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Semplicemente poesie 2012-2021
Semplicemente poesie 2012-2021
Semplicemente poesie 2012-2021
E-book233 pagine59 minuti

Semplicemente poesie 2012-2021

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Info su questo ebook

Questo libro è l’introspettivo contenitore di pensieri e poesie di vividi sogni, speranze, visioni.
Tra le sue pagine, respirano Ricordi e Sentimenti che intersecandosi evocano immagini ed emozioni palpabili, concrete, dove il Presente e il Futuro giocano tra i fili di un tessuto emozionale dalla trama fitta. La sua lettura, suscita emozioni e un bisogno che sembra viscerale: scrivere per tirare fuori.
Tirare fuori tutto, senza ripensamenti e correzioni.
Tirare fuori per stare bene.
Tirare fuori per Vivere, di nuovo e crederci ancora.
A cosa si può credere? All’Amore, a questa necessità fisica di un Amore pulsante.
L’autrice sente di dover mettere nero su bianco questo bisogno espressivo, questa forza viscerale che evoca tutto quel sentire, che nasce dal ventre e si sprigiona dal Cuore, in una pulsione vitale continua che non lesina emotività e immagini forti.
Una penna dotata di forza emozionale, pregna dell’obiettivo che vuole raggiungere: creare immedesimazione.

L’autrice: “In modo agile, non ermetico, ostico o sconosciuto, provo a fare Magia Bianca con le mie parole, creature della forza dell’Amore, del Sesso, della Passione”
LinguaItaliano
Data di uscita21 gen 2022
ISBN9791220889070
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    Anteprima del libro

    Semplicemente poesie 2012-2021 - Domenica Ziletti

    Il Fruttivendolo

    Era settembre

    fine settembre

    Il mese

    che tasta le nuove olive

    ci regalava gli ultimi frutti estivi

    all'ombra di un sicomoro

    mi dicesti di chiudere gli occhi

    Delicatamente

    apristi le mani che tenevo in grembo

    e dentro sentii scivolare il frutto che volevi donarmi

    mi dicesti che era un fico

    un frutto che amavo tanto

    tastandolo con i polpastrelli

    capii che era un frutto inconsueto

    mi pungeva i palmi

    mi feriva le dita

    rimasi ugualmente ad occhi chiusi

    e

    ascoltai le tue rassicuranti parole

    Fidati..

    mi dicesti

    le spine che avverti

    in realtà sono una deviazione della tua mente

    ciò che ti sto donando

    mi rappresenta

    perché è dolce tenero e succoso

    quanto il mio Amore per te

    Io grata sorrisi all'Universo

    Mi lasciasti

    quando il sole scese oltre l'orizzonte

    e una brezza fredda iniziò a incresparmi la pelle

    come le onde sul fiume

    Rammento

    che volendo serrare il tuo ricordo

    strinsi con forza il frutto tra i palmi

    Provai intenso dolore

    come se infinite spine

    avessero bucato le mie mani

    mentre attraverso le mie dita

    sentii uscire rivoli di liquido gelatinoso

    Aprii gli occhi

    aprii lentamente le mani

    e con

    dolore

    sgomento

    delusione

    e amarezza

    scoprii che il frutto

    il dolce frutto

    in realtà

    si chiamava

    Fico d'India

    Clak

    Sai vagabondare nei miei attimi in punta di piedi.

    Ed è per questo che ti lascio incedere indisturbato

    alla ricerca di un posto nella mia Solitudine.

    Che si apre come una cassaforte a tempo.

    Sempre.

    È solo un soffio

    Tra la superficie dell'Oceano e i bianchi Cirri

    si fa largo il mio respiro

    Esce dal corridoio di acqua e aria

    e corre verso la Terra

    Muschio soffice e madido di Amrita

    attutisce la mia scivolata

    Pietre porose e candide frenano la mia corsa al limitare dei piedi

    Il capo mollemente si adagia

    le braccia

    le mani

    la schiena

    le cosce

    Rabbrividiscono piacevolmente al contatto col terreno

    Un sole caldo e insistente

    cerca un varco

    nel mio cuore

    dentro la mente

    sul mio petto

    Nuda

    Liscia

    Priva di qualsiasi staccionata

    sono aperta e luminosa sotto

    alla tua Luce

    Geroglifici infiniti

    scorrono

    nelle mie Pupille

    Lingue sconosciute e Seduttive

    sgorgano

    dalla tua Gola

    Il sole ora brucia dentro di me

    Senza sosta

    Senza pietà

    A lato del tuo collo

    grosse vene pulsanti

    a tratti ti tolgono il respiro

    Caldo

    Freddo

    Umido

    Tutto sembra

    inafferrabile

    e

    inarrestabile

    .....

    Inarchi il dorso

    Ti faccio ascoltare il mio cuore

    Irrimediabilmente

    Sfinito

    ...... ..... ..

    Ritorno a percepire il muschio umido

    Pongo la mia mano destra

    sotto alla tua nuca

    e

    con tocchi freschi e teneri

    Ti asciugo le minuscole gocce di Oceano

    che brillano lungo il collo.

    Ti cercavo

    ignaro che lo stessi facendo

    Ti ho incontrata

    senza riconoscerti

    Ti ho amata

    ancor prima di respirare

    il tuo Profumo

    Rosso Pompeiano

    Un Cuore denso

    come un budino all'amarena è quello che dimora in me da sempre

    bolle e sobbolle a richiesta

    Tu accendi il fornello e lui pian piano si scalda

    Tu alzi la fiamma e lui bolle allegro

    Tu l'abbassi e lui sobbolle

    Poi Tu alterni la fiamma

    Prima alta e Poi bassa

    Lui bolle e poi sobbolle senza sosta al ritmo della stessa

    infine tra il bollire e il sobbollire

    gorgogliando gaio

    ti schizza con piccoli dardi vermigli

    Piccoli geroglifici

    da noi scaturiti

    a Noi soli comprensibili

    Lo sguardo

    E penso che

    ......

    se il mio Amore

    fosse Vento

    sarebbe un impetuoso Uragano

    strapperebbe

    le radici di ogni male

    che dimora in te

    e alla fine di tutto

    ti lascerebbe

    Nudo

    e

    Splendente

    davanti a me

    (e all'Infinito)

    La memoria

    Camminiamo nei nostri giorni

    vicini in ogni abbraccio e lontani nell'attesa di un nuovo incontro.

    Tu vivi di giorno.

    Io mi muovo di notte.

    I nostri pensieri, come incandescenti raggi di Sole, scaldano e trivellano ogni sterile Pianeta.

    I nostri gesti, ricordano un'esplosiva Supernova che irradia colori, sulle scie di Stelle defunte.

    Siamo parte di un complicato gioco di prestigio.

    Tessere di un domino infinito.

    Questi imperfetti giorni sono quelli ti ricorderai…

    Abisso

    Chiudi gli occhi quando sparisci in me

    e io muto allo stesso modo

    del Cielo quando affonda nel MarE

    dell'umidità che avvolge la JunglA

    della lava quando brucia la rocciA

    dei sussurri che coprono ogni suonO

    Mi abbracci

    Osservo il percorso

    delle tue mani

    Mi intrecciano lo stomaco

    Affondano nel sangue

    Lo agitano con dita aperte

    Il respiro

    lungo la mia gola

    evoca il suono

    di un mantice infinito

    Assenzio

    Avida e sconsiderata come

    una cercatrice

    di Perle Nere

    Mi inabisso e riemergo

    portando in superficie

    infiniti respiri pulsanti

    l'immagine del mio corpo posato sul tuo

    si riflette

    in un gioioso specchio laterale

    Ogni sensazione

    Ogni movimento

    sono catturati

    dai miei occhi caleidoscopici

    ti Ascolto

    ..... .. ......percepisco i tuoi fianchi

    annuso il tuo petto

    riconosco il tuo calore

    Mi Immergo di nuovo

    ..... .. ......le tue mani

    le tue emotive mani

    infinite volte premono

    sulla mia pelle tra le spalle

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