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Percorsi iniziatici
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E-book220 pagine3 ore

Percorsi iniziatici

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i Tarocchi, l'Astrologia, il Libro Tibetano dei Morti, i Gradi del Rito Scozzese della Massoneria. Pratiche tradizionali sganciate dal contesto divinatorio privilegiando un approccio operativo, percorsi evolutivi velati da allegorie, un quadro di insieme a volte difficile da percepire. La linea comune in varie Scuole iniziatiche, Arti mistiche, Religioni, Tradizioni occidentali e orientali.

Paolo Panetta è un Oculista di Treviso. Ha fatto parte del Grande Oriente d'Italia, della Gran Loggia d'Italia (degli Antichi Liberi Accettati Muratori), del Rito Scozzese Antico e Accettato di entrambi le Obbedienze, dell’Antico e Mistico Ordine dei Rosacroce, dell’Ordine Martinista, dell’Antico e Primitivo Rito Orientale Rettificato di Mitzraim e Memphis, avendo da sempre stretti contatti con Ordini Templari e varie società esoteriche.

Ha pubblicato per Bastogi Malkuth (2009), Yesod (2010), Hod (2010), Netzah (2011), Tipheret (2012), Geburah (2012), Chesed (2013), Binah (2014), Chokmah (2014), Kether (2015), Fumetti Esoterici (2017).



(Copertina: di Ambra Panetta)
 
LinguaItaliano
Data di uscita12 feb 2020
ISBN9788835371496
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    Anteprima del libro

    Percorsi iniziatici - Paolo Panetta

    PERCORSI

    Introduzione

    Questo libro parte dall’idea di recuperare appunti personali accumulati nel tempo, schemi che organizzavano le letture per poterci capire di più. A questi si sono aggiunte parti che non erano nel progetto iniziale.

    Il capitolo dell’Alchimia per esempio, che è una comunicazione del 2004. Ha uno stile diverso, è molto più criptico, meno dettagliato nelle spiegazioni. Ma per la natura dell’argomento ho deciso di lasciarlo così.

    La struttura schematica è la ragione della stringatezza della parte relativa al Rito Scozzese, che doveva introdurre il capitolo finale che la richiama più volte, oppure di quella dello Zodiaco.

    Per il capitolo del Libro Tibetano dei morti ho spudoratamente saccheggiato il libro di Detlef-I.L.auf, integrato con Trungpa-Fremantle e poco altro a parte considerazioni personali., tanto che fino alla fine sono stato in dubbio se inserirlo.

    Il capitolo dei Tarocchi è l’ultimo cronologicamente.

    Quello sullo Schema Evolutivo è la ragione per cui ho deciso di proporre la stampa, quello in cui mi sono divertito di più. L’ossatura di partenza sono stati appunti tratti da tre libri di Evola, di cui avevo letto solo Lo Yoga della Potenza circa trent’anni fa, e che ho ripreso in mano l’anno scorso. Libri diversi negli argomenti e nell’approccio, di cui volevo evidenziare un filo conduttore. E così mi sono trovato a scomporli e rimettere i pezzi in un altro ordine. Su questo ho organizzato le letture di anni ed è venuto fuori quel Capitolo, che continuava a crescere ogni volta che lo guardavo, finché ho deciso di chiuderlo.

    L’idea che ci fosse un Percorso comune riprodotto anche solo in parte da diverse Tradizioni mi ha sempre affascinato. Spero non ci siano state le quasi inevitabili forzature nella letteratura di genere per dimostrare una tesi, il mio scopo era solo cercare di capirne di più.

    Ermetismo e Alchimia

    L’Alchimia non è l’antenata della Chimica. È la trasposizione di un percorso spirituale, tratto dalla tradizione ermetica, dissimulata da simboli riconducibili ai Metalli.

    I Metalli riportano a Pianeti e Dei, e questi alle forze in gioco su cui si agisce. Forze estratte dal proprio essere, e che si considera avere corrispondenze con quelle della Natura.

    Allegorie, animali fantastici, colori e forme simboliche, racconti mitologici riportano ad un discorso comune. I testi sono diversi, specifici o che commentano altri, filosofici o religiosi. Tra questi ultimi, quelli cosmogonici danno indicazioni più precise: sapere come si è formato il mondo partendo da Dio è un modo per ripercorrere la strada al contrario partendo dall’essere compiuto, in ultima analisi sé stessi, per raggiungere la divinità.

    E il sé è la materia principale con cui si opera, fornisce le forze perché questa materia reagisca e il contenitore, l’Atanor, in cui il processo possa avvenire.

    Dapprincipio non fu il Verbo, ma il Caos.

    Il Cerchio, simbolo del divenire continuo. La mente senza direzione, spinta e attirata da ogni parte da impulsi esterni e interni. L'obiettivo del Lavoro è di fornire un Centro a questo cerchio: punto fermo e irraggiante, punto di osservazione che dia un senso a tutto.

    Un punto in un cerchio, la punta del Compasso che lo traccia; l'ideogramma del Sole. E dell'Oro.

    La base da cui partire è il Corpo, delle tre Sostanze di base è quella corrispondente al Sale: nel suo simbolo Il Cerchio ha una prima divisione tramite una linea orizzontale, cieli superiori e inferiori, l'ambiente esterno e quello interno.

    La combinazione con la Volontà, maschile, la linea verticale nel Cerchio, simbolo del Salnitro, darà la Croce del dominio sui 4 Elementi.

    Ma andiamo con ordine. Si ha a che fare con tre Sostanze principalmente, Sale, Mercurio, Zolfo, corrispondenti a Corpo, Spirito, Anima.

    Capire questo ternario è in un certo senso essere già a metà dell'Opera. Le fonti sono diverse, il linguaggio (naturalmente) ermetico, le parole cambiano di significato, i testi sono a volte intenzionalmente equivoci: lo Spirito e l'Anima del Cristianesimo gnostico corrispondono per esempio all'Anima e allo Spirito dell'Ermetismo.

    Ma non trattandosi di un discorso di logica quanto di un Lavoro di Meditazione fatto sui Simboli, questi scambi di termini sono poco importanti, quello che definisce una cosa in un altro contesto può definire quella opposta: il coinvolgimento mentale è su un altro livello, la Comprensione è qui Intuizione e poi Consapevolezza.

    Le Fasi, gli Elementi, i Metalli, descrivono di volta in volta cose diverse.

    Principalmente Stati di Coscienza, dal sonno alla veglia, con le parti intermedie. O quelle che vanno oltre: l'essere completa preda di impulsi esterni e inconsci da una parte, stati di superiore lucidità dall’altra.

    Oppure, indicano i tipi di Emozioni, o di atteggiamento: la passione, l'animosità, la collera, la malinconia, ecc, che grosso modo sono quelli degli Dei che li rappresentano. O sono capacità intellettuali: volontà, concentrazione, razionalizzazione, intuizione, per esempio.

    Le Fasi della Grande Opera sono tre, contraddistinte dai colori Nero, Bianco, Rosso.

    Opera al Nero

    Molto succintamente il Nero è il contatto con la propria visceralità, istinti, complessi e paure, il Drago a guardia del tesoro; il Bianco il contatto con l’Intelligenza, Sapere transpersonale, Intuizione che non segue ragionamenti; il Rosso l’acquisizione di una Volontà veramente libera.

    Questa è conseguenza della scoperta del proprio Centro di gravità, il nucleo del proprio essere. Il processo finale consiste così nell’uniformarsi a sè stessi, alla propria vera volontà.

    Non sia di altri chi può essere di sé stesso di Paracelso, , conosci te stesso motto della Sibilla cumana adottato da Socrate, perfino il fà ciò che vuoi di Crowley, si riferiscono a questa condizione, che è un po’ il punto di partenza e di arrivo della ricerca.

    Aderire alla propria essenza interiore, che si trova al di sotto di quello che ci è stato insegnato, al posto che ci ha assegnato il mondo; e poi al di sotto anche della propria personalità. È raggiungere un modo di agire da illuminati, un Fare subordinato al proprio Essere. Al nucleo, al tipo particolare di fiamma che contraddistingue ciascuno.

    Il Lavoro ermetico va poi oltre: Elimina anche la relazione con sè stessi: un tipo di fiamma assoluto. In un certo senso impersonale, quindi 'sotto' quella di tutti: è la conoscenza di Dio.

    La prima operazione da eseguire è la Separazione. L'idea è di isolare le Sostanze, purificarle, rafforzarle, riunirle alla fine in un processo questa volta cosciente, in cui si è partecipi.

    La Separazione è descritta come Liberazione dal carcere tenebrosissimo, Preparazione del Mercurio dei saggi. Significa liberare la forma sottile (Mercurio) congiungente Anima e Corpo; liberarla da Saturno, il Corpo fisico, che attrae e fissa il Mercurio.

    Incidentalmete vorrei ricordare che quando si parla di Corpo e di altri termini, bisognerebbe mettersi nella condizione mentale e dal punto di vista conoscitivo e dottrinale di secoli (o millenni) fa. Nel caso specifico, il Corpo non è solo la materia fisica, ma l'influsso sulla personalità degli istinti e a volte dell'emotività.

    Liberare il Mercurio dal Corpo è sospendere l’azione dell’organismo animale sulla forza vitale. Fatto questo, anche gli altri principi diventano liberi; le Forze rappresentate da Pianeti, Dei, Minerali, entrano in gioco. A Mercurio libero, il Solfo interno trova aperte le vie per azioni trascendenti e trasformazioni.

    È il Desiderio che lega la vita al corpo, origine della Caduta. Bisogna togliere l’umidità all’Acqua (altro segno di Mercurio). È il lavoro iniziale del Fuoco, che calcina.

    Separare il Mercurio dal Sale è far passare allo stato non individuato il principio-vita.

    A questo punto c'è una prima crisi: la morte del senso dell’Io. Nigredo, putrefazione, mortificazione. La posizione orizzontale, propria di chi è abbattuto. Passività, sonno, a volte sogno. Separazione, dissoluzione; spontanea e dimenticata nello stato di sonno, non cosciente.

    Il segreto della prima parte della grande Opera è che la Coscienza accompagni tutto il processo. Che sia un'esperienza vissuta, indelebile.

    Tomba di Osiride, conoscenza dell’oscura terra, Saturno. Iniziazione come morte volontaria, attiva, mutamento della natura. Lo spirito volitivo deve superare la morte ignea per cambiare forma.

    Non è qui il Corpo che disfacendosi viene meno all’Anima, ma l’Anima che raccolta nel suo potere si stacca dal Corpo. Disintegrazione del composto, dissociazione corpo-energie vitali.

    Questa Operazione non è priva di rischi: una incongrua reazione con l’Io può dare rapporti abnormi se la prova non è superata. Le Energie liberate devono trovare un composto puro, una mente pulita, altrimenti ad essere rafforzati saranno desideri e ossessioni.

    Questa fase è descritta come Terra nera, testa di corvo, Ombra oscura. Qui c'è la Separazione, prova del Vuoto. Spezzare ed aprire l’oro, la chiusura della Personalità, quello che dà la sicurezza di un'identità ma che chiude alla possibilità di livelli superiori, altri stati dell'Essere. Prova difficile, tanto che viene detto che È più difficile disfare l’oro che non farlo.

    In questo stato di dissoluzione bisogna conservare il principio attivo, la quintessenza. Lavoro di attenzione, descritto come scienza delle bilance; limare il ferro poco a poco badando che rimanga sempre una quantità sufficiente di oro. Perdere progressivamente il punto di appoggio della terra, per successivi passi di sottilizzazione. Il leone rosso, istinto di autoconservazione, deve essere spossato.

    Altri Simboli descrivono questa fase: il volo del drago, per esempio: aprirsi mantenendo la coscienza ferma, non farsi soverchiare dall’esperienza. Fare uso del seme, spirito sottile dell’oro. Suscitare la forza senza farsi soverchiare da essa, cavalcare la tigre; la corsa del toro di Mithra, il risveglio del Serpente,

    Nell’uccidere ed essere uccise le Nature si mutuano l’una con l’altra. La congiunzione che ne deriva è già un accenno dell’androgine ermetico, caduceo finale. Nell’acqua divina ha inizio lo stato di Unità, materia prima da cui originano tutti gli Elementi

    A Nero conosciuto, tartaro, appare la luce di Giove che detronizza Saturno e prepara la Luna. Da acqua di morte ad acqua di resurrezione. Ha inizio l'Opera al Bianco.

    Una parentesi. Se le Fasi sono fondamentalmente le stesse, i percorsi possono essere diversi. In particolare si possono distinguere una Via Secca e una Via Umida. Agire provocando direttamente il distacco (così che le facoltà individuali condizionate dal Corpo si liberino), oppure in modo che questo sia una conseguenza, agendo sulle facoltà. Nel primo caso è la forza del Fuoco. nel secondo delle Acque messa in libertà.

    Nella Via Secca l'ostacolo è nello sbarramento delle comuni facoltà dovuto alle facoltà stesse; il blocco della razionalità. Nella Via Umida la difficoltà è nel lavoro opposto: mantenere sveglia la coscienza.

    La Via Secca distrugge con una ferrea disciplina interiore il legame corpo-principi sottili di vita. Ascesi, purificazione; rendersi liberi da concupiscenza, odio, altri principii frenanti. E' esercizio, tecnica. È liberarsi dalle necessità: Riposa il Corpo, calma le passioni, dirigendoti così da te stesso attrarrai l’essere divino a te di Kremmez.

    È un lavoro continuo, nell'arco di tutta la giornata. Descritto come togliere dalle sostanze le parti combustibili, oltre che le terrose: elementi istintivi e impulsivi (animosità, fuoco passionale, ..). Si parla anche di Fuoco congelato, ricondotto alla virtù sottile e corrosiva dell'acqua.

    La Terra è resa porosa e trapassa in Aria, che deve coagularsi e fissarsi in proprietà compatta come Terra. La sottilizzazione del Corpo è cioè la premessa essenziale per addensare il sottile, portarci l'Anima.

    La Via Secca è quindi quella della disciplina, su sensibilità, volontà e pensiero. L'ascesi agisce sul principio Io che così comanda immaginazione e pensiero, sulle soglie inferiori di coscienza. Il dominio mentale sulle passioni rischiara la sensibilità

    Per effetto della Separazione, isolamento dalla sensibilità periferica, in assenza cioè di vincoli di mente, cuore e sensi, l'azione arriva fino al Mercurio principio di vita.

    La letteratura è ricca di sistemi operativi che inducono la succitata Separazione: lavoro con lo specchio (per deviare sui riflessi la coscienza razionale), simboli, formule magiche. Nei testi più espliciti viene suggerito che la Via secca si appoggia a Respiro e Sangue.

    Ma in genere testi espliciti sull'argomento non ce ne sono. E allora Via del Sangue, superare il Mar Rosso, le Acque della corruzione, Chronos.

    L'Anima sul nascere deve lottare contro Dio (per non sciogliersi) e contro gli uomini (la natura umana). E lo fa seguendo la sua Voce interiore, la Luce, dalla sede del Cuore. Non è questa l’unica citazione che mette in relazione Cuore e Luce.

    E la Luce è l’Acqua, Donna, Vergine Sophia. Anche nelle Upanishad l’unione di Fiamma e Luce, maschio e femmina, avviene nel Cuore. Nel Corpus Hermeticum viene detto di aprire gli occhi del Cuore; il risveglio avviene nella sede mediana della coscienza delle anatomie occulte.

    Circa la Via Umida per giungere alla Separazione le metodologie coinvolgono l’uso di droghe e sesso (non a caso la triade è completata dal Rock and Roll, potere della musica scuotente e ripetitiva). Ma anche entusiasmo, concentrazione, amore.

    È una via rapida ma molto più rischiosa. Valgono le stesse considerazioni circa la purezza di partenza, qui forse ancora più necessarie. Guardarsi dai colori dopo il Nero ma prima del Bianco; i difetti non eliminati si accrescono. Animali immondi che bevono il sangue del Toro ucciso da Mitra.

    Meglio forse allora non forzare il Fuoco al principio dell'Opera sul Mercurio perchè si volatilizzerebbe. Quando la fissazione è avvenuta, questi resiste al Fuoco: si può far intervenire il principio Io senza che lo stato Mercurio si dissolva, ricadendo nella condizionalità del Corpo.

    Opera al Bianco

    E arriviamo all’Opera al Bianco

    Estasi attiva, sospensione dello stato umano, reintegrazione nello stato originario. Personalità del non corporeo. Non è ancora fusione di Anima e Corpo ma Corpo assorbito nell'Anima, pura intelligenza.

    La Vita ha vinto la morte, il Re è resuscitato, Terra e Acqua sono divenute Aria, regime lunare. Il Fanciullo è nato. La Materia ha assunto fissità, 'stabilità iniziatica', il Fuoco non può distruggerla.

    Trovato il Bianco bisogna congiungersi ad esso, rendere cosciente l'esperienza. Acqua divina è Vergine e madre del rinato, che deve congiungersi a lei.

    Basta l’azione fissatrice dell'Io sul nascere, con la sua presenza. L'Acqua che non lo travolge (con la sua 'vischiosità') ne è purificata. La prostituta di Babilonia diventa Vergine. Il desiderio è ridotto ad Acqua permanente. Si parla allora di incesto filosofale.

    Il Mercurio non opera da solo ma deve essere fissato dall'Arsenico, dal principio maschile. Ercole contro Acheloo trasformato in corrente; o il motto Aqua torrentum convertes in petra sulla porta Magica a Roma. C’è chi fa risalire il termine AnGelo al principio dell’Acqua fissata, stabilizzata.

    Dal punto di vista operativo può anche significare il superamento dello stato di sonno. Il sole rilucente nella notte di Apuleio, la veglia notturna, forse i anche i sogni coscienti.

    Bianco è anche Spirito fatto Conoscenza, secondo alcuni il Corpo astrale.

    In ogni caso c’è un nuovo stato del senso del Corpo. La Pietra bianca, che anticipa la luce. Trasposizione della coscienza della corporeità nelle energie alla base della vita.

    Questo nuovo corpo è chiamato spesso di Diana, il che dà adito a diversi significati possibili, tra cui quello di corpo lunare, più per lo stato di recettività rispetto al Sole che per il colore.

    Convertire il Corpo in Spirito e lo Spirito in Corpo, è una delle massime più citate. Duttilizzare le percezioni, fornirgli un corpo, una base solida su cui lavorare; fondere attivo e passivo. Ottenuta la pietra bianca, il tenersi in piedi della coscienza non è più associato allo stato corporeo: la sua continuità può mantenersi attraversi stati di esistenza non corporei

    Anche per il Taoismo la costituzione di un corpo sottile sostituisce quello grossolano. Sublimazione del corpo a uno stato etereo, estrazione e concentrazione degli elementi immortali.

    È anche l'uomo vivente (opposto a quello dormiente) nell'alchimia indù. La forza di vita dà organizzazione fisica e psichica fase per fase nello sviluppo, contenendola in germe già nel seme. Lo scopo del Lavoro è quello di introdurre la coscienza in questa forza, ridestare e ripercorrere tutte le fasi, giungendo ad un rapporto attuale e creativo con il proprio corpo. L'uomo vivente è connesso con la Forza vitale che regola la vita e le funzioni superiori.

    Il Centro del corpo viene spostato nella forza di vita, l’Io non è più identificato col Corpo ma con ciò che lo muove.

    Secondo un’altra terminologia, il Corpo glorioso è realizzazione della possibilità permanente e immutabile dell'esistenza umana, di cui il corpo è quella transitoria (Guenon).

    L’Opera al Rosso.

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