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Una semplice carezza
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E-book188 pagine1 ora

Una semplice carezza

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Info su questo ebook

Ad otto anni dalla pubblicazione di “Camminando nel buio”, l’autore torna a stupirci e ad emozionarci con una nuova “raccolta”. “Una semplice carezza”, il cui titolo è dato dai teneri versi dedicati al cagnolino di famiglia, è il compendio di nuove riflessioni su vecchi e nuovi momenti di vita — vissuti o sognati non sappiamo —quali quelli che abbiamo già potuto apprezzare nella precedente opera. Il volume è dedicato alla professoressa Agnese Schettini, dal nostro autore ritrovata dopo sessant’anni dal suo primo ingresso in classe quale insegnante di Italiano e Storia dell’Arte, alla Scuola d’Arte al tempo con sede presso l’Orfanotrofio Umberto I di Salerno. Alla professoressa è dedicata anche la poesia che troviamo nella raccolta col titolo Alla mia professoressa, un gioiello di emozioni e di amore, che commuove per la dolcezza dei ricordi a lei legati.
LinguaItaliano
Data di uscita9 dic 2021
ISBN9791220873888
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    Una semplice carezza - Luigi Brancaccio

    LUIGI BRANCACCIO

    UNA SEMPLICE CAREZZA

    Raccolta di poesie, pensieri, parole

    2021 By ATILE Edizioni

    Una semplice carezza

    redazione@atileedizioni.com

    www.atileedizioni.com

    Dicembre 2021

    AUTORE: Luigi Brancaccio

    COPERTINA: GRAFICA di Alessia Pizzo

    Alla professoressa Agnese Schettini,

    con l’affetto filiale di un alunno

    che da lei ha imparato

    il valore di una carezza

    PREFAZIONE

    Ad otto anni dalla pubblicazione di Camminando nel buio, l’autore torna a stupirci e ad emozionarci con una nuova raccolta.

    Una semplice carezza, il cui titolo è dato dai teneri versi dedicati al cagnolino di famiglia, è il compendio di nuove riflessioni su vecchi e nuovi momenti di vita — vissuti o sognati non sappiamo —quali quelli che abbiamo già potuto apprezzare nella precedente opera.

    Il volume è dedicato alla professoressa Agnese Schettini, dal nostro autore ritrovata dopo sessant’anni dal suo primo ingresso in classe quale insegnante di Italiano e Storia dell’Arte, alla Scuola d’Arte al tempo con sede presso l’Orfanotrofio Umberto I di Salerno. Alla professoressa è dedicata anche la poesia che troviamo nella raccolta col titolo Alla mia professoressa , un gioiello di emozioni e di amore, che commuove per la dolcezza dei ricordi a lei legati.

    Troviamo in questa raccolta alcune poesie datate, ma non meno significative, recuperate solo di recente e per questo non inserite nel volume di esordio. La datazione dei versi ci darà anche qui modo di vedere come la scrittura sia maturata nel tempo.

    Dell’intimo sentire del poeta, del suo vissuto d’infanzia, è ampiamente riportato nella premessa a Camminando nel buio, ed a quella ci riconduciamo per condividere ancora una volta la capacità di parlare d’amore o del suo bisogno continuo ed assillante di ricercarlo. Alcune liriche ci appaiono di notevole spessore, e faremmo torto all’autore se ne indicassimo titoli e preferenze. Lasceremo al lettore attento di captarne le emozioni e, immergendosi in esse, viver-le, farle proprie. Non possiamo infatti suggerire di soffermarsi su Una semplice carezza piuttosto che su Bastardo , due liriche i cui protagonisti sono i cani, con la prima che ha un sottile rimando all’atavico bisogno d’affetto che l’autore ci ha espresso in molte delle poesie conosciute, e con la seconda che ci mette di fronte alla sempre più sconvolgente cattiveria che l’uomo esprime nelle sue deprecabili azioni di violenza verso esseri indifesi, in questo caso un cane capace di inseguire un padrone, che lo abbandona nella maniera più abietta, fino a morirne. Come anche non possiamo suggerire di leggere Seguendo la tua scia , dedicata alla moglie in occasione del venticinquesimo anniversario di matrimonio, piuttosto che Il vecchio , in cui è rappresentato, in modo crudo e drammaticamente reale, la condizione di abbandono dei vecchi.

    Ma, infine, pure evitiamo di suggerire la lettura di Insonnia o Pianto d’addio , piuttosto che Eclisse d’amore o La prima volta , tutte che ci parlano di uno o più sofferti momenti di passione, di illusione, di dolore, di solitudine interiore, condivisi con qualcuna di cui il poeta, sulla linea del primo volume, ama nasconderne il delicato tratto per offrire a noi, distaccati lettori, un’ideale raffigurazione del­l’amore.

    Vari indizi ci porterebbero a dire che la parte poetica successiva alla chiusura di " Camminando nel buio " è un ‘ continuum ’ di quell’opera, laddove, in questa nuova, forte appare il disagio o turbamento interiore del poeta. Ma nel rispetto delle prerogative riservate agli animi sensibili, non indagheremo; non servirebbe. Aggiungiamo soltanto che si ha qui una maggiore propensione a manifestare, in modo più esplicito, quanto dall’interno del suo animo serva a riversarci la bellezza, la dolcezza, la tenerezza, che solo l’amore sa dare: l’autore, con i suoi versi, ce ne fa dono. Ciò che più colpisce analizzando la scrittura del poeta è la rassegnazione che si percepisce nei suoi accenni al tempo, all’età che non gli concederà quell’opportunità di riunione, di amore, di comunione di pensieri ed emozioni, da lui pervica­cemente cercata, e, come malinconicamente ci lascia inten­dere, non ancora raggiunta. Siamo sicuri che non resteremo indifferenti nella lettura di Urlo di silenzio, urlo d’amore , od anche Ho messo i piedi a terra , che meglio di tutte ce lo svelano.

    Forte, e coerente con la linea poetica dell’autore, è, infine, il senso di delusione che troviamo rimarcato in alcune liriche ( Due parole che non dovevo dire e L’inganno , ad esempio), delusione che lo portano ad esprimersi anche con i toni drammatici cari ad alcuni poeti del passato: significative in proposito sono Al capolinea e L’ultima lacrima, poi il silenzio .

    Pochi, ma ugualmente significativi, sono gli spunti che inter-rompono l’atmosfera cupa, pessimista, delusa, che ammanta quest’opera. Segnali di risveglio, di ritorno alla realtà, ci vengono dati da Torno sui miei passi , mentre nuovi momenti di tenerezza e romanticismo ci avvolgeranno nella lettura di Istantanea di libertà , dedicata alla figlia, Amore, non amore , dedicata alla moglie, e Nonno , dedicata al nipotino appena nato.

    Completano il lavoro alcune riflessioni su momenti di vita, contrassegnate dal titolo Pensieri e parole, talvolta trasposte in aforismi tratti da considerazioni sulla quotidianità e sui riti convenzionali che generano domande, od anche meditazioni e risposte, che pure potranno incuriosirci ed altrettanto sorprenderci.

    Ci piace, a conclusione di questa presentazione, segnalare la citazione che l’autore antepone alle poesie: un pensiero di Oscar Wilde, compendio perfetto della natura del poeta che ci appare sempre più... un inguaribile malinconico sognatore. E quest’ultima definizione servirà da spartiacque tra chi si domanda se è lecito scrivere d’amore ad un uomo che dovrebbe ormai aver consolidato il suo ormeggio, e tra chi sa che il pensiero non si può frenare. Il grande Ungaretti, che ad ottant’anni scriveva ancora d’amore perché innamorato di una ragazza, che di anni ne aveva ventisei, ci direbbe che si può navigare oltre orizzonti immaginari anche restando in porti sicuri e stabili.

    La poesia d’amore va, infatti, oltre i legami di solida ‘routine’, azzarda nuovi itinerari e per questo non ha tempi e percorsi definiti. « La poesia è solo tua, nessuno te la può contestare mai: è il frutto della tua anima; nelle parole c’è l’essenza del poeta, nel silenzio delle parole urla la voce del suo animo che puoi ascoltare se ti ci avvicini con il cuore. La poesia è musica, chi la ama ne ascolta il suono profondo. La poesia è pittura, che nei tratti e nelle sfumature mostra a chi sa guardare in profondità i dettagli più nascosti della sensibilità del pittore. La poesia è sogno, e chi sogna non sarà mai fedele a nessuno». Questo è lo spirito con cui il nuovo libro dovrà essere letto.

    20 maggio 2020 L. B.

    "… è tragico quante poche persone posseggano mai la propria anima …. Gran parte di esse sono altre persone, i loro pensieri sono le opinioni di qualcun altro, le loro vite un’imitazione, le loro passioni una citazione…

    La società, così com’è costituita, non avrà posto per me, non ha nulla da offrirmi. Ma la natura, le cui dolci piogge cadono sui giusti e sugli ingiusti allo stesso modo, avrà anfratti tra le rocce dove potrò nascondermi e valli segrete nel cui silenzio io potrò piangere indisturbato; decorerà la notte di stelle così che io possa camminare lontano nell’oscurità senza inciampare, e manderà il vento sulle mie impronte … nelle grandi acque mi laverà e con erbe amare mi darà ristoro."

    (O SCAR W ILDE )

    POESIE

    CARNEVALE 1975

    febbraio 1975

    C’è festa per le strade stasera.

    Migliaia di coriandoli si rincorrono impazziti.

    Mascherati, i bambini mostrano i loro desideri.

    Ecco là uno Zorro giustiziere,

    e lì una Cenerentola con il suo Principe Azzurro,

    e ancora là un pirata coi suoi sogni d’avventura.

    È Carnevale, e pare che l’allegria sia sul volto di tutti.

    Eppure io non godo di questa gioia,

    di queste pazzie possibili una volta l’anno:

    strana la vita, che stabilisce una data

    per la felicità di ognuno!

    Nell’allegria della gente

    si confondono mille coriandoli.

    Una mano mi trascina nell’orgia di gioia

    dove non c’è tempo neppure per pensare,

    dove ognuno non è ciò che appare,

    dove nessuno sembra infelice.

    Mi sento spinto su un prato isolato,

    un corpo si confonde con i fiori

    di una primavera precoce.

    Ne assaporo il profumo

    mentre cadono stelle.

    Stelle filanti... stelle di Carnevale!

    Già, è Carnevale.

    Quel che ho vissuto è solo finzione?

    Vorrei fosse già domani.

    Ma domani sarà già tutto passato,

    non ricorderò neppure chi mi abbia amato.

    Domani capirò di essere solo,

    solo col mio cuore

    già entrato in Quaresima.

    IL PRIMO GIORNO SENZA TE

    1977

    Che strane sensazioni mi porta la sera,

    sono stanco,

    ma non riesco a prender sonno.

    Il buio è appena calato,

    eppure vorrei che il mattino

    già entrasse

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