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Un uomo da sposare: Harmony Collezione
Un uomo da sposare: Harmony Collezione
Un uomo da sposare: Harmony Collezione
E-book161 pagine3 ore

Un uomo da sposare: Harmony Collezione

Valutazione: 4 su 5 stelle

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Info su questo ebook

Quando in un attimo il fascino di un uomo trasforma una donna in una regina. Dell'amore.



A Warwick Kincaid piace mettersi in gioco, nella vita e negli affari, ma non quando si tratta di donne: per lui una relazione può durare al massimo qualche mese, non di più. Una moglie e una famiglia non sono nei suoi piani, almeno per ora. Per questo, quando comincia a comportarsi in modo freddo e distante nei confronti della bella Amber Roberts, che convive con lui da dieci mesi, lei si convince che il suo tempo sia ormai scaduto e decide di interrompere la loro relazione. Il dubbio che dietro le apparenze l'amore bruci ancora, però, tormenta sia Amber che Warwick...
LinguaItaliano
Data di uscita9 mar 2018
ISBN9788858979747
Un uomo da sposare: Harmony Collezione
Autore

Miranda Lee

Scrittrice romantica, e moglie fortunata di un uomo molto, generoso!

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    Anteprima del libro

    Un uomo da sposare - Miranda Lee

    Titolo originale dell’edizione in lingua inglese:

    Not a Marrying Man

    Harlequin Mills & Boon Modern Romance

    © 2011 Miranda Lee

    Traduzione di Cornelia Scotti

    Questa edizione è pubblicata per accordo con

    Harlequin Books S.A.

    Questa è un’opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a fatti o

    persone della vita reale è puramente casuale.

    Harmony è un marchio registrato di proprietà

    HarperCollins Italia S.p.A. All Rights Reserved.

    © 2012 Harlequin Mondadori S.p.A., Milano

    eBook ISBN 978-88-5897-974-7

    Prologo

    Martedì

    Dopo tanti annunci, oggi è veramente arrivato. Sarebbe stato meglio di no, ma cosa ci posso fare? È davvero possente come me lo ero immaginato. Solo più giovane. Sulla trentina, forse quaranta. È anche l’uomo più bello che io abbia mai visto. Non riuscivo a smettere di fissarlo. Ovviamente se ne è accorto e mi ha guardata anche lui. Non ero mai arrossita così tanto in vita mia. Non è rimasto molto a lungo, ma so che domani tornerà, per parlare a tu per tu con tutti i dipendenti. Vuole capire come mai un albergo a cinque stelle che si trova in una delle più belle zone di Sidney, non riesca a guadagnare come si deve. Sono parole sue, non mie. Secondo Jill gli piaccio, e devo stare attenta. Quando me lo ha detto, ho riso. Che sciocca! Lo sa che sono innamorata di Cory e che non c’è uomo al mondo, per quanto bello e ricco, che mi farebbe cambiare idea. La sai una cosa però? Quando Cory è venuto a prendermi stasera, l’ho guardato e non ho provato lo stesso brivido che mi ha provocato Warwick Kincaid. Al che mi sono posta il problema. Sono davvero innamorata di Cory? Forse sono solo innamorata dell’idea di sposarmi, di avere dei figli e una casa tutta mia, come ho sempre voluto. Il pensiero mi mette in agitazione, davvero. Così come mi sconvolge tutta la preoccupazione che mi ha preso al pensiero di come mi vestirò domani. Ho l’impressione che non dormirò molto bene, questa notte. Però devo riuscirci, se voglio essere bella domani. Oddio! L’ho pensato veramente? Forse sarebbe meglio se non dormissi. Ora devo andare, devo farmi le unghie e mettere la maschera sui capelli.

    Mercoledì

    Ho quasi paura a scrivere quello che è capitato oggi. Perché se lo faccio, diventerà ancora più reale, più intenso, e ancora più inquietante. Non che sia successo qualcosa, davvero. Insomma, lui non mi ha nemmeno fatto delle avance o roba simile. Mi ha solo parlato dell’albergo, così come ha parlato con tutti gli altri. Mi è sembrato interessato alla mia idea che l’hotel avrebbe bisogno di più servizi interni, come una palestra e un ristorante. O per lo meno di un bar dove i clienti possano rilassarsi e bere qualcosa. All’apparenza, la nostra conversazione era di lavoro, solo che i suoi occhi azzurri non hanno mai smesso di fissarmi. Mai, nemmeno per un istante. E poi, il modo in cui mi guardava! C’era qualcosa nel suo sguardo... Tra noi fluiva una corrente elettrica che mi faceva paura, ma mi eccitava anche. Quando abbiamo finito di parlare, mi sono accorta che le gambe mi tremavano. Non so come ho fatto a camminare fuori dal suo ufficio. Mi sono lasciata cadere sulla sedia perché mi sentivo senza forze. Anche adesso, al solo pensarci, mi sento svenire. Il mio mondo è andato in tilt. Come posso continuare a restare con Cory, ora che so di non essere innamorata di lui? Insomma, come posso amarlo e nello stesso tempo desiderare di andare a letto con un altro uomo? Perché è così. Voglio fare sesso con Warwick Kincaid. Non riesco a credere di averlo appena ammesso. Eppure, che senso avrebbe scrivere un diario, se poi devi mentire anche a lui? Allora sì, ammetto di voler andare a letto con Warwick Kincaid. Ovviamente non si tratta di amore, ma solo di attrazione fisica. Si può amare un uomo e desiderarne un altro nello stesso tempo? Forse sì, io non ne so niente. Non ho mai provato nulla del genere, prima d’ora. Ho davvero bisogno di parlarne con qualcuno. Non con una delle mie amiche, però. Sono tutte sciocche come galline quando si tratta dell’altro sesso. E nemmeno con la mamma. La sconvolgerei troppo. Lei è convinta che io sia una brava ragazza. Lo pensavo anche io, fino a oggi. Forse potrei parlarne con zia Kate. Lei conosce la vita, ne ha viste di cose! Sì, telefonerò a zia Kate domani e le chiederò cosa ne pensa. Lei mi spiegherà come vanno queste cose.

    Venerdì

    Warwick Kincaid è tornato questa mattina presto e mi ha ignorata del tutto. Mi dispiace ammetterlo, ma la cosa mi ha angosciato moltissimo. Sarei dovuta essere contenta. Insomma, alla fine ero così arrabbiata con me stessa, che all’ora di pranzo avevo già deciso di licenziarmi. Sapevo che non avrei potuto lavorare per quell’uomo un minuto di più. Ho aspettato fino a quando l’ho visto dirigersi verso l’uscita alla fine della giornata, e allora gli ho dato la lettera che avevo preparato all’ora di pranzo. Lui l’ha letta subito e poi mi ha rivolto uno sguardo intenso e lungo, che mi ha fatto arrossire. Poi mi ha detto che accettava le mie dimissioni e a questo punto mi ha scioccata chiedendomi se volevo uscire a cena con lui. So che avrei dovuto rifiutare. So che è il tipo di uomo che vuole le ragazze giovani e carine come me per una cosa sola, però non sono riuscita a dire di no. Perché la terribile realtà è che anche io lo voglio per la stessa cosa. Non sono innamorata di lui, per l’amor del cielo. Insomma, non sono nemmeno sicura che mi piaccia. Però stasera andrò a letto con lui. Sarei una stupida a pensare che mi offrirà la cena e poi mi riaccompagnerà a casa. Senza contare che ho la netta sensazione che andare a letto con Warwick Kincaid cambierà del tutto la mia vita. Non ha senso telefonare a zia Kate adesso. Non può aiutarmi. Nessuno può farlo. Ho voglia di piangere. Questo non è ciò che vorrei, però non sono capace di resistere. La mamma pensa che io esca con Cory questa sera, perciò non si preoccuperà se non torno a casa. Resto sempre a casa di Cory, il venerdì sera. Per lo meno ho fatto la cosa giusta e gli ho telefonato per dirgli che lo lasciavo. Gli ho spiegato che avevo conosciuto un altro e che mi dispiaceva. Lui l’ha presa piuttosto bene, mi sembra, il che mi ha un po’ consolata. Ora però non posso tornare indietro. Ho preso una decisione e non tornerò certo sui miei passi.

    1

    Luglio, dieci mesi dopo...

    Amber serrò forte i denti mentre controllava la segreteria telefonica. Ancora niente da Warwick. Pigiò con forza il numero del suo cellulare e ascoltò, per l’ennesima volta, la voce registrata che diceva che l’utente non era disponibile. Non lasciò detto nulla, non aveva senso farlo. Aveva già lasciato tre messaggi, uno più frustrato del precedente.

    Quando aveva suggerito una cenetta casalinga a due invece di un pasto al ristorante, Warwick le aveva promesso che sarebbe rientrato a casa entro le sette e mezza. Poi però le aveva scritto un messaggio, verso le sei, in cui l’avvisava che sarebbe arrivato alle otto.

    Erano già quasi le nove, e di lui non c’era alcun segno. Nemmeno messaggi.

    «Possibile che non abbia due minuti per telefonarmi?» borbottò Amber tra sé mentre tornava in cucina e gettava il cellulare sul piano di granito. Spense il forno e sospirò. Il manzo alla Stroganoff era ormai rovinato.

    Amber aprì il gigantesco frigorifero di acciaio semi vuoto, e prese la bottiglia di Sauvignon della Nuova Zelanda. A cosa sarebbe servito riempirlo, quando erano quasi sempre fuori a mangiare?

    Si versò un bicchiere di vino e tornò in sala da pranzo. Peccato. La tavola era davvero bella, apparecchiata con stile e romanticismo. Pazienza, pensò mentre usciva sulla terrazza a cercare consolazione nel suono della risacca.

    La serata era molto fredda, e il vento ben presto arruffò i lunghi capelli di Amber che, tremando, rientrò in fretta in casa. Per un attimo aveva dimenticato che era inverno.

    Posò il bicchiere su uno dei tavolini di cristallo sistemati a fianco del grande divano di pelle bianca, e attraversò la stanza arredata con eleganza per dirigersi nella camera da letto. Le si strinse la gola, nel vedere il letto matrimoniale già pronto e le candele profumate che aveva sistemato tutto intorno. Quella sarebbe dovuta essere una serata speciale.

    Entrò in bagno e iniziò a darsi energici colpi di spazzola tra le ciocche che il vento aveva annodato. «Bastardo» mormorò.

    Ci volle poco a rimettere ordine nei capelli, lunghi e lisci, con una frangetta sbarazzina. Quanto alle emozioni, quelle non erano altrettanto facili da tenere a bada.

    Amber ricordava ancora la prima volta che si era trovata in quella stessa posizione, a guardarsi nello specchio con occhi pieni di eccitazione. Era stata la sera in cui Warwick l’aveva invitata a cena. La sera in cui la sua vita era cambiata per sempre.

    Lui l’aveva portata in un ristorante di lusso, dove l’aveva impressionata con l’ottimo cibo e il vino, e con la sua conversazione brillante. Per una ragazza di venticinque anni che si era allontanata dall’Australia una sola volta, con i genitori, per una vacanza in famiglia alle isole Fiji, era stato impossibile resistere al fascino di quell’uomo che aveva viaggiato ovunque e fatto di tutto. Impossibile non essere lusingata dall’interesse che lui le dimostrava.

    Più tardi, Warwick l’aveva condotta al suo appartamento, senza nemmeno cercare delle scuse. Le sue intenzioni le erano state chiare sin dall’inizio.

    Lei aveva cercato di non mostrargli quanto fosse impressionata dall’auto sportiva italiana e dall’appartamento lussuoso all’ultimo piano di uno dei più bei palazzi di Sidney. Lo aveva comprato due settimane prima, le aveva detto. Completamente arredato.

    Amber Roberts, nata nella periferia di Sidney, centralinista, non era abituata a tanto lusso. Non era abituata a quel genere di uomini.

    Lui non solo le aveva fatto perdere la testa quella sera, e l’aveva travolta con la sua passione, era anche riuscito a impossessarsi di tutto il suo essere con tale intensità, che Amber sarebbe stata disposta a concedergli qualsiasi cosa avesse voluto.

    In realtà era stata una sorpresa, scoprire ciò che Warwick desiderava davvero da lei.

    Quando la mattina dopo si era svegliata, Amber era stata assalita dai dubbi e dalla paura. Era certa che si fosse trattato dell’avventura di una notte, per lui.

    Invece Warwick l’aveva attirata verso di sé, le aveva detto che era pazzo di lei e le aveva chiesto di diventare la sua ragazza. Non era interessato a una relazione passeggera, aveva precisato. Voleva che lei si trasferisse a casa sua, che lo accompagnasse nei suoi viaggi, che gli fosse accanto sempre. Certo, lei non avrebbe avuto tempo per lavorare, dato che non le avrebbe dato molto preavviso prima di ogni partenza. Lui viaggiava molto, sia per piacere che per lavoro.

    Era stata sul punto di accettare, quando lui aveva specificato meglio i termini del rapporto che aveva in mente.

    «Non vorrei ti facessi l’idea sbagliata» aveva aggiunto. «Non sono tipo né da matrimonio né da figli. E

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