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Sciamanager: La via energetica alla leadership, tra sciamanismo e management.
Sciamanager: La via energetica alla leadership, tra sciamanismo e management.
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E-book352 pagine3 ore

Sciamanager: La via energetica alla leadership, tra sciamanismo e management.

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Info su questo ebook

Il manager ricerca l'efficacia personale e del proprio team in un contesto competitivo, senza perdere l'attenzione per il benessere delle persone. Abituato a raccogliere la sfida di perseguire obiettivi ambiziosi con risorse limitate in un sistema economico e relazionale sempre più competitivo, complesso e mutevole, il manager affronta la realtà con pragmatismo, concretezza e con i piedi ben radicati a terra. Lo sciamano vede l'essere umano come un campo energetico immerso in un misterioso universo di energia. Sapendo che l'unica via per esprimere al meglio il proprio potenziale e raggiungere consapevolezza e libertà è quella di usare in maniera impeccabile la propria energia, lo sciamano affronta il mistero con disciplina, strategia e con i piedi ben radicati a terra. Dal dialogo tra il manager e lo sciamano nasce questo percorso di crescita professionale e personale: Sciamanager, un cammino verso l'efficacia e la libertà, attraverso la piena espressione del proprio potenziale. La mappa di questo viaggio, descritta in questo originale manuale teorico-pratico, è il collaudato modello ENERGY, FOCUS, FLOW adottato con successo dall'autore nel corso di corsi, incontri e seminari: Energy – la padronanza dell'intento Focus – la padronanza della consapevolezza Flow – la padronanza della trasformazione
LinguaItaliano
Data di uscita17 lug 2012
ISBN9788880938590
Sciamanager: La via energetica alla leadership, tra sciamanismo e management.

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    Anteprima del libro

    Sciamanager - Massimo Borgatti

    Massimo Borgatti

    SCIAMANAGER

    La via energetica alla leadership

    tra sciamanismo e management

    Massimo Borgatti

    Sciamanager

    Copyright © 2011 Edizioni Il Punto d'Incontro

    Prima edizione italiana pubblicata nel marzo 2011.

    Prima edizione digitale: maggio 2012.

    Edizioni Il Punto d'Incontro, Via Zamenhof 685, 36100 Vicenza tel. 0444239189, fax 0444239266.

    Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di quest'opera può essere riprodotta in alcuna forma senza l'autorizzazione scritta dell'editore, a eccezione di brevi citazioni destinate alle recensioni.

    ISBN 9788880938590

    www.edizionilpuntodincontro.it

    Indice

    Prefazione

    Prologo

    Introduzione

    Genesi

    Le anime del libro

    Vuoti da colmare: lo spazio e il tempo di Sciamanager

    Il vuoto di leadership

    Una tribù senza falò

    Parte prima: fonti e presupposti

    La fisica moderna

    Perché è importante?

    La materia è vuoto

    Campi elettromagnetici e gamme d'onda

    I limiti degli strumenti percettivi umani

    La dualità corpuscolo - onda

    L'impatto dell'osservatore

    La memoria della materia

    Risonanza e coerenza

    Energia e salti quantici

    Studi moderni sul campo energetico umano

    Perché è importante?

    La fotografia Kirlian

    La tecnologia GDV

    La biochimica

    Perché è importante?

    Dal DNA alle credenze

    La memetica

    Perché è importante?

    Meme e credenze

    La diffusione dei memi

    Memi, abitudini e cambiamento

    Parte seconda: la visione sciamanica

    Note introduttive sullo sciamanesimo (o sciamanismo)

    Lo sciamanesimo oggi

    Lo sciamanesimo in quest'opera

    Le fonti sullo sciamanesimo tolteco

    La visione tolteca del mondo

    Una realtà fatta di energia

    L'essere umano come essere di energia

    L'avventura dell'essere umano

    Il punto d'unione

    La prima attenzione

    L'addomesticamento

    Sogno sociale

    Sogno personale e il libro della legge

    L'ego

    Il guardiano del libro della legge

    Fermare il mondo

    L'importanza personale

    Le emozioni e l'energia

    Il giudice e la vittima

    Il mito del guerriero

    La via del guerriero

    La disciplina del guerriero

    Il giusto uso dell'energia: la caccia al potere

    Parte terza: Energy Focus & Flow

    La struttura energetica dell'essere umano

    L'impiego dell'energia

    Efficacia e potere personale

    La struttura energetica delle organizzazioni

    Efficacia e performance organizzativa

    Il modello Energy Focus & Flow

    I concetti base

    Le leggi di energy focus e flow

    Altre leggi

    Il modello EFF come leva manageriale

    Parte quarta: Leadership energetica

    La sfida: essere sciamanager

    La padronanza della consapevolezza: focus

    L'area di comfort energetica

    Ampiezza dell'area di comfort e spettri di consapevolezza

    Il feedback in chiave energetica

    La padronanza della trasformazione: flow

    Uscire dal proprio copione

    Fuori dall'area di comfort

    Il cambiamento nelle organizzazioni

    Patti e accordi per sancire l'area di apprendimento

    Il fenomeno della centesima scimmia

    La padronanza dell'intento: energy

    L'uso strategico dell'energia

    La gestione dell'energia del team

    Il modello EFF e lo sviluppo del team

    Team, energia ed emozioni

    Sciamanager: la via del guerriero

    Parte quinta: schemi di osservazione, tecniche ed esercizi

    Sviluppare la percezione energetica

    Esercizi di rivitalizzazione per gli occhi

    Vedere l'energia

    Sentire l'energia

    Schemi di comportamento energetico

    Schemi di difesa

    Schemi di dipendenza

    Schemi di aggressione

    Gestione e incremento dell'energia

    Schemi di corretta gestione dell'energia

    Tecniche di acquisizione e incremento dell'energia

    Tecniche di respirazione

    Risparmio dell'energia

    La tecnica dell'inventario

    Il cronista critico

    Il piccolo tiranno

    Ricanalizzazione dell'energia

    Ricapitolazione

    Agguati all'immagine personale

    Agguati alle nostre abitudini

    Sospensione del giudizio

    La morte come consigliera

    La tensegrità o passi magici

    La sospensione del dialogo interiore

    Regole base per ridurre il dialogo interiore

    Ridurre il dialogo interiore utilizzando la concentrazione dello sguardo

    Ritualità e presenza

    Ascolto dello spazio interiore

    Il camminare

    Camminare?

    Il cuore nei piedi

    L'intenzione e l'attenzione

    La camminata dell'attenzione in fila indiana

    La camminata sull'orma

    La camminata delle ombre

    La camminata bendati

    La camminata con le orecchie

    La camminata dell'ascolto

    La camminata all'indietro

    La camminata azimuth

    La camminata a oltranza

    La camminata al buio

    Perdersi

    Meglio soli che… fermi

    Appendici

    Schede inventario dell'energia

    Schede corso

    La mia immagine di perfezione

    Il mio libro della legge

    Il mio giudice

    Note tecniche sul camminare

    Dove camminare

    In primo luogo, l'ambiente naturale

    In seconda battuta, l'ambiente naturale

    Qualche consiglio pratico

    Glossario

    Contatti

    Ringraziamenti

    Bibliografia

    Note sugli autori

    Prefazione

    Nel 1987, anno in cui per la prima volta l'umanità ha esaurito il proprio budget ecologico, le risorse di cui davvero disponiamo si erano già esaurite il 19 dicembre. Nel 1995 l'Earth Overshoot Day è arrivato il 21 novembre, dieci anni dopo il 20 ottobre. Nel 2010? Il 21 agosto. L'Earth Overshoot Day sta a indicarci il momento dell'anno in cui, di fatto, l'umanità avrebbe già esaurito (soprattutto consumato) le risorse che il pianeta è in grado di rigenerare nel corso dell'anno solare. Non è difficile da capire: stiamo sviluppando il nostro debito nei confronti della terra, consumando risorse oltre il 30% della possibilità che le stesse hanno di rigenerarsi. O, come scrive, il Global Footprint Network, usiamo l'equivalente di 1,3 pianeti ogni anno. Ciò significa che oggi la Terra ha bisogno di un anno e quattro mesi per rigenerare quello che usiamo in un anno. Scenari alquanto ottimisti delle Nazioni Unite suggeriscono che se il presente trend della popolazione e del consumo continuasse, entro il 2050 avremo bisogno dell'equivalente di due pianeti per il nostro sostentamento. E naturalmente ne disponiamo solo di uno. Trasformare le risorse in rifiuti più velocemente di quanto questi possano essere ritrasformati in risorse ci pone in una situazione di sovrasfuttamento ambientale, di esaurimento proprio di quelle risorse dalle quali la vita umana e la biodiversità dipendono. Sono informazioni di cui disponiamo e che, tuttavia, modificano solo minimamente i nostri comportamenti individuali e collettivi.

    Benvenga, dunque, un testo che invita ad allargare la coscienza a partire dal camminare; un testo di sintesi fra diversi campi del sapere, dell'esperienza, dell'azione, soprattutto formativa. Per nostra fortuna, un testo che accompagna le indicazioni relative alle pratiche di esplorazione e cambiamento con riflessioni e cornici di riferimento frutto di un lavoro di ricerca e analisi svolto in prima persona. Senza velleità transculturali, operano un confronto e una narrazione di sintesi efficace fra mondi diversi, riflettono un cammino individuale sempre attento e aperto a collocarsi all'interno di comunità di pratiche.

    Della mia formazione psicologica, tale cammino, richiama immediatamente la prospettiva fatta propria da William James e da Carl Gustav Jung che non sia possibile avere una visione completa del mondo senza prendere in considerazione le diverse forme di coscienza. Queste pagine invitano a compiere tale esplorazione a partire dalla metafora e dalle nostre esperienze di energia; hanno in comune con i ricercatori appena citati l'avversione a chiudere troppo in fretta i conti con la realtà.

    Le indicazioni che ci vengono non più solo da fisica e biologia, ma anche dalle neuroscienze ci invitano in modo sempre più deciso a considerare la costruzione della realtà in termini di processi ricorsivi di scambio e lettura dei contesti in cui viviamo, recuperando una dimensione sovra-individuale. L'invito esplicito è quello di fare i conti con le nostre ombre, con la dimensione parassita del nostro quotidiano. Si tratta, quindi, di cercare e potenziare attivamente quelle capacità di inibire il disagio che risultano decisive nelle nostre interazioni sociali. E’ possibile scendere nelle profondità del lobo temporale e coinvolgere nel nostro percorso l'amigdala per imbrigliare, con l'aiuto della corteccia anteriore del cingolo, le emozioni negative?

    Dopo averci offerto utili elementi di riferimento, la seconda parte del libro ci invita a sperimentare concretamente proprio una serie di pratiche per prendere consapevolezza dei nostri atteggiamenti parassiti sapendo di poterli iscrivere in un diverso flusso energetico. Pur senza averlo frequentato, molte di queste attività sembrano echeggiare il regista Peter Brook quando invita a compiere un movimento senza porsi la domanda cosa significa?, ma, piuttosto, a sentire innanzitutto cosa provoca in noi: Qualcosa vi viene dato dall'esterno, qualcosa che è diverso dal movimento libero che avete fatto in precedenza, e tuttavia se lo accettate completamente è la stessa cosa, è diventato vostro e voi siete diventati suoi. (p. 51, La porta aperta, Einaudi, Torino, 1993).

    Alessio Surian

    Formatore e facilitatore di gruppi di lavoro, partner di Esperio

    Prologo

    Quella mattina, in giacca e cravatta, con la ventiquattrore di pelle e un indiscutibile aspetto serioso da consulente, mi accingevo a bere il mio secondo caffè appoggiato al bancone di un elegante bar, nel centro storico di Bologna. Alla mia sinistra un manager sconosciuto, in tutto simile a me, forse con una decina di anni in più, anch'egli in attesa del proprio caffè.

    Ecco, arrivano i caffè.

    Apro la bustina dello zucchero dopo averla attentamente shakerata durante l'attesa: verso l'intero contenuto nella tazzina, accartoccio la carta e faccio per gettarla nel cestino alla mia sinistra, sotto al bancone, immediatamente oltre il manager che già sorseggiava il suo caffè al mio fianco.

    Forse il mio gesto improvviso e inaspettato, forse la traiettoria della mia mano, insinuata tra il bancone e le gambe del manager o forse sue reminescenze mal metabolizzate dell'adolescenza, gli hanno fatto mollare di scatto la tazzina per portare con un fulmineo riflesso condizionato entrambe le mani a proteggersi i genitali da quello che doveva essergli sembrato un inspiegabile colpo basso in arrivo.

    Replay:

    –  io accenno il gesto con la mano sinistra di gettare la bustina del caffè nel bidoncino alla mia sinistra (ipotizzando una traiettoria di lancio a filo tra bancone e manager)

    –  lui sgrana gli occhi, molla la tazzina, scatta indietro e si protegge il basso ventre con entrambe le mani

    –  caffè versato sul bancone

    –  sguardo sgranato suo verso la mia mano bloccata a metà del gesto

    –  sguardo attonito e colpevole mio

    –  attimo di sospensione, barista che non capisce

    –  … non si preoccupi dico io mi accorgo ora che c’è il cestino anche qui … e butto lentamente la carta nel bidoncino alla mia destra

    –  silenzio imbarazzato di entrambi

    –  trangugio il caffè, pago e fuggo fuori

    Manager… Un attimo prima sembravamo due manager che intraprendono la loro seria giornata di lavoro, di colpo siamo sembrati due adolescenti che giocano a colpirsi dove fa più male, un attimo ancora dopo, sembravamo due bambini imbarazzati come se fossimo stati sorpresi a rubare la marmellata.

    Ma allora, noi manager cosa siamo?

    Manager, dirigenti, direttori, imprenditori, amministratori.. siamo solo uomini. Siamo solo uomini è inutile sforzarci di apparire in maniera diversa. Nell'essere solo uomini è racchiusa la nostra vera forza e ogni reale opportunità di benessere e successo.

    Me ne sono reso conto quella mattina di circa otto anni fa e da quel giorno la mia prospettiva è completamente cambiata: non sono più riuscito a prendere sul serio né me stesso né nessun altro personaggio affermato nel mondo aziendale.

    Nessuna mancanza di rispetto, tutt'altro: uno sguardo più disilluso e scan-zonato sulla serietà della quale spesso ci si veste nei contesti professionali e una totale disposizione ad abbracciare la componente umana di ogni interlocutore.

    Siamo solo uomini e se ti va di seguire queste mie riflessioni, magari assieme ne scopriremo il dramma e la meraviglia.

    Con questa ritrovata consapevolezza, chissà, magari acquisiremo anche qualche nuova strategia d'azione.

    Meravigliose creature

    Siamo solo uomini

    sognatori in manette

    viviamo nel riflesso della passione

    che non sappiamo ancora scegliere

    Siamo solo uomini,

    una tribù senza falò,

    ci struggiamo al ricordo del cerchio serale

    nel quale raccontandoci bruciavamo paure,

    dubbi e insuccessi

    Siamo solo uomini

    eleganti, raffinati e seriosi

    ma annodati a cravatte

    che continuano inequivocabilmente

    a indicare i nostri genitali

    Siamo solo uomini

    drogati di solitudine

    assetati di noi stessi

    Siamo solo uomini

    esploratori da asfalto e cemento

    perdiamo la strada

    alla prima distrazione

    Camminiamo soli,

    bendati

    sospesi

    tra sogni, paura e meraviglia.

    Breve guida alla lettura

    Il testo è articolato in 5 parti oltre l'introduzione. Andrebbe letto seguendo l'ordine dei contenuti proposto perché:

    •   L'introduzione contestualizza il testo illustrandone gli obiettivi

    •   La prima parte offre una serie di spunti teorici utili per dare forza e credibilità al modello proposto

    •   La seconda parte approfondisce la visione sciamanica del mondo e dell'essere umano, è fondamentale perché da essa è profondamente influenzato tutto il testo

    •   La terza parte propone una nuova schematica modellizzazione energetica utile per sviluppare efficacia personale e leadership

    •   La quarta parte illustra concretamente come il modello sia utilizzabile nei contesti organizzativi

    •   La quinta parte propone tecniche ed esercizi per lavorare su se stessi in chiave energetica. Alcune di queste tecniche costituiscono il filo portante esperienziale dei seminari Sciamanager.

    Buona lettura!

    Introduzione

    Genesi

    Questo libro nasce in un bosco, su una montagna, tra sole e vento. Nasce su di un taccuino o su un semplice foglio di carta stropicciata.

    Nasce negli anni, lentamente e in silenzio nel mio cuore, il cuore di un uomo, ben lontano dall'avere il diritto di scrivere di leadership o di sciamanesimo.

    Ho a lungo vissuto diviso: spaccato tra quanto mi sollecitava dall'esterno e quanto si agitava (spesso in silenzio) dentro me; tra la mia storia personale che mi inchiodava al passato e un sogno vibrante che mi proiettava nel futuro. Questo libro nasce quindi dalla mia nostalgia e si sviluppa lungo il mio cammino solitario, passo dopo passo, verso casa.

    Ti inviterò nel bosco ma sappi che vivo in città e che come te, lavoro nelle aziende a contatto costante con operai, impiegati e dirigenti. Ti inviterò nel bosco perché da anni mi reco là per ricercare brandelli di saggezza e accumulare l'energia necessaria a vivere impeccabilmente in città e a lavorare impeccabilmente all'interno delle aziende, al tuo fianco.

    Sono un uomo a capo di una moltitudine: la moltitudine dei miei pensieri, delle mie emozioni, dei miei accordi interiori.

    Non cerco il potere sociale, inteso come la capacità di adattare l'ambiente e le situazioni e di ottenere dalle persone ciò che desidero: tutto questo non mi interessa. Da troppo tempo ho iniziato a rifugiarmi nel bosco, nella notte, nel silenzio; da troppo tempo sono alla ricerca di ciò che nessuno potrà mai togliermi, di ciò che potrò ottenere senza privarne nessuno. Io sono un caccia-tore di energia. Questo libro è una mappa del mio viaggio sulle tracce del mio potere personale.

    Allora se anche tu vivi in città o lavori in un'azienda potrai essere interessato a vedere il tuo mondo con gli occhi selvatici di chi si rifugia nella natura alla ricerca di un senso, a caccia di se stesso.

    Ho riversato nelle pagine che leggerai tutto ciò che di più prezioso possiedo: i miei pensieri, le mie emozioni, i miei dubbi, le mie paure, le mie soluzioni; in una parola, la mia conoscenza. Oggi so di essere un uomo di conoscenza e so bene che si tratta di una conoscenza talmente personale da risultare assolutamente inutile per chi non abbia sperimentato almeno in parte il mio cammino. Per questo non cercare alcuna verità in queste righe: l'unica verità è quella che ti concedi di vivere, di sperimentare e di fare tua come conoscenza.

    Consapevole dell'inutilità dello sforzo, io scrivo e in questo preciso momento spero che tu mi legga e che tu prosegua oltre nella lettura. Scrivo per te e questo libro non è che un invito a raggiungermi nel bosco a percorrere con me, fosse anche solo per poche ore, un tratto di questo selvatico, selvaggio, affascinante e misterioso sentiero.

    Non smettere di leggere, perché ti sto invitando a camminare con me e, se lo vorrai, ad aggiungere la tua conoscenza alla mia.

    Le anime del libro

    Questo libro ha sostanzialmente quattro anime.

    La prima è l'anima della ricerca di tradizioni, teorie scientifiche e idee provenienti da mondi e contesti a volte anche molto differenti tra loro. L'obiettivo è trarne spunti comuni (e quindi credibili) applicabili al contesto manageriale e organizzativo.

    La seconda anima è quella più interiore, porta con sé il mio vissuto, spesso si esprime attraverso poesie o brevi aneddoti e rappresenta il mio personale e umanissimo contributo.

    La terza anima vuol essere quella innovativa, portatrice di schemi, interpretazioni e modelli che aggiungono un valore nuovo, una prospettiva di osservazione originale di noi stessi, del mondo e delle organizzazioni.

    L'ultima anima è quella operativa: si tratta di tecniche, esercizi, espedienti e suggerimenti che possono essere immediatamente sperimentati da chiunque per passare dalla teoria alla pratica perché, ricordalo, non conoscerai nulla finché non l'avrai sperimentato. Questo testo non avrebbe valore se non reggesse alla prova dei fatti.

    Vuoti da colmare: lo spazio e il tempo di Sciamanager

    Il vuoto di leadership

    Dal 1998 a oggi (2010), ho formato oltre 1.800 persone e ho conosciuto, lavorativamente parlando, almeno altrettante persone durante progetti di consulenza. Inoltre, attraverso specifici questionari, ho valutato i profili di alcune centinaia di altri professionisti. Posso senza rischio di smentita affermare di disporre di un campione di circa 3000 persone, ben assortito tra amministratori, imprenditori, direttori, dirigenti, quadri, impiegati, capi reparto e operai.

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