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La voce del vento
La voce del vento
La voce del vento
E-book150 pagine55 minuti

La voce del vento

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Info su questo ebook

La raccolta “La voce del vento” comprende 103 poesie, quasi tutte scritte nel periodo della pandemia. Sono eccezioni “Gargano”, “Brezza di primavera”, “Sardegna”, “Partenope” e “A mia moglie (sonetto).

Nelle sue creazioni poetiche l’autore si fa interprete di eventi notevoli, come “Twin Towers”, “14 agosto 2018: Il ponte del destino” (alla memoria delle 43 vittime, tutte citate) e Covid-19, ma è ampiamente trattato anche il tema dell’amore e di ciò che esso comporta, soprattutto per la donna. L’autore cerca anche di esprimere, nel suo “trasformismo”, sentimenti e aspirazioni dal punto di vista della donna, facendosi “attore” sulla scena poetica: tali sono “Dal tetto del mondo”, “Mi ritrovai abbrutita”, “Mistral”, “Ti aspettavo”, “Quando una storia finisce”, “Avevo voglia di te…”, “L’amore non conosce frontiere”, “Tienimi per mano”.

Vi è poi qualche poesia dedicata alla storia, come “La storia”, appunto, a temi ecologici (come “Il lamento della terra”, “L’Olmo”), a malattie gravi “Alzheimer”, “Ci si abitua...”, “Rosy”.;. e altro ancora. Una varietà di temi.
LinguaItaliano
Data di uscita17 dic 2020
ISBN9791220308809
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    Anteprima del libro

    La voce del vento - Giuseppe Preziuso

    info@youcanprint.it

    1. RACCOGLIEVO CONCHIGLIE…

    Raccoglievo conchiglie portate dal mare

    e ascoltavo sussurri, amori e messaggi

    di aquile, squali e pantere lontane.

    Guardavo in alto il disco lunare

    e seguivo la chioma di Sue che salutava a cavallo;

    e bisonti a migliaia correvano in ampie distese

    inseguiti da penne con archi e con frecce.

    Crescendo ho visto come svirgola, come ruota

    questo strano mondo in cui alloggiano gli umani,

    facendo girare teste e santoni in cerca di luce,

    o solo di vaga immagine nel vuoto riflessa.

    Ho conosciuto persone, affetti,

    idoli e vicende di guerra,

    signori sulla terra con migliaia di servi,

    necessario strumento di un vano potere

    che il tempo cancella e il vento disperde.

    Nella mia serenità raccolgo parole,

    ci gioco, provo a farne poesie;

    interpreto pensieri, umane vicende.

    descrivo, do voce al silenzio,

    organizzo la scena e mi faccio attore e regista,

    mi trasformo e, forse, trasmetto emozioni,

    nel mio libero canto d’amore terrestre.

    2. A MIA MADRE

    Pulsavamo assieme senza vederci

    nella misteriosa, densa vicenda

    che genera da una stella pensante

    un lumicino, poi astro splendente.

    Cantavi speranze lontane

    parole perdute che il tempo raccolse,

    guardavi tra le erbe fiori di campo

    e immaginavi il mio viso nascosto

    come il sole nella sua aurora.

    E io costruivo dentro di te,

    dentro di me,

    la mia galassia di neuroni,

    la mia mente che tu,

    primo motore, accendevi,

    con scintille d’amore.

    Dalle profondità di ignoti abissi

    o da qualche buco nero del cosmo

    mi portasti alla luce, alla vita,

    ed io gridai con terrore e con gioia

    la luminosità che allora, incurante,

    l’astro stendeva… come oggi,

    in situazioni diverse,

    col telefono che invano attende

    la tua voce lontana.

    Le ore raccontano mute

    esperienze passate

    in questo fugace presente

    fatto di mesi, di giorni, di ore,

    già tutti ammucchiati, sciami di attimi,

    nella mente, come tra fronde di quercia,

    o in un’arnia a produrre quel miele

    di cui il pensiero si nutre.

    Tale tu sei, mia volatile vita

    ancorata alle tue radici,

    perché trovi senso il mio futuro

    nel quale tu, madre,… vivi.

    3. L'AMORE

    Accade all’improvviso:

    ti entra nel campo visivo e ti cattura,

    un cono di luce sulla scena

    che tutto il resto esclude;

    protagonista assoluto nella tua mente,

    gli rivolgerai le tue attenzioni,

    i tuoi pensieri, le tue passioni,

    ne farai il centro dei tuoi progetti di vita

    e non chiederai il suo nome

    perché sai già che si chiama Amore.

    4. BRISA DE PRIMAVERA

    La niña canta

    y mira el ciel,

    la muchacha cierra los ojos.

    y vibra el corazón,

    la voz del mar llega placentera,

    la esperanza agita las frondas.

    4. BREZZA DI PRIMAVERA

    Sotto il cielo azzurro

    volan gli aquiloni, scherzano i ragazzi.

    E la bambina canta

    e guarda i volteggi nell’aria;

    la ragazza, sulla sabbia,

    chiude gli occhi

    e palpita il suo cuore.

    Nella vicina pineta

    la voce del mare arriva piacevole,

    la speranza agita le fronde.

    5. GARGANO

    Gargano, la mia terra!

    Ancora lontano, si staglia all’orizzonte,

    sempre più chiaro, più caro,

    e palpita l’immagine sentimenti d’amore.

    Promontorio sacro e benedetto,

    finalmente ti rivedo,

    ancora la mia mente si riempie

    di gioia e riverenza antica.

    Torno a vedere le tue rocce,

    bianche e sante,

    che si slanciano in mare

    come per bere, bocca assetata.

    Eccoci a Macchia, tra l'odore degli ulivi,

    con il bacio del mare, con il tenero abbraccio.

    Rocce adorate, terre sudate,

    eccomi a voi per sentirvi parlare,

    per avere da voi, col fruscio del pino,

    con l'inchino del grano,

    un dolce pensierod'amore, di pace,

    per vedere con voi come nulla è cambiato,

    come tutto rimane, fortemente provato,

    con gioia più grande, nell’antica umiltà.

    Forte Gargano, sperone d'Italia,

    terra di elci, di faggi, di querce, di aspre radure,

    vergine ancora ai mali del nord,

    al lavoro che aliena, al mito che uccide,

    all'opera amara di un mondo che muore,

    che geme, che soffre,

    che tende le mani al cielo,

    invano,

    abbraccia i tuoi figli in una stretta affettuosa

    per dare coraggio a chi bagna i tuoi sassi

    con stille lucenti che rigano guance

    arse dal sole, rugate dal tempo

    nel duro lavoro dei campi.

    Terra selvaggia, madre

    di figli orgogliosi,

    riponi fiducia in chi torna a vederti,

    a darti il suo bacio

    una volta soltanto,

    magari, in un anno,

    e dona la pace a chi riporti nel grembo,

    nell’amorevole abbraccio,

    come premio finale di una vita sudata,

    a chi torna alla terra,

    stanco, per sempre.

    6. ABBRACCIAMI

    Abbracciami.

    Ci sono giorni che pesano,

    ore in cui manca il respiro,

    momenti che

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