La poesia (uno)
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Anteprima del libro
La poesia (uno) - Antonio Lacagnina
Ogni mattina di Sabato in via Teulada
va in onda su Rai1,
dalle 7,05 alle 8.00, Il caffè
un programma di Unomattina condotto
da Pino Strabioli e Roberta Ammendola.
In ogni puntata vengono trattate
notizie e approfondimenti
su teatro, cinema, libri e musica.
Ogni settimana poi sono ospiti
protagonisti della TV di ieri e di oggi,
attori, scrittori e musicisti.
Un viaggio quindi della memoria
e nella scoperta delle novità
che si muovono in campo culturale.
Oggi, ospite della trasmissione
Paola Gasman e sullo schermo
uno scheck tra Vittorio Gasman e Mina.
A questo punto non ho seguito più
quello che si diceva nella trasmissione
in quanto la mia attenzione
si è spostata sulle fattezze del viso
di Paola Gasman molto simili e riconoscibili
in quelle del viso di Vittorio Gasman,
suo padre.
La mia mente allora è volata via
all’idea della continuità dell’esistere,
indipendentemente dal genere e il tempo,
come cioè se Vittorio avesse continuato
la propria esistenza nella pelle di Paola
ma con la perdita della memoria
del proprio vissuto.
Questa idea si rifà al concetto
dell’immortalità espressa
da Utnapishtin,
il Noè babilonese del Terzo Millennio A.C.,
a Gilgamesc quando questi
gli chiese come l’umano
può evitare la morte.
Utnapishtin rispose:
l’uomo, come gli dei, è immortale
ma lui non lo sa e pertanto,
come sin dai tempi primordiali
al suo risveglio non sapeva d’essere
lo stesso del giorno prima,
così quando muore si abbandona
a un lungo sonno, anche di millenni,
ma senza memoria al risveglio.
Ma Chi è vivo, vivo resta
e che "tu ti disfi del corpo che non serve,
come un serpente butta la sua pelle
e ne indossi una nuova.
Nel fare ciò, se annulli il vuoto di coscienza
la morte è vinta". (1)
L’Argilla
Oggi, 14 Agosto 2022, son qui,
in questo scantinato, dove per anni,
ho plasmato le mie sculture nell’argilla
la splendida materia primordiale
che permette di tramutare ogni pensiero
in una immagine da sogno.
Nelle mie mani l’ho sempre sentita una seta
straordinariamente piacevole al tatto
più dell’epidermide di una donna in amore
e più arrendevole di una madre
ai capricci del proprio bimbo.
Per la sua natura perfino gl’ideatori della Bibbia
la fecero usare al Padre Eterno
nella creazione di Adamo. (2)
The Great Green Wall
Per far fronte
al grave pericolo
dovuto alla desertificazione
che attanaglia molti territori
del continente africano,
un uomo geniale,
l’inglese Richard ST. Barbe Baker,
nel lontano 1952 ideò
una enorme cerniera vegetale
che separi il deserto del Sahara
dalla savana Saheliana.
Questa cerniera, la Great Green Wall
(la Grande Muraglia Verde) sarà,
a opera ultimata, una barriera di alberi
larga 15 chilometri e lunga ottomila
che andrà dal Senegal sino alle sponde
dell’Oceano Indiano, in Eritrea,
attraversando undici paesi africani
e che potrebbe riconvertire
circa 100 milioni di arido deserto
in terreni coltivabili con la conseguente
stabilizzazione di popolazioni
che non avrebbero più alcun motivo
di migrare selvaggiamente
verso altri paesi del mondo.
Questa in atto è l’unica speranza valida
per le popolazioni africane interessate
e per l’intero pianeta che teme
le migrazioni selvagge
di questa umanità disperata. (3)
L’Appello di Greenpeace,
ricevuto il 15 Marzo 2023, dal titolo profondamente significativo di Un Condominio infernale
, nel richiedere la sottoscrizione della petizione per la richiesta al governo di bloccare la costruzione di nuovi allevamenti intensivi in Italia, dice:
"lo sapevi che in Cina è stato aperto il più grande allevamento intensivo del mondo? Un grattacielo di 26 piani, interamente destinato ai maiali. Animali stipati in gabbie minuscole, senza lo spazio per potersi muovere o interagire fra di loro.
Una mega struttura in grado di ospitare 650mila animali, con l’obiettivo di allevare e macellare un milione e 200 mila suini ogni anno. Costruito in Cina, nella periferia di Ezhou, ha da subito destato le preoccupazioni degli esperti per il forte rischio di epidemie, zoonosi e inquinamento che una concentrazione di animali così alta può comportare.
Se non fermiamo il sistema degli allevamenti intensivi anche in Italia, potrebbero nascere altre fabbriche di carne come quella cinese. Sembra un incubo? Purtroppo è già realtà: anche gli allevamenti intensivi italiani sono luoghi di sfruttamento e sofferenza animale, potenziali - bombe ecologiche - per la formazione e diffusione di virus". Da me firmato e inoltrato il predetto appello mi ha fatto ricordare di aver creato nel lontano 2010 uno scritto che rifletteva sulla sofferenza degli animali dal titolo
Riflessioni ( Invasione degli alieni, gli Avatar)
che dice: Ieri sono andato al Centro Culturale Polivalente Michele Abbate di Caltanissetta per assistere alla presentazione del libro Vie e vite
scritto con
maestria e competenza dall’amica Rosetta Bonomo.
La bella sala con le sue poltroncine rosse accoglieva tutti ed era una gran festa ma io … ero irrequieto, nervoso perché la mia mente non era libera … un pensiero mi assillava. Questi locali, un