Sgualdrina! 3

Di La Marchesa

ATTENZIONE: 18+

Linguaggio esplicito.

Romanzo con contenuti erotici estremi, adatto a un pubblico adulto.

La BESTIA è tornata… DI NUOVO! Un’orgia con cinque uomini seguita due mesi più tardi da una gangbang in un bar… e ancora Mamma Irrequieta non è appagata. La BESTIA che esige ogni sorta di depravazione sessuale ha ancora fame. Ma sfortunatamente stavolta il suo appetito verrà saziato solo se la SGUALDRINA verrà umiliata…

• Lingua: Italiano
• Editore: New Dawning International Bookfair
• Data di uscita: 14 giu 2020
• ISBN: 9781071551677

Anteprima del libro

Maidenhead Books

Presenta

~ Sgualdrina! 3 ~

di

La Marchesa

Prologo

Dopo la mia prima gloriosa gangbang, ero tornata a casa con lividi sui seni e altrove, succhiotti sui capezzoli e sul collo e lievi abrasioni su varie parti del corpo. Era talmente ovvio ciò che aveva fatto, che con mio marito nei paraggi indossavo sempre un accappatoio e tenevo basse le luci. Inoltre avevo l’ano e la vagina gonfi e doloranti. Perciò, per la gioia di Robert, quando la sera aveva voluto fare sesso dopo che cinque uomini mi avevano già posseduta, glielo avevo succhiato nella semioscurità e gli avevo permesso di venirmi in bocca. Era il minimo che potessi fare.

Ecco perché al mio secondo peccatuccio avevo fatto in modo di restare via per tre, quattro giorni, in modo da avere il tempo di riprendermi.

Quando l’ultimo cazzo si era fatto strada dentro di me, erano le otto e mezzo di sera. Ci avevo dato dentro per quattro ore, e sebbene fossi entusiasta, quasi euforica, per ciò che avevo fatto, ero stanca morta e indolenzita dove si può immaginare – ben più di quanto lo fossi stata dopo la mia prima orgia.

Quando Jilly scoprì che avevo in programma di prendermi una stanza a un motel per un paio di giorni in modo da recuperare, non me lo permise. Insistette per andare a stare da lei. Disse inoltre a Ed che non c’era bisogno che si facesse vedere, poiché sarebbe stata felice di riaccompagnarmi lei stessa a casa. Perciò così fu deciso. Ed andò via e Jilly mi portò a casa sua.

Ciò che non era ancora risolto era il fatto che Jilly mi aveva dato piacere due volte mentre io a lei per nulla.

Una volta arrivate, mi condusse direttamente nella camera degli ospiti, mi aiutò a svestirmi e a mettermi a letto. Ti preparo qualcosa da mangiare, poi farò qualcosa per quei tagli e lividi.

Dopo che ebbi bevuto una deliziosa ciotola di zuppa e mangiato un sandwich bacon, lattuga e pomodoro, Jilly mi esaminò. Come la volta precedente, avevo degli ematomi perlopiù sui seni. Avevo inoltre succhiotti e abrasioni su collo e petto. Mi servono unguenti e pomate. Torno subito.

Quando ritornò, Jilly mi passò del Neosporin su ferite e abrasioni e una crema lenitiva su lividi e succhiotti, evitando attentamente le zone erogene. Era una bella sensazione, e avrei desiderato che continuasse, ma invece lei disse, Ora devi metterti questa pomata sulle parti intime.

Perché io, cara? Non eri tu a toccarmele questo pomeriggio? Mi passai le dita lungo il corpo a mo’ di dimostrazione.

Sì, ma come sai ci trovavamo in un contesto sadomaso, dove c’è un certo clima di permissività.

Se è ciò che ti serve, ti do il permesso di toccarmi i seni, il clitoride e la vagina. Sono certa che faresti un lavoro migliore di quello che farei io.

Mascherando un sorriso, lei disse, Come desideri, e cominciò con i seni, spalmandomi la pomata su ciascuna tetta. Le adoro. Potrei massaggiartele tutto il giorno.

Sorrisi. È bello. Non lasciare che ti fermi.

Sorrise a sua volta e cominciò a pizzicare e titillarmi i capezzoli.

Chiusi gli occhi. Per quel che vale, anche a me piacciono le tue tette. In effetti hai un corpo delizioso.

Grazie, ma lo pensi davvero?

So che è così.

Jilly si fece più vicina per migliorare la propria posizione, così ne approfittai per spingerla verso di me fino a che le nostre labbra si unirono. Lei mi strinse tra le braccia e quando sospirò, feci scivolare dentro la lingua per sondare le pareti carnose della sua bocca. Quando le nostre lingue si incontrarono, un lampo di folgore carnale mi trafisse il cuore e la fica. La sua lingua, strofinandosi sulla