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I cento racconti. Vol.4. Il pianista
I cento racconti. Vol.4. Il pianista
I cento racconti. Vol.4. Il pianista
E-book64 pagine31 minuti

I cento racconti. Vol.4. Il pianista

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Cosa significa essere diversi? cosa significa essere uguali? Il pianista è un viaggio nell'anima e nella vita di due persone che condividono uno stesso destino scandito dalla musica che descrive insieme alle parole una vita forse difficile e diversa dalla normalità, ma che da il giusto riscatto a chi viene ingiustamente etichettato come diverso. Un universo di musica accompagna la narrazione creando così un racconto unico nel suo genere.
LinguaItaliano
Data di uscita18 nov 2022
ISBN9791221423389
I cento racconti. Vol.4. Il pianista

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    Anteprima del libro

    I cento racconti. Vol.4. Il pianista - Sebastiano Scordato

    Track 1 --- Introduzione

    «Ti aiuterà a tornare indietro»

    Play

    Sentite anche voi questa musica? Sì, mi ricorda… mi ricorda… sì… sì, mi ricordo, mi ricordo di quei giorni, di quegli attimi che hanno reso la mia vita così diversa, così unica. Possiamo iniziare da qui, dalla storia di un pianista tanto diverso dagli altri; ve la racconto adesso, da questa stanza buia con una piccola finestra che mi dà la possibilità di vedere ancora un po’ di mondo lì fuori, davanti a questo pianoforte. Adesso ricordo tutto, volete che ve lo racconti?

    Track 2 --- Le ultime note

    «Sembra funzionare.»

    Play

    Aveva appena due anni e sembrava tutto a posto: nulla di che, nulla da dire. Era un bambino come altri, un bambino forse taciturno, solitario, ma come tanti altri, d’altronde. Nessuno avrebbe potuto accorgersene; e nessuno se ne accorse, almeno fino a quel giorno, fino al giorno in cui compì due anni, quando tutta quella marea di persone, tutte insieme, non lo fecero piangere: pianse, pianse così tanto da fare scappare tutti, e niente lo calmò tranne il canto della madre, che con la sua voce leggera dava vita a suoni meravigliosi che prendevano forma e colore nella mente di un bambino così solo.

    Un medico dopo l’altro, tutti davano la stessa risposta, non importavano i soldi spesi per tutti quegli esami; ogni medico, ogni professionista, ogni esame: tutti emanavano lo stesso verdetto che non dava speranza, spettro autistico. Passarono gli anni e le cose non migliorarono, passarono gli anni e l’evidenza di questo spettro si palesava sempre di più, specialmente con i suoi coetanei. Il mondo per lui era strano, suonava male, stonato, e come dargli torto! Lo rilassavano il suono della pioggia e la voce della madre, ma sfortuna vuole che non può piovere per sempre, non può piovere in eterno. Alcuni dicono che non se ne sia neanche accorto, ma invece chi gli sta vicino sa che un pezzo importante del suo piccolo mondo si è rotto: un suono, una nota è morta e non tornerà

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