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Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente: Zurcántida Nueva, #2
Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente: Zurcántida Nueva, #2
Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente: Zurcántida Nueva, #2
E-book115 pagine1 ora

Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente: Zurcántida Nueva, #2

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Info su questo ebook

Ci troviamo nella parte finale del Corso Zaffiro, ma a Zurcántida Nueva stanno accadendo strani avvenimenti.

Olivia è scomparsa. Egia sa chi è il responsabile, ma si trova di fronte alla scelta tra confessarlo subito alla direttrice Elringen Frangule o aspettare in silenzio che le cose si sviluppino.

Egia, sempre più esperta nell'arte dell'astrazione scoprirà sensazioni emozionanti.

Vivrà delle esperienze appassionanti e apprenderà dai professori più prestigiosi nuove tecniche. Gli esami sono vicini, ma le disgrazie che stanno coinvolgendo l'istituzione più prestigiosa di Scienze non Svelate mettono a repentaglio la sicurezza e il futuro dei suoi studenti.

Riusciranno gli studenti di Zurcántida Nueva a finire il corso?

LinguaItaliano
EditoreBadPress
Data di uscita7 apr 2022
ISBN9781667430492
Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente: Zurcántida Nueva, #2

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    Anteprima del libro

    Zurcántida Nueva. Il Pugnale Reminiscente - Nieves Marques

    INDICE

    Capitolo 9. La decisione più difficile

    Capitolo 10. Il senso di colpa

    Capitolo 11. La Viviteca

    Capitolo 12. La tecnica di smaterializzazione

    Capitolo 13. La decisione importante

    Capitolo 14. L'Incantesimo Rosso della Nube Dorata

    Capitolo 15. L'Onda Tranquillizzante

    Capitolo 16. Il mondo profondo

    Capitolo 17. Le Torri del Vento Sublime

    Capitolo 18. Curtumbirth. Il Nono dei Sei

    Glossario

    Un piccolo Favore

    RINGRAZIAMENTI

    A tutte le persone che chiudono gli occhi e vedono oltre ciò che è terreno. Quelli che sono in contatto con ciò che realmente siamo e capiscono che non siamo solo quello che vediamo, ma c'è dell'altro.

    Alle mie figlie che sono state la spinta che mi ha fatto uscire dalla mia zona di comfort e alla gente che ha avuto fiducia in me nel corso di tutti questi anni di ricerca interiore.

    PROLOGO

    Cosa significa credere?  Sono coinvolte la mente, la ragione e l'anima.

    Con la mente si riflette sulle circostanze, con l'anima si crede anche in ciò che è poco probabile.

    Egia si scontra con la dicotomia tra il credere in ciò che vede e lasciare che sia la ragione del suo cuore a decidere.

    CAPITOLO 9

    La decisione più difficile

    Si fece giorno ed Egia era ancora atterrita su quella sedia.

    Erano passate diverse ore e non era stata in grado di muoversi.

    Quella visione l'aveva davvero paralizzata, al punto da temere qualsiasi rumore, qualsiasi alito di vento, ogni movimento delle tende...

    Qualcosa dentro di lei, comunque, le suggeriva che nulla era come sembrava e quello che Demure aveva fatto non aveva provocato la morte della sua amica. L'aveva fatta sparire ma questo non significava che le avesse tolto la vita.

    Era tutto molto confuso.

    Con i primi raggi di sole riuscì a sgranchirsi e ad alzarsi dalla sedia.

    Il sole le dava un po' di tranquillità. Era stata la peggior notte della sua vita. Quello che provava si poteva riassumere in stupore, confusione e paura.

    In quel momento apparve la direttrice Frangule insieme al professor Camerun.

    Egia non sapeva cosa dire. Aveva davvero visto ciò che aveva visto? O era stato solo un sogno? Pero... se lo aveva sognato, dov'era Olivia?

    Era quasi sicura che quello che aveva visto era successo veramente, però non sapeva che cosa esattamente Demure aveva fatto di lei.

    Tutto dentro di lei le diceva che non era possibile che Demure avesse commesso un atto così orribile, però allora non riusciva a spiegarsi quello che aveva visto.

    «Oh cara...che ti è...? Dov'è Olivia? In bagno?» disse la direttrice guardando verso i bagni dell'infermeria.

    «Non so dov'è direttrice. È scomparsa.»

    «E... sei riuscita a vedere qualcosa?»

    «Ero addormentata professoressa. Ha idea di dove potrebbe essere? Ha altri familiari a parte suo padre?» Ponendo questa domanda iniziò a sentirsi colpevole perché stava nascondendo alla professoressa Frangule informazioni importanti.

    «No mia cara. È entrata in questa scuola con l'inganno, quindi non sappiamo se il resto dei dati che abbiamo su di lei sono veri o falsi.»

    «Credo di aver avuto una visione...»

    «Sì?» disse il professor Franklin Camerun

    «No... non è importante, è stato un sogno.»

    «Nel nostro mondo niente è solo un sogno, bambina mia.» continuò il professore.

    «Non ci faccia caso, professore. Quando potrò tornare nella mia stanza? Non mi sento a mio agio con quelle ragazze.»

    «Non hai paura?» disse il professor Lynx comparendo nella stanza.

    «N-No... perché dovrei averne?»

    «Perché è li che hai trovato la tua amica quasi morta.»

    «Beh, sarebbe meglio stare in un'altra stanza, però da sola o con un'altra compagna. Le stanze sono piccole per tre persone e poi non credo di star loro tanto simpatica.»

    «Quello che credo io è che, ora, dovrebbe essere a lezione. La sua formazione non dovrebbe venire compromessa dall'accaduto. Oggi mi sostituisce la professoressa Weiss.»

    «Ma... professore... Olivia è scomparsa.» Egia voleva vedere la reazione del professor Lynx.

    «Allora ci rimboccheremo le maniche per trovarla, ma quello che lei adesso deve fare è andare in classe. Le scriverò una nota per la professoressa Weiss. Tenga! Non si dimentichi le lenti. Le scriverò una giustificazione così che questo ritardo non abbia conseguenze.»

    Demure non mostrò nessun segno di sorpresa, quindi lo sapeva!

    Egia prese gli occhiali per l'altra estremità così da evitare il contatto con le mani di Demure.

    Non sapeva perché non poteva toccarle, però lo aveva promesso e voleva rispettarlo.

    «Grazie.»

    «Prenda la nota.» E apparve tra le sue dita un foglietto piegato. «Farà tardi...»

    «Demure, non pensi che quello di cui questa ragazza abbia meno bisogno ora sia lo stress derivante da una lezione di  gestione del bracciale. Serve che la mente sia serena per controllarlo e ciò che le è appena successo potrebbe aver alterato le sue capacità.»

    «Dal suo rendimento dipenderanno i suoi voti. Non può sprecare nemmeno un momento, non a causa di una sua debolezza. Nessuno si prenderà degli scrupoli per il fatto che la sua compagna di stanza sia scomparsa.» disse le direttrice Frangule dopo che Egia ebbe lasciato la stanza.

    «È un po' crudele da parte tua Demure, non credi?» disse il professor Camerun.

    «Sì, forse. Però la vita è crudele, no Franklin?»

    «Ricordo molto bene i momenti nei quali non eri in ottima forma quando eri un mio alunno.»

    «E mi hai aiutato a superarli, Franklin, lo so. Facendo in modo che non mi schiacciassero.»

    «La differenza tra le due situazioni è che Franklin è stato dolce con te e ti ha aiutato a superare i tuoi problemi» si intromise la direttrice Frangule «Mentre il tono che hai usato con Egia non è stato molto dolce.»

    «La dolcezza è sopravvalutata Elringen. Quello che le serve adesso è focalizzarsi su quello che deve fare. Non deve distrarsi per delle sciocchezze.»

    «Una ragazza è scomparsa e tu la chiami una sciocchezza?»

    «Magari se n'è andata. Sapeva che avevamo scoperto che non avrebbe dovuto essere qui.»

    «La stai prendendo troppo alla leggera Demure.» gli disse la direttrice.

    «Adesso dobbiamo dedicarci a una cosa più importante.» le disse Demure passandole un braccio sulle spalle mentre la spingeva verso un luogo più appartato, lontano dal professor Camerun.

    «A che cosa ti riferisci esattamente?» gli sussurrò la Frangule.

    «Mi è giunta voce che l'Onda stia tramando qualcosa, anche se non conosco i dettagli e mi è via via più difficile accedere alle mie fonti.»

    «Secondo te ha qualcosa a che vedere con la scomparsa di questa bambina, Demure, o è solo una coincidenza?»

    «Non saprei. Su questo non posso darle nessun aiuto. La mia impressione è che siano avvenimenti del tutto isolati.»

    «Direttrice! Per favore, può venire qui?» chiese nervoso il professor Camerun. «Ho trovato una ciocca di capelli di Olivia.»

    «Beh, tutti perdiamo un certo numero di capelli durante il giorno, non mi sembra niente di interessante, professore.»

    «Lo è invece.» rispose Camerun raccogliendo un piccolo campione dei capelli con delle pinzette. «Questi capelli non hanno il follicolo e sono tutti della stessa lunghezza, molto inferiore a quella dei capelli della studentessa. Inoltre, vede qui?» indicò con la lente d'ingrandimento. «Questo lato sembra tagliato con le forbici o con un oggetto affilato. Qualcuno è entrato di notte e le ha tagliato una ciocca di capelli. Presumo che fosse la stessa persona che l'ha fatta sparire, magari uccidendola o rapendola. Quello che

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