Parole in viaggio

Di Giorgio Chinelli

Giorgio Chinelli, autore di questa silloge poetica, con la sua opera è la dimostrazione di un concetto: ci si può prendere una pausa dalla scrittura, ma non si tratterà di un addio quando scrivere si avverte come una vocazione e un atto liberatorio. 
L’amore è l’anima della sua poetica, inquadrato grazie a diversi obiettivi così da coglierne tutte le sfumature. È espressione di tante immagini simboliche che riempiono questi componimenti: un fiore, il contrasto tra il sole e la luna, un muro invisibile costruito dal tempo. L’amore implica uno sguardo attento, come quello che il poeta Chinelli gli rivolge, perché è un sentimento che reclama scelte: combattere o cambiare. Descritto sempre in maniera intensa, perché capace di trascinare tutti i sensi dell’uomo; a volte acerbo come un frutto non ancora maturo, ma ugualmente in grado di prosciugare il cuore.  

Giorgio Chinelli è nato nel 1967 a Trieste, città in cui vive e lavora come Ispettore capo della Polizia Locale. Diplomato perito industriale capotecnico per l’edilizia, ha frequentato per un paio d’anni la facoltà di Ingegneria di Trieste. Ha già pubblicato la raccolta di poesie Il Cerchio si Chiude (2017) e Il Cerchio è Chiuso (2020).

• Lingua: Italiano
• Editore: Europa Edizioni
• Data di uscita: 30 ago 2022
• ISBN: 9791220133319

Anteprima del libro

Prefazione di Marina Sarracino

«Aprire il cuore e dire quello che si prova.

Rinunciare ad ogni difesa e ad ogni maschera.»

Giorgio Chinelli, autore di questa silloge poetica, con la sua opera è la dimostrazione di un concetto: ci si può prendere una pausa dalla scrittura, ma non si tratterà di un addio quando scrivere si avverte come una vocazione e un atto liberatorio.

L’amore è l’anima della sua poetica, inquadrato grazie a diversi obiettivi così da coglierne tutte le sfumature. È espressione di tante immagini simboliche che riempiono questi componimenti: un fiore, il contrasto tra il sole e la luna, un muro invisibile costruito dal tempo. L’amore implica uno sguardo attento, come quello che il poeta Chinelli gli rivolge, perché è un sentimento che reclama scelte: combattere o cambiare. Descritto sempre in maniera intensa, perché capace di trascinare tutti i sensi dell’uomo; a volte acerbo come un frutto non ancora maturo, ma ugualmente in grado di prosciugare il cuore. È un amore che richiede il coraggio di gettare la maschera e dichiararsi. Un amore che compie più di un giro, che ritorna dal passato riattraversando il cerchio della vita. Un amore che vive anche di passione, che può travolgere come le onde, scaldare come il sole o provocare brividi come la neve.

Riporto per voi una prima piccola anticipazione, con un componimento scandito dall’anafora e dalle metafore che rimandano a una natura cangiante.

Eri come calda lava.

Eri vento che portava profumi segreti.

Eri sole che bruciava nei posti più nascosti.

Eri rugiada al mattino con gocce d’amore che

rendevano ancor più facile amarti.

Eri calore al tramonto tiepido e rilassante che

riscaldava ogni nostro pensiero prima della

notte.

Eri natura vergine e selvaggia.

Eri pioggia che bagna e che continuerà a

bagnarmi.

(Pioggia sul cuore)

Giorgio Chinelli si svela attraverso queste poesie dal carattere intimo che mettono in luce dubbi esistenziali e indagano a fondo nell’anima.

Come dinanzi a dei ricordi dipinti, le immagini emergono dalle parole. Può bastare un colore, come il rosso, a descrivere una sensazione, oppure un tocco della natura. Settembre, allora, diviene il mese della rinascita; l’autunno, con le sue caduche foglie, è la sigla di un addio; una camicia gialla, datata anni Ottanta, è l’incarnazione della nostalgia.

Inevitabilmente, le riflessioni sull’amore abbracciano quelle su di sé; in fondo amare gli altri – una donna, un famigliare, un amico, noi stessi – è il fulcro della vita. Tutto è perfetto purché si sia sempre in grado di A...mare.

Ogni persona è un mare con le sue tempeste

e con la calma piatta delle giornate estive.

Un mare che alle volte è profondo e difficile

da esplorare.

Ogni persona è un mare con il suo profumo

salato che ti attrae e ti inebria.

Un profumo e un sapore di infinito.

Ogni persona ha un mare dentro a sé, ma

solo a pochi si deve concedere di navigarlo.

(A... mare)

Del resto, secondo l’autore il gusto salato e intenso del mare rispecchia proprio il sapore della vita. Così come la pioggia richiama un angolo sensibile dell’anima che avverte la solitudine. Così come una visione malinconica può apparire in un cristallo di neve ghiacciato.

Le pagine diventano uno specchio che mette a nudo pure l’anima.

Per Giorgio Chinelli, la poesia è una sorta di strumento sublime che può dar vita a una persona cara anche quando non la si ha più accanto, ma sempre vicina al cuore. La poesia butta giù la maschera e mostra la vera essenza. Lascia un po’ scoperti, senza tante difese, come quando ci si ritrova davanti a un caffè con qualcuno di importante che non si vedeva da anni.

Ritroverete in queste opere anche la percezione di un sentimento di speranza, quella di riuscire finalmente ad approdare, sicuri, su una felice e personale isola che non c’è, dove vivere un momento che può durare per sempre.

È bastato vivere un tramonto, pochi istanti

irripetibili in una storia che sta finendo

mentre eravamo abbracciati ad un sogno.

Quando ami il tempo resta per

sempre... adesso, un istante che durerà per

sempre.

(Eterno)

Senza svelarvi altro per non intaccare il gusto della vostra scoperta, vi consiglio di intraprendere a pieno questo meraviglioso viaggio di parole e vi auguro una buona lettura.

RINGRAZIAMENTI

Una raccolta di poesie dalla mia pagina "Parole in Viaggio scritte, lette, commentate e vissute con chi mi segue fin dal 22 gennaio 2019, ogni poesia è stata da me riscritta e rielaborata per renderne ancora più reale" la lettura.

Questo libro non sarebbe nato senza chi fa parte della mia pagina e che mi dà la forza di continuare, ma soprattutto, grazie alle persone che hanno fatto e sono parte della mia vita.

Un grazie ai miei primi lettori e amici – Alessia, Andrea, Antonella, Michele e Paola – per l’aiuto che mi hanno dato a scegliere e controllare le