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Codice dei desideri: Manuale pratico per realizzare te stesso
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E-book207 pagine2 ore

Codice dei desideri: Manuale pratico per realizzare te stesso

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Info su questo ebook

Qualcuno pensa che i desideri siano da annullare e altri che siano una forza straordinaria per il cambiamento. Questo libro è un viaggio fra riflessioni, antiche saggezze, connessioni con studi scientifici, citazioni, favole, esperienze, storie vere, esercizi, pagine vuote, meditazioni che puoi ascoltare, un viaggio che ti aiuta a scrivere e costruire un tuo pensiero. Sarai tu a decidere cosa fare dei tuoi desideri. Io ti posso dire che a partire dal desiderio dell’essere che risponde alla domanda «quale uomo o donna desidero essere?», tutto si dipana e percezioni, situazioni e relazioni cambiano sorprendentemente. È necessario recuperare la capacità di desiderare che da bambini avevamo. Il libro è una guida ricca di stimoli che sei invitato a modellare, facendoli tuoi, per utilizzarli nella vita e trasformarla come desideri. Potrai assaggiare la possibilità di essere creatore della tua esistenza in cui il tuo essere più autentico, nella sua versione migliore, potrà essere libero di esprimersi e realizzarsi.
LinguaItaliano
Data di uscita10 lug 2019
ISBN9788863655070
Codice dei desideri: Manuale pratico per realizzare te stesso

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    Anteprima del libro

    Codice dei desideri - Maria Elena Aimo

    (ri)cerca

    ISTRUZIONI PER L’ USO

    Leggilo come vuoi tu!

    Per favore, non seguire alcuna regola. Non esistono regole.

    Puoi iniziare dall’indice, scorrendolo, scegliere il capitolo che più ti ispira e partire da lì. Terminato il capitolo puoi proseguire verso il fondo, per poi leggere l’inizio o ricominciare da un altro capitolo.

    Puoi aprire a caso il libro e iniziare dalla frase che ti compare. Puoi decidere di procedere verso il fondo o andare a ritroso.

    Puoi saltare alcune parti e riprenderle successivamente, magari segnandole con un colore.

    Non escludere la possibilità di iniziare a leggere qua e là e poi di rileggerlo in un altro modo. Tra il lettore e il libro si crea una relazione, un dialogo.

    Puoi iniziare dalla prima pagina e andare al finale, l’importante è che questa possibilità sia una tua scelta.

    Dimentica ciò che hai sempre fatto, forse leggere un libro dall’inizio alla fine. Oggi sei diverso da ieri e quello che valeva ieri non vale oggi.

    Insomma puoi!

    Hai paura di perderti e di non capire?

    Meraviglioso! Perditi!

    Bisogna perdersi per ritrovarsi! Desiderare è una splendida esperienza che aiuta a ritrovarsi, quindi conceditelo.

    Costruisci la tua esperienza. Ogni libro è un’esperienza, questo sicuramente lo è. Contiene esercizi, informazioni, teorie, citazioni, riflessioni, favole, storie vere, schemi, disegni, meditazioni che potrai scaricare, pagine vuote perché tu possa scrivere.

    Divertiti. Gioca. Sorprenditi.

    Non ho voluto scrivere un libro che descrivesse il complicato tema dei desideri, solo dal mio punto di vista, per me questo è un libro in cui tu sei il protagonista della lettura, come avrai già compreso. Ci sarà la descrizione del mio modo di considerare e vivere il desiderio, frutto della mia sperimentazione e del mio studio, che sarà uno stimolo per compiere il tuo percorso unico e speciale. Se stai leggendo questo libro per avere ricette, mi dispiace, non sei nel posto giusto. Affrontare i desideri vuol dire guardarsi dentro, vuol dire prendersi sul serio in ogni momento. Se non hai voglia di compiere questo percorso lascia sul comodino questo libro, lo troverai in un altro tempo. Se invece ti senti pronto: iniziamo l’avventura.

    Ti invito a prendere in considerazione gli stimoli che incontrerai, mantenendoti ascoltatore attivo, che pone domande. Non prendere ciò che c’è scritto come assoluto, ma come un’opportunità di riflessione. Così, con apertura, potrai cogliere ciò che risuona in te e non lasciarlo sfuggire, accoglilo per poterlo calzare a tua misura. Ciò che sarà lontano da te, non comprensibile, ostico, lascialo scorrere senza opporre resistenza. Lasciati la possibilità di riprenderlo successivamente, di comprenderlo attraverso il proseguire della lettura o attraverso altre riflessioni che incontrerai.

    PERCHÉ QUESTO LIBRO?

    Questa potrebbe essere quella che, in altri libri, viene comunemente chiamata premessa. Non sapendo però quando leggerai questa parte del libro, non può essere una premessa!

    Perché questo libro?

    Non lo so! Non ho la risposta. Nel tempo potranno arrivare delle risposte, o meglio, dei suggerimenti. Le esperienze che farò insieme al libro, che io e il libro faremo con i lettori, le opportunità che aprirà o chiuderà saranno una scoperta e un’avventura.

    Condivido con voi il punto da cui sono partita: durante uno degli innumerevoli corsi di approfondimento che ho frequentato, chiesero a tutti i partecipanti di considerare una situazione che avremmo voluto cambiare nella vita e ci venne posta questa domanda: «Come vorresti che fosse?». Mi domandarono di andare oltre il presente e immaginarmi un futuro proprio come piaceva a me; di vivere quella situazione nei dettagli, con gli elementi che io sentivo importanti per me e che costituivano il mio stare bene in quella situazione. Ebbi subito un giramento di testa, poi il mio stomaco si chiuse. Per fortuna avevo già studiato la metamedicina e questo mi permise di collegare i miei sintomi con la situazione emotiva di quel momento. Ascoltandomi mi accorsi che stavo entrando in contatto con il mio potere, con quell’esercizio di immaginazione che mi metteva nella condizione di creare il mio domani, ecco perché mi girava la testa e mi sentivo confusa. Come era possibile tutto questo? Avevo già fatto molti percorsi di sviluppo personale, ma non mi ero mai avvicinata tanto al mio potere. In quel momento ero pronta e bastò una domanda.

    Tornata a casa questa domanda continuò a frullarmi in testa e iniziai a pensare che, se valeva per una questione specifica, poteva valere anche per la vita intera.

    Quando rivolgiamo la nostra attenzione verso qualcosa, incontriamo libri, frasi, persone che ci parlano proprio di quello. E in quel periodo tutto veniva a me con la parola «desiderio». Ho accolto la sfida e ho iniziato a studiare, a sperimentare su di me le intuizioni che avevo, fino a pensare di condividere ciò che avevo conosciuto e vissuto con un gruppo di persone più ampio dei soliti amici che pazientemente mi ascoltavano.

    Ricordati in ogni momento che stai leggendo un manuale che contiene elementi essenziali per comprendere che cos’è il desiderio, con molti stimoli che possono aiutarti a capire la strada per arrivare a essere quello che sei: un corpo, una mente, un’anima; tutto nella connessione con lo spirito universale. Quindi potrà capitarti di tornare indietro e rileggere un punto che non era ben chiaro, rileggerlo più volte e ogni volta scoprire qualcosa di diverso. Lascia che si crei una relazione tra te e il libro.

    FAVOLE O REALTÀ?

    Da bambini siamo stati tutti affascinati dalle favole. Favole che ci raccontavano situazioni di fatica e sofferenza, nelle quali i protagonisti inseguivano, più o meno esplicitamente, un cambiamento, immaginando spesso nei dettagli una trasformazione che li avrebbe resi felici. E alla fine delle favole tutto si avverava, portando nella conclusione più di quanto ci si aspettasse. Io mi sono spesso chiesta: «Perché ci leggono queste meravigliose storie per poi dirci, nel corso degli anni, che tutto questo non è possibile, che la realtà è un’altra, che non possiamo avere successo nella vita se crediamo alle favole?». Non vi sembra una contraddizione?

    Spesso gli adulti che leggono le storie ai bambini sono felici di farlo, sono felici di immergersi, anche per pochi minuti, in un mondo fantastico. È una boccata di ossigeno che svanisce veloce con la fine della favola, con la conclusione della lettura, riportando nella realtà chi legge e chi ascolta. Così la nostra mente lascia andare quelle emozioni autentiche dichiarandole, categoricamente, non utili per affrontare la quotidianità. Ma le emozioni che gli adulti provano durante la lettura sono autentiche e spontanee, non neghiamolo, anche solo per qualche istante bambini e adulti sono immersi in un mondo in cui è possibile il cambiamento, in cui è possibile essere felici. E se prestiamo attenzione alle reazioni del corpo, ci accorgeremo che il respiro si placa durante la lettura, il tono di voce, se inizialmente è un po’ duro e frenetico, assume tonalità e sfumature diverse e anche la postura è più rilassata.

    Recupera nella tua mente la tua favola preferita da bambino e un momento speciale in cui hai letto questa favola o ti è stata letta da qualcuno. Nel caso non ti vengano in mente favole lette da bambino, pensa a una favola che nella vita ha attirato la tua attenzione.

    Ritorna a quel momento. Se chiudi gli occhi sarà più facile concentrarti.

    Quanti anni hai?

    Dove ti trovi? Rivedi lo spazio nei particolari.

    (Quali colori, quali ombre, buio e luce, quali persone sono presenti in quel momento, quali rumori, se sei in una stanza che cosa c’è, quali mobili, cosa appeso alle pareti…)

    E ora ripercorri la storia, tutte le sue fasi. Che cosa ti affascina, quali emozioni risuonano in te?

    La storia è finita! Che cosa rimane in te bambino, nei tuoi giochi, nei tuoi sogni, nei giorni e mesi successivi e quali emozioni?

    Fai un bel respiro e torna al presente.

    Da adulto quante volte ti è venuta in mente questa storia? Hai fatto tesoro del suo insegnamento nella tua vita?

    DESIDERARE È PER TUTTE LE ETÀ?

    Cari bambini, voi siete quelli che mi capite di più, anzi credo che dovremmo prendere lezioni di desiderio da voi. Basta osservarvi per capire che tutto quello che avete nella mente e desiderate diventa realtà, nel vostro gioco. Purtroppo voi dipendete dagli adulti ed è difficile parlare con loro. Anche se questo libro non verrà letto dai bambini, mi rivolgo comunque a loro perché hanno un’energia preziosa, che non dobbiamo dimenticare ed è un’energia che continua a risiedere dentro ciascuno di noi. Mi rivolgo quindi anche al bambino che è ancora dentro ciascuno di noi.

    Una volta una donna mi raccontò che da bambina in un gruppo parrocchiale andò a un incontro il cui tema era «cosa vorrei fare da grande». I suoi amici dissero di voler diventare medico, di avere una famiglia propria; Maria ricorda ancora oggi la reticenza nel raccontare il proprio desiderio, dubbiosa nel dirlo così come lo sentiva dentro di sé, le sembrava troppo e aveva paura del giudizio degli adulti; poi, dopo che tutti avevano espresso il proprio, prese coraggio e disse: «Voglio diventare presidente delle Nazioni Unite». Gli adulti sbarrarono gli occhi e alcuni si arrabbiarono molto con lei, perché non poteva permettersi di dire una stupidaggine simile, la sgridarono e la derisero. Maria pensò per molto tempo che quel suo desiderio non era un buon desiderio, era molto combattuta tra quello che sentiva dentro di sé e quello che pensava fosse sensato per il gruppo di adulti a cui faceva riferimento. Oggi Maria racconta di aver ancora vivide le sensazioni di quel momento e da allora, per tutta la vita, ha pensato che i desideri devono essere limitati, tutto ciò che va oltre il «normale» non è cosa buona.

    Sapete quale lavoro sta facendo Maria? È diventata dirigente in un’organizzazione delle Nazioni Unite e discute importanti progetti umanitari con i presidenti di molte nazioni europee.

    Cari bambini la vostra vita è molto difficile, perché gli adulti vogliono addomesticarvi e voi non capite perché. Non capite che senso ha trattenere, limitare, schiacciare ciò che spontaneamente emerge da voi, ciò che voi sentite bello, stupefacente, gioioso, creativo e possibile. Per necessità avete a che fare con adulti che talvolta sono insoddisfatti, che difficilmente provano piacere nel vivere e alcuni sono anche lamentosi e calcolatori. Voi sapete perfettamente che dare retta agli adulti significa diventare come loro. Non entrate troppo nei loro meccanismi, non lasciatevi scappare la vostra spontanea energia e capacità immaginativa, da adulti non solo vi saranno utilissime, saranno fonte di ispirazione e guida nelle migliori scelte che potrete fare.

    A voi adolescenti, umanità nell’età di mezzo, in transizione dallo stato di bambino a quello di giovane adulto voglio dire che state vivendo un periodo complesso, che prevede continue evoluzioni e trasformazioni. Molti sono gli interrogativi sulla vita e i dubbi su di voi, le trasformazioni del corpo, i conflitti con i genitori sono tutti momenti di passaggio, durante i quali a volte è difficile dare un senso a quello che vi sta accadendo.

    I desideri sono molto presenti in voi, avete scelte importanti da fare, direzioni da prendere e la vostra immaginazione ancora «abbastanza» attiva vi propone scenari diversificati. I vostri pensieri sono a volte aderenti a regole che vi hanno dato o che vi siete dati e altre volte la vostra mente è come aria libera che spazia oltre le regole. Che cosa è più importante? Che cosa è meglio ascoltare? Entrambe hanno vantaggi e svantaggi. C’è una strategia che può esservi utile: uscite dalla necessità di decidere e chiedetevi che persona desiderate essere. Andate a passeggiare da soli e guardatevi intorno. Non conoscete le storie delle persone che incontrate, ma vedete le loro facce, osservate i loro movimenti, la fretta o la calma che li accompagna, i loro sguardi e le loro espressioni. Lasciatevi ispirare: quale persona desiderate essere? Meglio non soffermarvi sulle persone che conoscete, perché ci sono legami che possono ingannarvi nell’ascolto, lasciatevi ispirare da chi non conoscete e dall’energia che vi trasmettono.

    Quando avrete risposto alla domanda e fatto chiarezza, tornate alle scelte che dovete fare, alle vostre relazioni, al modo che avete di impiegare il tempo e rispondete alle domande che sorgono spontanee, mantenendo il pensiero sulla persona che desiderate essere. È un esercizio importantissimo, una volta imparato entrerà nel vostro modo di essere e vi faciliterà nell’essere coerenti tra ciò che siete, desiderate essere e le vostre azioni.

    A voi giovani adulti: avete già acquisito molte informazioni dalla società, ma sentite ancora forte la spinta della curiosità del vostro essere bambini. Alcune scelte importanti sono state fatte e state creando il vostro futuro. È il momento in cui la vita prende una direzione. Se volete essere uomini e donne desideranti la giovinezza è il momento giusto per porsi domande: più domande avrete più sarete in contatto con i vostri desideri. Avete fatto scelte di studi durante l’adolescenza, poi scelte lavorative; oggi la vostra conoscenza e la vostra visione del mondo è cambiata, avete acquisito esperienze e compiuto valutazioni. Chiedetevi come state, se siete soddisfatti, se quello che siete e fate vi piace. Non date nulla per scontato. Mettetevi nella condizione di scegliere ogni giorno quello che siete e fate: prendete in considerazione tutto ciò che vi piace e ciò che non vi piace, ciò che vi soddisfa e ciò che invece non vi soddisfa. Prendete in considerazione la possibilità di cambiare qualsiasi cosa: è un ottimo esercizio per porsi domande e continuare a scegliere, talvolta confermando le scelte fatte, che non saranno così scontate, figlie dell’abitudine, talvolta modificando ciò che si pensava già definito.

    Tenete presente che siamo immersi nella profonda convinzione sociale che bisogna tenere i piedi ben saldi a terra, altrimenti molte delusioni ci attendono. È difficile non rimanere bloccati di fronte a questa prospettiva. Chi vuole rimanere deluso? Essere autori della propria delusione pare stupido. Per molti tenere i piedi ben saldi a terra significa rimanere in tutto ciò che ci rende sicuri e non farsi domande, non mettersi nella condizione di dirsi che oggi non è più come ieri e che non esiste un’unica possibilità nella vita, ce ne possono essere molte, per non dire infinite.

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