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Manuale per Genitori Efficaci
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E-book233 pagine2 ore

Manuale per Genitori Efficaci

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Info su questo ebook

E' un ottimo manuale di psicologia dello sviluppo personale, l'autrice ha saputo mettere in evidenza episodi, citazioni, costrutti e scoperte scientifiche che possono essere utili a chiunque voglia ampliare la propria percezione della realtà. E' un libro scritto da una persona che conosce bene la psicologia applicata. Un valido sostegno per i genitori con figli di qualsiasi età. Uno strumento di crescita, non solo per genitori, ma per la persona in generale, in quanto si parte dalla crescita personale del soggetto perchè diventi un genitore efficace, attraverso la conoscenza del proprio cervello, comprendendo come utilizzarlo per raggiungere i propri obiettivi. Così potrà insegnarlo ai figli.
LinguaItaliano
Data di uscita10 lug 2023
ISBN9791221442717
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    Anteprima del libro

    Manuale per Genitori Efficaci - Concetta Strafella

    Ringraziamenti

    In generale nei ringraziamenti si citano le persone che più abbiamo a cuore e che ci hanno sostenuto nella stesura di un libro.

    In realtà ora voglio fare una piccola introduzione ai miei ringraziamenti, per spiegarvi come disporrò le persone che ringrazierò e perché.

    Ci saranno tre gruppi: i miei migliori alleati, i miei grandi maestri e i miei più validi avversari.

    Nel Viaggio dell’Eroe non può mancare il cattivo. E quando le storie finiscono con … e vissero felici e contenti, beh cari amici lettori, sappiate che è una grande bugia. In effetti, nella vita è un po’ come nelle serie televisive: sconfitto un avversario, subito ne appare un altro all’orizzonte.

    Tony Robbins, in uno dei suoi seminari, aiutò una ragazza a capire quanto sia importante imparare a dare le giuste responsabilità alle persone che pensiamo siano state cattive con noi. In realtà queste ultime spesso ci hanno permesso di sviluppare alcune nostre potenzialità che tenevamo nascoste, o addirittura ci hanno permesso di diventare i supereroi che siamo.

    ***

    La prima volta che decisi di pubblicare questo libro, trovai un editore che mi portò a rinunciare alla pubblicazione stessa. Oggi sento che è la prima persona che voglio ringraziare, perché è stato un valido avversario, ma io ho vinto contro il mio ego, che avrebbe potuto cedere. Lui mi ha permesso di completare ulteriormente il mio manoscritto e ora di capire che non era il momento giusto. Niente avviene per caso. Quell’editore mi disse che avrei dovuto firmare il contratto da lui proposto, senza chiedere spiegazioni o confronti, perché secondo lui gli scrittori vogliono pubblicare un libro solo per diventare qualcuno di importante.

    Fu a quel punto che dissi all’editore che io non ero una scrittrice buona per lui. Io conoscevo già il mio valore.

    Mi chiederete come mai presi quella decisione così drastica. Dovete sapere che insegno ai miei coachees a riconoscere il proprio valore. Loro sanno che devono amarsi per quello che sono, perché possono fare e avere ciò che vogliono, con o senza l’approvazione degli altri. Sentivo di avere uno scopo talmente alto che andava oltre me stessa. E non potevo cedere a quel giudizio. Il libro era pronto! Avevo detto a tutti che entro pochi giorni sarebbe stato sugli scaffali delle librerie. Il mio sogno era realizzato. Eppure, dissi no. Ho vinto io, non il mio ego. L’editore non aveva compreso la finalità della pubblicazione e, senza la condivisione della mia vision, il libro non avrebbe potuto avere successo. Quel libro doveva servire a far arrivare a più persone possibile le mie scoperte, per sostenere i genitori nell’educazione dei figli. Il mio libro è il risultato di un’intuizione, di anni di ricerca, letture, corsi di formazione, sperimentazioni, niente a che fare con l’ego.

    Da quando ho scoperto che avevo una missione, ho capito che tutto ciò che avevo vissuto aveva avuto un perché. Non erano state semplici coincidenze; incontrare persone, alleati e avversari, affrontare situazioni e momenti difficili, tutto aveva avuto un ruolo determinante per farmi diventare chi avevo scelto di essere e quale missione avevo scelto di perseguire con questa vita terrena.

    I miei migliori alleati

    I primi alleati da ringraziare sono i miei genitori, Lucetta e Silvano, persone semplici e di umili origini, che mi hanno dato più di chiunque altro al loro posto. Da loro ho appreso l’arte del non arrendersi mai e di credere nella possibilità di riuscire a ottenere ciò che si desidera, con l’impegno e la dedizione. Mio padre non sa né leggere né scrivere, ma nel suo mestiere è il numero uno. Un uomo che sa immaginare e realizzare qualsiasi cosa, utilizzando qualsiasi materiale. Mia madre è una donna forte, determinata, che avrebbe amato andare a scuola e studiare. Lei andava a scuola dalla campagna al paese, in bicicletta, anche con la pioggia, ma mio nonno non vedeva l’utilità della scuola e preferì tenerla a casa. La sua fame di apprendimento è stata il motore per il suo incessante incoraggiamento nello studiare. Mi ha sempre detto: Presta attenzione a scuola e vedrai che a casa riuscirai a fare da sola, perché io non potrei aiutarti. Così è stato.

    Poi ringrazio i miei nonni: Biagio, Anna Maria, Francesco e in particolar modo Concetta (la persona a cui ho dedicato questo libro), modelli e fondamenta della mia personalità, nonché miei Angeli Custodi.

    Grazie ai miei figli adorati: Maria Teresa (Amy per gli amici) e Giovanni. Sono fiera del loro impegno nel miglioramento di sé stessi e dell’amore che danno agli altri! Loro sono l’esempio di come ho saputo dare ali per volare. Amy ha capito qual è la sua mission su questa terra e si sta impegnando per realizzarla. Entrambi credono fortemente in sé stessi e sanno guardare alla loro vita e capire cosa fare e quando per migliorarla. Sanno essere autocritici. Sono responsabili, cioè hanno sviluppato la capacità di trovare una risposta alle proprie difficoltà.

    Grazie a mio fratello Antonio Strafella (photographer artist, docente di Fotografia allo IED di Roma) per il nostro bellissimo rapporto, il suo affetto per me è sempre stato determinante.

    Grazie a tutti i miei allievi e coachees, che attraverso la gioia che esprimono con gli occhi mentre raggiungono i loro risultati mi hanno spronato a dare il meglio di me stessa, anche nei momenti più pesanti.

    Grazie a tutti i genitori che hanno richiesto le mie consulenze, perché vedere l’armonia che si creava nelle loro relazioni con i figli mi ha spronato a studiare sempre di più.

    Grazie alle mie amiche Mariella e Maria Luce, che hanno sempre creduto nei miei sogni e in me.

    Ringrazio inoltre:

    la mia professoressa di italiano della scuola media, Giovanna Lucarelli, perché mi ha fatto sentire apprezzata e ha sviluppato i miei potenziali;

    i miei professori di lingua straniera (francese), sia della scuola media inferiore, Antonaci, che dell’Istituto Magistrale, Pino Mariano, che mi hanno sempre lodato per le mie ottime capacità.

    Un grazie speciale va ai miei docenti universitari (Università degli Studi di Lecce): la professoressa Giulia Belgioioso, di Storia della Filosofia, che mi ha permesso di riscattarmi dal giudizio poco realistico sulle mie capacità fatto dalla mia professoressa di Filosofia dell’Istituto Magistrale; il professor Giovanni Donno, di Storia Contemporanea, che mi ha permesso di notare il mio talento innato verso l’insegnamento; il professor Oronzo Petrelli, di Pedagogia, che mi ha fatto innamorare della Scienza dell’educazione; la professoressa Filomena De Lumé, di Psicologia dell’età evolutiva, che mi ha fatto scoprire come si supera il blocco della paura durante un esame; il professor Luigi Perrone, di Sociologia delle migrazioni e delle culture, che ha contribuito a generare quel desiderio di realizzare la mia ricerca per la tesi di laurea sui bambini rom nelle scuole della provincia di Lecce. Ricordo con affetto che mi ripeteva, quando ero mortificata, dopo essermi laureata, perché mi ritrovavo a fare lavori che poco c’entravano con la mia laurea in Pedagogia (sarta, assistente di poltrona ecc.): Ricorda che Kant prima di diventare filosofo faceva l’ottico!.

    Com’è strana la vita, anche per la realizzazione di questo libro ha contribuito come sprone, perché mi ha scritto dei messaggi proprio quando mi trovavo a sistemare l’ultima stesura. Gli avevo promesso che, capitolo per capitolo, glielo avrei inviato per avere un suo parere e lui mi ha risposto con queste parole: Ricorda: presso i Wolof chi non mantiene la parola viene connotato come GOREDI, ossia una persona non degna, che non vale niente. Vi garantisco che quella frase mi ha portata a rinunciare al mare, per completare, prima dell’inizio della scuola, la revisione di tutto il libro.

    Grazie anche ai miei maestri, che ho conosciuto fuori dal mondo accademico, attraverso i loro corsi dal vivo o la lettura dei loro libri: Max Formisano, Italo Pentimalli, Robert Cialdini, Harv Eker, Wayne Dyer, Jim Rohn, John Assaraf, Deepak Chopra, Rhonda Byrne, Brian Weiss, Bruce Lipton, Greg Braden, Louise Hay, Bruce Lee, Steve Jobs.

    I miei grandi maestri:

    Tony Robbins – Dr. Joe Dispenza – Igor Sibaldi

    Per questi tre grandi maestri serve un paragrafo a parte.

    Voglio dire grazie al mio maestro/fratello che ha sprigionato i miei superpoteri, Tony Robbins. Io so che ci eravamo dati appuntamento qui, sulla Terra. Lui aveva scelto di essere il MAESTRO degli adulti, io la MAESTRA dei più piccoli. Ma lui, il mio fratello maggiore, doveva istruirmi. L’ho trovato! Perché la mia richiesta di capire e sapere perché ero su questa Terra era diventata incessante. Volevo capire perché ero così affamata di conoscenza e perché stavo bene quando aiutavo i più piccoli e i loro genitori. La mia domanda era: Sto facendo la cosa giusta? O devo fare altro per dare un contributo a questa umanità?. La mia vita volevo impiegarla per fare la differenza.

    Tony mi ha permesso di scoprire la mia mission al Date With Destiny in Florida nel 2014. Dalla prima volta che l’ho incontrato a Londra, al suo evento Unleash the Power Within, ho capito che sarebbe stato il mio più grande maestro! Io amo il suo entusiasmo, la sua forza, la sua autenticità, il suo cuore, che lo hanno reso un uomo capace di aiutare milioni di persone. Avere lui come modello mi sprona ogni giorno a dare il meglio di me!

    «Se vuoi avere successo, trova qualcuno che ha già raggiunto i risultati a cui ambisci, copia quello che ha fatto e raggiungerai gli stessi risultati.»

    Tony Robbins

    Poi ringrazio il Dr. Joe Dispenza e Igor Sibaldi. Il primo per avermi fatto comprendere i meccanismi di funzionamento della mente umana e il secondo per avermi portata a mettere in discussione l’intera prima stesura del libro.

    «Le esperienze sono afrodisiaci per il cervello; esso, infatti, amoreggia con ogni segnale ricevuto attraverso i cinque sensi.»

    Dr. Joe Dispenza

    «Causa di ogni cosa è il suo scopo.»

    Igor Sibaldi

    I miei più validi avversari

    A questo punto voglio ringraziare le mie due più valide avversarie, per le capacità che mi hanno permesso di sviluppare, fondamentali per la mia mission.

    La mia, ormai defunta, maestra Camelina della scuola elementare, che mi ha insegnato tutto in modo eccellente, ma che mi ha fatto sentire trasparente (nonostante il mio impegno), e la mia professoressa di Filosofia dell’Istituto Magistrale, De Matteis, che non mi ha mai fatto percepire di credere nelle mie capacità.

    Se non si fossero comportate così, oggi non avrei scritto questo libro.

    Tony Robbins ripete spesso che Bisogna dare le giuste colpe alle persone. Se vuoi attribuire alcune tue sofferenze a qualcuno, non dimenticare di attribuirgli anche ciò che di buono ha generato. Fallo con l’anima, non solo con la testa.

    Io dichiaro le mie due insegnanti responsabili della mia fame insaziabile di mettere fine alle sofferenze dei bambini che frequentano la scuola. Io ho sofferto tanto, ricordo che tornavo a casa e piangevo per quella mancanza di amore e riconoscimento. Ma se fossero state le insegnanti che volevo non sarei la donna che sono oggi. Tony dice: Il nostro problema più grande è che noi pensiamo che non dovremmo avere problemi, invece sono questi che ci fanno crescere. I problemi ci forgiano l’anima, ci rendono migliori. Se capiamo che la vita è qualcosa che ci fa crescere e non che subiamo, dolore e sofferenza spariranno. Per molti anni ho agito per riscattarmi da quei giudizi che ritenevo ingiusti nei miei confronti. Per troppo tempo ho usato la rabbia come emozione per il riscatto. Ma Tony Robbins mi ha fatto capire che le emozioni negative possono sì farci da carburante, ma non ci fanno raggiungere i risultati giusti. In effetti oggi so che le mie peggiori insegnanti sono state quelle determinanti per la mia missione.

    Al mio più valido avversario nelle relazioni affettive: il mio ex marito, Massimo. Mi ha aiutato a comprendere che la mia felicità dipende da me stessa, l’amore per gli altri non può superare mai quello per noi stessi. Come quando comprendiamo che un cibo che amiamo ci procura male fisico, dobbiamo allontanarlo dalla nostra vita e trovare cosa ci fa bene. Lui ha saputo tirare fuori la mia parte più combattiva e temeraria. Mi ha aiutata a ricordarmi chi fossi, cioè la Wonder Woman che oggi tutti possono vedere.

    Alla mia migliore avversaria nella mia crescita: mia madre, la Lucetta che con il suo desiderio di protezione mi ha insegnato a combattere per la mia indipendenza e quindi capire cosa deve o non deve fare un genitore. A volte l’eccesso di amore soffoca la capacità di diventare autonomi dei propri figli. Ho imparato a capire quando è amore sano e quando desiderio di controllo.

    Alla mia migliore avversaria amica d’infanzia, Patrizia: mi ha insegnato che dobbiamo prenderci la libertà di dire no.

    La mia filosofia di vita è che, prima di incarnarci in questo corpo, abbiamo chiesto a qualcuno di aiutarci a ricordare qual era la nostra missione su questa Terra. Sono convinta che veniamo al mondo per poter apprendere delle lezioni, compiendo una missione. Ma appena varcata la soglia della vita, tutto viene dimenticato.

    Per questo prima intelligentemente abbiamo fatto dei patti, sia con gli alleati che con gli avversari, come piccole briciole che ci siamo posti lungo il cammino. Sta a noi riconoscerli con gratitudine.

    Ecco compreso il mio ringraziamento sia verso gli alleati che verso gli avversari.

    Siamo una grande famiglia.

    Pilato potrebbe aver dovuto lavarsi le mani perché la missione di Gesù si compisse? Giuda doveva essere l’apostolo che si offriva di tradire Gesù? Sono paradossi, ma a volte alcuni avvenimenti se non fossero accaduti avrebbero cambiato intere storie.

    Alcune persone ci indicano quale strada prendere, altre quale abbandonare, altre ancora come possiamo essere. La scelta sta sempre a noi.

    ***

    Ora so che avendo riconosciuto il dolore che si prova davanti ad alcuni atteggiamenti degli insegnanti, ed essendomi riscattata col tempo da quelle sensazioni, ho potuto dire: Non permetterò più a nessuno di farmi sentire non all’altezza, perché io so quello che valgo.

    Avrei potuto essere la persona che sono senza alcune delle persone che ho ringraziato?

    INTRODUZIONE

    1. Perché un manuale per genitori?

    Spesso durante le sessioni di coaching chiedo ai genitori se hanno avuto al momento del parto, insieme al bambino, un libretto per sapere come educarlo, un po’ come i bugiardini delle

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