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Il Manuale delle Bindrunes: Magia Pratica
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E-book102 pagine31 minuti

Il Manuale delle Bindrunes: Magia Pratica

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Le pagine de "Il Manuale delle Bindrunes. Magia Pratica" sono un concentrato di conoscenza runica.
Donald Cameron svela le basi delle Bindrunes, la forma di magia runica più potente che esista: cosa sono, come intagliarle, come dipingerle, come crearne dei talismani, come consacrarli, gli Incantesimi di Merseburger, incantesimi runici delle candele, significato magico e divinatorio delle rune, corrispondenze magiche... con numerosissimi esempi di bindrunes già creati.
Sono state “donate dagli Dei” più precisamente da Odino (la Divinità principale, personificazione del sacro e un tempo il principio dell’Universo e la sua modalità di attrazione della religione e mitologia Germanica e Nordica. La sua figura prevale nei miti Scandinavi) “Padre di Tutto” agli uomini.
L’origine delle Rune è controversa. Non si sa da dove esattamene siano scaturite, comunque è difficile negare il carattere magico dell’insieme dei loro segni. Si dice siano state utilizzate per almeno diciannove secoli dal I dell’Era comune - data delle Fibula (spilla) di Meldorf che si usava per fissare le vesti sulle spalle e alla vita - fino alla fine del XIX Secolo dove era utilizzata dai contadini delle Dalecarlia in Svezia centrale.
È difficile conoscere l’origine delle Rune, e quanto meno porsi il quesito su cosa siano state “le Rune prima delle Rune”; di certo, esse sono apparse come pittogrammi, ovvero quel metodo di scrittura che intende riprodurre l’oggetto e non il suono.
Le rune sono entrate in Europa insieme ai Sassoni intorno al IV secolo a.C. Entrarono primariamente in Inghilterra a seguito delle invasioni sassoni ed in seguito, con le incursioni vichinghe intorno all’VIII secolo a.C.
L’uso più noto di questi potenti segni è quello divinatorio, mentre quello magico spesso viene trascurato. Hanno un potenziale uso nella magia, per esempio, delle candele o in altri tipi di rituali, ma bisogna conoscere i significati magici delle rune, che sono diversi da quelli divinatori.
Le bindrunes sono combinazioni formate a partire dalle 24 rune base dell’antico alfabeto magico germanico. Queste ultime vengono usate spesso nella wicca come valido aiuto in rituali, anche semplici - benchè potenti - come la magia delle candele.
Le rune sono talmente potenti che bastano pochi strumenti per dare loro il “la” per funzionare e, per quanto riguarda le bindrunes, una volta imparato il semplice meccanismo per creare i propri modelli spesso, anche solo stampandole, si può avvertire l’energia che emanano, anche se non sono ancora consacrate.
LinguaItaliano
Data di uscita3 apr 2022
ISBN9788892722538
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    Il Manuale delle Bindrunes - DOnad Cameron

    STORIA DELLE RUNE

    Sono state donate dagli Dei più precisamente da Odino (la Divinità principale, personificazione del sacro e un tempo il principio dell’Universo e la sua modalità di attrazione della religione e mitologia Germanica e Nordica. La sua figura prevale nei miti Scandinavi) Padre di Tutto agli uomini.

    L’origine delle Rune è controversa. Non si sa da dove esattamene siano scaturite, comunque è difficile negare il carattere magico dell’insieme dei loro segni. Si dice siano state utilizzate per almeno diciannove secoli dal I dell’Era comune – data delle Fibula (spilla) di Meldorf che si usava per fissare le vesti sulle spalle e alla vita – fino alla fine del XIX Secolo dove era utilizzata dai contadini delle Dalecarlia in Svezia centrale.

    È difficile conoscere l’origine delle Rune, e quanto meno porsi il quesito su cosa siano state le Rune prima delle Rune; di certo, esse sono apparse come pittogrammi, ovvero quel metodo di scrittura che intende riprodurre l’oggetto e non il suono.

    IL FUTHARK

    L’alfabeto Runico, detto Futhark, è composto di 24 segni chia-mate appunto Rune.

    Nel tempo ci sono state delle evoluzioni del Futhark diverse per numero e forma delle Rune. La grafia è composta da linee rette poiché le incisioni erano effettuate su pietra, legno e superficie dure. Derivano probabilmente dall’alfabeto etrusco, quindi, detto nordetrusco che a sua volta deriva da quello greco arcaico degli Eubei conosciuto nell’Italia centrale del VII Secolo a.C. e usato dalla colonia greca dell’isola di Ischia presso la città di Cuma.

    Nelle lingue germaniche Runa significa mistero o segreto e avevano una grande importanza nei rituali e nella magia. Alcune teorie affermano che l’alfabeto Runico è stato creato indipendentemente anziché evolvere da un altro alfabeto; la sua scrittura dapprima si è utilizzata in Europa meridionale successivamente portata nel Nord dalle Tribù germaniche; è stato creato da quello Greco o da quello Latino o da quello Etrusco. Si dice che le prime iscrizioni Runiche siano datate I Secolo d.C. mentre la maggior parte si trova nei secoli successivi in particolare un numero elevate di iscrizioni nell’XI Secolo d.C. La sua caratteristica è che la direzione della scrittura è variabile, successivamente si afferma che la tipologia di scrittura è da sinistra a destra.

    Le tipologie di iscrizioni Runiche sono:

    •sulla tomba con inciso il nome del defunto e il nome di chi ha fatto incidere la pietra;

    •magico/religiose preghiere e maledizioni, formule magiche e incantesimi;

    •commerciali come ordini e descrizioni merci, marchi, prodotti;

    •riguardo la politica come questioni legali, personaggi storici che furono nascosti dal nemico, messaggi segreti che riguardano combattimenti o guerre;

    •firme sulle opere d’arte;

    •firme su rocce, pietre o edifici;

    •missive personali fra amici, amore ecc.;

    •insulti scritti sui muri delle città.

    Gli alfabeti Runici sono:

    •Elder Futhark (antico germanico).

    •Rune gotiche.

    •Anglosassone (anglo-saxon Futhork).

    •Giovane (younger Futhork).

    •Ungheresi (scékely rovàsìras).

    •Turche (orkhon).

    •Siberiane (yenisei).

    •Cirt (alfabeto runico creato da J.J. Tolkien).

    •Aramaiche (creato nel 1919 da Guido Von-List).

    In questo libro verranno esaminati: Elder Futhark, Anglo-Sassone, Danese, varietà Svedesi/Norvegesi.

    LE RADICI DELLE RUNE

    Le rune sono entrate in Europa insieme ai Sassoni intorno al IV secolo e.v. Entrarono primariamente in Inghilterra a seguito delle invasioni Sassoni ed in seguito, con le incursioni Vichinghe intorno all’VIII secolo e.v.

    Vi sono più alfabeti runici, che si differenziano tra loro spesso solo lievemente e le cui differenze dipendono essenzialmente dai luoghi di provenienza.

    Abbiamo così l’alfabeto Futhark anglosassone, scandinavo, germanico.

    La base tradizionale runica si compone di 24 lettere, come di seguito si potrà vedere.

    Elder Futhark

    Elder Futhark (antico germanico Futhark) si dice sia la versione più antica dell’alfabeto runico dagli abitanti delle popolazioni germaniche compresa la Scandinavia. La più antica testimonianza di incisione con questo alfabeto è su pietra è la kilver stone che fu ritrovata in una fattoria a Stanga nel Gotland, Svezia. Si tratta della lastra di una tomba e l’incisione era rivolta all’interno come fosse (forse) un messaggio per l’anima del defunto.

    Futhark Anglo-Sassone

    Il Futhark Angolo-Sassone fu portato in Britannia verso il V Secolo. Le iscrizioni si facevamo principalmente su armi, gioielli, pietre e altri oggetti. Di questa scrittura sono arrivati pochi esempi. Versioni con un minore numero di simboli si sono sviluppate in tempi posteriori (intorno all’800 e.v.) in Danimarca, Svezia, Norvegia.

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