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Il potere delle emozioni: Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita
Il potere delle emozioni: Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita
Il potere delle emozioni: Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita
E-book331 pagine4 ore

Il potere delle emozioni: Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita

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Prefazione di SUA SANTITÀ IL DALAI LAMA

Negli ultimi anni, la cosiddetta "scienza della felicità" ha suscitato grande interesse: la felicità è un motore universale per tutti gli esseri umani, un'emozione fondamentale che ci dà la spinta per andare avanti. A complicarci la vita, però, spesso intervengono anche altre emozioni, e a volte si tratta di emozioni che preferiremmo evitare. Ma se ne abbiamo così tante a disposizione una ragione c'è: ciascuna di esse, infatti, porta con sé delle informazioni che possiamo usare per migliorarci, a patto che sappiamo come fare.

Anche le emozioni negative hanno qualcosa da offrire, e persino i sentimenti più scomodi in realtà ci mandano messaggi per dirci che qualcosa non va, per proteggerci e per spingerci a migliorare. La neuroscienza insegna che per comprendere e utilizzare al meglio le emozioni dobbiamo prima di tutto dare loro un nome. E questo libro ci offre un nuovo punto di vista: sulla paura che genera coraggio, sulla vergogna che ci aiuta a fare chiarezza nei nostri valori, sulla rabbia che ci permette di porre dei limiti a salvaguardia del nostro benessere. Perché è proprio imparando a riconoscere le nostre emozioni e adottando delle semplici strategie nella vita di ogni giorno che possiamo cambiare in meglio.

Randy Taran, pluripremiata autrice e fondatrice dell'organizzazione no profit Project Happiness, sa bene che ogni emozione, sentimento e stato mentale ha il potere di accrescere la consapevolezza di sé e l'autostima e di riportarci alla nostra vera essenza. E con Il potere delle emozioni mette a nostra disposizione gli strumenti che ci permetteranno di migliorare le nostre relazioni ma anche di essere artefici della nostra stessa felicità.
LinguaItaliano
Data di uscita30 set 2021
ISBN9788830530614
Il potere delle emozioni: Comprenderle e abbracciarle per migliorare la propria vita

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    Anteprima del libro

    Il potere delle emozioni - Randy Taran

    Logo del Dalai Lama

    PREMESSA

    Più osservo il mondo e più diventa chiaro che, qualunque sia la nostra condizione – ricchi o poveri, istruiti o meno – e a qualsiasi razza, genere o religione apparteniamo, tutti desideriamo essere felici ed evitare la sofferenza. Lo scopo della vita è la felicità.

    Con felicità non intendo soltanto il piacere momentaneo della semplice comodità. Penso più alla gioia durevole che nasce da una completa trasformazione ed evoluzione della mente. Questa condizione può essere raggiunta coltivando qualità come la compassione, la pazienza e la saggezza. Se riuscirete personalmente a svilupparle, scoprirete immediatamente che sono un’autentica fonte di felicità.

    Tutti possiamo raggiungere la pace e la felicità, perché tutti possediamo alcuni valori umani fondamentali. Per esempio, se riuscirete ad aprirvi agli altri con gentilezza e fiducia diventerete più calmi e rilassati. Perderete quel senso di paura e sospetto che spesso proviamo nei confronti delle altre persone, perché non le conosciamo bene o perché ci sentiamo minacciati o in competizione con loro per qualche motivo. Quando siamo calmi e rilassati, usiamo la mente nel modo corretto e riusciamo a pensare in modo lucido; dunque, qualsiasi cosa facciamo, che sia studio o lavoro, siamo in grado di farla meglio.

    In questo libro, Randy Taran offre ai lettori l’opportunità di guardare oltre i propri ristretti interessi personali, per scoprire e prendere in considerazione ciò che è nell’interesse degli altri e va a loro beneficio. L’idea che fondamentalmente tutti gli esseri umani siano uguali è tanto semplice quanto vera: tutti tendiamo alla felicità. Possiamo imparare molto gli uni dagli altri, perché comprendere i bisogni reciproci significa anche rispettare il naturale desiderio del prossimo di fare le proprie scelte.

    È immensamente importante sforzarsi di fare qualcosa di buono con le nostre vite. Non siamo nati per arrecare danno e causare dolore. Perché le nostre vite abbiano valore, però, dobbiamo accogliere e coltivare alcune qualità umane fondamentali, come il calore, la gentilezza e la compassione. Se ci riusciremo, la vita di tutti sarà più felice e piena di significato.

    Sua Santità il Dalai Lama

    Firma Dalai Lama

    INTRODUZIONE

    Avete mai avuto l’impressione che la vostra mente fosse invasa da un’emozione, senza riuscire a capire da dove venisse o come gestirla? Avete mai avuto la sensazione di non volervi abbandonare a quell’emozione, in quel momento? Congratulazioni, siete esseri umani! I nostri problemi non derivano dalle emozioni che approviamo: la gioia, l’accettazione, il desiderio e l’amore… anzi, ben vengano… È l’estremità opposta dello spettro emotivo che ci infastidisce: l’iceberg della paura, le fiamme della rabbia, l’abisso della disperazione. Si salvi chi può. È già abbastanza difficile vivere queste emozioni impegnative, figuriamoci dar loro un senso. Inoltre, non stanno certo ad aspettare con pazienza di essere esaminate… le emozioni cambiano drasticamente da un minuto all’altro. Certo, la cosa migliore sarebbe restare con le proprie emozioni, ma la maggior parte di noi le sfugge come la peste.

    Conosco bene questa sensazione. Per molti anni ho preferito la parte gioiosa. Io ero l’ottimista, quella che trovava una soluzione a ogni problema, che sapeva individuare il lato positivo di ogni situazione. Tutto questo però cambiò il giorno in cui, seduta in cucina con mia figlia adolescente, mi sentii dire: «Mamma, ho l’ansia. Vorrei essere felice, ma non so come fare». Desideravo aiutarla con ogni cellula del mio corpo, ma qualsiasi soluzione provassi a proporre era inutile. Mi rivolsi a degli esperti soltanto per scoprire che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), oggi la depressione è la principale causa di sofferenza nel mondo. Ciò significa che a un passo da noi, e in qualsiasi paese del mondo, donne uomini e bambini stanno soffrendo per questo motivo. E il fatto è che non se ne parla abbastanza, neanche lontanamente: il pregiudizio è ancora molto radicato.

    Lo stigma e il silenzio che accompagnano questo dolore sono territori che conosco bene. Mio nonno aveva tendenze suicide, mia madre soffriva di depressione cronica e la mia zia paterna era schizofrenica. Anche mia sorella deve affrontare delle difficoltà simili. Ogni famiglia ha i suoi problemi, e naturalmente io non ne ero immune. Quindi è facile immaginare che, dopo quella conversazione al tavolo della cucina, il mio campanello d’allarme interiore suonasse a tutto volume. Quando ero bambina non avevo avuto modo di aiutare mia madre, ma da mamma avrei fatto qualsiasi cosa per mia figlia.

    Fu questa scintilla a spingermi a fare qualcosa, non soltanto per la mia famiglia ma per i ragazzi di tutto il mondo. Sfruttando la mia esperienza in campo cinematografico, produssi Project Happiness, un documentario che riuniva giovani provenienti dagli Stati Uniti, dalla Nigeria e dal Tibet per trovare le risposte a un’unica domanda: che cos’è la felicità? Intervistammo George Lucas, Richard Gere e il neuroscienziato Richard Davidson; inoltre incontrammo il Dalai Lama nella sua casa di Dharamsala, in India.

    Tutto questo mi ha portato a scrivere un libro per insegnare ai ragazzi la psicologia positiva, la mindfulness e le neuroscienze della felicità, e a fondare un’organizzazione non profit che offre programmi di apprendimento digitali dedicati agli studenti delle scuole primarie e secondarie, utilizzati in centoventi paesi. In un periodo in cui nei notiziari si parla di suicidi, sparatorie nelle scuole e ansia diffusa a tutti i livelli, sono sempre più convinta dell’importanza di condividere questi materiali per ispirare adulti e bambini di tutto il mondo a sviluppare le proprie risorse interiori. Il mio percorso personale mi ha portato ad apprendere gli strumenti che poi avrei condiviso con gli altri, come la gratitudine, la forma mentis, la resilienza emotiva e il potere di identificare i propri punti di forza. Mi considero fortunata per ogni passo avanti che ho compiuto.

    È davvero importante, addirittura necessario, sapere che la felicità non è semplicemente uno stato da raggiungere, ma una capacità che tutti possiamo sviluppare. Io ho potuto verificarlo, e la scienza lo conferma.

    Il cuore però mi diceva che c’era dell’altro. E le ansie fuori controllo alle tre del mattino, gli accessi di rabbia nei momenti più impensati, la tristezza che ci cala addosso come una nuvola nera? Si può imparare a gestire queste emozioni, quelle che non consideriamo socialmente accettabili, soprattutto in una cultura che dà più valore all’apparenza che alla sostanza?

    Affrontando questo argomento, ho scoperto con meraviglia che ogni emozione è accompagnata da un preciso tipo di saggezza. La parola emozione viene dal verbo latino emovere, che significa portare fuori, smuovere. Le emozioni, che siano considerate positive o negative, non solo smuovono un sacco di energia ma contengono moltissime informazioni. Anche se in questo libro, come spesso accade nella vita reale, utilizzerò le parole emozione e sentimento come sinonimi, in realtà esiste una distinzione.

    Il neuroscienziato Antonio Damasio spiega che le emozioni sono i segnali che avvengono all’interno del corpo e che si sono evoluti come risposte automatiche di fronte a un pericolo o a un’opportunità. Spesso si verificano in modo spontaneo e senza che ce ne rendiamo conto. I sentimenti vengono innescati dalle emozioni ma hanno luogo nella mente, derivano dai pensieri e dalle immagini associati alle emozioni. Secondo Damasio, i sentimenti sono il processo di percezione di ciò che accade nell’organismo (in voi stessi) quando siete preda di un’emozione. Dato che proviamo dei sentimenti e che questi possono rimanere nella memoria, abbiamo la possibilità di utilizzare i sentimenti nati da certe emozioni per progettare il futuro. Questo ci aiuta a costruire una visione del mondo e a prenderla in considerazione quando programmiamo degli eventi.¹ Questa consapevolezza ci apre un’interessante opportunità.

    E se potessimo utilizzare le nostre emozioni e i nostri sentimenti come guida per non perderci, come una bussola interiore? Se, come degli alchimisti, avessimo gli strumenti per trasformare ogni emozione, ricalibrandoci per creare la versione migliore possibile della nostra vita? Se invece di sorprenderci e di mandarci fuori strada, essi potessero farci da punti di riferimento e aiutarci a riconnetterci con la nostra natura più autentica? Se riuscissimo a comprendere come anche le emozioni e i sentimenti più difficili ci mandino messaggi per avvertirci, proteggerci e spronarci?

    La sfida del nostro tempo non è rappresentata soltanto dai risultati che possiamo ottenere all’esterno, ma anche dal modo in cui ci connettiamo con il nostro io più profondo. Siamo qui per fare esperienza della vastità e dall’ampiezza della vita, compresi i nostri territori interiori. Questo è possibile soltanto vivendo appieno ogni emozione… e comprendendo come lavorare con esse, invece di fingere che non esistano. In questo modo riusciremo a utilizzarle al meglio invece di farci trascinare di qua e di là.

    Una cosa è certa: ciascuno di noi ha più potere di quanto creda, e più comprenderemo del nostro modo di pensare, agire e metterci in relazione meglio riusciremo nella vita. Tutto questo non è utile soltanto per noi, ma ha effetto sulle persone che amiamo e a cui teniamo, sulle nostre comunità e sul mondo intero. Tutte le emozioni sono contagiose.

    In questo periodo in cui ansia e confusione crescono a dismisura abbiamo più che mai bisogno di assumere il controllo delle nostre vite. Comprendendo le emozioni più complesse allo stesso modo di quelle più semplici otterremo la lucidità, la spinta e l’energia per rivelare chi siamo davvero, al di là delle frustrazioni, dei giudizi e delle paure. Ogni emozione ha il potere di riportarci alla nostra essenza autentica. Come disse Marco Aurelio: L’ostacolo all’azione la porta avanti, e ciò che sbarrava la via diventa la via stessa. Questo libro è stato scritto per offrirvi un nuovo modo di guardare ai doni nascosti nelle vostre emozioni, e alle vostre autentiche possibilità.

    Come usare questo libro

    Leggendo queste pagine vedrete che sono organizzate per emozione. Ogni capitolo ne sviscera i dati scientifici, i messaggi che offre e le strategie pratiche più collaudate per sfruttarla al meglio. Esistono vari metodi di classificazione delle emozioni: dalle cinque famiglie individuali di emozioni (gioia, rabbia, paura, disgusto e tristezza)² ai sistemi con sette o dieci emozioni, fino alle ultime ricerche del dottor Dacher Keltner e del dottor Alan Cohen che indicano gradazioni progressive di ventisette emozioni.³ Gli studi di Brené Brown hanno evidenziato trenta emozioni.⁴ Per scrivere questo libro ed esaminare approfonditamente le emozioni prescelte ho ristretto la rosa a dieci, una più affascinante dell’altra. Naturalmente anche voi avrete le vostre preferenze:

    •Felicità : discuteremo di come cambiare la nostra mente per far progredire la nostra parte migliore. Esamineremo anche le Sette Abitudini della Felicità e il modo in cui piccole modifiche possono cambiare tutto. Il capitolo si chiude con una sezione sulla crescita post-traumatica ( PTG , post-traumatic growth ) e sul perché certe persone siano così resilienti anche dopo una tragedia.

    •Tristezza : spesso viene confusa con la depressione e in questo capitolo esploreremo la differenza tra le due. Scopriremo anche i vantaggi nascosti della tristezza e il motivo per cui sia un importante elemento della nostra vita. Infine, parleremo di cosa significhi progettare la propria vita in modo che sia libera dai rimpianti.

    •Desiderio : valuteremo la natura del desiderio, le differenze rispetto alla speranza o all’aspettativa – i due generi di passione da cui guardarsi – e capiremo cosa fare se supera un certo limite.

    •Paura : considereremo i diversi tipi di paura… ce ne sono molti! Faremo un test sulla paura per scoprire che cosa succede quando viene soffocata. Impareremo anche qualche strategia per farcela amica.

    •Ansia : spiegheremo la differenza fra ansia e paura. Quando l’ansia è una reazione sana e quando è invece definita un disturbo? Valuteremo anche i modi per gestire questa emozione così incompresa.

    •Sicurezza : discuteremo le due cause della sicurezza, che può essere il risultato di una centratura interiore o dell’apprendimento di qualcosa di nuovo dall’esterno. Scopriremo i diversi atteggiamenti per sostenere o sabotare i nostri sogni e il motivo per cui l’autostima non è sufficiente.

    •Rabbia : esamineremo gli svantaggi di questa emozione, ma anche i suoi vantaggi. Come è possibile incanalare la sua potenza in modo positivo? Impareremo a riconoscere le molte facce della rabbia e le strategie più collaudate che possono venirci in aiuto quando insorge.

    •Tolleranza : ne esploreremo due livelli, la tolleranza per alcuni aspetti di noi stessi e la tolleranza verso gli altri. Osserveremo la differenza fra tolleranza e accettazione e capiremo come accettare meglio noi stessi da subito. Scopriremo il legame fra tolleranza ed empatia, e come utilizzarla per rendere più profonde le relazioni.

    •Senso di colpa : è una delle guide più potenti per riportarci ai nostri valori più importanti. Osserveremo la differenza fra senso di colpa e vergogna. Inoltre, esploreremo tre tipi di senso di colpa che potrebbero bloccarci e sette azioni da intraprendere per superare anche le acque più torbide.

    •Amore : introdurremo i sei tipi di amore, le tre fasi dell’amore e il modo in cui la chimica del cervello ci porta ad amare, desiderare e creare legami. Impareremo anche cosa può aiutare l’amore a durare nel tempo.

    Ogni capitolo vi darà anche l’opportunità di collegare ciò che state leggendo con la vostra vita personale. Procuratevi un diario e preparatevi a riflettere su una serie di domande, nonché ad affrontare sfide che vi aiuteranno a scoprire qualcosa di nuovo su voi stessi e sulle intuizioni in attesa di emergere.

    Durante il percorso riceverete istruzioni come Annota sul diario le seguenti domande…: sarà il momento di scrivere di getto… sono vietati i giudizi! Lo scopo di tutto questo è attingere alla vostra saggezza interiore, riconnettervi alla vostra capacità di intuizione e scoprire risorse che potrebbero sorprendervi. Leggendo i vari capitoli imparerete molte cose su voi stessi, sui vostri punti di forza e sulle vostre scelte.

    Prima di cominciare, c’è una cosa che dovreste sapere. Anche se ogni emozione ha caratteristiche proprie e un proprio messaggio, è affascinante riconoscere che esiste una progressione utile per comprendere la rabbia, la paura e altre emozioni difficili. Il dottor Paul Ekman, autore di diverse pubblicazioni, e la dottoressa Eve Ekman, esperta di scienze sociali e contemplative, attraverso le loro ricerche sulle varie fasi delle emozioni hanno individuato una sequenza⁵ che ci aiuta a dare un senso a questa energia a volte distruttiva. Quando si verifica uno scoppio emotivo (e a chi non succede, ogni tanto) è bene sapere che esistono uno svolgimento prevedibile e un modo per uscirne.⁶ A me piace fare un’analogia con un incontro sportivo: a volte può essere relativamente tranquillo, altre volte può assumere un’intensità non prevista. Ma se vi sarete allenati a dovere e sarete in grado di prevedere ciò che potrebbe succedere, avrete anche una strategia di gioco. Ecco alcune domande da fare a voi stessi per aiutarvi ad arrivare alla fine non solo tutti interi, ma con una sensazione di esaltazione e di scoperta. Pronti… via!

    Prepartita

    È il momento di fare un controllo preliminare. Quando cominciamo ad agitarci, prima che un’emozione prenda il sopravvento, è utile fare un rapido inventario: Come mi sento? Ho un livello di energia basso, ho dormito troppo poco o sono preoccupato per qualcosa in particolare? Che cosa ho in mente in questo momento (il lavoro, i figli, la salute, i soldi, la politica)? Sono affamato e sono irascibile (basso livello di zuccheri nel sangue), o mi sono semplicemente alzato con la luna storta?. Tutti questi aspetti, anche se apparentemente irrilevanti, in realtà possono influenzare il modo in cui vi sentite a livello fisico, mentale ed emotivo, e le vostre reazioni a ciò che succederà.

    CHE COSA INNESCA LE MIE REAZIONI A LIVELLO MENTALE?

    Quindi, dal punto di vista della condizione mentale, chiedetevi: Che tipo di emozione si sta presentando? Che cosa l’ha innescata? È un evento a innervosirmi (un colloquio di lavoro, un appuntamento galante, una presentazione), oppure questo stato di agitazione deriva dalla mia percezione del mondo esterno (la vita è bella, la vita è una continua lotta, le persone sono gentili, non mi posso fidare di nessuno…)? C’è qualche antico ricordo, una convinzione radicata, un tema ricorrente che innesca questa emozione?

    Completate questa affermazione: Quando ____________________ (o quando penso ____________________), di solito mi sento ____________________ .

    QUALI SONO I MIEI SEGNALI FISICI ED EMOTIVI?

    Può essere utile anche osservare l’emozione stessa. Quali sono i segnali inviati dal corpo (battito accelerato, pugni stretti, senso di costrizione al petto) per avvertirvi che l’emozione sta prendendo il sopravvento? Quali sono i cambiamenti psicologici che state sperimentando? Che cosa rende l’ansia riconoscibile come tale, com’è la rabbia? Se doveste spiegare a un amico come vi sentite, quali sarebbero le parole migliori per descrivere questi cambiamenti fisici ed emotivi?

    QUALI SONO LE MIE OPZIONI?

    Queste informazioni ci portano a un nuovo livello di scelta, con diverse strade da poter seguire. Possiamo utilizzare questa consapevolezza per prendere l’iniziativa in modo costruttivo. Completate questa affermazione: Capisco dalle sensazioni corporee e dai miei pensieri che questa persona o questa situazione mi stanno mettendo in agitazione, quindi prenderò questa iniziativa: ____________________ .

    In questo modo siamo in grado di prevenire gli esiti, anticipandoli con le nostre scelte.

    C’è poi l’altra opzione: scegliere i comportamenti che si dimostrano distruttivi. Dobbiamo anche ricordare che se non facciamo alcuna scelta finiremo per ricadere nei vecchi schemi (che di solito sono distruttivi). Alcuni preferiscono reagire interiormente, soffocando le emozioni scomode. Potrebbe sembrare la strada più semplice, la linea di minor resistenza, ma in realtà quelle emozioni intense possono accumularsi ed esplodere in un secondo momento, presentandosi senza alcun riguardo come ospiti inattesi a una festa. Altre persone reagiscono ai sentimenti difficili riversandoli verso l’esterno, per esempio sfogandosi con gli altri, oppure implodendo e prendendosela con se stesse. Che siano costruttive o distruttive, se riusciamo a programmare in anticipo le possibili strategie di gioco abbiamo davvero una possibilità di scelta.

    Post partita

    Dopo ogni episodio emotivamente carico, c’è un periodo di decompressione che rappresenta un’opportunità per riflettere, rendersi conto dei motivi scatenanti, delle sensazioni corporee e dello svolgimento… nonché delle conseguenze. Se cogliamo questa occasione sarà più difficile farsi trascinare da situazioni simili la prossima volta. Potremmo essere tentati di dire: Ormai è passato, perché preoccuparsene ancora?, ma si tratta di una grande occasione per guadagnare consapevolezza. È una delle fasi più importanti dell’emozione e può aiutarci a prevedere i risultati delle azioni future.

    Continuando a ripetere gli stessi schemi, soprattutto se ogni volta ci facciamo del male, ci si stanca presto. Attraverso il veicolo delle emozioni, la nostra mente, il nostro corpo e il nostro spirito ci inviano segnali per comunicarci che qualcosa deve cambiare. Se riusciremo a riconoscere nelle emozioni e nelle loro fasi gli importanti messaggeri di una consapevolezza più ampia, riusciremo a goderci la partita, limitare gli infortuni e cavarcela al meglio. Inoltre, apriremo le porte a una comprensione maggiore, a un migliore controllo e anche alla felicità. Quando mettiamo in pratica queste strategie otteniamo una libertà nuova e il potere di gestire la nostra partita con piena consapevolezza.

    Questi temi hanno un valore trasformativo. Da quando ho cominciato ad applicarli pienamente alla mia vita ho notato un cambiamento anche dentro di me. Ho cominciato ad accogliere tutte le sfumature delle emozioni e ho imparato a comprenderle meglio. Si tratta di un’enorme differenza, perché quando comprendiamo le emozioni non possiamo più reagire alle cause scatenanti nel modo di prima. Ora sento di poter collaborare con le mie emozioni, invece di restare bloccata nel solito tiro alla fune. È molto più facile attingere alle mie risorse interiori e sentirmi affrancata dalla morsa delle limitazioni egoistiche. Provo un senso di libertà e di leggerezza finora sconosciuto, insieme a un’incrollabile certezza di avere molto più potere sulla mia vita, ed è esattamente quello che voglio anche per voi.

    Se sapremo come lavorare con ognuna delle emozioni con cui avremo a che fare (cioè, prima o poi, tutte) riusciremo sempre a superarle. Come disse Jon Kabat-Zinn: Non puoi fermare le onde, ma puoi imparare a cavalcarle.⁷ Questo libro è costruito per insegnarvi a cavalcare le onde, ma è anche più di questo, vuole offrirvi la possibilità di conoscervi a un livello ancora più profondo e di connettervi con la vostra vera natura: fondamentalmente pacifica, saggia e sicura. Queste qualità sono già dentro di voi. Dovete soltanto mettervi in contatto con quella vostra parte, per smascherare l’illusione della mancanza e della separazione, e riconoscere nel profondo della vostra essenza quanto siate forti, capaci e amati. Sono felice di condividere questo libro in modo che anche voi, attraverso tutte le vostre emozioni, possiate rivelare a voi stessi il vostro potere.

    FELICITÀ

    Non chiedere di che cosa ha bisogno il mondo. Chiedi che cosa ti dà gioia e comincia a farla. Perché quello di cui il mondo ha bisogno sono persone piene di gioia.

    (attribuita a) Howard Thurman

    Che cosa significa per voi la parola felicità? Anche se tutti vogliamo le stesse cose – gioia, amore, una vita piena di significato, esprimere il nostro potenziale al meglio – non esiste una formula preconfezionata, ognuno ha la propria strada. Ma una cosa è certa: alla base di tutto c’è la felicità. Il nostro stato naturale è fatto di gioia, siamo qui per sentirci vivi. Quando la gioia ci fa vibrare siamo in armonia con la nostra natura più autentica. Questo consente alla vita di aprirsi davanti a noi e a noi di accogliere quell’energia in modi che forse non avevamo immaginato.

    Sono arrivata a considerare la felicità come un ombrello che ricopre tanti diversi aspetti di una vita vissuta appieno: la gioia, la gratitudine, la compassione, la connessione, il benessere fisico, l’equilibrio mentale, la generosità, il senso della vita e perfino lo stato di grazia. Opera su ogni livello: fisico, emotivo, mentale e spirituale. Ma ciò che amo di più della felicità è che rafforza le risorse interiori che ci permettono di gestire la vita in ogni sua manifestazione… comprese quelle più difficili. La felicità non fa sparire magicamente i nostri problemi, ma ci rende più bravi ad affrontarli. Io voglio che nella mia vita questo si verifichi più spesso, e voglio lo stesso per voi; per questo ho creato Project Happiness e per questo ho scritto questo libro.

    Siamo tutti in viaggio. Pensate al vostro corpo come a una nave, un’imbarcazione che vi consente di andare ovunque vogliate, fin dove arriva lo sguardo. Nel corso di questo viaggio vivrete innumerevoli avventure che vi permetteranno di imparare di più non soltanto sui luoghi che visiterete, ma anche su voi stessi, sulle capacità che sapete di avere e su quelle che si stanno preparando a emergere. Potreste incontrare delle tempeste e, se non vi prendeste cura della nave, potrebbe aprirsi una falla, potrebbe entrare troppa acqua e, se la situazione diventasse critica, potreste perfino affondare. Allo stesso modo è necessario prendersi cura del proprio corpo. Il mare della negatività, se riempie la vostra nave, può diventare una minaccia per il vostro corpo e per la vostra mente.

    Come un capitano che segue protocolli giornalieri per mantenere la sua nave in perfetta efficienza, potete sviluppare abitudini che vi tengano a galla a prescindere dalle condizioni del mare. Potete utilizzare queste abitudini anche per verificare intenzionalmente lo stato della vostra nave, in modo da tappare qualsiasi falla prima che si allarghi e diventi pericolosa. Potete imparare a navigare in acque agitate.

    In questo capitolo esamineremo i diversi tipi di felicità. Vedremo che cosa ci dice la psicologia positiva sulla felicità e sul benessere e scopriremo come modificare la nostra mente

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