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Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?
Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?
Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?
E-book120 pagine1 ora

Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?

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Info su questo ebook

Questa raccolta di  racconti di Grazia Fasanella sono pervasi da uno spirito di positività, che si fonda su un forte credo religioso e su solidi principi morali. Hanno una notevole valenza educativa e morale, inducono a riflettere, a soppesare e dar valore alle piccole, grandi cose della vita, che spesso ogni individuo ignora, preso dalla frenesia e dalle distorsioni percettive dettate dai ritmi stressanti degli impegni quotidiani o dei falsi miti.
Maria Rita Parsi
LinguaItaliano
Data di uscita5 nov 2020
ISBN9788868229573
Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?

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    Anteprima del libro

    Eppure succede. Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita? - Grazia Fasanella

    Grazia Fasanella

    Eppure succede

    Miracoli o casualità? Cosa regna nella nostra vita?

    Proprietà letteraria riservata

    © by Pellegrini Editore – Cosenza – Italy

    Stampato in Italia nel mese di ottobre 2020 da Pellegrini Editore

    Via Camposano, 41 – 87100 Cosenza

    Tel. (0984) 795065 – Fax (0984) 792672

    Sito internet: www.pellegrinieditore.it

    E-mail: info@pellegrinieditore.it

    I diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i Paesi.

    A mio padre

    Per sempre camminerò su questi lidi,

    Tra la sabbia e la spuma,

    L’alta marea cancellerà le mie orme,

    E il vento soffierà via la spuma.

    Ma il mare e la spiaggia rimarranno

    Per sempre.

    Kahlil Gibran

    "A metà dell’inverno infine ho capito

    che dentro di me

    c’era un’invincibile estate."

    Albert Camus

    Prefazione

    Benvenuti nel mondo magico di Grace, quello dove tutto succede come per incanto, per magia, segni o coincidenze, chiamatele come volete. Ma di fatto la vita di Grace, la regina delle favole (al secolo Grazia Fasanella) è costellata di episodi per chiunque incredibili. A lei accadono, e forse a tutti noi, solo che non ce ne accorgiamo, li liquidiamo in fretta come strani, particolari e andiamo oltre. Lei no, lei sa cogliere i segni e li traduce con dolcezza e poesia in fiabe incantate, che fanno innamorare grandi e piccini.

    Cosa ci vuol dire Grace con questi racconti di vita vissuta? Di stare attenti, di non trascurare i mille e uno segnali che ci arrivano magari quotidianamente, perché il cambiamento è dietro l’angolo, basta solo vederlo e coglierlo.

    Ha ragione Grazia/Grace: è la vita, con le sue meraviglie e sconfitte, con le sue infinite risorse, che va interpretata e non subita. Ricordate il film Sliding doors, dedicato al tema delle coincidenze che possono sovvertire la vita in un istante? Ma sono davvero coincidenze oppure dietro c’è qualcosa di più alto, che è già scritto? Quello che gli Antichi chiamavano Fato, facendone anche un’entità soprannaturale e che dopo è diventato il destino. Per i credenti, invece, è la Provvidenza, l’azione di Dio a guidare le nostre sorti e ciò che di straordinario accade in genere è definito miracolo.

    Ecco, la vita di Grazia sembra un continuo miracolo, soprattutto perché lei la percepisce così, con la sua dolcezza, il suo stupore, i suoi occhi di adulta che non ha mai rinunciato a essere anche bambina.

    Per questo è bello, quanto è bello il mondo di Grace, che ci riporta alla meraviglia e allo stupore di quando eravamo bambini, che ci offre pillole di bontà e di gentilezza in un mondo dominato da cattiverie e conflitti. I suoi racconti sono magici non solo per i miracoli o magie che le accadono, ma perché fanno stare bene, infondono speranza e positività.

    Grazia riesce a trasformare anche le cose negative in una favola, in un mondo magico fatto di segnali che ci portano verso il Bene. Ebbene, diamo retta ai segnali, non archiviamoli come incidenti di percorso. Diamo retta innanzitutto ai segnali del corpo, che ci avvisano quando siamo stanchi, nervosi, stressati e tocca fermarsi. Diamo retta ai prodigi che accadono a tutti noi, sempre. Perché la vita è una favola o un miracolo. Dipende solo da noi renderla tale.

    E dunque entriamo volentieri nel mondo di Grace, tutti ne possiamo far parte. Basta vedere il mondo con occhi puri e buoni, come lo vede lei. Entriamoci in punta di piedi, indossando rispetto e delicatezza. Dopo non potremo più fare finta di nulla.

    Barbara Pavarotti

    Un pensiero di Mariella Chiappetta

    Ho letto il libro di Grazia Fasanella in meno di due ore senza fermarmi e senza chiuderlo nemmeno una volta. Era un pomeriggio invernale, uggioso e grigio, che si prospettava noioso e che, invece, si è trasformato in un tempo magico di quelli che lasciano un segno piacevole e incisivo nella sfera delle emozioni.

    La lettura ha avuto il potere straordinario di suggerirmi riflessioni profonde, lasciandomi intravedere una prospettiva nuova e un modo diverso e più profondo di leggere la realtà.

    Si tratta di racconti semplici, lineari, piacevoli, coinvolgenti che veicolano un messaggio molto importante e suggestivo.

    Grazia Fasanella ci ricorda, infatti, con determinazione e convinzione, che ci sono due modalità di affrontare la vita e la quotidianità. Esiste un approccio razionale che si basa sulle certezze e sulle evidenze inconfutabili e un approccio alternativo che consente di leggere i fatti e di guardare agli eventi intravedendo ciò che va oltre l’immediata comprensione. Il secondo approccio appartiene alle persone che riescono a mantenere vivo l’incanto, la magia, la profondità e che, da adulti, continuano a saper cogliere il bello e la sorpresa come facevano da bambini.

    I racconti di Grazia Fasanella ci aprono nuovi orizzonti e più ampie prospettive, ci invitano a guardare oltre, a recuperare la dimensione magica che avevamo archiviato nel mondo delle fiabe.

    La nostra epoca ci ha reso disincantati e, troppo spesso, non diamo valore ai segnali e alle coincidenze che ci ricordano, inequivocabilmente, che esiste altro oltre l’apparenza. Grazia ci invita a guardare oltre la tenda che nasconde le finestre aperte su paesaggi di grande bellezza.

    È un ritorno alla magia dell’infanzia, alla sorpresa; è un invito alla fiducia e alla capacità di sapere cogliere la bellezza nella quotidianità.

    Un bel dono per tutti noi questo libro di Grazia Fasanella.

    Un regalo delicato e, contemporaneamente profondo, che ci sollecita a essere migliori e a sapere intravedere nella vita di tutti i giorni i segni del destino. Un destino benevolo che ci supporta nei momenti di solitudine e avversità, ci ricorda che il bene vince sempre e che bisogna sempre credere, con convinzione, nel lieto fine.

    Una manina morbida mi tocca, mi giro e vedo una bimba con incredibili occhi verdi e lunghe ciglia che mi guardano incantati, ha dei capelli sottilissimi e castani che le incorniciano un visetto rotondo e roseo, poi con la vocina più innocente del mondo mi chiede: Miss Grace, come si fa ad arrampicarsi sopra una nuvola?. Avevo appena finito un incontro con una scolaresca della seconda classe primaria di una scuola della mia città, ai bambini avevo letto una fiaba e poi mi ero soffermata sull’importanza della fantasia.

    Quando vi sentite un po’ tristi, chiudete gli occhietti e immaginate di trovarvi sopra una nuvola e lì, sono certa, farete sogni bellissimi.

    La bambina che sognava sulle nuvole

    C’era una volta una bambina felice… emm emm, diciamo che c’era una bambina che voleva a tutti i costi essere felice. Si era inventata uno spazio parallelo al suo, dove quasi sempre viveva. In quel suo mondo non c’erano le urla dei suoi genitori, non c’erano i pianti inconsolabili della sua mamma, ma soprattutto, in quel suo mondo non faceva entrare la tristezza. La bambina trascorreva le sue giornate osservando le meraviglie della natura, il cielo, che forniva indiscutibili meravigliosi tramonti e arcobaleni, osservava le stelle, i fiori e gli alberi. Dipingeva tutto ciò che la colpiva, lei disegnava e colorava ogni giorno ciò che vedevano i suoi occhi, ma anche ciò che vedeva il suo cuore. Infatti per gli adulti spesso i suoi disegni erano incomprensibili, ma ne apprezzavano l’armonia dei colori. Per lei invece erano chiari, dipingeva l’amore.

    La bambina era molto affezionata anche agli animali, comunicava con loro che, naturalmente, non le rispondevano con le parole. Lei sapeva bene che nel mondo reale gli animali non parlano, ma stranamente, riuscivano a capirsi.

    Piano, piano, aveva imparato il loro linguaggio, e per un lungo periodo i suoi veri amici e confidenti furono un riccio, una gallina, un corvo, tre gatti e due cani. Aveva anche una passione per le nuvole. Oh, quanto le piaceva fantasticare con le nuvole! La sua fervida immaginazione trasformava quelle forme in cavalieri impavidi, draghi, castelli e principi. Quando il suo mondo reale non le piaceva, si arrampicava su un arcobaleno che l’accoglieva facendo una capriola nel cielo, e lei, inebriata tra quelle fantastiche sfumature, si dondolava festosa su di esso, poi quando era stanca, saltava sopra una nuvola e si addormentava, perché sapeva che lì, avrebbe fatto dei

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