Diario di una Yogini: Misteri, Miracoli, Avatar e Ishvara
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Info su questo ebook
Maria Theresia Bitterli
Master of Art in counseling relazionale, master esperta in coaching, master in psicologia olistica, counselor immaginale dipl., bachelor in scienza della comunicazione, drammaterapista dipl., esperta in improvvisazione teatrale, arteterapista, master reiki, naturopata, insegnante di yoga e meditazione dipl. (ayuryoga, yesudian, yin yoga, yoga restorativo, yoga sciamanico, kundalini yoga, yoga terapeutico, mindfullness, e meditazione Shaolin livello 1 e Shaolin qigong livello 2), trainer yoga flex fitness I e II livello, costellatrice relazionale, channelor e medium, astrologa e cartomante (45 anni di ricerca ed esperienza), conduce da più di 20 anni gruppi di crescita personale e spirituale, autrice di 31 libri sulla crescita personale e spirituale.
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Anteprima del libro
Diario di una Yogini - Maria Theresia Bitterli
Ringrazio di cuore mio marito Dawio Bordoli per il suo prezioso contributo e grande sostengo nel realizzare questo libro.
Sommario
Introduzione
Infanzia, gioventù ed età adulta
Infanzia
Adolescenza
Adulta: moglie e madre
Separazione
DIARIO: la mia vita senza i figli
Nuovo incontro
Lotta per i figli
Dubbi
Divorzio e convenzione
Incontri della vita
Riconciliazione con i figli
Svolta nella mia vita
Dawio
Viaggi mistici
Laboratorio teatrale Daughter di Jill Greenhalgh
Miracoli
Significato di miracoli
I miracoli nel Nuovo Testamento
I miracoli nell’Ebraismo
I miracoli nell’Antico Testamento
I miracoli nell’Induismo
Miracoli e razionalismo
Primo miracolo
Vishwananda
Vibhuti
Bhagavad Gita
Vibhuti Pada
Patañjali
Kaivalya Pada
Vyāsa
Sai Baba di Shirdi
Sathya Sai Baba
Metamorfosi e Dharma
Secondo miracolo
Miracoli quotidiani
Retreat Yoga a Malaga
Dharma
Alta magia
Yogananda
Sri Yukteswar
I miracoli continuano
Ritorno a casa da Malaga
Lettera da Malaga
Nuove situazioni da affrontare
Lettera dal padre
Re Magi
Swamini VishwaKishori Ma
Pittura e canti spirituali
Shakti Caterina Maggi e fratello Ichu
Compleanno di Paramahamsa Vishwananda
Avatar
Trasloco della statua della Madonna
Trasferta a Minusio
Trasformazione della casa di Gordola
Il Festival Sound & Silence a Corfu
Trasloco della statua di Gesù
Judit Hildebrandt, famosa pittrice di Angeli
Darshan di Paramahamsa Vishwandanda a Losone
Satsang
Matrimonio indiano con Vishwananda
Darshan
Matrimonio di mio fratello a Lucerna
Libera la tua Voce dell’Anima
Rapporto delle diverse materializzazioni
Amrita
Puja
Formazione di Channeling
Madre divina
Ama semplicemente
Svolta verso Ishvara
Trasferta a Lugano
Lingam, il centro e la comunità
Primo Yajna
Secondo Yajna
Terzo Yajna
Trasferta ad Arcegno
Quarto Yajna
Diwali – Festa della Luce
Conclusione
Rabbia
Volere e fare
Anima
Il profumo dell’amore divino
Introduzione
La motivazione a scrivere il mio diario è nata subito dopo la separazione dal mio ex-marito. Avevo letto il libro autobiografico: „Raccontarsi – l’autobiografia come cura di sé" di Duccio Demetrio. Questo libro mi ha dato lo stimolo a scrivere il mio diario. In fin dei conti, ha a che fare con il riorientarsi e il fare ordine nella propria vita.
Mi trovo in una fase della vita nella quale ho, in grande sostanza, realizzato tanti piccoli sogni ma il mio sogno più importante, la mia Missione, il centro e la comunità Ishvara, non si sono ancora realizzati.
Da quando ho deciso di seguire la mia intuizione, cioè il mio cuore, la mia vita è fiorita e continua a germogliare. Dopo questa presa di consapevolezza ho compreso che le cose che mi stanno a cuore mi riescono bene. E una di queste è lo Yoga.
Ogni tanto sento però delle piccole „Ombre" del passato che riappaiono e vogliono essere guardate e rimesse a posto, ma questi episodi si ripresentano sempre meno. Li affronto in modo più saggio e distaccato con l’aiuto dello Yoga.
Spiego subito cos’è lo Yoga. Lo Yoga è una pratica che ti porta in uno stato mentale armonioso e dev’essere praticato in piena consapevolezza. La parola Yoga si riferisce a una tradizionale disciplina fisica e mentale originaria dell'India. Il termine viene associato alle pratiche meditative nell'Induismo, nel Buddismo e nel Giainismo. Nella filosofia Hindu, i principali rami dello Yoga includono: Raja Yoga (Patañjali, meditazione e pensiero positivo), Karma Yoga (fare del bene), Jnana Yoga (rivolgere il pensiero a sé stessi), Bhakti Yoga (pregare il proprio Dio, Guru o Io interiore) e Hatha Yoga (esercizi corporei e meditazione). Una persona che pratica Yoga o che ne segue la filosofia raggiungendo ampi traguardi viene chiamato uno Yogi o una Yogini. Le direzioni di ognuna delle pratiche Yoga si differenziano nelle loro complessità. La più difficile è quella del Raja Yoga quale manifestazione più alta delle abilità mentali ed energetiche. Lo scopo di tutti i percorsi dello Yoga è l’Illuminazione e la Vera Conoscenza o la realizzazione del Sé. L’intera filosofia Yoga si basa sulla ricerca e sulla comunicazione con Dio, il Sé superiore, il Creatore, l’Assoluto. Ogni Yogi vi aspira, ma solo pochi raggiungono l’Illuminazione.
Infanzia, gioventù ed età adulta
Infanzia
Mio padre era svizzero tedesco ed è cresciuto in diversi orfanotrofi nei quali l’hanno scaricato i genitori, infatti, è fuggito diverse volte. Mia madre viene dalla Sicilia ed essendo la figlia più grande si è dovuta occupare molto presto delle faccende domestiche e dei suoi 12 fratelli.
Dopo la guerra, mia madre è emigrata in Svizzera raggiungendo alcuni suoi fratelli che già vivevano lì. Mio padre e mia madre si sono conosciuti in una fabbrica di biscotti a Olten (Comune svizzero situato nel Canton Soletta).
Io, invece, sono quasi nata in auto. Mia madre era andata a fare la spesa a Olten dopodiché si è sentita male e ha dovuto prendere subito un taxi per tornare a casa. Mio padre era ancora a letto a dormire. Si è vestito immediatamente ma brontolando, l’ha portata in ospedale alle ore 9.50, ed io sono nata alle ore 10.10 senza particolari problemi.
All’età di sei mesi mi hanno dovuta portare in ospedale perché avevo un problema fisico, una gamba era più corta dell’altra e c’erano delle complicazioni con il mio bacino e così ho dovuto portare un busto ortopedico e fare delle lunghe terapie nelle quali dovevo stare con la testa all’ingiù. È stata sicuramente un’esperienza drammatica perché mi trovavo in un ambiente molto freddo e, soprattutto, senza la mamma. Mio padre si era molto commosso vedendomi così quando mi veniva a visitare. Così sono diventata la sua figlia preferita. Dopo circa sei mesi sono potuta tornare a casa. Questa malformazione mi ha permesso di iniziare a camminare soltanto all’età di tre anni.
Fortunatamente ho anche dei bei ricordi della mia infanzia, ad esempio mi divertivo molto con mio fratello e adoravo recitare e fare il clown davanti ad entrambi i fratelli. Avevo anche una sorella che aveva un anno in meno di me con la quale giocavo molto con le barbie e con le nostre due galline preferite.
Mi ricordo uno strano evento di una mattina, dove ero rimasta a letto e mi trovavo sulla pancia con un braccio che cadeva sul lato del letto quando improvvistamente sento qualcuno da sotto il letto prendermi la mano. In un primo momento mi spaventai e guardai sotto il letto ma non vidi nessuno. Ciò è sempre rimasto un mistero per me. Ishvara mi ha detto che era stato il mio angelo custode a farmi sentire la sua rassicurante presenza.
C’erano stati alcuni tristi episodi di violenza tra i miei genitori, infatti, con il tempo arrivarono a separarsi. Mio padre andò a vivere dalla sua nuova compagna con la quale poi si sposò e successivamente si traferirono nel sud della Spagna. Mia madre non si è più risposata ed è rimasta sola fino ad oggi.
Un altro triste distacco avvenne quando mio fratello si trasferì, dopo alcuni anni, da nostro padre. A quel tempo io avevo 11 anni. Questo per me è stato un brutto colpo. Anche perché mi sentivo molto in sintonia e legata a lui anche se volevo molto bene anche mia sorella.
Un bel ricordo della mia vita è stato quando il mio insegnante di ginnastica decise di allenarmi per farmi partecipare alle gare di atletica leggera interregionale. Mi riteneva un talento sportivo. Infatti, per 4 volte arrivai tra i primi nella categoria della mia età, ma poi tutto finì quando dovemmo trasferirci a Lucerna. Fu tragico per me.
Comunque a Lucerna trovai un’altra attività nel tempo libero, ero sempre nella piazza della scuola a fare acrobazie di tutti i tipi. Riuscivo in modo naturale, senza l’aiuto di nessuno e senza conoscere niente dello Yoga a fare diverse posture. A scuola ero anche stata subito notata per la bravura in altri sport. Infatti, mi hanno subito messa in una squadra di palla a volo e la nostra squadra era arrivata ai primi posti nei tornei di prima categoria. A me piaceva molto fare la corsa, la ginnastica artistica e il salto in alto. Sono attività che praticavo molto nel tempo libero.
Adolescenza
Purtroppo ci sono stati diversi eventi sgradevoli nell’età dell’adolescenza. Mia madre lavorava a tempo pieno e mio padre viveva con la sua nuova famiglia a Berna dove c’era anche mio fratello. Mia sorella ed io venivamo lasciate a casa spesso da sole e senza custodia. Infatti, all’età di 12 anni, uno sconosciuto mi portò nella cantina del nostro condominio per abusare sessualmente di me. Questo fatto si è ripetuto circa settimanalmente e per un anno (non sono più in grado di ricordare se c’è stata la penetrazione o se io l’abbia rimosso). Tutto ciò rimase nascosto nella parte più oscura di me stessa e me ne vergognavo molto, sapevo che era successo qualcosa di proibito.
Siccome c’erano delle situazioni nella mia famiglia che mi turbavano molto e che non erano adatte a due fanciulle (non posso andare nei dettagli per non urtare la sensibilità di mia madre), decisi di non mangiare per due settimane chiudendomi in camera; ricordo di aver ingerito anche una certa quantità di candeggina che però non ebbe alcun effetto su di me (questo è stato il mio primo tentativo di suicidio).
Un’altra volta, un conoscente di famiglia che era sposato tentò di vendermi della droga che io rifiutai. La stessa persona mi mostrò delle sue fotografie in cui figurava nudo con il pene eretto. Questi fatti, a suo tempo, non li avevo raccontati a mia madre, gliene parlai solo quando anni dopo fu ritrovato il corpo di questa persona impiccato nella chiesa di Einsiedeln. Non si sono mai scoperte le cause di tale tragica fine.
All’età di 14 anni, sono fuggita di casa per la prima volta per andare a Lugano. Due uomini mi hanno invitata a passare la notte in un loro appartamento dove hanno abusato di me drogandomi con un sonnifero. Questo evento l’avevo rimosso fino all’età di 54 anni e venne a galla dopo una terapia di regressioni temporali. Il giorno successivo uno dei due uomini, dopo avermi invitata a non parlare a nessuno di lui, mi aveva accompagnata alla stazione ferroviaria di Chiasso poiché volevo prendere il treno per l’Italia, ma alla dogana mi ha fermata la Polizia, la quale mi ha riconsegnata a mia madre.
Mia madre aveva diverse amiche di nazionalità italiana e spagnola, ne aveva anche una svizzera che era vedova e diversa dalle altre. Era benestante, lavorava come segretaria in una banca dove mia madre faceva le pulizie, e questa signora faceva anche la cartomante nel suo tempo libero. Veniva a trovarci spesso a casa e io ero molto impressionata e attratta dal suo talento. Le chiesi di insegnarmi l’arte della lettura delle carte di Madame Lenormand. E così è stato. Questo è un tesoro che porto ancora oggi nel mio cuore.
Sono riuscita a terminare le scuole medie con un buon risultato ma dopo non sono riuscita a iniziare nessun’altra formazione, anche se avevo degli ottimi voti in disegno e attività fisica. Avevo provato a entrare nell’accademia d’arte di Lucerna ma non ce l’ho fatta per poco. Ho provato poi con il liceo commerciale ma non superai nemmeno quest’esame. Nel mio cuore desideravo fare l’attrice ma l’orientatrice professionale me l’aveva sconsigliato ed io non sapevo neanche da dove iniziare per realizzare questo mio sogno. Ogni volta che imboccavo una strada trovavo difficoltà, mi sentivo completamente disorientata e i miei genitori non c’erano per darmi una mano a trovare la mia via e soprattutto me stessa.
Ho conosciuto il mio futuro marito per il tramite di un mio ex-compagno. Ero in un momento molto difficile della mia vita. Mi si erano presentati proprio a casa mia. Entrambi arrivavano direttamente da Napoli dopo aver assistito a un concerto di Pino Daniele. Quella notte piansi tanto perché non trovavo più un senso nella mia vita. La mattina seguente mentre ero ancora a letto con gli occhi rossi dal pianto, vennero tutti e due nella mia camera a salutarmi, ma io mi nascosi sotto le lenzuola per non far vedere i miei occhi rossi. Avevano portato circa 30 uova a mia mamma. Ed è così che conobbi il mio futuro marito con il quale nacque una storia d’amore.
La mia famiglia non era troppo contenta di questa mia scelta e ciò suscitò tanti contrasti. Tutte queste tensioni e fallimenti hanno fatto