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La maglia rossa col cuoricino
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La maglia rossa col cuoricino
E-book130 pagine2 ore

La maglia rossa col cuoricino

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Info su questo ebook

“…un libro scritto fra l’Aldilà e l’Aldiquà,
scritto per far pensare chi non ha certezze,
perché chi non ha certezze, beato lui,
può aprire la mente ad altre ipotesi,
non è statico e non rimane,
non è costretto a rimanere fermo nelle proprie certezze,
per paura di perdere i sostegni costruiti nel tempo.
E allora, siamo in grado di poter assicurare
che l’unica certezza
che possiamo trovare nella nostra esperienza terrena,
l’unica vera certezza, abita dentro ognuno di noi!”
LinguaItaliano
Data di uscita27 feb 2012
ISBN9788865370346
La maglia rossa col cuoricino

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    La maglia rossa col cuoricino - Marialuisa Marchesoni

    Marialuisa Marchesoni, La maglia rossa col cuoricino

    Copyright© 2012 Edizioni del Faro

    Gruppo Editoriale Tangram Srl

    Via Verdi, 9/A – 38122 Trento

    www.edizionidelfaro.it – info@edizionidelfaro.it

    Prima edizione: novembre 2011 – UNI Service

    Seconda edizione: gennaio 2012 – Printed in Italy

    ISBN 978-88-6537-057-5

    Ai miei meravigliosi nipotini,

    perché possano crescere guidati dall’Amore

    e vivere in Verità e Lealtà ogni giorno della loro Vita,

    nella consapevolezza dell’immenso tesoro

    racchiuso nei loro cuori.

    La nonna

    "Spirito Libero sei nato

    e ora, sempre Spirito Libero,

    ritorni alla tua Vera Casa"

    Fitta e sottile la luce si scaglia al suolo, frastagliata da un’unica nuvola che lentamente si dirigeva a est accompagnando in sintonia, come da sfondo, stormi di piccoli uccelli che, giocando col vento, rompevano deliziosamente il silenzio di una fresca serata.

    I caldi colori della vallata e le ancor verdi querce aspettavano l’autunno che non sarebbe tardato ad arrivare.

    Una dietro l’altra le foglie cadevano come in un affrettarsi per finire in tempo quel lungo tappeto di grandi farfalle ocra che, come i miei pensieri, volavano per colmare i vuoti, per cercare una felicità che ormai soffocava sotto la rugiada, con la sola ma meravigliosa consapevolezza che, come quell’albero, ai primi raggi della primavera, dopo il duro gelare dell’inverno, sarò più grande e più bello.

    Perché in questo fantastico disegno Divino le stagioni si susseguono e il tempo passa per far progredire il Tutto!

    Io so con sicurezza che Qualcuno, al di là del tempo, mi aspetta!

    Ma mi vuole puro e così, inverno dopo inverno, primavera dopo primavera, sotto la neve e sopra i fiori, la mia anima invecchia, illuminata tutti i giorni dal sole, affinché la mia purezza riabbracci quell’immenso e luminosissimo Qualcuno, in un’infinita primavera senza tempo¹.

    Ivan Giacomelli

    Racconta la tua storia.

    Dai il tuo esempio.

    Di’ a tutti che è possibile,

    e allora altre persone avranno il coraggio

    di affrontare le proprie montagne.

    Paulo Coelho, Come il fiume che scorre

    1 Poesia scritta da Ivan quando ancora stava bene. È stata ritrovata dalla madre tra le cose del figlio a dieci mesi di distanza dal suo trapasso, proprio poco prima che questo libro andasse in stampa…

    Introduzione

    Questo libro è frutto di una storia di Vita Vera e nasce dal desiderio dell’autrice di trasmettere ai propri nipotini – ma anche a tutti coloro che non a caso si troveranno queste pagine tra le mani – un messaggio che parla della Vita, della Morte e del sottilissimo filo che lega entrambe nella magia di un ciclo senza inizio né fine.

    Un’opera scritta tra l’Aldilà e l’Aldiquà, che testimonia come molto spesso siano proprio le esperienze più dolorose della nostra vita a donarci la possibilità di fare un salto in avanti, se solo troviamo il coraggio di non rimanere congelati dalla Paura e dal Dolore.

    Tutti nella Vita, prima o dopo, ci poniamo delle domande, ma non tutti osiamo mettere in discussione quelle poche certezze acquisite (in genere attraverso la famiglia, le istituzioni e i dogmi imperanti) in nome della nostra ricerca e del nostro diritto di credere a ciò che sentiamo più vero e più affine a noi, al di là della legittimazione di terzi.

    L’autrice narra di tutta una serie di accadimenti che, nel corso della sua Vita, hanno messo a dura prova la sua fede, portandola a sentirsi talvolta preda di una sensazione di vuoto e abbandono apparentemente insormontabili ma che col tempo, e grazie ad un’indomita ricerca, hanno potuto assumere un volto completamente nuovo. Dove in principio c’era vuoto e oscurità, lei ha saputo trovare Pienezza d’Amore e di Luce, ma per farlo ha dovuto superare la Paura e il Dolore, guardando nel profondo di se stessa per scoprire che quel che ci hanno sempre raccontato riguardo la nostra natura non è che una minuscola parte della realtà; che oltre il nostro corpo fisico noi siamo, da sempre, degli Esseri Spirituali dalle infinite potenzialità, che non conoscono la parola Morte, se non nel senso fisico e umano del termine.

    Anche in seguito alla profonda lacerazione interiore che la dipartita dell’amato figlio ha comportato, l’autrice è stata capace di reagire traendo nuove preziosissime lezioni sul senso del nostro venire al mondo e del nostro trapasso, lezioni apprese non solo attraverso la sua Esperienza di Vita Reale, ma anche grazie alla presenza costante di una madre e di un figlio amorevoli, i quali, seppur da un’altra dimensione, le hanno indicato la Via, sorreggendola nei momenti più dolorosi.

    Una storia che ha dell’incredibile e che, proprio per questo, non può e non deve perdersi col passare del tempo, una storia scritta con semplicità e col cuore in mano, nella quale troviamo una saggezza che ancora non è cosa comune nella dimensione in cui siamo abituati a vivere quotidianamente, una storia che vuole essere una sorta di Testamento Spirituale per i nipotini dell’autrice stessa, attualmente troppo piccoli per poterne godere in maniera consapevole ma che un domani, in queste pagine, seppur molti nomi siano stai modificati per rispetto della loro privacy, potranno trovare parte della storia di chi li ha preceduti.

    Quella narrata in queste pagine è la prova del fatto che non è tanto quel che ci accade a segnare le nostre vite, quanto piuttosto il modo in cui noi scegliamo di reagire dinanzi ai fatti. Le esperienze non giungono mai a caso. Ogni cosa nella Vita accade per un motivo ben preciso e ogni esperienza si presenta a noi soltanto quando siamo pronti ad affrontarla e a trarre da essa qualche importante lezione per la nostra personale evoluzione. Ogni avvenimento, per quanto doloroso, reca in sé un’Opportunità: il segreto sta semplicemente nel guardare alle cose in maniera diversa, e per farlo è necessario aprirsi totalmente alla Vita e affrontare la Paura, nemica dell’Amore, perché solo affrontandola possiamo trasformarla.

    Se riuscirete a porvi dinanzi a questa lettura con il cuore aperto e la mente libera da ogni pregiudizio, di certo anche voi sarete raggiunti e toccati dalla Luce Divina che ha guidato la creazione di quest’opera.

    Eleonora Manfroni

    Premessa

    È con enorme gratitudine verso la Vita (Dio)

    che sento il desiderio, ma anche il dovere, di raccontare la più bella storia vera mai scritta:

    la storia della mia vita, ossia la storia di quegli accadimenti

    che nella mia vita ne hanno totalmente rovesciato il senso, dandomi, pian piano, la consapevolezza di vivere un’esistenza meravigliosa, totalmente meravigliosa, dove qualsiasi cosa accada ha un senso profondo, e sempre finalizzato all’Amore!

    È per poter trasmettere, almeno nella mia famiglia, ma ben venga anche ad ogni altro Essere, la preziosità di tutto ciò che ho vissuto, che sento la necessità di scrivere.

    Mi sembrerebbe infatti un sacrilegio lasciare

    che il ricordo di ciò che ha trasformato la mia vita, di ciò che ha cancellato le mie ansie e i miei timori, di ciò che mi ha dato fiducia totale nella Vita stessa, vada, man mano nel tempo, a perdersi come ricordo, annullato dal Tempo.

    Oh, io sono infinitamente grata alla mia dolcissima mamma Dorotea, a mio fratello e figlio Umberto-Ivan e alla Vita stessa per avermi regalato questo preziosissimo patrimonio spirituale, che voglio condividere, di prima mano, con voi, Dario e Lea, miei splendidi nipotini, perché possiate goderne con me i benefici.

    E sarà forse l’eredità più bella che una nonna possa lasciare dietro di sé.

    Con infinito Amore, la vostra nonna.

    Ricordi dal passato

    Sto pensando, sì, sto pensando da dove cominciare, e mi sembra giusto cominciare dai flash dei ricordi che conservo vividi nel mio cuore.

    ***

    Sono piccola, seduta su uno sgabellino; davanti a me le ginocchia di mio padre, mia sorella più grande è alla sua destra, in piedi vicino alla sua sedia, e l’altra mia sorella è seduta sulla sua gamba sinistra; ci sta raccontando una fiaba, quella dell’ochetta che si nasconde nel campo di cavoli, e io sono lì che ascolto e penso: sembrerebbe un padre normale, affettuoso, ma io so che non è vero! Sento di dover stare sempre attenta!

    ***

    Sono grandina perché, da sola, riesco a portare lo sgabello vicino alla mamma per essere allattata, e mi sento in Paradiso perché sto in braccio a lei. Arriva mio padre, comincia a discutere con mamma, sempre più arrabbiato, finché con un moto di rabbia ci tira addosso lo sgabello, urla; io piango, ma so che è così!

    ***

    Sono in cucina; mamma e papà sono un po’ preoccupati perché mia sorella Giuliana è corsa dietro ai coscritti, che, come era in uso allora, dai carri dove erano stipati gettano caramelle ai bambini del paese; è già un po’ che manca, credo non abbia chiesto il permesso. Poi, all’improvviso, Giuliana arriva, la mamma la redarguisce, io sono seduta sul bordo del tavolo di cucina, mio padre si sfila la cintura di cuoio dai pantaloni e comincia a sferzare. Io piango, sono davvero disperata, penso che papà sia un orco, mi dico che devo stare attenta, devo non farlo mai arrabbiare, portargli rispetto e non farlo mai arrabbiare, perché, quando è arrabbiato, è capace di tutto.

    ***

    Sto giocando con la bambola (i miei giochi sono quasi sempre solitari e silenziosi, per non irritare mio padre), arriva sempre lui, arrabbiato, urla; io corro da mamma e mi stringo a lei: ho paura che poi la mamma pianga, vorrei proteggerla.

    ***

    Sono grandina, ma siccome son tornati a casa i miei fratelli, io devo dormire nel lettone con mamma e papà, in mezzo a loro. Una sera, mamma va ad una dimostrazione di pentole che si tiene al Teatro Comunale; io devo andare a dormire da sola con papà, e bagno il letto che non bagnavo più da tanto (effetto paura!). Mamma, al ritorno, capisce, mi stringe a sé, mi bacia e isola il bagnato. Quanta gratitudine provo nei suoi confronti!

    ***

    È inverno, età scolare, sono stata ammalata, ora sto meglio e mi hanno portato i compiti da fare a casa, sono davanti al tavolo con la boccetta dell’inchiostro aperta, perché sto scrivendo. Lui entra, sempre discute, non so di cosa, non capisco; alla fine, con uno spintone al tavolo rovescia la boccetta dell’inchiostro su quaderni e libro; io piango disperata perché tengo molto all’ordine dei miei quaderni. Mamma, come sempre, mi consola e mi aiuta a rimediare.

    ***

    Per me, la mia famiglia è soltanto lì, tutta nella mamma: i miei fratelli sono grandi, tutti più grandi di me, la più vicina è Giuliana, cinque anni più vecchia, ma lei sta più con Tonia, perché è logico: ha più bisogno di fare la grande. Ad ogni modo io sto benissimo, mio padre, i miei fratelli ci sono, sono parte della mia realtà, bisogna rispettarli, ma quel che sento è che tutta la mia famiglia è la mamma!

    ***

    Sono già grande, lavoro già nello studio del notaio, le mie sorelle sono a casa, fanno le sarte. C’è una ribellione fra loro: non è giusto che io, la principessa con le mani belle, non debba mai avere l’onore di lavare a

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