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Il Dio della Vendetta
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E-book113 pagine1 ora

Il Dio della Vendetta

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Un padre e una madre che sognano di dare alla propria bambina ciò che loro non hanno potuto avere: una vita rispettabile e tranquilla, timorata di Dio. Una storia che scava nella carne viva dell'immigrazione ebraica oltreoceano di inizio Novecento, fatta di speranze, angosce e frustrazioni.
LinguaItaliano
Data di uscita26 mag 2020
ISBN9788835835493
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    Anteprima del libro

    Il Dio della Vendetta - Sholem Asch

    Nota biografica di Sigrid Sohn

    Asch è nato con il nome Szulim Asch a Kutno nel centro della Polonia nella vicinanza di Łódź il primo novembre 1880 da una famiglia di commercianti di bestiame. Come i suoi nove fratelli ebbe, come era d’uso, una tradizionale educazione ebraica. I genitori lo mandarono al liceo classico in una città vicina, dove si confrontò con la letteratura e la filosofia tedesca. In particolare, gli fu utile quello che aveva imparato su Lessing quando successivamente si sarebbe trasferito a Varsavia per approfondire gli studi sulla haskalah nata nel Settecento in quell’ambiente. A Varsavia fece la conoscenza di Izchak Leib Peretz e altri scrittori. Sotto la loro influenza passò dall’iniziale ebraico a scrivere in yiddish.

    Sebbene rimase nello circolo di Peretz solo fino al 1910, il giovane Asch subì l’influenza del grande scrittore fin tardi, tanto è vero che ancora poco prima della morte parlò di se stesso come scolaro di Peretz: gli aveva insegnato che tutto quello che scriveva doveva essere genuino e un’esplorazione di se stesso¹.

    Il suo lavoro è eclettico e comprende una sessantina di volumi tra opere narrative e drammi. La prima opera fu pubblicato nel 1900 a soli 20 anni, seguita da un collezione di storie nel 1903.

    Il presente volume, uscito nel 1907, si può quindi considerare ancora un lavoro giovanile. Sebbene ancora molto giovane, con questo dramma l’autore fu conosciuto nel mondo ed ebbe grande successo. Anche se Peretz, quando sentì per la prima  volta il dramma, suggerì all’amico di bruciarlo, nonostante apprezzasse la fine qualità letteraria. Ma il dramma fu proposto in Germania a Berlino e persino a Broadway e Peretz dovette rivedere il suo giudizio iniziale.

    Asch iniziò presto a rivoluzionare diversi temi fino ad allora non presenti nella letteratura yiddish. Innanzitutto la cittadina ebraica, lo shtetl, fina a questo momento soggetto a rappresentazioni ridicole e satiriche, cominciò, sulla scia di Sholem Aleichem, a essere romanticizzato e i lettori dovettero riconoscere la sua poesia in mezzo al grigiore dell’esistenza quotidiana. Asch stesso chiamò il suo romanzo Dos shtetl, un poema in prosa. Ma le innovazioni non si fermarono qui. Chi avrebbe pensato di mettere in scena all’inizio del Novecento un dramma ambientato in un bordello dove si assisteva all’amore tra due donne? Oscenità inconcepibili in gran parte del nuovo mondo.

    In ogni caso, le proposte di Asch non solo furono accettate, ma lo portarono in cima tra gli scrittori yiddish. Come neoscrittore yiddish, assistette alla conferenza sulla lingua di Czernowitz del 1908, dove propose persino di tradurre i classici ebraici in lingua yiddish dando il suo contributo con la traduzione del Libro di Ruth.

    La sua popolarità ebbe però una brusca flessione quando pubblicò, alla fine degli anni Trenta, il romanzo Il Nazareno dal netto sapore cristiano. Questa apparente apostasia sulla vita di Gesù gli fece perdere la popolarità fra la maggior parte dei suoi lettori e ammiratori e gli comportò l’oblio quale scrittore yiddish.

    Per tornare al presente volume, siamo ormai nel ventunesimo secolo, e pochi anni fa, all’inizio dell’anno 2017, è stato riproposto questo dramma molto discusso (Indecent di Rebecca Taichman). Si direbbe che gli animi si siano calmati, ma non è così. Il dramma in chiave moderna continua a essere discusso soprattutto negli Stati Uniti, dove vive gran parte degli ebrei ortodossi, che non vedono di buon occhi la problematica proposta da Asch; in particolare, situare i rotoli della Torah in una casa di tolleranza è tuttora inconcepibile per gran parte di ebrei, soprattutto per gli ortodossi.

    Asch visitò l’allora Palestina e gli Stati Uniti tra il 1908 e 1910 per poi decidere di stabilirsi nei secondi come tutti i suoi fratelli. Non trascurò il suo paese d’origine, la Polonia, dove fu eletto presidente onorario del PEN Club di Varsavia. Molto tempo soggiornò anche in Francia e Inghilterra, dove morì nel giugno del 1957.

    Opere tradotte in italiano

    - (coautore con I.L. Peretz), Novelle ebraiche, traduzione di L. Lattes e M. Beilinson, Firenze, La Voce, 1921

    - La piccola città (romanzo), traduzione di L. Lattes, Roma, A. Stock, 1926

    - La sedia elettrica (romanzo americano), traduzione di A. Treves, Milano, Monanni, 1929

    - Il diluvio (romanzo), 3 volumi: Pietroburgo, Mosca e Varsavia, traduzione dal tedesco di A. Treves, Milano, Bompiani 1935-36

    - Moltke, il ladro (romanzo), traduzione dal tedesco di A. Treves, Milano, Garzanti, 1944

    - Lo zio Mosè, traduzione dal tedesco di A. Treves, Milano, Bompiani, 1945

    - La vendetta dell’ebreo, versione di R. Curiel, Roma, Fauno, 1946

    - Il nazareno (romanzo), traduzione dall’inglese di L. Lampredi Geranzani, Milano, Dall’Oglio, 1947

    - Non giudicare (romanzo), Milano, Bompiani, 1948

    - Quarantottesima strada (romanzo), traduzione dall’inglese di B. Bofito Serra, Milano, Bompiani, 1948

    - Il canto della valle (romanzo), Milano, Mondadori, 11949

    - L’apostolo (romanzo), traduzione di L. Castigliano, Milano, Garzanti, 1950

    - Salvazione (romanzo), traduzione dall’inglese di N. Bavastro, Milano, Garzanti, 1950

    - La madre (romanzo), traduzione dall’inglese di F. Veglianti, Milano, Bompiani, 1956

    - Zio Moses, a cura di D. Leoni, Genova, Marietti, 1990

    - L’apostolo, traduzione dall’inglese di S. Perugini, Roma, Castelvecchi, 2013

    - Il nazareno, traduzione dall’inglese di S. Perugini, Roma, Castelvecchi, 2013

    Il Dio della Vendetta

    Dramma in tre atti

    Personaggi

    YEKL TCHAFTCHOVITCH      proprietario di una casa       di tolleranza

    SARAH            sua moglie (ex prostituta)

    RIFKELE                  loro figlia, una ragazzina di circa diciassette anni

    HINDEL                   la prima ragazza del bordello di una trentina d’anni

    MANKE                   la seconda ragazza, ancora abbastanza giovane

    REIZEL                  la terza ragazza

    BASHA                        una ragazzina di

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