Il polline della vita

Di Concetta Namio

I sentimenti che animano il mio libro si alternano come in una altalena: gioia di vivere, odio, amore, debolezza, desiderio di socializzare e volgere gli occhi verso la disperazione di popoli abbandonati. Essi esplodono dal cuore in cerca di complicità e invitano il lettore a riflettere su come basterebbe molto poco a renderci felici al di la di ogni falsa apparenza.

• Lingua: Italiano
• Editore: Youcanprint
• Data di uscita: 24 feb 2020
• ISBN: 9788831659697

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AFORISMI

RRrr

*

Gli occhi sono lo specchio dell'anima.

La poesia e' lo specchio della vita.

Una vita senza poesia è come il mare

senza acqua.

*

Ogni sera, quando il mondo dorme,

le mamme guardano il cielo,

rivolgono un saluto ad ogni figlio lontano.

Ecco perché nel cielo tante stelle brillano:

in ognuna di esse c'è il cuore di una mamma.

*

Chi smette di sognare,

smette di vivere.

*

La vita ci insegna molte cose,

ma non sempre noi siamo disposti

ad imparare.

*

Il giorno mi distingue dalla notte

perché di giorno i miei occhi

si dipingono di speranza.

*

Se non ti avessi incontrato,

ti avrei cercato come l'ape cerca il polline,

come il sole cerca l'alba,

la luna il tramonto.

*

La vita è come la musica,

ogni giorno è una nota,

sempre diversa la melodia,

ma, ugualmente intonata.

Tu sei il musicista.

*

L'amore ha recitato la sua parte.

Si abbassa il sipario,

occulta l'ultimo inchino.

*

Lo specchio riflette il corpo,

la poesia rispecchia l'anima.

*

Se si dovesse versare una lacrima,

per ogni offesa ricevuta,

saremmo già affogati

in un lago senza fondo.

*

I ricordi sono tesori da custodire

*

Ciò che ci sfugge è ciò che non vogliamo ricordare

*

Non permettere mai, a nessuno, di rubare

i tuoi sogni, perché chi ti ruba i sogni

ti ruba la vita.

*

La vita è poter sognare e quando smetti

di sognare, perdi le ali per volare.

*

Non lasciatevi distruggere dall'odio,

brucia come carboni ardenti, ma quando

la fiamma si consuma, lascia solo cenere.

*

Nacquero laghi sui monti,

fiori di neve nei campi,

un bimbo fece un pupazzo.

AREZZO

Del tuo asilo Arezzo

io ti ringrazio.

Godo del tuo sole

e della pioggia,

sorrido ai giardini,

alle panchine dove,

al tramonto, torno

a respirare la nostalgia

della mia terra.

Sono esule quasi,

ed è dolce vagare,

sognare e intristire,

all'odore delle cose

lasciate laggiù

AL PADRE

Ricordando i tuoi occhi,

mi piange il cuore

padre.

Ripenso, eco lontano, ai sorrisi,

alle tue delicate carezze,

ma un'ombra mi pesa

nel cuore,

troppo lontano quel tempo.

Sento un pensiero amaro

intristirmi il viso,

troppo gelo nel cuore.

Sorridevi alla bambina sicura,

abbandonavi la giovane donna.

Non sciogliesti il freddo

che intorno si stringeva

sempre più.

Oggi tu invochi il mio affetto,

dubbio vano.

Nel cuore mio malgrado,

sento quel che non sentii dell'uomo,

pietà profonda