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Dialoghi con mia Madre 2
Dialoghi con mia Madre 2
Dialoghi con mia Madre 2
E-book67 pagine58 minuti

Dialoghi con mia Madre 2

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Info su questo ebook

Gabriella Tomasetto è nata a Vicenza nel 1960. Dopo la separazione nel 1996 inizia un percorso introspettivo e nel novembre del 1999 scopre di essere capace di far tacere la propria mente per ricevere telepaticamente dei contenuti da un'altra dimensione. Il 25 dicembre dello stesso anno inizia a ricevere dei libri di evoluzione spirituale. Evoluzione che la porta a riconoscersi nell'anima e a mettere in pratica la realizzazione dell'anima stessa. Senza alcuna titubanza si dedica completamente all'ascolto per dare nuovamente voce all'anima del figlio risorto per permettergli di spiegare il suo vero Messaggio Messianico che duemila anni fa non riuscì a tramandare.

Maria appena dopo la morte del figlio si reca nell'orto degli ulivi per cercare di avere un ulteriore contatto con il Padre e con il figlio nel luogo in cui era ancora sé stesso prima di perdere la libertà. Maria pone domande bisognosa di chiarimenti e consolazioni, ma le risposte del suo amato figlio le riceve Gabriella duemila anni dopo in un gioco dove il tempo si annulla.

Nei dialoghi con le altre donne si evidenziano fin da subito delle discordie, come se la pace trasmessa dal Messia non esistesse più. Notevoli sono i dialoghi con Marta che invita Maria al silenzio al pari del suo e le ricorda che saranno altri i tempi in cui potrà parlare.
LinguaItaliano
Data di uscita12 giu 2023
ISBN9791221473773
Dialoghi con mia Madre 2

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    Dialoghi con mia Madre 2 - Gabriella Tomasetto

    Il tutto di ieri e il nulla di oggi

    Voce del Divin Amore: Cara Madre, bentornata nel mio ascolto. La mia Pace scenda su di te e riempia il tuo essere incarnata in una Terra che non conosce la Pace.

    Ti anticipo velocemente l’intento di questo libro e poi passiamo ai nostri dialoghi fatti nella realtà senza tempo e che spiegano l’eternità.

    In Dialoghi con mia Madre 1 ho spiegato che il Creato ha la capacità di mettere in atto la garanzia di invulnerabilità di Dio. Garanzia che io ho copiato, che consiste nel mostrare una realtà tangibile nel compromesso esistenziale dell’Inferno, ma per vedere l’unica ed eterna realtà di Dio è necessario superare tale compromesso. Così, nessuno di coloro che vive nel compromesso ha la possibilità di capire e perciò di scalfire l’invulnerabilità di Dio e specifico che ognuno vive la realtà della dimensione in cui vuole esistere.

    Madre, dopo queste poche parole che non spiegano molto, procediamo con i nostri dialoghi che in questo libro hanno una caratteristica particolare, poiché io parlo all’attuale Gabriella per rispondere alle domande che l’antica Maria ha fatto al Padre dopo l’epilogo della mia vicenda umana, cioè quando io non ero più nelle condizioni di dialogare fisicamente e spiritualmente con lei.

    Per distinguere il passato dal presente scrivi con due inchiostri, il viola per il passato da evolvere e il verde per l’evoluzione del presente. (Se posso esprimere un desiderio, vorrei che la stampa di questi particolari libri rispettasse i colori dei tuoi inchiostri. Pace.)

    Ora torna tra gli ulivi di quell’antico orto che ospitò la mia ultima notte. Luogo dove ti recasti la sera successiva quando ogni cosa fu compiuta, per carpire da quel particolare Creato un ultimo dialogo. Eri sofferente e soppesavi ogni movimento. Nel momento in cui il primo chiodo mi trafisse la mano destra, io urlai MADRE e nella tua vicinanza non vedevi ma udivi. Quel mio urlo fece cedere le tue gambe e cadendo sul fianco sinistro ti fratturasti una costola. Quel tuo dolore ti salvò dal sentire il mio per empatia e fu importante per determinare l’inizio del distacco tra te e me.

    Ora vai, Madre… vai in quei luoghi con i sentimenti che toccano l’Inferno per arrivare al Paradiso…

    (Inchiostro viola)

    Maria: (Piangente) Caro Padre, tutto si è compiuto in poche ore e con difficoltà sono venuta qui tra questi ulivi, per appropriarmi di un ultimo dialogo con mio Figlio. Quel dialogo che gli uomini mi hanno rubato e che mi sarebbe stato di aiuto per capire la realtà celata, ma ugualmente dimostrata, da quell’eccezionale tuo Figlio.

    Voce del Padre: Cara Figlia, turbata nella Pace dalla nostalgia del giusto sapere, io non posso appagare questo tuo sentimento, poiché non sono questi i tempi in cui posso concedere la spiegazione della realtà dell’accaduto. Ti richiamo a non giudicare l’accaduto, gli uomini e neanche il mio dire e ti chiedo una donazione di libertà che supera il tuo presente per concedere l’evoluzione di ogni cosa.

    Maria: Padre, ho sentito su quell’amato corpo le vibrazioni dell’eternità e mi hanno fatto capire che non ho motivo per avere dei rimpianti e che anche la mia Maternità non ha subito un fallimento, ma… Caro Padre, ti chiedo aiuto… Ho bisogno di aiuto, perché sto vivendo un cambiamento verso un nuovo presente. Fino a ieri… era un ricco presente e oggi… mi chiedi di attendere. Padre, come posso conciliare il tutto di ieri e il nulla di oggi, per concedere che il nulla diventi il tutto di tutti? Come posso da attiva diventare passiva? Come posso ungere quel corpo vivo di eternità, per concederne la sepoltura da parte di chi vuole custodire nel sangue ogni spiegazione? Come posso, Padre?

    Voce del Padre: Cara Figlia, procedi qualche passo nel sentiero che poco fa hai abbandonato e arriva su quella pietra che intravedi in lontananza. Raggiungi l’ultimo giaciglio di tuo Figlio e ascolta dentro di te cosa ti comunica quel luogo e poi vai, torna tra gli uomini che richiedono l’unzione di quel corpo, ubbidisci alle loro volontà e da quel momento vivi anche tu il presente come lo vogliono vivere loro.

    Maria: Caro Padre, mi stai chiedendo di… mostrare il dolore, quando invece io avrei la forza di… di ripercorrere le orme di quel Figlio che ti ha raggiunto, ma che ancora non può sedere alla tua destra.

    Voce del Padre: Figlia, quello che ti chiedo non è per te, non è per una tua colpa e se te lo chiedo è perché ti faccio ripercorrere le orme di tuo Figlio, in quanto ti sto chiedendo di proseguire il suo agire che significa mostrare una cosa ma esserne un’altra. Così è tutto il mio Creato e ti invito a tenere separate le due realtà, in modo che ognuna segua la sua evoluzione…

    Maria: Padre, scusa se

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