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Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso
Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso
Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso
E-book85 pagine27 minuti

Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso

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Info su questo ebook

Tasso compose un gran numero di poesie, molte delle quali durante la sua detenzione all’ospedale di Sant’Anna. In questo volume sono raccolte alcune delle sue più belle liriche d’amore, tratte da quelle scritte per Lucrezia Bendidio, da quelle scritte per Laura Peperara, dalle cosiddette Rime estravaganti e da quelle scritte per conto d’altri.
LinguaItaliano
Data di uscita20 ott 2020
ISBN9791220209687
Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso
Autore

Torquato Tasso

Ralph Nash obtained his Ph.D. from Harvard University. He has published numerous articles on Renaissance literature.

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    Le più belle poesie d'amore di Torquato Tasso - Torquato Tasso

    Hayez

    Vere fur queste gioie e questi ardori

    Vere fur queste gioie e questi ardori

    ond’io piansi e cantai con vario carme,

    che poteva agguagliar il suon de l’arme

    e de gli eroi le glorie e i casti amori;

    e se non fu de’ più ostinati cori

    ne’ vani affetti il mio, di ciò lagnarme

    già non devrei, ché più laudato parme

    il ripentirsi, ove onestà s’onori.

    Or con l’esempio mio gli accorti amanti,

    leggendo i miei diletti e ‘l van desire,

    ritolgano ad Amor de l’alme il freno.

    Pur ch’altri asciughi tosto i caldi pianti

    ed a ragion talvolta il cor s’adire,

    dolce è portar voglia amorosa in seno.

    Da Rime per Lucrezia Bendidio

    Dice d’aver veduta la sua donna su le rive de la Brenta

    e descrive poeticamente i miracoli che facea la sua bellezza.

    Colei che sovra ogni altra amo ed onoro

    Colei che sovra ogni altra amo ed onoro

    fiori coglier vid’io su questa riva;

    ma non tanti la man cogliea di loro

    quanti fra l’erbe il bianco piè n’apriva.

    Ondeggiavano sparsi i bei crin d’oro,

    ond’Amor mille e mille lacci ordiva;

    e l’aura del parlar dolce ristoro

    era del foco che de gli occhi usciva.

    Fermò suo corso il rio, pur come vago

    di fare specchio a quelle chiome bionde

    di se medesmo ed a que’ dolci lumi;

    e parea dire: "A la tua bella imago,

    se pur non degni solo il re de’ fiumi,

    rischiaro, o donna, queste placid’onde".

    Mostra quanta dolcezza sia ne le pene amorose.

    Se d’Amor queste son reti e legami,

    Se d’Amor queste son reti e legami,

    oh com’è dolce l’amoroso impaccio!

    Se questo è ‘l cibo ov’io son preso al laccio,

    come son dolci l’esche e dolci gli ami!

    Quanta dolcezza a gl’inveschiati rami

    il vischio aggiunge ed a l’ardore il ghiaccio!

    Quanto è dolce il soffrir s’io penso e taccio,

    e dolce il lamentar ch’altri non ami!

    Quanto soavi ancor le piaghe interne;

    e lacrime stillar per gli occhi rei,

    e d’un colpo mortal querele eterne!

    Se questa è vita, io mille al cor torrei

    ferite e mille, e tante gioie averne;

    se morte, sacro a morte i giorni

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