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Guarda, là c'è anche il bene
Guarda, là c'è anche il bene
Guarda, là c'è anche il bene
E-book190 pagine1 ora

Guarda, là c'è anche il bene

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Info su questo ebook

Tu ricorda che non devi attraversare ogni dubbio credendo che ti ritroverai solo in ciò che non vorresti. Ricorda che, qualunque cosa ci sia alla fine di quel dubbio, puoi scegliere di arrivare lì guardando anche tutto il bene che potrebbe accadere. Che tu puoi far accadere. Non sempre sarà facile accettare di vedere in quale luogo quel dubbio ha portato, perciò, non tagliare parti di paesaggio in cui potresti vivere.
LinguaItaliano
Data di uscita9 gen 2023
ISBN9791222044989
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    Guarda, là c'è anche il bene - Diletta Giaquinto

    Prefazione

    Hai mai aperto gli occhi e visto un dubbio di fronte a te?

    Magari sapevi sarebbe arrivato, avevi già visto i suoi segnali. Magari ti ha fatto visita senza preavviso, una sorpresa inaspettata e forse anche indesiderata.

    Ma, indipendentemente da come fosse arrivato, era lì con te. E sapevi che qualche cosa, con la sua permanenza, l’avrebbe cambiata.

    Sai che avrebbe preso la tua mano e ti avrebbe chiesto di seguirlo verso la sua soluzione.

    Ciò che, forse, non sempre ricordavi, però, è che per arrivare lì, alla fine di quel dubbio, c’erano due sentieri su cui potevi camminare.

    Potevi arrivare alla fine del dubbio pensando che lì ci fosse il peggiore dei luoghi che potevi visitare. Oppure, potevi camminare sapendo che non sempre ci sarebbe stato un bel ricordo da tenere, ma neanche sempre un luogo da temere.

    Per questo puoi scegliere di andare là dove riesci a vedere anche il bene che puoi far accadere.

    Perché, anche se alla fine del dubbio potesse esserci qualcosa che non ti fa stare bene, sapresti di aver scelto di andare fin lì con i passi migliori che avevi.

    Un giorno fu realtà

    Quanto può accadere in una vita?

    E quanto quella vita può far accadere?

    Ci pensi?

    L’impensabile che diventa vita vissuta.

    L’assurdo che diventa un ricordo.

    L’improbabile che diventa esperienza.

    Esistono ricordi che sarebbero tranquillamente scambiati per fantasia, se non fosse che un giorno furono realtà.

    Cosa ci metti nei tuoi ricordi?

    Penso che a volte ci perdiamo per troppo tempo a preoccuparci di cosa non vorremmo mai vivere e non facciamo nulla per far avverare ciò che invece vorremmo facesse parte dei nostri ricordi.

    Quella lacrima che sale

    Alcune lacrime non le dimentichi, neanche se sono state sepolte da tanti nuovi sorrisi.

    Sono solo sul fondo.

    E potrà esserci qualcosa in grado di farle ritornare in mente, tanto da ritornare a riempire gli occhi.

    Alcune lacrime non si dimenticano, non riusciamo a mandarle via perché, forse, non vogliamo che vadano via.

    Ma anche se resteranno nella tua vita, tu puoi scegliere di andare anche da un’altra parte.

    In memoria, ma non in gabbia

    Ci sono ricordi che vorremmo non fossero nostri ricordi.

    E poi ci sono ricordi che vorremmo non fossero solo ricordi.

    Vorremmo che alcuni giorni non finissero, non passassero.

    Ma per come la vedo io, i ricordi sono delle chiavi. Dietro la porta troverai la lezione di quella situazione che hai vissuto e hai tenuto con te. O il suo perché.

    Perché, anche se chiusi in testa, alla fine i ricordi in gabbia non lo sono mai.

    Non fanno parte del tuo presente, ma fanno parte di te.

    Tutto quel che trovi alla fine dei ricordi

    Cosa c’è alla fine dei ricordi?

    Cosa vedi quando smetti di ricordare?

    Te. Vedi te, in questo momento. Vedi te, come sei adesso. Vedi il tuo presente.

    Che sia meno bello o più bello dei tuoi ricordi, una cosa è certa: tu hai questo adesso.

    Ricorda quel che vuoi, se è quel che vuoi, ma ricorda anche di esserci adesso.

    Perché i ricordi sono momenti finiti. Ma tu hai momenti che devono ancora iniziare.

    Non ho dimenticato come ci si sente

    Ci sono pezzi di vita che pur essendo lontani nel tempo, comunque basta poco per farli rivivere.

    Non riviviamo quel momento, ma il modo con cui abbiamo vissuto quel tempo, cos’abbiamo sentito quando ci trovavamo lì.

    Non si dimentica come ci si sente lì. Soprattutto se quello è stato uno dei momenti che hanno cambiato qualcosa o forse tutto.

    Perché, in fondo, a creare il ricordo non è tanto ciò che accade, ma ciò che nasce in noi quando ciò che accade visita i nostri giorni.

    Viaggi che giungono al termine

    Era semplice per me: pensavo che col passar del tempo, passasse anche ciò che ci appesantisce il cuore.

    Alcuni ricordi perdono la loro limpidezza, alcune mancanze diventano meno pesanti e alcune parole meno rumorose.

    Ma col tempo ho anche capito che nulla perde vita se noi vogliamo che ne abbia ancora.

    I ricordi restano lì, le mancanze diventano un po’ più sopportabili ma pur sempre presenti, le parole comunque ci bisbigliano in testa.

    Fino a quando non decidiamo che il

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