; un’altra, La Mèrica, uscita su Donna, vinse il premio Medaglia d’Oro.

    Fatta esclusione per i fratelli, la corrispondenza con Verga rappresentò l’unico contatto amichevole e l’unico legame con il mondo letterario. In totale, questa scrittrice produsse diversi volumi di racconti brevi, cinque romanzi e una selezione di letture per bambini, che le diedero una modesta fama. Nel 1928, uscì il suo ultimo romanzo, L’amore negato, mentre la sclerosi multipla, che le era stata diagnosticata a vent’anni, si stava complicando. Maria Messina morì, a Pistoia, nel 1944, a causa di questo male.

    Visse molti anni a Mistretta, città in provincia di Messina, nel cuore dei monti Nebrodi, dove ambientò molti suoi racconti. Le sue spoglie mortali, assieme a quelle della madre, sono state traslate, il 24 aprile 2009, proprio a Mistretta, considerata come una sua seconda patria. Maria Messina è divenuta cittadina onoraria dell’antica capitale dei Nebrodi.[1] Inizialmente non era molto conosciuta come autrice, soltanto successivamente venne riscoperta da Leonardo Sciascia[2] che ripubblicò numerose opere di Maria Messina in case editrici di prestigio.

    La scrittura

    La scrittura di Messina si concentrò soprattutto sulla cultura siciliana e, come temi principali, l’isolamento e l’oppressione delle giovani donne siciliane.[3] Inoltre, la sua scrittura si focalizzò sulla dominazione e sub missione inerente alle relazioni sentimentali tra uomini e donne.[4] Per di più, una delle sue novelle più riconosciute, La casa nel vicolo, segnò un punto di svolta nella scrittura di Messina, verso lo sfruttamento delle condizioni psicologiche.[5] Nella sua narrazione, Messina ritrasse l’oppressione delle donne come inevitabile e ciclico nella sua scrittura e, a causa di questo, alcuni sostengono che lei non fu una femminista.[3]Ciononostante, le donne che ritrasse furono la rappresentazione di potenti dichiarazioni di atteggiamento di sfida.[6]

    Le Autrici della Letteratura Italiana

    Maria Messina è tra le scrittrici basilari della storia della letteratura italiana del primo Novecento; è quindi censita in Le Autrici della Letteratura Italiana.

    Opere

    Novelle

    Pettini fini e altre novelle, Sandron, Palermo, 1909; Sellerio, Palermo, 1996

    Piccoli gorghi, Sandron, Palermo, 1911; Sellerio, Palermo, 1988

    Le briciole del destino, Treves, Milano, 1918; Sellerio, Palermo, 1996

    II guinzaglio, Treves, Milano, 1921; Sellerio, Palermo, 1996

    Personcine, A. Vallardi, Milano, 1921; Sellerio, Palermo, 1999

    Ragazze siciliane, Le Monnier , Firenze, 1921; Sellerio, Palermo, 1997

    Casa paterna (1944), Sellerio, Palermo, 1981 (con una nota di Leonardo Sciascia).

    Gente che passa, Sellerio, Palermo, 1989

    Dopo l’inverno, a cura di Roswitha Schoell-Dombrowsky, Sellerio, Palermo, 1998

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