La carezza della sera: " frammenti di vita, poesie d'amore"

Di Ermanno Spera

In questa raccolta sono raccontate sotto forma di rime, storie d'amore o stati d'animo di donne e uomini del passato e del presente, storie vissute o immaginate. Sfaccettature di vita scritte in maniera delicata, a volte parodiata, versi attraverso i quali ognuno può riconoscersi e ritrovarsi o confrontarsi col proprio vissuto.

• Lingua: Italiano
• Editore: Atile edizioni
• Data di uscita: 30 giu 2022
• ISBN: 9791221363999

Anteprima del libro

ERMANNO SPERA

La carezza della sera

frammenti di vita, poesie d'amore

Atile Edizioni

PREFAZIONE DELL’AUTORE

In questa raccolta sono raccontate sotto forma di rime, storie d'amore o stati d'animo di donne e uomini del passato e del presente, storie vissute o immaginate.

Sfaccettature di vita scritte in maniera delicata, a volte parodiata, versi attraverso i quali ognuno può riconoscersi e ritrovarsi o confrontarsi col proprio vissuto.

UNICITA'

Non vidi fior eguale all'altro

seppur con simili fattezze

Guardando ben con occhio scaltro

l’unicità di tal bellezze

A CAPO CHINO

Quanto buio in una stanza

che sa di sofferenza,

mani a congiungersi

con leggerezza di un rivolo

rivolo di lacrime a scendere

nascoste a capo chino

in una chioma corvina

su un capezzale di brina.

Un sorriso innocente

a illuminare passato e presente

seppur lumino a coricarsi

in una bugia dalla cera sparsa.

Sparsi capelli rossi ad accendere

un bagliore in tinte di tela

che anima di artista svela

quadretto a perdonare qualcosa

in un letto che col dolore sposa

e consola

...e poi s'invola

...come acqua su comodino

...e lumicino

a rincuorare quel fatal destino

può essere un’estrema unzione

mamma, vicina in comunione

una perla a sbiadire, sofferente

attimi a vedere tutto o niente

accanto a colei che ha la schiena su un guanciale

bimba malata sul letto a pesare

cuore di mamma, lacrime amare

accennare un sorriso

... un contatto con le dita

...rosa fresca a riveder vita

CILIEGIA A DIVENIRE

Dipanavi ossi di seppia

con intingolo di croste di lacrime

quel dì

Io risbaldente mi avvicinai

tu muovendo la mano tua delicata

a sembrare seppia in acqua a muovere

mi allontanavi

e riso giulivo, mascheravi

poi per celare eburnei tasti

a fior di labbra

un bacio mi diedi

e allegre focacce saltellare in padella

sorriso allontanò bruma dai tuoi occhi

e celiare fu un attimo

come stappare bollicine

riverse in un fluite

in una cascata di zucchero a velo

lago nero a farsi colore

gai... nel tunnel dell'amore

LUCCIOLA

Fari a illuminare

freddo istinto a svuotare

lucciole che son bagliori

Manifesti che tappezzano

assenza di pannelli, al vento

come parole soffuse

uscire per l'ora d'aria

a colorare il nulla

Gnudo canotto a riempire

penombra di bagliori sultanini

tra posticci tepori

di nidi artificiali e artificiosi

Verbo a volte come arco

di uno sguardo mesto

a cercar colore

Sbiadito in asfalto di parcheggi

che sanno di ormeggi

a senso unico, con oblò opachi

ad osservare

Luna senza cruna

Fune di canapo, a slegar cappiola

Lucciola ad indorare, quel che non c’è

Parvenza d'amore

istinto senza sapore

come pane sciapo, a risultar salato

Seme gettato in campo

a pugno chiuso, senza sorprese

o un grand'uomo a corto d’imprese

FOSTI MANTIDE

Fosti mantide

ad accarezzare un sogno

e poi strapparlo dal cuscino

avrei apprezzato di più una falena

farfalla notturna priva di vividi colori

ma quanto a sapori

a sembrar uva fragola

e trasformarti in cerva

nel fitto bosco illuminato

da una luna vestita

...solo di noi

E a scendere e salire

con occhi aggraziati

...e labbra birichine

Fosti mantide

in un mondo da riprendere

tra sogni infranti

e mine vaganti

...a lasciarci nel buio

incerottato in un silenzio

a far tanto rumore

FOSTI LACRIMA

Fosti lacrima a posare su ghiaccio

quando crisalide su ramo di cera

a sciogliere crepando gusci

e ganasce di luccio perca.

Racchiudesti cori d'infanti

in capsula aggrinzita e sterile

e sole a levarti in briciole di cielo

armoniosa e tinta e tanta

tanta tinta a colorare un giardino

con ali di farfalla e aroma di fiori

su tomba vivente

di rami a sbocciare e riempire

una nuvola sfuggente e bianca.

Ora svolazzi e posi, opera divenire

su tronchi ad essere fogli

dove ad alitare, essenza di anima

a proferire verbo, verbo silente

da troppo tempo giacente

e riempire prati con altri simili

e colorare un mare nell'etere

dove a non essere soli

come in un torrente a sbattersi

tra rivi e letti consumati di ghiaia

e foglie caduche a coprire

nudi corpi madidi e spossati.

A vedere ali a rapire anime

e aurei fili sortire dal fondo

fondo ove fiamma a divulgare

A SOLE

E mi dicesti che l'amore è un'altra cosa

che con l'amicizia non sposa

Ed il sapore che ricordo dei tuoi baci

è come